Qui e ora

Ho passato un brutto periodo. Forse sta passando. Ma non è ancora detto. Ci sono molte variabili ancora incognite. Capita a tutti, se passa poi, ce ne dimentichiamo troppo presto. Io voglio ricordarlo una volta passato, (se passa) come una crisi che mi aiuta a crescere. Si può crescere tutta la vita. Anche se pensiamo di aver raggiunto l’età in cui crescere significa invecchiare. Siamo in torto. Si cresce sempre, anzi si cresce di più più il tempo passa e si diventa, se ci riusciamo, quello che siamo davvero.

Non è detto che sia una bella sorpresa scoprirlo, non sempre almeno. Ma è un’esperienza che tutti dovremmo fare: la consapevolezza di ciò che siamo veramente. E migliorare se non ci sentiamo abbastanza “migliori”

Tenere un blog è difficile, me ne accorgo ogni giorno di più. avevo deciso di chiuderlo ma ho cambiato idea: mi è caro, mi appartiene e in qualche modo mi esprime. Sono quella che traspare da quello che scrivo e quale modo migliore di comunicare che attraverso la scrittura? Le parole volano, la scrittura rimane, con tutti i miei difetti: sono quella che appaio qui attraverso ciò che scrivo.

E sento che chi partecipa lo capisce ogni giorno di più. Grazie di partecipare e di esserci e di condividere con me le mie perplessità, le mie ansie e le mie paure. Non sempre riesco a nasconderle ma neppure lo vorrei.

Oggi è domenica, la giornata qui da noi in Veneto è stupenda, fredda e magnifica: sole e cielo sereno e alberi che mostrano tutta la splendida natura del loro essere. Cosa c’è di meglio al mondo? Per chi non ha la possibilità di godere di una bella giornata autunnale e deve combattere con ogni sorta di problema: dalla malattia, alla guerra, alle ingiustizie, al dolore profondo per la perdita, magari tragica, dei propri cari, non esiste domenica e la natura è solo un contorno indistinto.

Ma per chi può uscire e goderne anche solo ammirandone lo splendore, la vita può essere magnifica e riservare sempre qualche sorpresa che non necessariamente deve essere ancora un altro problema da risolvere o un brutto periodo da attraversare o una riva inaccessibile da raggiungere.

Oggi, almeno, mi va così, prendetela come volete e dite la vostra se vi pare. Qui per ora ci resto.

Se Dio vuole.

5 commenti su “Qui e ora”

  1. Giusto approccio ai problemi della vita, non si finisce mai di apprendere e quindi di crescere. I problemi di ogni tipo e intensità arrivano sempre, ora più ora meno, fanno parte della vita, impossibile viverne senza, l’importante è non scoraggiarsi e affrontarli senza paura per superarli, e prima o poi cosi sarà. Perciò auguri, e guardiamo avanti, basta una giornata di sole per rallegrarci.
    Anche qui, il mattino, s’era preannunciato col grigiore delle nuvole e il mare colore del ferro, ma poi all’improvviso il sole è apparso da un buco nelle nuvole e l’arcobaleno dai colori intensi ha coronato l’universo. Poi col diradarsi delle nuvole, anche il mare s’è colorato di azzurro, nello sfondo sono apparsi, a sinistra l’Aspromonte, a destra il profilo degli Iblei e il golfo di Catania s’è riempito di luce.
    Scomparsi come per incanto i tristi pensieri.
    R
    non ho nulla da commentare a questo commento, è perfetto così.

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  2. Anch’io penso che, raggiunta una certa età e una certa esperienza di vita, superata qualche malattia e qualche paura, si diventa più forti, senza però perdere la curiosità, la sensibilità, e la capacità di emozionarsi.
    Anch’io oggi ho passato una bella giornata semplice, sana, con tempo bello, con persone simpatiche. Sono andato con un gruppo di trekking a fare un’escursione nei dintorni di Ceri, piccolo borgo non lontano da Roma. Boschi scoscesi, alte pareti di tufo, Sentieri tagliati dagli etruschi, ruscelli e cascate, e infine una camminata sulla spiaggia e sugli scogli mentre il sole tramontava sul mare e sorgeva la luna piena. Sono stato una persona fortunata, e la vita è bella.
    R
    Davvero, che meraviglia!

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  3. Mi si consenta un off topic.
    Grande affermazione italiana in campo tennistico.
    A Malaga, l’Italia vince la Coppa Davis, il più prestigioso trofeo tennistico, detto anche la Grande Insalatiera, dopo 47 anni, per la seconda volta.
    Battuta l’Australia per 2-0. Tutti bravi i cinque componenti della squadra, ma più di tutti Sinner che nell’ultimo match ha battuto l’avversario in due solo set, 6-3, 6-0!
    R
    bene!

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  4. Io non ho mai capito cosa voleva dire Jung.
    Freud era chiaro, magari esagerava, aveva idee troppo rigide e non condivisibili del tutto, ma Jung, con l’idea fissa di prendere le distanze da Freud, secondo me non sapeva nemmeno lui cosa voleva dire.
    R
    Lenzini, dica piuttosto che lei non lo capisce…eddai. mi scusi, Jung non aveva idee fisse di prendere distanze da Freud, semplicemente aveva le sue di idee.

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