Bellezza

Da qualche giorno ho in mente una foto. Una foto in cui sono sul ponte degli Scalzi a circa 3 anni e guardo l’obiettivo di un fotografo di strada e sorrido. Sono con la zia, una sorella di mia madre, molto orgogliosa di portami a spasso per Venezia come se fossi sua figlia (me lo confessò in seguito). Io ho un cappottino rosso a doppio petto, nuovo di zecca, calzamaglia bianca di lana morbida e berrettino del colore del cappotto. E sembro felice. A quell’età non sappiamo nulla di quello che ci aspetta.

Dico, “sembro”, perché non ho ricordi che si spingono cosi lontano, ma a guardare il mio faccino paffuto e l’occhio che brilla, la sensazione è quella: sembro una bambina felice.

Ma tutto questo perché lo dico?. Mi è venuto in mente che anch’io come Gaber, spesso non mi sono sentita italiana. E allora ripensando a quella foto, mi è balenato, per associazione di idee, l’idea che però, a pensarci bene, non vorrei essere altro che italiana. Se avessi potuto scegliere sarei proprio nata dove sono nata.

Ma ci pensate? Italia e italiani…quanto ci prendono in giro all’estero e quanto ci dileggiano per i tanti nostri difetti. Ma mi dite quale paese al mondo ha una meraviglia come la mia città?

Chi la conosce per averla visitata frettolosamente ne ha impressioni diverse ed è per questo che una volta ho scritto che Venezia è un’opinione e non una città.  Ma non una, tante opinioni, chi la visita se ne fa sempre una diversa, perché Venezia non è mai la stessa, sotto ogni punto di vista e dipende molto dagli occhi di chi la guarda vederla come appare o come non appare. E lei non protesta, si lascia guardare e vedere come si vuole, tanto è consapevole della propria bellezza e unicità.

Un giorno, mentre mi trovavo a Londra, qualcuno mi fece questa domanda (saputo che ero veneziana): “does it stink”?

Cioè: Venezia, puzza? Ero giovane allora ma ricordo che sul momento non capii e rimasi piuttosto interdetta, ma risposi dopo un attimo di esitazione: “si, come tutte le altre città dove c’è acqua, ma a Venezia il senso che devi usare è la vista e ti puoi riempire gli occhi di cosi tanta bellezza da dimenticarti anche della “puzza” a meno che non ce l’abbia tu sotto al naso”.

Ecco la Bellezza. Ora, non ricordo chi disse che Dio è Bellezza. Allora noi italiani lo dobbiamo ringraziare e ce lo abbiamo in tanti meravigliosi posti del nostro paese. Cosi tanti che elencarli sarebbe operazione lunga e noiosa, ma sapete a cosa mi riferisco.

E chi italiano non è e mi chiede se Venezia “puzza” non può che essere invidioso. E anche i tanti che denigrano spesso l’Italia (anche con  ragione a volte) in fondo sono degli invidiosi.

Mai come in questo momento ho il dovere di sentirmi italiana. Si, proprio perché non mi ci sento a causa dei nostri tanti problemi che sono molto legati alla nostra politica. Arruffata, raffazzonata, ipocrita, indecisa, proterva, prepotente, interessata…e potrei continuare.

Non ascolto le sirene che mi danno speranze che non si avverano, ma voglio poter continuare a vivere in una paese (relativamente) libero, lo so sembra retorica, ma in tanti sono morti perché potesse essere un paese libero e non dobbiamo dimenticarlo mai. Voglio potermi esprimere liberamente e dire la mia su tutto quello che mi pare non vada bene ma anche su ciò che, al contrario, mi può, finalmente, dare una speranza.

Tanti paesi negano questa libertà ai propri cittadini e reprimono la critica a volte nel sangue. Anche da noi è stato cosi un tempo non lontano e cosi pensando che sono italiana ( e donna, a cui a lungo il voto non era permesso) con l’orgoglio per la Bellezza, tanta Bellezza che il paese esprime (nonostante tanta speculazione) mi sforzerò sempre di andare alle urne a mettere la mia opinione su un pezzo di carta (l’astenersi sarebbe, a mio parere, tradimento), che insieme a tanti altri pezzi di carta fa la bellezza della Democrazia. Nonostante tutto anche il nostro non sentirci italiani. A volte o spesso.

NB: articolo pubblicato nel 2022, rivisto e aggiornato, mi pare sempre attuale.

Pubblicato il 9.9.2023 sulla rubrica Noi e Voi dell’Espresso

4 commenti su “Bellezza”

  1. Leggo che Meloni ha messo i suoi parenti amici dovunque, in tutti i posti chiave.
    Sembra sia uno scandalo. Ma finora? Comunque, Meloni datti una regolata, non essere cosi larga di manica coi tuoi troppi parenti amici, ne va e anche molto della tua credibilità.
    Comincerai ad apparire per una che se ne approfitta. Brutto da vedere e da sentire. Lo so che lo fanno tutti, ma tu dovresti dare l’esempio contrario. Perbacco.

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  2. Dire di Venezia che puzza, è prova di cecità intellettuale, incapacità di apprezzare le bellezze, rozzezza d’animo. Verrebbe voglia di dire, a quel tuo amico londinese, che ragiona proprio col naso. Venezia è un gioiello unico al mondo, non va bene per chi ha la puzza sotto il naso.
    Ma, come Venezia, non c’è città in Italia che non abbia le sue bellezze monumentali e architettoniche, le sue particolarità di usi e costumi: cito tra le tante Matera con i suoi incredibili “sassi”.
    Ciò detto, più un paese lo si ama, più ne soffriamo nel constare di quante piaghe lo vediamo coperto a causa di noi stessi, dell’incapacità di preservare le nostre bellezze naturali, dell’incapacità di sentirci nazione solidale, delle meschine rivalità territoriali che ci dividono, delle classi politiche che ci hanno sgovernato e ci sgovernano: quando penso che oggi siamo alle prese con le “baby gang” e che non sentiamo, come società, neppure la responsabilità di tale fenomeno –per cui il primo pensiero è quello di reprimere-bisogna riconoscere che siamo una società fallita

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  3. A proposito di Venezia e di grandi opere (vedi Mose), Novella Calligaris ha festeggiato il suo cinquantesimo compleanno con la traversata a nuoto dello Stretto di Messina.
    Avrà forse voluto dimostrare l’inutilità del ponte così osteggiato da tanti?
    “Vedete? Potete attraversarlo anche a nuoto” -sembrerebbe dire- “che bisogno c’è del ponte?”
    Ma Salvini sembra deciso a fare l’opera colossale: “Costa la metà del reddito di cittadinanza” e annuncia per l’anno prossimo la messa in opera della prima pietra.
    Ma Il bello verrà dopo, quando dovranno seguire tutte le altre “pietre”.
    R
    Novella Calligaris ha solo 50 anni? In quanto a quello sbruffone…ci crederei poco fossi in lei.
    PS: comunque non so se si riferiva a ora o al passato ma ora Novella ha 68 anni.

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  4. Ho confuso la ricorrenza, Novella Calligaris, con la sua traversata di ieri, ha voluto festeggiare il cinquantesimo anniversario del suo record mondiale sugli 800 metri stile libero ottenuto a Belgrado, Allora aveva appena 18 anni.

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