Un bell’articolo…

Eccoli, ce li abbiamo, i pacifisti (putiniani in incognito) col Dombass degli altri.
Ce ne sono dovunque, una lunga fila. Anzi una fila lunga, che non è proprio la stessa cosa.
Sono in fila pe prendersi i complimenti, qualche pacca sulla spalla o un tip a tap sulla crapa ( a mo’ di Berlusconi prima maniera).
Bello spettacolo, commovente.
Cacciari no, lui ha un folto parrucchino di capelli veri ( i suoi) e la crapa non si trova, si accontenterà di un buffetto sulla guancia da parte di … come si chiama quel giornalista inviato di guerra che vuole la pace a tutti i costi? Mah, ora mi sfugge. Ha una faccia cosi pacifica che sembra la pace in persona. Gli escono fiori da tutti i cannoni, pardon…pori.

Mentre Conte pacifista attaccato alla costituzione prenderà i voti, non quelli per farsi prete, no ma quelli che gli servono per non sparire del tutto lui e il suo partito di padroni di case (senza mutuo).
Anche se prete io ce lo vedrei, falso però. Un prete patacca insomma un po’ come il premier patacca che è stato.
Anche lui pacifista col Dombass degli ucraini. Lui si attacca a quell’articolo (uno) del suo ex ministro. Sempre più pallido e sempre più defilato nelle retrovie.
L’ha scampata bella, ma forse no.

32 commenti su “Un bell’articolo…”

  1. Conte e Grillo sono pacifisti mentre Draghi e Guerini guerrafondisti.
    Beh, per forza, un Conte con un Grillo dove vanno? al massimo alle Crociate.
    Mentre Un Draghi e un Guer(r)rini hanno il conflitto nel nome. Aggressivi di per loro.
    Vogliamo o no mandare armi pe(n)santi in Ucraina? questo è il dilemma.
    E intanto siamo circondati dai sottomarini russi, Ne hanno avvistato uno anche nel Muson a pochi metri da casa mia.

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  2. I sottomarini russi non faranno mai pendant con le 120 basi americane in Italia (+20 segrete).
    Abbiamo mandato le armi pensanti agli ucraini e da noi sono rimasti i guerrafondai benpensanti.

    R
    e si lamenta? Ma lo sa a chi deve sporgere eventualmente le sue “querele”? Si che lo sa.

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  3. Noto molta più violenza in questo “bell'(????) articolo” che in molte azioni militari a Kyiv. Fortunatamente qui ci sono solo i “cestini comuni” nei quali verranno accatastate le opinioni che non vogliono uniformarsi alla massa…..

    R
    non si “uniformi”, ma le “azioni militari” forse lei le guarda con qualche fetta di salame sugli occhi di troppo.
    Il “bell’articolo” non era un complimento diretto a chi l’ha scritto ma “articolo” in veneto sta per personaggio e mi riferivo a quel signore di Articolo 1…conosce?
    PS: Però, “cestini comuni” se lo poteva risparmiare!

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    • Il paragone coi “cestini comuni” dove finiscono le opinioni di chi dissente calza a pennello. Innegabilmente è sempre più chiaro ed evidente!
      Non potendo sopprimere materialmente una persona … se ne sopprime l’opinione. I metodi sono perfettamente simili

      R
      Si rende conto delle corbellerie che scrive? Ah, ho capito, ha “raccolto” ancora il “grido di dolore” di quei pochi, una o forse due, che pensano di riversare qui ogni cosa gli passa per la testa. Qui passo solo i commenti scritti con rispetto nei riguardi delle persone che leggono, le provocazioni e i rimbrotti e le polemiche, magari corredate da offese nei miei riguardi e del blog, non passano. Come lo devo dire? E non passa anche altro vario ed eventuale che non mi va, il mio giudizio, vi piaccia o no è insindacabile.
      Ma quali “dissenzienti”? provocatori (o provocatrici) di “professione”. Comunque Faedda, secondo lei questo suo commento meritava di passare? Non le sembra di essere offensivo oltre ogni limite della decenza? Stia certo che altri cosi non ne passo. Come non passerò altri “interventi” su questo tema. E non passerò nessun altro suo commento se prima non chiede scusa.

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    • le fette di salame io le preferisco in mezzo alla focaccia.
      P.S. ho capito a cosa si riferiva il “bell’articolo” ma è lei che non colto il mio calembour.
      Per molti ma non per tutti.

      R

      Se non intendo ciò che intende e non ci intendiamo con che intenzioni continua a voler partecipare al mio blog? Ma non serve che risponda è fin troppo chiaro. Lei lancia i sassi con la fionda. Ma non ne passeranno altri stia pure tranquillo.

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  4. Per chi volesse equivocare, ecco a chi mi riferisco con “bell’articolo”

    https://www.repubblica.it/politica/2022/04/25/news/articolo_1_roberto_speranza_macron_recovery_ucraina-346770635/

    al segretario di Articolo 1, il ministro della salute Roberto Speranza che ha “la sovranità” del popolo nel nome del partito e ci ha messo agli arresti domiciliari e fuori dalla società (una parte di italiani evidentemente non “sovrani”) fuori da tutto peggio dei cani.

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  5. A Ramstein, Germania, grande base militare USA. In piena Europa.

    R
    se n’è accorto oggi? Se è per quello la mia regione ne ha disseminate un po’ ovunque.

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  6. Sra Gazzato, sono convinto che in questo momento sto usando un linguaggio educato e rispettoso. Lo impone lei ma soprattutto lo impone la gravità della situazione. Personalmente tifo appassionatamente per un cessate il fuoco ed una discussione intorno al tavolo. Poi, come è normale che sia, può succedere di tutto. Io credo che per raggiungere questo obiettivo il minimo che possa farsi è informare Putin che si è fermata la fornitura di armi e che si è disponibili a trattare sul Donbass. Io desidero una tregua ed un successivo accordo , soprattutto perchè vedo rischi immensi per il mio paese. Non so quanto la gente sia cosciente di cosa significhi il gas russo per noi e quanto illusorie siano le storie circa l’alternativa al gas russo che ci hanno raccontato. Congo, Angola, gas liquido. Signora Gazzato conosco bene i paesi con i quali abbiamo fatto l’accordo ed il problema del gas liquefatto. Lasciamo perdere. La domanda che faccio a quelli che vogliono mandare armi, a quelli che i bambini ucraini ( non gli italiani), a quelli che la democrazia ( come se da noi….), a quelli che spingono per le sanzioni: avete un piano? Cioè noi alziamo il livello di scontro con la Russia,e poi? Siamo disposti in nome della democrazia di un paese a vedere magari Firenze o Padova prendersi un missile con testata atomica? Sono pronti quei signori? Non sono preoccupati non solo dri missili ma anche della fame e dei disordini sociali che ci massacrerebbero? Non ho trovato uno che mi abbia risposto. Le auguro una buona serata.

    R
    altrettanto. Ma temo che dovremo convivere ancora con la paura e che sia giusto fornire tutti gli aiuti all’Ucraina sia per difendersi che per sopravvivere e spero che si faccia sempre di più per aiutarli e che anche Putin capisca che sta facendo del male anche al suo popolo, Ma temo che ci voglia un miracolo.

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  7. Massimo Bianhi dimostra molto più buon senso dei nostri Letta, Meloni, Draghi e compagnia armando.
    La sua è una proposta ragionevole per la pace, quale propsta per la pace hanno mai prodotto i tre politici su citati e il loro seguito?

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  8. Signora Gazzato, l’atteggiamento di continuare ad appesantire le sanzioni contro la Russia e ad inviare armi agli ucraini dopo aver constatato che, dopo 2 mesi, Putin non si è ancora fermato, mi lascia perplesso.
    E’ come quando si è accertato che uno ha un’infezione resistente agli antibiotici, e il medico aumenta la dose invece di cercare una terapia alternativa.

    R
    ma che paragoni fa?: Lei è perplesso dal primo minuto della guerra di Putin, che sia un giorno o due mesi, non cambia: un paese libero aggredito dal paese vicino ha il diritto di difendersi, un paese nel cuore dell’Europa non può essere abbandonato a se stesso ma va aiutato con tutti i mezzi compresi quelli diplomatici che però sembrano non aver alcun esito e non certo per colpa degli ucraini che hanno il sacrosanto diritto di volere mantenere il proprio territorio. Tutti non vediamo l’ora che questa cosa finisca, gli ucraini per i primi, solo chi ha una mente perversa può pensare di prolungare le sofferenze di un popolo in quel modo. E tra questi non c’è il suo leader.

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  9. Tentare la trattativa è sacrosanto, fino all’ultimo. Però vorrei ricordare il siparietto fra Putin e il capo del KGB quando il primo ha gelato il secondo dicendo “secondo lei dovremmo trattare?” e attendendo la risposta “giusta”.
    Ieri a trattare è andato Guterres e gli hanno tirato i missili mentre passava da Kiev.
    Si fa presto a passare per persone di buon senso chiedendo agli altri di cedere pezzi della propria nazione o chiudere un’occhio sulle stragi di civili o le macerie delle città. Come a noi (parlo in generale) frega poco di sacrificare il Donbass o la Crimea per avere il gas russo, a loro giustamente frega poco se chiuderà qualche nostra fabbrica, perché è poca cosa in confronto alle bombe che cadono sulle loro teste.

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  10. Caro Bianchi, se nessono le ha risposto, rispondo io. Si, sono disposto a beccarmi una testata tattica in zucca, in questo includendo per forza di cose il mio paese, la mia famiglia ed i miei cari. Lo dico sinceramente. Altrettanto sinceramente: non credo sia un vero rischio. Sono sicuro che non glielo lasceranno fare. Le nostre città rase al suolo da un bombardamento atomico sono uno spauracchio. Del resto, che mondo sarebbe quello in cui si possono sottomettere paesi sovrani senza incontrare resistenza ricorrendo al ricatto atomico? Forse saremmo più sicuri? Procrastineremmo solamente il nostro turno. Per questo mi fa invece paura, perché è una prospettiva infinitamente più concreta, che Putin vinca. Abbiamo idea delle implicazioni? Temo di no.
    Pertanto sono a favore del supporto militare all’Ucraina. La mia unica preoccupazione, è di non fornirgliene abbastanza.

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  11. Mauro, Guterres, purtroppo, non è andato a Kiev per trattare, tanto meno per mediare. Se fosse stato quello il suo scopo si sarebbe incontrato a porte chiuse con Zelensky tenendo un profilo riservato.
    Invece è andato in pellegrinaggio a Bucha, e questo non lo aiuta certo a proporsi come mediatore, ma fa piuttosto parte della propaganda della NATO (di cui l’Onu è diventato ormai una succursale).
    E forse i missili lanciati da Putin (si trattava comunque di un obiettivo militare) sono stati propri una sottolineatura del fatto che l’ONU non è più un interlocutore rispettabile.

    R
    e chi sarebbe un “interlocutore rispettabile” Putin forse? Ma di che obiettivi militari parla? Almeno prima di affermare cose che non sa, aspetti la fine delle inchieste.

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  12. Signora Gazzato, per concludere un accordo di pace di sono due strade: o una delle parti ri arrende incondizionatamente, come l’Italia, la Germania e il Giappone, oppure si usa il bastone e la carota (non nel senso di minacciare prima col bastone e poi con la carota).
    Altra similitudine è che, se Putin si è arrampicato sull’albero, bisogna dargli una scala per scendere.
    Anche gli americani in Vietnam non furono costretti alla resa, ma gli si offrì un accordo di pace.
    Un accordo ragionevole sarebbe promettere nuovi referendum in Donbass e Crimea sotto controllo internazionale come si fece per le elezioni in Cambogia, in cambio della fine delle ostilità.
    L’alternativa di costringere Putin alla resa è impraticabile, come era impraticabile costringere alla resa gli americani in Vietnam.
    Una potenza di quelle dimensioni e con le armi che ha non si arrenderà mai.

    R
    ma non faccia paragoni, sono cose molto diverse. E non si dimentichi mai chi la guerra l’ha voluta iniziata a lei sembra sfuggire del tutto e sarei anche stanca di ripeterlo-

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  13. Francesco, lei si chiede che mondo sarebbe quello in cui si possono sottomettere paesi sovrani senza incontrare resistenza.
    E’ lo stesso mondo che ha sottomesso nazioni sovrane come l’Afghanistan, l’Irak, la Serbia, la Libia ecc… pur incontrando un’accanita resistenza.

    R
    ancora con questi paragoni? La guerra attuale non ha nessuna analogia con quelle che lei cita. E’ del tutto “originale” per il nostro tempo.

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  14. Gentile Francesco, vediamo se ho capito quello che dice: Lei é a favore del supporto militare all’Ucraina, talmente favorevole da essere addirittura preoccupato che i supporti dati non siano abbastanza. E per questo disposto a sacrificare la sua vita. Ma, scusi, abbastanza a cosa? A battere sul campo la Russia? A farla ritirare dall’Ucraina e rientrare a casa? A convincerla con la forza a chiedere un armistizio per negoziare? Perché questi eventi succedano, l’Ucraina deve arrivare a disporre di un potenziale militare e tecnologico tale da intimorire una delle maggiori potenze militari al mondo. E dove troverà l’Ucraina tutto questo ben di Dio se non dalla NATO, cioé dagli USA e UK, con l’asservimento silente della UE ? E lei, crede che la Russia, caso mai dovesse realizzare che le cose si stanno mettendo male, non seppellirebbe l’Ucraina sotto un terremoto di ferro e di fuoco?
    Mi domando se la gente ha studiato la storia della Russia degli ultimi cento anni. E se ha capito la testa, la natura e la psicologia di quel continente così potente e pericoloso. Io credo di no. Non sento alla televisione altro che conduttori di talk shows, giornalisti, commentatori , soubrettes, nani e ballerine che si scandalizzano di cosa dice e fa la Russia. Ma dove eravate fino a ieri? I peggiori sono, come sempre i PD, che si sono dimenticati che i segretari di tutti i partiti da cui discendono hanno preso ordini e rubli da Mosca ed ora fanno le vestali della democrazia e della libertà. Nauseante. Trovano la maniera di sbranarsi anche sul 25 Aprile. Su una sola cosa concordo con lei: non vedo prossimo il pericolo di una bomba atomica. Ma mi lasci dire che la sua preoccupazione che Putin si espanda in Europa é sballata. Putin vuole, con le buone e le cattive, quello che crede gli spetti e non può pensare di non avere una via per il Mediterraneo. Non si fermerà. E perché dovrebbe quando un irresponsabile si fa approvare dal Congresso una spesa militare di 33 Miliardi ( 33 MILIARDI) per supportare l’Ucraina. Tenterebbe di fare la pace con un Belzebù del genere, Presidente di un paese i cui abitanti non sanno neppure dov’é l’Ucraina? Mi fermo qui. Le auguro una buona serata.

    R
    ah, l’irresponsabile sarebbe Biden mentre Putin è “russo” e dunque va “capito”. E gli ucraini non vanno capiti? Putin va capito perché è una “grande potenza”?
    Biden invece va solo criticato senza però cercare di “capire”. Quello che Putin “crede gli spetti” è proprio il punto: crede gli spetti ma la sua “credenza” è solo prepotenza.

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  15. L’ONU se non sistema la regola dei veti sarà sempre una istituzione zoppa. Buffo dire che è al servizio della NATO quando è bloccata proprio dal veto della Russia.
    Per quanto riguarda Guterres, mi pare sia stato prima da Putin e poi a Kiev e nell’obiettivo militare è morta una giornalista che ci abitava.
    PS. Prima ho scritto erroneamente “un’occho”, avrei dovuto scrivere più correttamente “un’occhia”.

    R
    “Un’occhia”?

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  16. L’agenzia ADNkronos riporta la dichiarazione della Russia che ” l’attacco è stato diretto contro un obiettivo militare, vale a dire, una fabbrica di razzi Artyom.”
    Verosimile che Putin l’abbia colpita apposta nonostante la presenza di Guterres a seguito delle dichiarazioni che aveva rilasciato contro la Russia.
    Se il capo di un organizzazione internazionale va a cercare di mettere d’accordo due belligeranti non può rilasciare dichiarazioni di condanna contro uno dei due. Deve rimanere super partes.

    L’ONU è bloccata dal sistema dei veti, ma in passato ha autorizzato tutte le “guerre umanitarie” portate dalla NATO, mentre ora sta condannando questa. Due pesi e due misure.

    R
    non concordo su nulla, neppure le virgole.

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  17. Signora Gazzato, lei si chiede chi potrebbe essere un interlocutore (mediatore) rispettabile.
    Ovviamente non parliamo di Putin e Zelesnsky, che sono parti in causa, e neppure dei rappresentanti dei Paesi NATO.
    Unico rappresentante NATO che si è un po’ defilato e sta tentando di mediare è Erdoghan. Forse ci proverà Macron. Altro personaggio che ci sta provando è Bennett. La Cina è un po’ schierata con Putin, ma avrebbe ancora spazio. Forse, l’India?
    Certo, Guterres, dopo la sua visita/pellegrinaggio a Kiev non lo è più.
    Mai prima d’ora nella storia dell’ONU si era visto il suo capo andare a visitare un teatro di guerra portato dal capo di una delle parti in lotta.

    R
    penso che risponderle sia davvero fatica inutile, lei va avanti col suo ritornello e travisa la realtà. Non mi attribuisca cose che si inventa lei, dove ha letto che io mi chiedo quello che scrive? Non mi attribuisca le sue fantasie

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  18. X Sra Gazzato: mi permetta una rispettosa chiosa al suo commento. Avere come obiettivo di portare Putin ad un tavolo di negoziato, non significa cedere alle pretese del Presidente russo. Significa discutere, trattare e negoziate per arrivate ad un compromesso accettabile dalle due parti e mettere fine al conflitto. Se questo non sarà possibile, ahimè sarà guerra, ma almeno si avrà la piena coscienza di aver fatto il possibile e l’impossibile per evitarla. Questo è un concetto ben chiaro a che per lavoro ha partecipato a trattative commerciali complesse o litigi giudiziari o confronti sindacali. Con la trattativa può esserci il compromesso, senza c’è solo il conflitto. Tuttavia esiste una regola d’oro che tutti gli uomini e donne che fanno questi lavori seguono: toni anche accesi, ma mai insultare la controparte. L’insulto è una dichiarazione certificata che non vuoi trattare. A nessuno piace essere insultato, figuriamoci ad un prepotente. Se andiamo a rivedere la storia delle trattative del 1975 tra Kissinger ed il governo di Hanoi avremo una lecture di come si gestiscono questi problemi. Se Biden chiama Putin macellaio e genocida e se Guterress, in qualità di negoziatore, si fa le coccole con Zelinsky, allora c’è solo volontà di guerra. E, con il suo permesso, io non sono d’accordo.

    R
    si, lei ha ragione, devo darle atto che per arrivare ad un compromesso bisogna trattare. Ma come lei ben sa, fin dall’inizio delle guerra si sono cercate soluzioni in vari modi con tavoli aperti e chiusi e molti personaggi anche molto importanti che si sono spesi per mediare e trovare un accordo ed una soluzione al conflitto.
    Senza nessun esito se non inasprirlo. Lei cita Biden e Guterrez. Il primo è il presidente Usa che non è un fine diplomatico, su questo concordo. Il secondo ha cercato di parlare con Putin ma ha trovato un muro di gomma. Il fatto che sia andato a parlare con Zelensky lo trovo del tutto normale e si è preso i missili dei russi quasi sui piedi.
    Vede Bianchi, avere Putin al tavolo dei negoziati e trattare con lui è un’ottima intenzione, Zelenzky lo chiede da tempo. Ma temo che sia Putin a non voler negoziare se non la resa degli ucraini. Se voleva trattare Putin aveva quante occasioni voleva per farlo, sono passati due mesi, l’Ucraina è quasi rasa al suolo ma di trattare Putin sembra non voler sentire parlare anche se la sua propaganda non fa che dire il contrario. Lui vuole la resa di Zelensky. Ma, vede Bianchi, nei compromessi o nelle trattative ci vuole un minimo di buona volontà da entrambe le parti.
    Se a compromettersi (e morire sotto le bombe) è solo la parte offesa, se a cercare la pace è solo la parte offesa mentre chi offende continua imperterrito a massacrare i civili, allora che negoziato vuole intraprendere? Un sordo che non vuole sentire ragioni se non la propria smaccata vittoria e la resa incondizionata della parte offesa?
    Si chiama sopruso, forza bruta, prepotenza e prevaricazione. Negoziare con uno cosi è difficile, dire quasi impossibile. Ma io, come lei mi auguro che accada il miracolo e che Putin si sieda finalmente a negoziare (davvero) e non a prendere il mondo per i fondelli e che ascolti anche ragioni che non siano solo le sue.
    E ci si può arrivare solo se anche lui capisce che non è padrone del mondo. Impresa molto difficile ma non impossibile.

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  19. io credo, a questo punto, che si debba veramente smettere di inviare armi, gli ucraini hanno bisogno di aiuti umanitari, in alimenti, vestiario, medicinali. Poi si dovrà dare loro un aiuto enorme a ricostruire le loro città martoriate. Ma ora basta con l’invio di armamenti. Bisogna lavorare perché Zelensky rinunci alle due province russofone e fare in modo che Turchia e Cina si prestino a operare come garanti di un prossimo armistizio e di una pace stabile ed equa. Finiamola di spedire strumenti di morte per uccidere ancora altri russi ed ucraini.

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  20. Sono d’accordo con Bianchi, e ricordo che Putin ha insistito per almeno 3 settimane per trattare invece di fare la guerra.
    Lo spiegamento di forze fatto in anticipo ai confini dell’Ucraina sarebbe stato molto sciocco se Putin avesse veramente voluto la guerra fin dall’inizio, perché ha dato un preavviso che è stato prezioso per gli ucraini.
    Lo spiegamento serviva quindi come arma di pressione: o si apre un tavolo sulla sicurezza dei confini della Russia (decidendo una volta per tutte chi può e chi non può entrare nella NATO), oppure la Russia è pronta a fare la guerra all’Ucraina.
    Queste proposte di Putin sono state rese note ripetutamente nelle settimane prima della guerra, e la risposta degli americani è stata “Niente e così sia!”, nel senso che l’Ucraina era libera di entrare nella NATO quando voleva, e conseguentemente la NATO sarebbe stata libera di installare le sue basi sui confini della Russia.
    Una volta che Putin – obtorto collo – non ha trovato di meglio che attaccare l’Ucraina per dare un segnale forte, nei primi giorni del conflitto ha cercato di trattare, chiedendo che, negli incontri con i turchi, si mettessero sul tavolo le questioni del Donbass, della Crimea, e dell’entrata dell’Ucraina nella NATO, ma la risposta è stata ancora negativa.
    Una volta entrato con tutte le scarpe nella guerra, a questo punto Putin deve portare a casa qualche risultato, come è logico che sia.
    Spero che le sue controparti, quando Lui darà la disponibilità, accettino di trattare.
    Però sono molto pessimista. Biden ha tutto da guadagnare dalla prosecuzione della guerra.

    R
    mi spiace dirlo ma le sue interpretazioni del pensiero di Putin, cioè la sua putinologia applicata, comincia a darmi l’orticaria.
    E non è un buon segno.
    Si legga questo con calma, è lunghetto ma dice molte cose, con lei sono solo parole al vento, ma non si sa mai, a volte…

    https://www.valigiablu.it/ucraina-russia-disinformazione-guerra/

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  21. Concordo con quanto scritto da Franco Bifani (1 Maggio 2022 alle 13:30)

    R
    io invece penso che se il mio paese viene aggredito da un esercito armato fino ai denti e crudele di un paese che accampa pretese assurde, ho il diritto di difendermi con le armi e se non ne ho abbastanza chiedo aiuto a chi me le può fornire.
    Zelensky ha fatto benissimo a chiedere armi e aiuti e ne sta ricevendo. Se noi italiani non vogliamo più contribuire, beh gliene restano abbastanza.
    E il fatto che fornendogli armi prolunghiamo la sofferenza degli ucraini è solo un pretesto senza senso perché la sofferenza degli ucraini dura da due mesi e non si fermerebbe se cessassimo di aiutarli, anzi.

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  22. x Sra Gazzato : La ringrazio per la cortese ospitalità che mi ha dato negli ultimi giorni. Sono sopraffatto dalla stupidità di noi occidentali e quindi non ho più né intenzione né voglia di dibattere il tema Ucraina. Ma mi lasci sintetizzare, per l’ultima volta, i seguenti punti :
    1. Alla televisione italiana, ho assistito all’intervista di uno dei più stimati inviati in Ucraina, rientrato in Italia per “ricaricare le batterie”. Per evitare ironie pelose informo che non si trattava di Tony Capuozzo. Questo professionista dell’informazione ha confermato che sono stati calpestati alcuni principi del Trattato di Minsk e che la popolazione del Donbass, pur non accogliendo i russi con fiori e balli, li ha riconosciuti come elementi necessari per ristabiliri i diritti della popolazione russofona ( la maggioranza). Lui era là.
    2. In un’altra trasmissione, ho visto l’intervista, toccante, di un imprenditore marchigiano che, ancorché il mercato russo ( che per lui pesa per il 60 percento della sua produzione) continui a chiedergli insistentemente i suoi prodotti, non può spedire perché le sanzioni impediscono qualsiasi forma di pagamento. Conclusione : ristori impossibili da parte del nostro governo ( ovviamente), chiusura dell’azienda, famiglie sul lastrico, un’attività di famiglia sviluppatasi nell’arco degli ultimi decenni scompare per colpa non sua: un campanello d’allarme straziante
    3. Dissento, Signora Gazzato, sul fatto che sia stato Putin a rifiutare le proposte di incontro per negoziare. Questi contatti sono talmente segreti e riservati che pochissimi sanno come vanno veramente le cose. Le uniche cose ripetute sono le ingiurie di Biden, le minacce di BoJo e l’asservimento nauseante della UE.
    4. Zelinsky é una figura fastidiosa. Ha trovato uno come Biden e fa l’arrogante. Il suo indice di gradimento sta calando a vista d’occhio e tra un po’ l’indice di sgradimento del popolo ucraino comincerà a crescere.
    5. La propaganda si é scatenata dalle due parti. Le donne e bambini nell’acciaeria di Azovstal erano scudi umani né più né meno dei bambini di Gaza. Il reggimento ( NON BATTAGLIONE!) Azov era asserragliato dentro l’acciaieria e per chi , come me, ha visto i sotterranei sotto gli alto forni dell’impianto, sa che é imprendibile. Perchè tenevano là donne e bambini ( ma la moglie del comandante era fuori e comunicava tranquillamente con il marito dentro)?
    6. Se io fossi Zelinski, mi incontrerei con Putin, arriverei ad un accordo ( buono o cattivo) , mi papperei i 33 miliardi di “sleepy” Joe e ricostruirei , ma soprattutto rimodernizzerei il mio paese: se , con le miniere ed il gas che ha, rimettesse in sesto solo gli impianti siderurgici, diventerebbe una potenza mondiale con un popolo felice di mangiare da Mc Donalds ed ascoltare Al Bano, che sono i veri valori della democrazia.
    Ma io non sono Zelynski. Sono soltanto il povero Bianchi che non può decidere niente ma, purtroppo per lui, ha capito qualcosa.
    Signora Gazzato, grazie ancora.

    R
    no, lei non è Zelensky, né Putin quindi non può stare nella loro testa e quello che afferma sono solo sue considerazioni.
    In quanto ai civili nella acciaieria non sono affatto d’accordo, non avevano bisogno di scudi umani, l’acciaieria è stata bombardata anche con loro dentro e ora stanno uscendo i civili non i soldati.
    E che lei sappia se Putin voglia o meno negoziare mi sembra azzardato, ma che Zelensky lo abbia chiesto è storia.
    Biden non è certo più arrogante di un certo Trump che è pieno di cause per reati di ogni tipo.
    PS: l’ho vista anch’io l’intervista di Biloslavo e non ha detto esattamente quello che lei riporta anche se ora non ricordo esattamente le parole. Per correttezza lei dovrebbe postare la prova di quello che dice.

    Rispondi
  23. Signora Gazzato, la ringrazio del link.
    Il tipo di disinformazione contenuto in quell’articolo è piuttosto raffinato, nel senso che riporta fatti veri, che quindi danno al tutto un crisma di autenticità.
    Tuttavia, quando si passa all’interpretazione di quei fatti l’autore si lancia in ipotesi opinabili, quando non palesemente assurde.
    Il poblema esiste anche nella ricerca scientifica: a volte i ricercatori raccolgono dati rigorosissimi, ma poi si lanciano in conclusioni stramapalate.
    Ma anche queste illazioni poco logiche sono mescolate con altre che invece sono ragionevoli, e quindi è più difficile, per il lettore, accorgersi della loro assurdità.
    I fatti sono in buona parte accertati, e, ovviamente, sono bruttissime cose.
    Quello che fa la differenza è imputarli ai russi o agli ucraini, che, ovviamente, sparano anche loro missili e cannonate, e ammazzano anche loro i civili.
    Per esempio, i civili nell’acciaieria sono i russi che non li vogliono lasciar uscire, o sono i miliziani ucraini che li vogliono usare come scudi umani?
    Le persone trovate morte con le mani legate erano civili ammazzati dai russi (non si capisce perché legarli), o collaborazionisti processati sommariamente e poi ammazzati dagli ucraini?
    E così via …..
    Ma la differenza fondamentale è l’ipotesi del perché questa guerra è iniziata: se per bramosia di potere di Putin o per la volontà americana di distruggere Putin e la Russia una volta per tutte.
    I fatti si prestano sia all’interpretazione riportata in quell’articolo, sia all’interpretazione che ho dato io (e che hanno dato tutta quella sfilza di opinionisti e politici che ho citato già prima, da Orsini, Rovelli, Santoro, Cacciari, Bertinotti, Vauro, Crozza, Bersani, Travaglio, Canfora, Cardini, Tricarico, Odifreddi, Di Battista …..)
    Possiamo solo contare sulle nostre capacità logiche per orientarci e scegliere l’interpretazione che quadra di più.

    R
    a me quadra molto di più delle sue strampalate ipotesi anche se corroborate dalla lista di personaggi di spicco che cita.

    Rispondi
  24. Luigi, hai ragione! Povero cocco, Putin, in guerra ce l’hanno tirato per i capelli i cattivoni USA, NATO e UE, guerrafondai vergognosi. Ma Dio lo ricompenserà 70 volte 7.

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  25. Tu quoque, Alessandro?
    Fulminato sulla via di Damasco?
    Un’inversione così netta di posizione non può essere casuale.
    R
    anche Sherlock ora? elementary Luigi!

    Rispondi
  26. “ho il diritto di difendermi con le armi e se non ne ho abbastanza chiedo aiuto a chi me le può fornire”.
    E ci mancherebbe che un Paese aggredito non si difendesse con tutto ciò che può.
    Spesso il sottoscritto -che a suo tempo servì il Paese da ufficiale di complemento, prestando giuramento di difendere il proprio Paese- ha sostenuto, contro certi antimilitaristi, la necessità che la Nazione debba avere un esercito efficiente.
    Ma quando, come in questo caso, la sproporzione è evidente e gli aiuti non saranno mai sufficienti a ribaltare una situazione, proseguire ad oltranza sarebbe il suicidio proprio e della propria gente.
    La volontà di non cedere mai, in questi casi, non è saggezza, ma fanatismo o dissennatezza. Arrendendosi oggi, Zelensky perderebbe solo il Donbass, domani potrebbe perdere tutta l’Ucraina, o peggio ancora, il conflitto potrebbe sfociare nella terza guerra mondiale. Meglio non pensarci.

    R
    ecco si, meglio non pensarci soprattutto se pensi a cosa esce della bocca di certi personaggi di “rilievo” che sembrano usciti dalla serie La famiglia Addams.
    E, in ogni caso, non siamo noi che possiamo dire a Zelensky cosa fare.

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  27. @luigi
    “Un’inversione così netta di posizione non può essere casuale.”
    Di quale inversione di marcia parla luigi? Non mi risulta che abbia ingranato la retromarcia, è un’operazione che faccio solo per posteggiare la macchina.

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  28. Forse ho interpretato male il messaggio precedente, mentre questo ultimo lo trovo coerente con la linea tenuta finora.
    Sarà colpa mia che non leggo con sufficiente attenzione, o colpa sua che non era stato chiaro.
    Comunque, tutto bene! Mi fa piacere che siamo ancora in sintonia.

    R
    Citi sempre la persona alla quale si riferisce.

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