Si sta con chi ci sta!

L’armata Brancagrillina è al governo ormai da tempo e farebbe (e forse le fa) carte false per rimanerci. Anche Grillo ha confermato DiMaio per non destabilizzare il Movimento Inamidato e rimanere incollati alle poltrone. Dopo aver mescolato la zuppa fino alla sfinimento, del “non faremo patti con nessuno” si sono improvvisamente ritrovati  in sintonia di amorosi sensi col leghista e ora con Zinga. E non parlano più da tempo di “cambiamento” perché l’unica cosa che sanno cambiare sono i partner.

Più che di opportunità mi sembra che si tratti di opportunismo politico dei peggiori. E anche i “grillini” ci sono cascati.

A chi plaude all’intesa (l’ultima in ordine di tempo) direi che non mi sembra per nulla una bella mossa  ma lascia intuire, se ce ne fosse stato bisogno,  la spregiudicatezza dell’ex premier  che dopo aver a lungo contato sull’alleanza di governo con Forza Italia  di colpo cambia verso e si fionda sui cinque stelle, odiati e vituperati da sempre.

Si potrebbe trattare di “bisogno d’amore”?  No, non direi, ma piuttosto di bisogno di trovare un’intesa per non far cadere il governo fintanto che lui e i suoi sodali non hanno trovato una strategia vincente per tonare al governo col nuovo partito.

E non solo perché con l’occhio vigile al tornaconto politico  (anche l’occhio vuole il suo partito), l’ex premier- segretario (ora col nuovo corso non sarà più possibile)  ha messo assieme gli addendi per l’operazione, ma anche perché gli torna utile gettare discredito sui grillini che più stanno al governo e più si dimostrano incapaci di governare.

Ora attende fiducioso i risultati delle elezioni in Emilia: se vince Bonaccini potrà dire che è merito suo che ha promosso e benedetto la strana alleanza, Se invece perde si sfrega le mani lo stesso perché potrà sempre dire che il governo non ha saputo essere convincente nella sua azione.

E qui si innesterà una campagna elettorale micidiale nella quale Italia Viva porterà l’Italia alla consunzione.

Si fa con chi ci sta. E’ il motto di Matteo Renzi  ma io direi, meglio ” si sta con chi ci fa”.

Fra un po’ vedremo campeggiare manifesti con la scritta :” Matteo Renzi premier”, da non confondere col manifesto leghista, visto che ormai hanno entrambi due facce paffute che sembrano prendere il volo.

Cherchez la barbe!

3 commenti su “Si sta con chi ci sta!”

  1. Ecco bene perché io senza politica mi annoiavo. ma chi sarebbe sto Renzi?
    Uno nuovo? e poi chi avrebbe le facce paffute?
    Beh Salvini non è paffuto è grasso e l’altro? Boh e chi l’ha visto?
    Non sarà quello che ieri sera era da Vespa o da coso…quello che ha quel nome orribile,,,ah si Porro.
    Vespa ha i porri Porro ha i vespi? Divagavo.
    Comunque gli stellini sono all’ammazza caffè. Ammazza che carrierone per Dimaione anche lui con il faccione…ma, cosa sta facendo? Poetando, ah no, no mi fermo subito!

    Rispondi
  2. Conte era un signor nessuno quando è improvvisamente apparso sulla scena. Nato da un tira e molla tra Di Maio e Salvini. Chi fara il Premier? Lo farà l’uno? No l’uno, no. Lo fa l’altro? No l’altro no. A questo punto s’è scelto un uomo di bassa statura, buono per tutte le stagioni, uno che avrebbe lasciato fare, il meno visibile possibile.
    Ed eccolo Conte, uomo invusibime, perfino modesto nell’immodestia del cognome, che fa parte della perte bsda della gerarchia nobiliare.
    Infatti i due capataz hanno fatto il bello e il cattivo tempo a tempo pieno, finché uno dei due è schiattato come la rana scoppiata per essersi troppo inorgoglita.

    Ma a questo punto, colpo di scena, Conte in Parlamento si presenta con una grinta da tigre e fa un sol boccone del pescecane Salvini.
    È lì che nasce il Conte II.
    Ora è diventato il grande tessitore, per ora fa solo la trama, vedrete quando farà pure l’ordito.

    Rispondi
  3. Si dice che in Italia i conti non tornano mai. L’unico che è tornato è lui
    RISPOSTA
    già e non è nemmeno tanto “nobile”.

    Rispondi

Lascia un commento