Vladimiro compra tempo

Vladimiro è spalle al muro. Sta meditando strategie offen…ops, difensive, Legge Sun Tzu avidamente. Lo sa a memoria e però, al momento non è dato sapere cosa si inventerà.

Eh si, mi piacerebbe sentire tutti gli strateghi geopolitici, i sociologi, i so io tuttologhi che per anni mi (ci) hanno imbonito teorie del tipo: non è Putin a volere la guerra, lui non voleva invadere, è stato costretto dai lupi abbaianti della Nato e dai “nazisti” ucraini…tesi alla quale non ho mai creduto, ma neppure per un nanosecondo.

Stretto tra i “volontari della pace” europei e vari eventuali, le finte minacce di Sputafuoco roll and rock, baby e persino quel topastro di Zelensky vestito dalla sartoria di nonna Papera che gli dice che deve accettare la tregua di 30 giorni… non fare il bischero e andare in Turchia dove lui l’aspetta in mimetica per trattare.

Per non parlare di papa Leo che è andato nel particolare e gli ha persino detto che deve restituire i bambini…

Sembra quasi un incubo per il russo. Eppure la camomilla l’ha presa, ma niente da fare ci sarà bisogno di qualche pasticca di iperico per frenare lo stress, oppure di una seduta di Hatha Yoga nella postura del serpente, che è quella che gli riesce meglio.

E’ questa:

Andare a trattare con quello lì? Ma non se ne parla proprio, deve aver detto ai suoi fedeli cucciolotti portavoce e porta…pene (inteso come preoccupazioni, ovvio) e di rimando loro: ma va, ma che ci vai a fare? resta a casa, fai finta di essere indisposto, digli che hai le tue cose…ne avrai anche tu di cose no? Tutti ce le abbiamo le cose. E intanto compra tempo. Prendi tempo, temporeggia, nicchia, fingi di starci…insomma fai un po’ la smorfiosa, eddai che se vuoi ti riesce.

Lasciali friggere a fuoco lento, abbassa la fiamma e stai ad aspettare.

Non c’è altra soluzione, credi (gli dicono)…chissà se li sta ad ascoltare…mi sa che pensa di comprarne di nuovi…eh si, mi sa che deve mettere mano al portafogli e farci uscire un po’ di Mosche, fa d’uopo.

27 commenti su “Vladimiro compra tempo”

  1. “Kremlin says no comment on Turkey talks
    Let me take you back to Ukraine for a moment as the Kremlin has just declined to comment when asked about Ukrainian president Volodymyr Zelenskyy’s call for Vladimir Putin to attend peace talks in Istanbul on Thursday.

    “The Russian side continues to prepare for the talks scheduled for Thursday. That is all we can say at this point. We do not intend to comment further at this time,” Kremlin spokesperson Dmitry Peskov told reporters as quoted by AFP.”

    Il Cremlino dice: no comment

    esattamente come qui.

    Non mi spiego il perché…ah deve essere la foto del santone brrrr

    Rispondi
  2. Un capolavoro di ribaltamento della realtà quello di Mariagrazia, sembra il sogno ad occhi aperti di chi “fa della sua vita un sogno e di un sogno una realtà”(Antoine-Marie Roger de Saint-Exupery).
    Secondo questo sogno “Vladimir Putin è spalle al muro”, “stretto tra i “volontari della pace”, in confusione completa perché obbligato ad accettare i diktat del vincitore Zelensky e dei temibilissimi volenterosi che lo sostengono.
    Questo il sogno, basato su due chimere: una, che Putin sta perdendo la guerra e deve quindi soggiacere alla condizioni dei vincitori; seconda chimera, che Putin è uno sciocco autolesionista, che concede una lunga tregua permettendo che l’Ucraina nel frattempo si riarmi, secondo l’ennesimo piano di aiuti militari architettato dai furbissimi volenterosi.
    La realtà è tutta il contrario: Putin sta vincendo la guerra e quindi stabilisce le condizioni per una tregua; L’Ucraina si trova ad un drammatico bivio: accettare le condizioni di Putin, o rischiare la distruzione completa
    I volenterosi sono in realtà i velleitari che non vogliono riconoscere gli errori di una politica rovinosa per l’Ucraina e per se stessi.
    R
    Alessandro
    quello che non vuole vedere la realtà sei tu. Il sogno di vedere marciare Putin con la testa di Zelensky appesa ad una spalla come la pelle dell’orso è il tuo.
    Come è quello dei vari esperti ed espertini che per anni hai portato qui come fini dicitori di verità stampate nell’oro e invece sono solo degli affabulatori filo russi ai quali resta solo di continuare nella loro narrazione menzognera e collegata a filo doppio a quella russa. Che pena!
    Ora è chiaro persino al bullo intrigabisi americano diventato grande amico degli epuloni arabi per convenienza personale, che rimane comunque sfacciatamente putiniano (come te), lo rimane più per forza che per amore, ma ora Zelensky ha dimostrato che chi non vuole la pace è uno solo e si chiama Putin.
    Ma a me pare persino logico: avesse voluto la pace mai avrebbe iniziato la guerra, volesse le tregue non dovrebbe fare altro che rinculare e non bombardare.
    Ora però tutte queste manfrine e manfrinerie stanno a zero: chi non vuole il cessate il fuoco e il cessate la guerra è Putin che vuole come sempre quello che vuole. E ora però sono in tanti finalmente a mostrare i denti e ad essere determinati a stanarlo. Compreso questo nuovo papa.

    Io lo so da sempre, tu insegui ancora i tuoi sogni.

    Rispondi
    • “Il sogno di vedere marciare Putin con la testa di Zelensky appesa ad una spalla come la pelle dell’orso è il tuo”(Mariagrazia)
      E come no, Mariagrazia, tu riesci a leggere quello che non ho mai scritto. Questa immagine truculenta non so come possa esserti venuta in mente, si addice piuttosto a chi si nutre della lettura dei romanzi dell’orrore, non certo a me. A questa immagine irreale da brivido ne contrappongo un’altra di una realtà terrificante che è sotto gli occhi di tutti: uno Stato distrutto, spopolato, generazione di giovani falcidiate. A questo ha condotto la condotta scellerata del rigetto di ogni mediazione diplomatica (tuttora Zelensky vieta per legge di trattare con Putin), sordi ai richiami dei putiniani come me e come tanti altri, che mettevano in guarda che il protrarre la guerra avrebbe condotto alla rovina dell’Ucraina. Non c’è bisogno di essere esperti di geopolitica per capire che più si incattivisce una guerra, più ne piangerà le conseguenze chi soccombe. Ma la Meloni e altri scommettevano sulla vittoria dell’Ucraina.
      I veri putiniani sono stati Biden, Johnson, Stoltenberg, Macron, Shholz, Draghi, Von der Leyen, Meloni e oggi anche Starmer e Merz, ossia coloro che senza un minimo di strategia hanno alimentato la guerra, hanno rifiutato le proposte di pace, e ancora oggi dimostrano la loro cecità col dettare diktat, fornire pacchetti di aiuti miliari, minacciare nuove sanzioni, programmare spese folli di riarmo finalizzate a contrastare un fantomatico invasore dell’Europa. L’ultima follia di Macron è voler fornire la Polonia di armi nucleari. E’ così che si favorisce una mediazione di pace? E’ proprio vero che alla follia umana non c’è rimedio.
      R
      Il “capolavoro di ribaltamento della realtà” lo fai tu non certo io. Anche qui, esattamente la realtà al contrario.
      L’espressione ti sembra forte? decisamente anche a me, ma è la prima immagine che mi è venuta in mente leggendoti, chissà come mai e non ho certo detto che lo abbia scritto tu. E io, tu dovresti saperlo, non leggo libri dell’orrore, mi fanno orrore.
      Come mi sconforta questa narrazione (la tua) che ripeti allo sfinimento e che è l’esatto opposto della realtà e si conforma perfettamente alla propaganda russa. Ma consolati, di putiniani ce ne sono ancora a bizzeffe e non rischi certo di rimanere solo.

      Rispondi
    • “tuttora Zelensky vieta per legge di trattare con Putin” (Alessandro)
      Immagino che Zelensky debba auto multarsi visto che sta aspettando Putin proprio per trattare.

      Rispondi
  3. @Mariagrazia: per farla breve. I governi dei maggiori paesi Europei propongono una tregua di 30 giorni. Hanno persino l’OK di Trump. Putin temporeggia, non dice si, al volo. E ancora si leggono commentatori (penso in generale, senza particolare riferimento a questo blog) che tra disfattismo cronico, interesse di bottega e testa sotto la sabbia continuano ad accusare Ucraina, USA e EU di volere la guerra. Lei ritiene utile investire il proprio tempo nel cercare dialogo con queste persone? Io no.
    Comunque qualcosa si sta muovendo e anche la coalizione delle democrazie sta mostrando segnali di coesione. Questo è positivo.
    Cordiali saluti, spero la ferita stia rimarginando bene.
    R
    Si, è positivo l’atteggiamento finalmente coeso e deciso degli europei e che Putin menasse solo il can per l’aia non mi giunge affatto nuovo, ma ora i tatticismi del russo stanno a zero: è evidente anche agli orbi che a non volere la tregua e tantomeno la pace è lui. Da questo si riparte e potrebbe essere un buon punto di partenza visto che anche Trump sembra essersene reso conto (anche se parteggerà sempre per il russo e farà tutte le parti in commedia).
    Io sono per il dialogo, sempre, ma mi rendo conto quanto sia difficile e il blog me lo sta insegnando ogni giorno. Richiede molta disponibilità all’ascolto delle ragioni degli altri, ma non sempre il dialogo è davvero proficuo, soprattutto quando siamo disponibili ad ascoltare solo quello che ci serve per continuare a ribattere le nostre tesi. Forse, in alcuni casi è meglio desistere. Ma io sono testarda per natura; Gemelli ascendente Gemelli e i Gemelli sono governati da Mercurio il dio della comunicazione.
    Grazie, la ferita si sta rimarginando bene e domani vado a togliermi i punti.
    Ricambio i saluti.

    Rispondi
  4. Non sono mai riuscito, neanche da neonato, ad incrociare le gambe in quel modo. Se ci provo adesso trovo i menischi in giardino. Dicono sia una posizione che favorisca la meditazione: a me sembra una tortura. Ne preferisco un’altra, molto più rilassante e feconda dal punto di vista meditativo: si pratica da seduti in bagno.
    Per quanto riguarda Putin, siamo tutti in attesa che cada la maschera, se mai ce ne fosse ancora bisogno. Perché dovrebbe fermarsi qui quando con qualche altro centinaio di migliaia di morti porterebbe a casa la partita piena? Lui ha pazienza e sa che sarà in carica per tanti altri lustri.
    Intanto sembra stia cominciando ad abbaiare ai confini della Finlandia, nota terra di pericolosi nazisti, Babbi Natale e folletti vari.
    R
    se gli cade la maschera cosa c’è sotto? un’altra maschera uguale all’altra. Ne ha di riserva. Ma l’importante non è che gli cadano maschere, già lo sappiamo che non servirebbe, l’importante è che si veda visto con la maschera. Per ora tiene duro, persevera, il suo fine non ha mai fine, ma prima o poi, la fine arriva e per i dittatori non è mai bella.

    Rispondi
    • @Mariagrazia, Mauro. Posso confermare che la tensione nello scenario del Baltico sta aumentando. La marina tedesca è in fase di ristrutturazione dopo anni di tagli e investimenti in materiale che è più adatto alla gestione di crisi o interventi umanitari, che all’impiego operativo in scenari di guerra. Nel contempo è stata registrata una maggiore aggressività della marina russa, giudicata dall’ammiragliato tedesco altamente competente e pronta ad un conflitto. E’ la guerra ibrida, che si trascina da un po’ e da tempi non sospetti. Qui i media ne parlano, anche se non credo arrivi eco a sud delle Alpi.
      Sulla Finlandia: vero, oltre ai Baltici c’è la Finlandia nel mirino. Sebbene i movimenti di materiale bellico oltre confine e la riattivazione di alcune piste militari possano essere letti come necessità di disperdere mezzi e aerei in modo da rendere le conseguenze di possibili attacchi di droni ucraini meno pesanti.
      Restituire il baltico al controllo russo è una delle forzature della narrativa putiniana che inquadra la grande guerra patriottica come una liberazione ma di territori prima indipendenti (i paesi baltici, appunto) che l’URSS aveva indebitamente occupato. Questo filone propagandistico troverà sicuramente presa in Europa occidentale. Del resto, in Italia come in Germania o altrove, c’è chi di quel misto di disinformazione/propaganda/complottismo ci fattura (letteralmente) ed è sempre in cerca di nuovi prodotti da rifilare ai propri clienti.
      R
      Grazie Francesco di queste notizie. Qualche volta leggo il FAZ e qualcosa ci trovo. Ci tenga informati. E’ davvero inquietante quello che succede intorno a noi e sembra non avere sbocchi o soluzioni. La narrazione dei russi ha molta presa in Italia è vero e in molti fatturano come dice lei. Una cosa che io trovo disdicevole per non dire di peggio.

      Rispondi
  5. Ma certo in Italia si scrive solo la verità sui giornali delle Banche e di Angelucci, basta crederlo, dal padroncino delle concessionarie di pubblicità e del Torino calcio al barelliere arricchito è tutta una corsa a chi informa meglio, non parliamo poi degli Ovini, belve travestite da Agnelli.
    Un po’ di sana memoria su quello che scrivevano le fonti della verità italiota:

    https://infosannio.com/2025/05/15/chi-non-muore-si-rivede-2/

    Sarebbe interessante se qui o altrove (non importa), ci fosse qualcuno in grado di smentire con le pezze d’appoggio che quanto è stato affermato nei precedenti tre anni su Vladimiro da parte della cosiddetta informazione libera, non fossero delle “sedute di rilassamento in bagno”.
    Vuoi vedere che tutte le balle propalate altro non sono che quel fritto misto di disinformazione/propaganda/complottismo che tanta presa fa sui clienti e sul fatturato?
    R
    già, citi il giornale tra i più liberi in Italia di fare disinformazione spicciola. Il ridicolo putinismo sfacciato di Travaglio che come oca del campidoglio non fa che fare propaganda filorussa. Poco esempio.
    Mettiamoci tra gli informatori di verità quel giornale che ha chiuso tutti i blog dopo essere stato comprato da quel capitalismo che voleva combattere. Ci sta, così tanto per ricordare, un po’ di sana memoria di tempi definitivamente andati di quando sembravamo stare meglio.

    Rispondi
  6. Detto quello che andava detto sullo stato pietoso dell’informazione in Italia, il tema del contendere sarebbero i “negossiati” per una risoluzione a questo assurdo conflitto, che ha distrutto due generazioni di giovani ucraini e russi mandati a morire per la democrazia blablabla, valore che a Gaza ad esempio viene tranquillamente ignorato.
    Anche ieri è stato bombardato un ospedale con dentro feriti e malati, eppure la cosa non sembra turbare più tanto e per tanto il nulla.
    Nuova strage dell’Idf nella Striscia di Gaza: “Ottanta morti, 22 sono bambini”.
    Eh, ma gli ostaggi allora? Giusto! Così che si procede per liberarli, ammazzando a casaccio gente inerme, affamata e segregata, proprio come nel ghetto di Varsavia.

    “Mufasa” XVI° ha nuovamente dichiarato urbi et orbi ma soprattutto ai sordi:
    “Negoziamo per la pace” offrendosi come mediatore e già sarebbe un passo avanti rispetto a “Merdogan” un altro che di valori democratici se ne intende assai.

    Ma rimarrà inascoltato. Intanto, il puzzone biondo, detto Bobò aspetta che il suo amico “Bibì il macellaio” finisca in fretta l’opera di pulizia etnica per dare il via a un fantastico progetto immobiliare a Gaza, diserta i negoziati di Istambul e si dedica agli affari stringendo mani lorde di sangue con chi finanzia Hamas, come Qatar, Arabi e un torturatore siriano in giacca e cravatta, hanno siglato accordi per 1200 miliardi di dollars, mica no.
    E la soubrette “Zelen”? E’ passato dal: “mi spezzo ma non piego” al: “I signori desiderano?”
    Atteggiamento che i giornalai di casa nostra hanno subito interpretato con un prosaico: “Zelensky stana il bluff di Putin”. Insomma l’ennesimo atto di eroismo a buon mercato del comico in mimetica.
    E dopo tre anni di guerra (persa), si dice pronto a trattare con Putin (e chi sennò?), ma tra le sue proposte (demenziali) per porre fine al conflitto, ci sarebbe anche la restituzione all’Ucraina dell’arsenale nucleare che poi è la prima cosa che il despota del Cremlino sicuramente prenderà in considerazione per arrivare alla pace.

    I “volenterosi” continuano a pubblicare foto da selficienti”, come le comari del paesino si limitano all’invettiva, delirano di esercito ucraino potente e solido fingendo di non sapere che la generazione che dovrebbe comporlo è ormai ridotta al lumicino.
    Le pulci europee tossiscono e “minacciano” Putin con altre sanzioni, visto che non gli bastano quelle che hanno disastrato l’economia europea oltre ogni limite, tossiscono fuori della porta della sede dei negoziati esclusi, ma si riuniscono in 3 o 4 per dettare la strategia dei 27 paesi aderenti alla UE, un chiaro sintomo di partecipazione democratica, quella che vorrebbero difendere.

    Che dire, staremo a vedere come andrà a finire, certo è che Trump sembra in tutt’altre faccende affaccendato da faccendiere quale è, Putin gioca con il topino ucraino senza muoversi da casa e dubito si faccia irretire dalle pulci di cui sopra.
    Questo al netto della propaganda di parte, la situazione sul tavolo dice che le carte buone sono in mano al russo come direbbe il gambler di Mar-a-lago, il pollo ucraino è pronto per essere spennato.
    R
    Ti rispondo vuoi?
    “Pertanto il nulla” anche no. Ma tu davvero credi che basti dire quanto sia tremenda la situazione a Gaza per sentirsi contenti e soddisfatti che tanto lo si è detto? Tu pensi davvero che parlare ogni giorno della esecrabile ed esecrata situazione di Gaza, sia di aiuto a quella popolazione? Tu pensi davvero che l’eccidio degli israeliani che ha dato inizio a questa follia, sia stato un atto che avrebbe fatto il bene dei palestinesi? Gli ostaggi nell’inferno dei tunnel sono li a dimostrazione della crudeltà di un gruppo terroristico che ora che cosa fa per fermare il massacro della gente che diceva di voler aiutare? Ho scritto più e più volte che Israele sta sbagliando tutto, che così non si arriva a niente se non ad inasprire una guerra infinita, non ti basta? vuoi che lo ripeta ogni giorno per sentirmi buona? Cosa ti fa anche lontanamente pensare che su questo blog non ci sia pietà per i palestinesi? cosa te lo fa credere? che qui io sia insensibile alle sofferenze di un popolo e sensibile solo alle sofferenze di un altro? Ma non doveva essere Trump quello che con lui non ci sono mai state guerre a farle finire tutte con la bacchetta magica? E invece è lui la causa dello strazio attuale infinito in Palestina, lui che ha dato mano libera e carta bianca per cacciare tutti i palestinesi dalle loro terre. E mentre se ne va a fare affari personali con gli arabi, da una parte il suo pupillo si fa beffe del mondo mandando una delegazione di inutili lacchè a confermare quello che vuole per cessare di massacrare gli ucraini, almeno per un po’ di tempo, dall’altra uno sconsiderato devasta il poco rimasto di devastabile ( con l’avallo del salvatore) in una terra martoriata da decenni di guerre senza soluzione di continuità tra chi vorrebbe scacciare Israele e chi vorrebbe liberarsi definitivamente di chi la odia al punto di fare massacrare la sua stessa gente per liberarsene.
    Il nuovo papa è già un grande e aveva condannato da subito l’aggressione altro che “abbaiare della Nato”, ma diamogli tempo, si è appena insediato, per i miracoli si sta attrezzando, porta pazienza.

    Zelensky è un mito, di certo è che è riuscito a ribaltare la situazione in suo favore mettendo in evidenza tutta la bieca ipocrisia dei russi e stanando anche i tanti putiniani in giro per il mondo che si sfregavano le mani a vederlo maltrattare anche dal bullo americano: ha messo apposto entrambi con tutta la loro boria.
    L’Europa sta finalmente mostrando un volto umano e a parte il protagonismo di uno o dell’ altro, sta dimostrando di fare sul serio e di volere veramente mettere un freno alle velleità del despota russo. La figura del pollo la sta facendo lui adesso: presuntuoso sbruffone che si nasconde sotto le cottole del bullo americano e del pietrificato cinese e le chiacchiere dei putiniani che dicevano che era Zelensky a non volergli parlare sono finite dove si meritavano di finire: sepolte sotto una risata (amara).

    Rispondi
  7. Zelensky la definisce una sceneggiata. E’ arrivato ad Istanbul, l’incontro con la delegazione russa è previsto per il pomeriggio ma non si sa quando.
    Lavrov si prepara il terreno e dice che nessuno vuole la pace, solo Putin la vuole fermamente e infatti lo descrivono inginocchiato davanti ad un’ immagine di Barbapapà a mani giunte mentre prega che l’incontro vada bene e che lui non debba più andare a uccidere gli ucraini ai quali tiene tantissimo.
    Zelensky si sta facendo crescere barba e baffi folti, lo capisco, chi ha voglia di radersi mentre pare che finalmente qualcosa si muova?
    La flotta ombra russa che aggira le sanzioni agendo tra la Estonia e la Finlandia conferma la volontà di Putin di finire presto e bene questo assurdo conflitto che lui non ha mai voluto. Ci è stato costretto dai cani della Nato che abbaiavano giorno e notte sotto le sue finestre
    Mentre sull’altro fronte continua il massacro dei civili sulla Striscia e però Trump mentre fa shopping a Doha ( e li c’è molto da vendere) ha detto che si fa per i bene dei palestinesi perché quella loro terra diventi “zona sicura”.
    Che caro, “illuminato” sulla via di Damasco ha stretto la mano dell’attuale leader siriano, ex terrorista appartenente al gruppo che lui stesso aveva fatto bombardare dieci anni fa e ha detto che è un ragazzo attraente e simpatico, ha tolto le sanzioni alla Siria dietro promessa di costruzione di una Trump tower con la sua faccia sulla torretta in centro a Damasco… o anche due, va. Beh, per i siriani è un bel momento, ma gliene fanno anche tre di torri purché possano riprendere una vita un minimo normale. Trump avrà di che vantarsi.
    (Chissà che non abbia scritto qualche corbelleria, ma tanto posso scrivere ciò che voglio, chi mi legge distratto alla seconda riga si è già stufato).

    Rispondi
  8. Mariagrazia, quale sarebbe il merito che Mercurio dà a commenti con nomi storpiati, insultanti o scatologici, che abitualmente pescano a piene mani nella propaganda pagata dal Cremlino, e che apparentemente non è necessario riformulare neanche “a fini di chiarezza”? https://euvsdisinfo.eu/disinformation-cases/

    Certi commentatori sono interessati a ridurre il numero di morti oppure unicamente ad una resa incondizionata che a Gaza “dimenticano” di pretendere dalle milizie armate e chi le foraggia? Ma non dicevano che fosse “colpa” dell’Ucraina e di chi la sostiene perché la guerra continua?

    Esiste qualcuno davvero tanto sprovveduto da dimenticare che, se la propaganda del Cremlino fosse stata efficace fin dall’inizio, l’Ucraina non avrebbe ricevuto sistemi d’arma cruciali nel ridurre il numero di vittime ucraine?

    https://texty.org.ua/articles/113588/sirens-ukraine-are-heard-more-and-more-often-number-and-duration-air-alarms-are-increasing-infographics/

    Senza i sistemi antimissile o la possibilità di colpire obiettivi militari usati dai russi per attaccare, il numero di morti e di danni in Ucraina sarebbe stato simile a quello di Gaza.

    https://www.hrw.org/news/2023/07/24/russia-grants-immunity-crimes-committed-states-interests

    Com’è che l’unico “consiglio sbagliato” per cui si dovrebbero avere morti sulla coscienza è sempre quello che NON fa gli interessi di Putin?

    Dovrebbe fregare a qualcuno se i soliti “personaggi” avrebbero messo in mostra tanti commenti-selfie di “cordoglio” (come fanno per Gaza) all’unico scopo di spostare la colpa sul “mondo occidentale”?

    CHI garantisce che siano sinceri? NON loro, ripetutamente colti a mentire. Lei può garantire che siano sinceri e che “nel blog” ci sia pietà per i palestinesi o per gli ucraini?

    Non sarebbe meglio concentrarsi sulle questioni fattuali visto che è l’unica cosa che può essere utile a tutte le persone in buona fede che magari non commentano?

    La disinformazione fatta in malafede ottiene il suo scopo anche solo inducendo a dubitare di fonti attendibili: a far dire “a torto o a ragione” anche quando i torti dovrebbero essere evidenti.
    https://en.wikipedia.org/wiki/Fear,_uncertainty,_and_doubt
    https://en.wikipedia.org/wiki/Firehose_of_falsehood#Characteristics

    In tutta Europa c’è sempre tempo per eleggere i facilitatori di “dialogo putiniano”, come Fidesz, Rassemblement National o l’AfD, e se il Cremlino “antinazista” è in buoni rapporti con tali partiti e non bada a spese per la propaganda filorussa in Europa certamente il motivo è da ricercare anche nella possibilità di ottenere i propri obiettivi geopolitici con mezzi per loro più economici dello sforzo bellico.

    R

    io considero che chi commenta qui lo faccia sempre in buona fede e mi auguro che così sia.

    Rispondi
  9. Mah può essere che il FQ faccia disinformazione, a me risulta diversamente, non a caso poi ho parlato di belve travestite da Agnelli e certo ricorderai le mie idee in merito alla proprietà svizzera, che sfrucugliava i competitors ma taceva e alla grande sui suoi conflitti di interessi, da Sorgenia agli armamenti, per non parlare della sanità privata alla Angelucci, non mi pare proprio sia il caso del FQ.

    Credo che ogni tanto bisognerebbe dirlo (Gaza) e invece qui si parla sempre e solo dei soliti noti, non che voglia significare che tu sia cinica, mai pensato nemmeno lontanamente, ma la disparità di trattamento si avverte eccome.
    Gli ostaggi nell’inferno dei tunnel, troppo giusto, però dall’altre parte ci sono migliaia di palestinesi abusati sessualmente e torturati quotidianamente nelle carceri israeliane, anche lì un silenzio sospetto.
    Ma cosa vorresti imputarmi dopo avermi dato del putiniano, di essere un convinto sostenitore del trumpismo?
    Ho sempre definito il primo un macellaio, il secondo un coglione, non basta per far comprendere cosa ne pensi di entrambi? Ci vuole un disegnino?
    Se sì dimmelo che me la cavo ancora con la matita.

    Come no, “Zelen” ha proprio ribaltato la “situa”, come nel Kursk o con la controffensiva che avrebbe spezzato le reni all’esercito russo.
    Ma quando è che basta con questa retorica da ventennio sugli sconfitti, come Zelen e UE sono, contano zero e li dipingi pure col “volto umano” mentre parlano di guerra e riarmo.
    Per ora cianciano e ciacolano, azioni concrete? Manco mezza.
    E l’Europa anzi la UE non è certo le faccia di uno che dell’Europa non fa più parte, di un tedesco guardato (giustamente), con sospetto visti i precedenti, di un altro che gioca a fare Napoleone e un polacco che di umano non ha nulla, si vede da come tratta i migranti che transitano dai sui confini.
    Sembrano quelli delle barzellette: “Ci sono un francese, un tedesco, un inglese e un polacco… e l’italiana?
    Quella no, è troppo impegnata a raccontarle agli italiani le barzellette sul Paese che vive solo nelle sue balle.
    R
    ribadisco che non imposto la “scaletta” dei miei post in base alla cronaca quotidiana delle schifezze che avvengono nel mondo. E non do ordini di precedenza o di importanza. Per me tutte le tragedie umane sono sullo stesso piano e le qualifico per quelle che sono senza preconcetti.
    Ma solo tu, da quando sei entrato qui, continui a lamentarti per quello che scrivo e soprattutto non scrivo e “denunci” silenzi “sospetti”.
    No, A59 o Alessandro, mi permetto di contestarti questa definizione. Ci sono temi dei quali mi sento di parlare (scrivere) e però non li scelgo in base a nessun codice etico, morale, ideologico..ecc. ecc. ma solo sensibilità personale.
    Detto ciò, si, un disegno mi piacerebbe che me lo mandassi, ma già che ci sei, mi piacerebbe facessi il mio ritratto, di quei due li, mi importa zero.
    PS: non ricordo di averti mai definito in nessun modo, ma se l’ho fatto va a compensazione con le definizioni che tu hai dato e dai di me. Ho perso il conto. E non tutte proprio lusinghiere. Ma forse scherzavi.

    Rispondi
    • @Alessandro: esco dal mio seminato solito (intervengo quasi solo per scrivere di Ucraina, lo so) per replicare parzialmente al tuo intervento (mi permetto di usare il “tu”). Non leggo il FQ se non rarissimamente. Ritengo Travaglio un personaggio insopportabile (il che è fargli un complimento, per certi versi), ma un professionista integro. Giudico le sue ricostruzioni sulla situazione ucraina molto parziali, ma non credo gliele abbia dettate la propaganda filorussa. Sul perché abbia adottato questa postura non posso saperlo, ma ipotizzo che sia per una sorta di deviazione professionale maturata in decenni di carriera a far la “voce contro”: spesso azzeccandoci, talvolta no. Ci sarà anche un po’ di innamoramento verso se stesso. Ma nessuna voce è sacra e del richiamare totemico al “leggete cosa dice Travaglio! Sentite cosa dice Travaglio in questo video… sveglia!” che spesso osservo nelle discussioni nei blog o sui social ho sempre diffidato.
      So anche però che il FQ pubblica contenuti che vanno diametralmente nella direzione opposta di quanto esprime il suo direttore, e gli autori dei medesimi ammettono di non avere mai ricevuto pressioni o veti dal suddetto. Vero che Gad Lerner ha lasciato la redazione, ma non perché non si sentisse libero di esprimersi. Per questo ripeto: personalmente non lo condivido, ma non lo ritengo nemmeno un propagandista filorusso.

      Su Gaza. E’ in corso un genocidio? Secondo me no, come non è in corso un genocidio in Ucraina. Vale qualcosa quello che penso io a riguardo? Assolutamente no, può ben trattarsi di un genocidio, non sarò io a stabilirlo. Il discorso del genocidio secondo me ora è fuori luogo. Sono in corso sofferenze inaccettabili verso innocenti, e questo basta. Netanjahu è un criminale? Penso di si, come sopra non posso giudicarlo io ma credo che andrebbe portato davanti a una corte per i crimini di guerra. Ma non scommeterei un centesimo che mai ci finirà, né lui né Putin. Certo peró che vederlo ospitato da Orban e, ancora più, corteggiato da Salvini mi fa rivoltare la stomaco – e chiunque senta altrettanto ha il pieno diritto di urlarlo, senza dover rendere conto di ciò alle innumerevoli vittime di Hamas. I media danno più rilievo alle vicende ucraine che a quelle in palestina? Si, in generale si. E’ giusto? Umanamente no, ma mediaticamente posso dire che sia comprensibile. Peraltro adottando una cifra davvero neutra i media dovrebbero dare il giusto e proporzionato rilievo ad ogni singolo crimine di questa terra, cosa impraticabile, non è mai avvenuta e mai avverrà. Rilancio: nella comprensione dei fatti è importante quanto spazio diano i media ai medesimi? Meno visibilità mediatica diminuisce l’empatia verso i palestinesi? No, o almeno non dovrebbe. Io mi sono sentito sempre molto vicino gli ucraini anche in quelle fasi di “stanca” (ma non dei bombardamenti) in cui quella guerra era quasi scomparsa dei titoli dei giornali.
      Ora mi rendo conto che sto divagando. Spero che almeno una parte del messaggio sia arrivata comprensibile. Se non lo è, ci riprovo.

      Un’ultima cosa: a me piacerebbe che nella testa della genta non entrasse l’immagine di Putin come di un volgare “macellaio”. E nemmeno di “pazzo”, “pezzente”, “fallito” o “nuovo Hitler” che pure ho letto in tanti commenti di amici dell’Ucraina. Sono tutte immagini che ne banalizzano la portata. A me piacerebbe che ci trovassimo tutti concordi su altri attributi della figura di Putin: un dittatore (il che è evidente, ma c’è ancora chi lo nega…), politico straordinariamente capace e pe-ri-co-lo-so (ripeto: pe-ri-co-lo-so, anche per noi) al comando di una grande potenza, e che è riuscito in parte a cavalcare, in parte a plasmare a sua immagine, lo spirito della grande maggioranza dei russi.
      E Trump, per favore, non liquidiamolo come un coglione. Anche perché se lui è un povero coglione, io e te cosa siamo? Meno che insetti.
      Cordiali saluti
      R
      scusa Francesco, non sono d’accordo con la definizione ultima (insetti). Sono d’accordo che dare delle definizioni offensive però rischia di banalizzare la portata della pericolosità di certe persone.

      Rispondi
      • @Mariagrazia: la davo a me stesso, e a Alessandro, per assurdo: se uno come Trump è un coglione, e ciononostante Presidente USA nonché miliardario, questo il mio ragionamento, allora io e A59 cosa siamo? Meno che formiche (e ci nobilitiamo!). Volevo proprio affermare per paradosso quello che afferma anche Lei: non banalizziamo.
        R
        vuole la mia opinione? Ognuno di voi due potrebbe fare molto meglio di quel tipo.

        Rispondi
        • In considerazione della complessità degli individui è impossibile ridurre la descrizione di qualcuno ad un singolo termine, non importa quanto adeguato, senza commettere una qualche forma di semplificazione, con conseguente omissione di un certo numero di dettagli.

          Il grado di esaustività di una descrizione però dipende da una valutazione, in certa misura discrezionale, di quali siano le informazioni “necessarie e sufficienti” in un determinato contesto e i requisiti variano a seconda se si sviluppino ragionamenti condotti su basi logico-deduttive oppure se si abbiano altre esigenze comunicative.

          Putin, per esempio ha definito delle persone moscerini che il popolo russo avrebbe “masticato e sputato”. Apparentemente si trattava di oligarchi poco inclini all’obbedienza cieca, pronta ed assoluta.
          https://www.corriere.it/esteri/22_marzo_17/putin-dizionario-guerra-denazificare-moscerini-parole-suoi-discorsi-cfd5b5b4-a5fc-11ec-b9d0-9b9e3bb8f215.shtml

          Un ragionamento logico deduttivo invece parte da una serie di informazioni necessarie e sufficienti per giungere a determinate conclusioni.

          Quindi si può, ad esempio, partire dalla valutazione di Trump offerta da psichiatri per sostenere che non sia adatto a ricoprire determinati incarichi.

          https://en.wikipedia.org/wiki/Goldwater_rule#About_Donald_Trump

          Chi volesse può cercare informazioni sui “corporate psycopaths” per constatare che neanche il patrimonio sia un indicatore “omnicomprensivo” e la sua rilevanza dipende dal contesto.
          R
          a mio parere qualsiasi definizione si dia di una persona è sempre inadeguata. Una persone è un universo di esperienza di drammi di vissuto e non vissuto e definirla in qualsiasi modo è sempre riduttivo, banalizzante e in definitiva impreciso.
          Ma lo si fa da sempre perché l’animo umano giudica, lo fa senza neppure accorgersene e neppure si rende conto di quanto possa essere non solo riduttivo e banalizzante, ma fuorviante e persino a volte pregiudicante la vita delle persone.
          A parte i politici ai quali si può dare delle definizioni per circoscriverli dentro un’ idea, con le persone normali spesso è solo diceria, superficialità e pettegolezzo. E pure infamia.
          Le donne ne sanno più degli uomini in questo campo e per motivi facili da intuire.
          Preferisco non offendere mai nessuno. Mi piace la satira ma le offese no (anche se qualche str…ogni tanto mi scappa)….. Nel caso di Trump si è detto di tutto, ma come dice Francesco, stiamo parlando del presidente degli Usa, una delle cariche più prestigiose al mondo. Quindi se può essere definito in vari modi offensivi uno come lui, figuriamoci come possono essere definiti i comuni mortali. Ma ai comuni portali non toccano ruoli così prestigiosi, al massimo possono prendersi delle offese da chi non li trova simpatici ma tutto si ferma li. Il potente invece ha una grande responsabilità e non si dovrebbe poter dire di lui che è un c…a meno che i suoi comportamenti non ne giustifichino appieno la “qualifica”.
          Ma è del tutto inutile offendere o attribuirgli “qualifiche” offensive, più utile è metterne in luce i comportamenti, le contraddizioni, quello che fa di sbagliato, ma offendere spesso porta al risultato opposto di quello che si vuole perseguire e gli si da il destro per dichiararsi “perseguitato”.

          Rispondi
          • Mariagrazia, nessuno ha l’onere di esprimere giudizi “omnicomprensivi” come se fosse “il padreterno”, pertanto è legittimo presumere che il contesto di validità delle affermazioni sia conseguentemente limitato.

            Fatto è che il linguaggio per sua natura non può che offrire semplificazioni ma ciò non significa che sia impossibile essere attendibili.

            La salienza cognitiva gioca un ruolo determinante nel discriminare le informazioni, stabilendo ciò che è “sufficiente e necessario” per descrivere un nesso consequenziale.

            Ognuno fa quel che ritiene del parere di esperti, specialmente quando gli articoli non offrono trasparenza sui loro ragionamenti.

            Esiste una differenza sostanziale tra dato e informazione, giacché solo il secondo dei due termini fa riferimento ad un’esposizione organizzata di dati mentre tale “struttura” rappresenta la “forma” della conoscenza.

            Mussolini ed i fascisti vinsero le elezioni italiane del 1924 con una larga maggioranza ma saperlo è irrilevante per tutta una serie di valutazioni per le quali non è necessario essere “eletti dal popolo”.

            Esistono pertanto studiosi che si interrogano sulla popolarità di certe caratteristiche della psicopatia o altri che addirittura che ne elogiano “l’utilità” delineando il profilo del “good psychopath”.

            https://doi.org/10.1080/2474736X.2019.1707697

            Certamente è possibile evitare “epiteti” qualificanti se ci si limita ai fatti oggettivi dai quali possono essere ricavati, ciononostante è raro incappare in una conversazione dove si chiede merito di tutti i giudizi presenti, che invece sono solitamente espressi come se fossero scontati.

            Va da sé che chi esprime un giudizio non può essere esentato dall’essere oggetto di scrutinio, a meno che non si pretenda di equiparare chi è “fonte attendibile” da chi non lo è.

            “Le voci di Wikipedia non devono contenere ricerche originali. Su Wikipedia, per ricerca originale si intende materiale – come fatti, accuse e idee – per il quale non esiste una fonte affidabile e pubblicata.”
            https://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:No_original_research
            R
            si, certo, come tutto anche il giudizio è limitato.

  10. …se uno come Trump è un co…, e ciononostante Presidente USA nonché miliardario, questo il mio ragionamento, allora io e A59 cosa siamo? Meno che formiche (e ci nobilitiamo!).

    Egregio Francesco (detto con stima), il tu va benissimo e devo dire che ho letto con interesse il tuo intervento al quale devo una replica.
    Travaglio lo seguo dai tempi dell’intervista di Daniele Luttazzi, è sempre stato un giornalista di destra che negli anni ha virato però e con lucidità, non verso le proprietà che lo pagano, come quasi tutti quelli che fanno gli opinionisti a pagamento, ma verso il racconto dei fatti.
    Come hai potuto constatare il suo giornale (che suo non è), è una vetrina di idee che spesso ospita voci ampiamente dissonanti dalla linea editoriale, hai citato Lerner ma nella sezione delle rubriche ce ne sono diverse, tutte interessanti.
    In sintesi non appartiene al giornalismo “leccacularo” dei Sallusti, dei Bocchino, dei Sechi, dei Molinari e compagnia di giro che spesso sproloquiano in tv lasciando scie di saliva verso il potere di riferimento.
    Il Travaglio che a volte allego, rappresenta come per l’ultimo articolo “Chi non muore si rivede” una memoria di quello che, la cosiddetta informazione, ha propalato al cittadino che legge (pochini), una serie di bufale che non si capisce bene da quale fonte arrivino se non da campagne di disinformazione spicciola che fa il paio con quelle dei regimi autocratici come quello russo, tale e quale se non peggio.

    A Gaza è in coso un genocidio? Vediamo:
    – Atti di genocidio nella Striscia di Gaza da parte dello Stato d’Israele durante la guerra Israele-Hamas sono stati denunciati dall’ONU, da governi nazionali e da organizzazioni non governative tra cui: Amnesty International e Human Rights Watch, avendo ritenuto il governo israeliano responsabile di sterminio nei confronti del popolo palestinese confinato nel territorio occupato della Striscia di Gaza.
    – La Corte internazionale di giustizia (CIG) delle Nazioni Unite ritiene «plausibilmente genocidarie» le azioni d’Israele a Gaza.
    – La commissione speciale ONU incaricata di studiare il caso ha conchiuso nel rapporto A/79/363 del 20 settembre 2024 che le pratiche di guerra d’Israele «presentano elementi caratteristici del genocidio».
    – Nel marzo del 2025, una commissione indipendente dell’ONU parla nuovamente di «atti di genocidio» e denuncia il ricorso sistematico da parte delle Forze di Sicurezza Israeliane a violenze sessuali e riproduttive finalizzate a «dominare, opprimere e distruggere la popolazione palestinese».

    Ma cosa è genocidio? Il 9 dicembre 1948, con l’approvazione della “Convenzione per la Prevenzione e la Repressione del Crimine di Genocidio”, il termine diventò un crimine punibile legalmente a livello internazionale.
    Secondo l’art. 2 della Convenzione il genocidio è definito come qualsiasi dei seguenti atti commessi con l’intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico o religioso:
    – Uccidere membri del gruppo
    – Causare gravi danni all’integrità fisica e psicologica dei membri del gruppo
    – Sottoporre deliberatamente il gruppo a condizioni di vita che ne provochino la distruzione fisica, totale o parziale
    – Porre misure destinate a prevenire le nascite all’interno del gruppo
    – Trasferimento forzato dei figli del gruppo a un altro gruppo
    Tutte cose che a Gaza e Cisgiordania avvengono quotidianamente, Israele se ne impippa delle risoluzioni ONU da decenni.

    In Ucraina ci sono degli eserciti che si confrontano sul territorio a Gaza di esercito se ne vede solo uno, quello israeliano.
    Netanyahu è già stato giudicato in contumacia è ed è stato ritenuto “colpevole” dei reati ascritti dalla CPI. Corte che Israele al pari di USA, Russia e Ucraina non riconosce, come se ci fosse bisogno del loro avvallo per stabilire se dei crimini genocidari siano stati perpetrati.
    Orban fa rivoltare lo stomaco in sé, surreale che ci sia chi ritenga “giusto” che la Salis si faccia giudicare da un simile figuro e il suo regime, condannato dalla Corte di Giustizia Europea per violazione dei diritti umani, più volte. L’uomo fa schifo, il politico ribrezzo.

    I media trattano Ucraina e Palestina in maniera decisamente diversa, quello che succede in Ucraina è amplificato fino al parossismo, basta vedere come tratta i 2 temi la nostra BM, non è diverso sui media.
    Non si tratta di empatia ma di rispetto delle regole dell’informazione, tralascio la nefandezza politica per cui 2 condannati dalla CPI sono trattati in maniera dispari, vedere che i vicepresidenti del mio Paese tifano per l’uno e l’altro alternativamente mi disgusta, ma del resto li disprezzo entrambi, braccia rubate all’agricoltura, cervello meno di zero.
    Putin è comunque al pari di Netanyahu un macellaro, anche se manda la sua gente ad ammazzare il prossimo e a morire a sua volta (cosa che per gli israeliani dell’ IDF non avviene), pericoloso? Certo per quello non dovrebbero provocarlo e farlo incazzare e invece…
    Infine, perchè mai dovrei sentirmi un insetto? Perché non ho una “Tower” con il mio cognome e delle proprietà arredate dagli sceneggiatori di “Gomorra”?
    Perché il mio babbo non era un miliardario? Perché non utilizzo la politica per arricchirmi come fanno in molti (quasi tutti) e specialmente lui e la sua gang?
    Mi spiace, non mi sento un’insetto e continuo a pensare che Trump sia un emerito coglione, anche se è uno che suda dollari e vive in first class.
    Io sono contento di quello che ho e faccio, non ho mai prevaricato nessuno e se posso aiuto chi sta peggio con il mio mestiere, anche il cognato del Premier è uomo di potere, ferma i treni dove gli pare e piace ma non mi cambierei con lui nemmeno per un secondo e comunque quando si dice della Meloni che è una donna con i “co…” credo proprio che equivochino il significato visto che compagina sgovernativa ha messo in piedi.
    Cordialità
    R
    se è genocidio nella Striscia, lo è anche in Ucraina.
    Ribatti sul chiodo della differenza di trattamento tra Gaza e Ucraina a sfavore della prima sui media. si tratta di mera propaganda e comunque continua pure a fare “le pulci” a questo blog insinuando che io faccia differenze per chissà quali motivi che esistono solo nella tua mente. Non mi prendo neppure più la briga di contestarti, d’ora in poi cestino e basta.
    PS: se la Salis non fosse andata a spaccare teste in Ungheria, non ci sarebbe stato bisogno di processarla e neppure di eleggerla eurodeputata (come premio) e se non si farà mai processare non sapremo mai se è davvero innocente.

    Rispondi
    • Chi l’avrebbe detto che un commentatore che ha ridicolizzato anche l’ONU in questo blog adesso ne citi gli atti, senza comunque attendere sentenza: significa forse che l’ONU è stata “riabilitata” ai suoi occhi oppure che è meramente sfruttata per offrire “elementi persuasivi” per chiunque rispetti tale istituzione?

      In ogni caso la delibera della CIG aveva il fine di tutela dei civili e non quello di fungere da sentenza di condanna definitiva per genocidio.

      Il seguente articolo, debitamente corredato di fonti, non crea ingiustificabili equivoci su tale differenza e chi volesse sincerarsene può leggere, in inglese, il paragrafo precedente a quello sulle misure provvisorie:

      https://en.wikipedia.org/wiki/South_Africa%27s_genocide_case_against_Israel#Ruling_on_provisional_measures

      L’unico vero ostacolo nel consiglio di sicurezza dell’ONU rimane Trump, che alcuni commentatori hanno preferito a Biden, evidentemente a causa di priorità che quest’ultimo non aveva.

      Sui presunti “2 condannati dalla CPI sono trattati in maniera dispari” qualcuno ha capito di quali soggetti si tratti? La CPI ha emanato un mandato di arresto per esponenti politici russi, palestinesi ed israeliani.

      Qui alcuni chiedono di disarmare ucraini ed europei perché ritengono inutile opporre il rispetto delle leggi a chi può usare la prevaricazione e chiaramente è irrilevante quanta considerazione effettivamente abbiano per sé stessi o per il “dialogo”.

      Rispondi
  11. Ma l’hai vista tu cara Mariagrazia, la Salis che spaccava le teste in Ungheria?
    Hai le prove provate come i giudici ungheresi?

    Ma no, non è genocidio nella Striscia di Gaza, è un effetto collaterale che, quando si bombarda a tappeto, inevitabilmente si crea, caxxo ci facevano poi lì ‘sti palestinesi,
    Ma perché non sono sfollati come gli ucraini?
    Mah, sembra che non vogliano farli uscire dalla striscia per “centrarli” meglio.
    Da due mesi non entrano aiuti umanitari, 76 giorni per la precisione, che sarà mai, possibile che non possano 2 o 3 mesi senza cibo, acqua, medicine un paio di milioni di persone?
    Sempre a lamentarsi per qualche quartiere raso al suolo, qualche ospedale spianato con i malati e i feriti dentro, oppure perché le tende non sono sicure in caso di pioggia di proiettili.
    Ieri solo 100 morti, è a questo che servono le armi, per difendersi, la chiamano deterrenza ‘sta minchiata, li ammazzano a casaccio per deterrere.

    R
    Dillo al “tuo” Trump che hai sostenuto durante le elezioni dicendo che Biden era un rinco che se la faceva sotto e Harris…meglio che evitiamo quello che hai detto di lei, caro genovese e Biden era quello che aveva stoppato l’invio di armi e faceva passare gli aiuti, Trump gli aiuti li ha bloccati, prenditela con lui e ammetti che avevi sbagliato a giudicarlo, non mi frega nulla a che adesso ti dichiari anti trumpiano, allora eri tutto il contrario e se non lo sostenevi non ne dicevi certo male ma dicevi il peggio dell peggio degli altri due. Comunque prendo atto che hai preso atto che Trump non era meno peggio, ma adesso è facile però. Non mi serve il disegno grazie.

    E tu che ne sai che Salis non era della partita? C’eri?

    e anche lei aveva quel terribile manganello corto di ferro nella borsa, la “vipera” (di cui si è fatta un libretto) per difesa personale…ma nn farmi ridere, va.
    Ma d’ora in avanti la ignorerò, portala pure in processione con l’altare…

    Rispondi
  12. Mariagrazia, prendo spunto da una tua risposta data al mio omonimo(“Dillo al “tuo” Trump…etc.etc.) per una mia considerazione sui due Presidenti degli Stati Uniti.
    Sia la guerra in Ucraina sia lo scempio di Gaza, sono iniziati e si sono sviluppate sotto il “regno” di Biden, anzi la guerra in Ucraina è stata addirittura da lui propiziata fin da quando era vice di Obama. In quanto a Israele, democratici o repubblicani, l’hanno sempre sostenuta armandola, salvo fare qualche timido richiamo per non perdere completamente la faccia. Ricordo che quando Israele decise di fare terra bruciata di Gaza, Biden si premurò a mandare a sostegno di Israele la bellezza di due portaerei nel mare di Gaza,
    Poi, una volta iniziate le guerre, valle a fermare, checché ne pensi Trump, che almeno ci sta provando con l’Ucraina, e ha cominciato a mettere in disparte Netanyahu, evitando di incontrarlo e concludendo affari miliardari con gli arabi. E non dimentichiamo che Trump ha evitato che lo stragista israeliano entrasse in guerra contro l’Iran, cosa che avrebbe espanso la guerra a tutto l’Islam con le conseguenze catastrofiche che non si possono nemmeno immaginare. E non perché Trump è “buono” , ma perché le guerre scombinano i suoi piani affaristici.
    R
    già, i piani affaristici per Trump vengono prima di tutto, mentre Biden, durante il “suo regno” ha “permesso” che nascessero guerre “spontanee”.

    Rispondi
  13. Secondo me, il confronto tra i sigg. Francesco e A59 è da incorniciare in quanto se pure con qualche punto ideologico, il confronto s’è basato più sui fatti.
    Questo confronto ha reso più interessante il blog.

    Rispondi
  14. Mi risulta, sempre secondo le varie letture sul caso Salis, che di teste che sarebbero state spaccate dalla Salis, nessuno di esse avrebbe presentato denunce e che le varie foto o filmati non mostrano assolutamente la colpevolezza di chicchessia ne tantomeno della Salis.
    Anche in questo caso, l’ideologia prende sopravvento sul senso di giustizia.
    Comunque, è aberrante la carcerazione che ha subito la Salis prima ancora di una sentenza. E questo dovrebbe bastare a chi si reputa “democratico” per non permettere ad un semplice indagato di essere processato in quel Paese dai metodi disumani.
    R
    i filmati sono chiarissimi, le persone aggredite sono visibili mentre gli aggressori sono tutti ben bardati incappucciati e mascherati difficile riconoscerli. La situazione delle carceri è precaria (per non dire altro) in molti paesi, compresa l’Italia. Ma farsi trovare in un paese straniero, assieme ad un tipo che appartiene alla Banda del martello (reo dichiarato) con un manganello in borsa, non depone a favore dell’innocenza.
    Le aggressioni per strada di cittadini ungheresi, non sono tollerate da quello stato e possono comportare fino a 11 anni di detenzione.
    Non so a cosa si riferisce quando afferma “anche in questo caso l’ideologia prende il sopravvento…ecc.”, se si riferisce a questo blog, non esiste nessuna ideologia che prenda il “sopravvento sul senso di giustizia” né in chi lo conduce, né, che io sappia, fra i partecipanti.

    Rispondi
    • Mariagrazia, come si spiega il fatto che la Salis sarebbe stata accusata persino di aggressioni che non avrebbe potuto commettere perché non ancora giunta in Ungheria?

      Un’accusa sulla base di “prove che non potevano esistere” non è per nulla normale, ciononostante non sono stati offerti molti dettagli su come ciò sia stato mai possibile.
      R
      per quella aggressione infatti è stata successivamente scagionata. Ma se ti dichiari innocente (mentre i compagni patteggiano) e scappi dal processo, significa che non ti fai processare e lei non credo sia sopra la legge, né qui dove ha già delle condanne e denunce, né altrove nel mondo. E, mi dispiace per i suoi fans che qui mi pare siano tanti, prima o poi l’Ungheria chiederà l’estradizione. Io mi auguro che venga processata qui da noi ma staremo a vedere. Ma se viene fuori che non era neppure in Ungheria, io stappo una bottiglia di Mo’ esce Antò.

      Comunque, ho detto già ad A59 che non intendo più parlare di Salis, quindi chiudiamo qui l’argomento. Tema Salis, chiuso.

      Rispondi
  15. Cara Mariagrazia io non ho per nulla sostenuto Trump, ho solo scritto che avrebbe vinto la T e non la K , ammonivo sui tuoi entusiastici sondaggi a favore di quest’ultima, pensa te se posso mai essere un filo Repubblicano quando persino i Dem li considero dei classisti guerrafondai che dei poveracci se ne impippano da sempre.
    L’America non è e non sarà un modello di riferimento, dove chi non ce la fa è abbandonato a se stesso e rifiutato dalla società.

    Detto questo e per riprendere quanto scrivi all’amico Mimmo Taras, da quello che scrivi in risposta a lui emerge che “gli aggressori (dei nazistoidi) sono tutti ben bardati incappucciati e mascherati difficile riconoscerli”.
    Di più, a leggere quello che scrivevano le cronache, pare che quello che ha avuto la peggio sia un certo Dudog László, cantante di gruppo rock nazista, aggredito di notte e non di giorno e non si sa da chi:

    https://www.facta.news/articoli/caso-ilaria-salis

    https://www.open.online/2024/01/31/ilaria-salis-video-aggressione-laszlo-dudog-fc/

    Questo energumeno naziskin ha scritto una canzone che s’intitola “Halálgyár”, “Fabbrica della morte” e parla di …(cancellato perché truculento ndr
    ) perché “l’unica via per la libertà è attraverso il camino”.

    Uno così merita solidarietà? Mah.

    Io continuo a non comprendere questo livore e cattiveria nei confronti della Salis figlio della scarsa informazione e della propaganda di certa informazione a libro paga di un barelliere milionario, che da anni percepisce indebitamente i soldi degli italiani, invece di chiedere conto a lui del perché intaschi 15.000 € al mese senza mettere mai piede in parlamento, si facciano le pulci a chi manifestava contro gentaglia come questo Laszlò, oppure per aiutare chi è emarginato, davvero non me lo spiego.
    R
    Io ho detto che essere trovati insieme ad un colpevole confesso sulla via dell’aeroporto (la polizia ha corso dietro a quelli che in taxi scappavano a gambe levate) con un manganello in borsa, non depone per la sua innocenza. Ma li hai visti quei manganelli? Vuoi dirmi che tu giustifichi la violenza di quei pestaggi? Di quel tipo non me ne può fregare di meno e se ha veramente scritto quelle porcherie va arrestato per apologia di nazismo, ma non vive qui da noi immagino e però non lo prenderei a manganellate perché lui non stava colpendo nessuno col manganello e quindi non c’era la legittima.
    A me di Salis non me ne può importare di meno e evita di dire che io nei suoi confronti esprimo livore e cattiveria perché sei offensivo. Faccia anche la presidente del consiglio (dei grillini) se ci riesce, ma non mi piace una che prende per i fondelli la gente fingendosi santa quando non lo è. E non lo è e percepisce uno stipendio per non essere processata in un paese dove lei è andata appositamente per fare cosa con un manganello in borsa e assieme a quelli della banda tedesca? Poi se le fanno un giusto processo, magari qui da noi e la dichiarano innocente io ne sarò felicissima in fondo è una mia connazionale e per certi versi la trovo un po’ squinternata ma non antipatica.
    Guarda, ripeto finiamola, non risponderò mai più su lei e me la voglio dimenticare, ma non riuscirai mai a convincermi che merita un posto in parlamento europeo solo perché si è fatta un anno di carcere per essere stata trovata mentre scappava assieme ad un violento. E chi è violento è violento sempre, la violenza non si combatte con la violenza, proprio tu che parli sempre di dialogo anche davanti a chi ti spara una cannonata…e s difende dalle bombe…
    E non leggo i giornali di destra e meno ancora quelli di sinistra, preferisco la stampa estera. come lo devo dire?
    E falla un po’ finita anche co’ ‘sto “barelliere” di cui mi frega ancora meno della Salis.
    Sono stata chiara??
    Ti pregherei di non scrivere frasi con termini che fanno orrore, lo so che non sono tue ma solo riportate ma io preferirei nn avere un blog pieno di “schifezze”. O cancello.

    Rispondi
    • Mariagrazia, Lei ritiene c’entri qualcosa chiedere “chi meriterebbe o meno solidarietà” con lo Stato di diritto che invece richiede imparzialità? Chissà in quali termini ragiona Orban?

      Pensa poi che sia legittimo sottoporre le leggi che perseguono reati violenti all’opinione del primo che passa, come se ci possano essere dubbi sul fatto che siano giuste e necessarie?

      A “torto o a ragione” non si sa più neanche se “denazificare” l’Ucraina fosse un crimine.
      https://euvsdisinfo.eu/report/russia-is-fighting-the-nazi-international/
      R
      ” a torto o a ragione” oggi mi sento un po’ Meloni al Question Time (mi si perdoni il paragone), eccola per esempio con Boschi:
      https://www.youtube.com/watch?v=Gf_DCgWEWZw&t=1s
      per inciso, mi piace molto il look di entrambe, le giacche maschili le trovo molto femminili e le indosso anch’io volentieri.

      Rispondi

Lascia un commento