Lo sporco lavoro

Il piccolo capo Conte Tonante, ha sconfitto il grande Capo Grillo Seduto lo ha messo nel pentolone a bollire lentamente. Mentre la tribù degli assatanati e osannanti e crucifiggenti piedi gialli, gli gira intorno emettendo strida spaventose.

Ma Grillo Seduto sorride e dice: sono ragazzi meravigliosi, mentre un piede giallo gli infila una forchetta sul grasso bracciotto per sentire se è al giusto punto di cottura.

Insomma, la tribù dei Piedi Gialli abituata ai lussi e alla vita mondana, ha visto nel capetto Tonante la sua salvezza. Ormai i conti non tornavano da lungi e il bilancio dei voti era sempre più magro, se aspettavano che Grillo Seduto si alzasse dal trono sul quale era assiso a pensare ai fatti propri sarebbero finiti a dover chiedere i sussidi statali e però ora la grande Capa Melona Bionda gli avrebbe dato solo il foglio di via. E’ stato un trauma per molti uccidere il padre nobile fondatore del rivoluzionario anticastale movimento dei tutti a Vaffa meno noi. Ma è stato un lavoro sporco che qualcuno doveva pur fare. Conte Tonante non ci ha messo troppo a indossare i colori di guerra e ad incrociare le braccia. Si è sporcato le mani? Beh si, e ancora se le sporcherà, ha una lunga carriera dietro a sé e sa come si fa. Ma poi salirà in vetta al Monte Citorio dove ci sono dei bagni con rubinetteria dorata e se le laverà. E’ esperto a lavarsene le mani Conte Tonante e Tornante, si perché nei suoi due governi non ha fatto che sporcarsi e lavarsi e conosce molto bene l’operazione.

Forte degli incitamenti dei suoi piccoli indiani, se ne va fiero per la sua strada romana a cercare di cambiare il paese, il fuoco del Movimento, dice non si è mai spento, anzi è un incendio che brucia l’anima. Intanto ha bruciacchiato l’anima a Grillo e altre ne brucerà se vorrà aprirsi la strada verso il progressismo, la nuova era, e pazienza se dovrà diventare un satellite del pianeta PD con la sua Grande Capa Elly Ridente, lui non teme nessuno, sa di avere alleati internazionali affidabili e di poter contare su di loro. Forse.

Cambiare il paese ripartendo da quasi zero è impresa ardua ma il nostro Prode non teme nessuno e va spedito verso la vittoria. Ci riuscirà? Mah, intanto un risultato lo ha ottenuto: il Movimento è vivo è lotta insieme a lui e si alzerà un vento fortissimo che come un turbine spazzerà tutte le foglie morte o vive sulla sua strada e se non cambierà il paese neppure questa volta, di certo il paese questa volta cambierà il Movimento. E già il grosso del lavoro è stato fatto.

4 commenti su “Lo sporco lavoro”

  1. Devo confessare che un po’ mi dispiace. Grillo è sempre stato un ottimo comico, nella sua precedente carriera, ma anche nell’avventura politica. I “vaffa” alla politica trovavano un po’ tutti d’accordo, le scatolette di tonno aperte facevano sognare, i futuri parlamentari che si decurtavano lo stipendio e si toglievano dalle balle dopo 2 mandati erano una chimera. Sembrava il Bengodi. Poi però gli è toccato di governare e il tonno anche a loro è sembrato buono. Fa sorridere chi ritiene (magari giustamente) delle macchiette gli attuali governanti, quando abbiamo visto esibirsi personaggi del calibro di Toninelli (pancia a terra), Azzolina (girelli), Di Maio (abolita la povertà). A Conte concedo qualche attenuante perché si è ritrovato ad affrontare il covid con un ministro della sanità che sembrava uscito dal bar di Guerre Stellari. Però ricordo anche i suoi discorsi a reti unificate durante i quali riusciva a parlare per 40 minuti senza aver detto nulla: “l’Italia è una grande nazione e ce la farà…”, sì, ma si riapre? Chi riapre? Come? Boh.
    Adesso vedremo come muterà questo partito di ex fancazzisti. Intanto, un po’ alla Putin, si sono tolti i vincoli temporali. Come nello spot: un Conte è per sempre.
    R
    si, per sempre Conte, viscido com’è ci riesce, la peggior risma della democristianità al potere.

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  2. Strano, in questo pezzo in stile “Balla coi lupi” mancano i “piedi neri”.
    Certo la traversata del deserto è lunga ancora e la tribù del vecchio capo “Grillo sciaccato” più che seduto, promette battaglia ma ha quasi finito le frecce.
    Conte non è Custer e lui non è Cavallo Pazzo, ma soprattutto non c’è una Little Big Horn dove maramaldeggiare dovrà ritirarsi nella sua riserva di Sant’Ilario.

    Devo dire che i commenti a questa divertente lettera, sanno un po’ di Nanni Moretti in stile “Ecce Bombo” – ma sì rossi… neri alla fine tutti uguali – succede ai disinformati cronici.
    E pare che… sia chi propone “Balla coi lupi” (o pupi), che chi commenta, non abbia capito la portata di quello che è successo in quella due giorni a %stelle .
    La base dei 5S è stata chiamata ad esprimersi su diversi argomenti statutari, ponendo come fine primo il raggiungimento del quorum.
    Se non è democrazia partecipata questa non so cos’altro possa esserlo.
    Mica fanno come i “piedi neri” che si riuniscono a casa della Capa tribù, insieme alla sorella e al “gognato” (viste le magre figure) e decidono come si guida un Paese (male, molto male).
    Il popolo 5S sovrano ha deciso e a poco varranno i colpi di coda del “Grillo sciaccato” (schiacciato, in genovese), non sarà più lui il garante, così potrà dedicarsi all’educazione del figlio Ciro, che ne ha tanto bisogno a mio parere.

    Poi, non so cosa volesse dire per qualcuno aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, a me sembra che abbiano dimezzato i parlamentari, abolito i vitalizi, restituito nella prima legislatura un po’ di soldi a cittadini e imprese, istituito un sussidio alla povertà che prima (come ora), non c’era e che in un momento difficile come la pandemia è stato plaudito dalla UE e dall’Ocse (mica no, direbbe “Peppe er Pantera”).
    Non so altri, ma io ho visto la macchietta Toninelli (penalizzato dalle lenti da ipermetrope) da Ministro delle Infrastrutture tirare su un ponte in 10 mesi, mentre gli altri si spendevano per la famiglia dei magliari trevigiani che lo avevano fatto crollare insieme a 43 innocenti, per intascare profitti miliardari, manco scusa hanno chiesto.
    Vogliamo davvero fare il paragone con quello attuale? Spero di no.
    I “girelli” alla povera Azzolina li avevano chiesti i dirigenti scolastici, anche qui basterebbe poco per informarsi, più che dagli amici al bar che so, su un qualsiasi device portatile.
    Non parliamo dell’ignoranza crassa sul virus, ancora da debellare (l’ignoranza, non il virus).
    Di sicuro e lo certifica l’Istat, la povertà con i “piedi neri” è tornata alla grande, mai stata così alta, anche infantile, un gran bel risultato.
    Conte il Ministro della Sanità adatto ce lo aveva, anche se si chiamava Grillo ed era solo omonima, poi i finti di sinistra, quelli che vogliono la guerra a oltranza e votano Fitto in UE perché “parla la lingua dell’uomo bianco” proprio come un indiano, hanno imposto un professorino di Storia Mediterranea invece di una laureata con lode in Medicina e Chirurgia, specializzazione in medicina legale e assicurativa e corso di specializzazione in servizi sanitari, lei non aveva le skills e, a differenza di Speranza, le mancava un cognome beneaugurante.
    Certo che invocare un Conte è per sempre, parteggiando per quelli di adesso ci vuole coraggio, devo ammetterlo, la Capa dei piedi neri è in politica da 30 anni, quello che ha chiamato i figli Geronimo, Cochis e Apache, è in politica dagli anni’70 ha iniziato come picchiatore dei “piedi neri”.
    Ma gli italiani così sono, Mussolini, uno fortemente apprezzato dagli attuali “statisti” dei “piedi neri” diceva: “Governare gli italiani non è difficile, è inutile”.
    A leggere lettera e commenti direi che un fondo di ragione l’aveva.
    Il mio cuore vola alto come un falco…
    R
    Ale59 se il tuo cuore vola alto con queste premesse rischia di schiantarsi. Ma ti accorgi o no di quale elenco di meravigliose iniziative hai stilato? ma purtroppo per te l’elettorato italiano non le ha apprezzate al punto che ora il tuo M5S è ridotto ad un manipolo di attaccati alle poltrone con lo scotch che potrebbe staccarsi presto. Strano no? La diatriba Conte grillo che finirà in tribunale farà il resto.
    I piedi neri per ora restano al governo dove li hanno messi gli italiani o parte di essi, stanno facendo tutto male? Si, qualche cosa non va, soprattutto la querelle coi magistrati, pericolosa, il premierato, da cassare, Meloni troppo indaffarata a fare alleanze amicali con squinternati d’oltre oceano…ma per ora ci tocca questo, come ci è toccato molto altro e non tutto di gran lunga migliore.
    Mi dispiace per te che nel movimento ci credevi e ci credi, ma ricordo male quante me ne hai dette negli anni quando scrivendo i romanzi che ho scritto ( e tu ne tieni l’archivio) avevo visto come sarebbero finiti?

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  3. La politica è davvero uno sporco lavoro.
    Landini sembra uno che ha dimenticato di mettere le pile all’Amplifon, ieri da Floris mentre Conte parla di Grillo e di chiavi da buttare e lui lo guarda con un’aria da citrullo che non capisce se quel tipo gli piace o se gli fa schifo.
    Il ladruncolo che si appropria nottetempo di una creatura concepita con fatica e dalla quale il comico genovese non si vuole separare. Landini è perplesso, si chiede forse se deve fare le rivolte sociali assieme a questo pampino bellimbustato che parla a cottimo. Ma per carità, piuttosto si fa prete.
    https://www.la7.it/dimartedi/video/botta-e-risposta-tra-conte-e-floris-su-grillo-gli-abbiamo-lasciato-una-stanza-lo-tratta-proprio-come-26-11-2024-569311

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  4. Ma no tranquilla Mariagrazia, i falchi non si schiantano, planano e si posano dove gli pare.
    Io non credo che l’elettorato non le abbia apprezzate e quello che definisci un manipolo, è il 3° partito rappresentato in parlamento, si è presentato in solitaria e non in accozzaglia, ma sempre ai discorsi da bar siamo, dovrei dire “siete”, mistificare la realtà “vi” piace assai.
    Io non so cosa succederà, però temo che l’avvocato di Apulia di codici ne sappia più del comico, vedremo chi ha ragione.
    I “piedi neri” stanno dove li hanno messi una parte degli italiani per l’insipienza del PD, che le ha sbagliate proprio tutte in quel frangente, grazie al “demoruffiano” Letta, lui sì che è sparito dai radar e dopo il disastro elettorale che ha combinato si è dato.
    E comunque sembra che anche i “piedi neri” stiano litigando, proprio per le poltrone.
    Aspetta che gli italiani inizino a sentire la “cura Meloni” il prossimo anno e poi ci divertiamo, io dico che la Capa tribù tornerà alle quote che gli sono consone, 4% o giù di lì, Salvini sarà presto espulso dai suoi per manifesta incompetenza e si tornerà alla balena bianca, con una solida alleanza tra PD e FI, le premesse ci sono tutte.
    Se Conte o chi per lui saprà interpretare i bisogni del paese con un programma serio e soprattutto “contrattualizzato” (con chi ci sta), penso che potrà rappresentare una valida alternativa al governo degli evasori, dei tassinari, dei balneari, così ben rappresentati dalla tribù dei “piedi neri”.
    R
    ah si, ci siamo quasi, le larghe intese sono si già belle e pronte, lo dico nel post di oggi, ma forse ancora non lo hai letto.
    Conte che interpreta i bisogni del paese? Ma non faceva l’avvocato? i propri li interpreta a meraviglia. In quanto a Meloni darà battaglia;
    notizie fresche:
    “La Commissione europea ha approvato la valutazione preliminare positiva della sesta rata del Pnrr dell’Italia per 8,7 miliardi di euro, di cui 1,8 miliardi in sovvenzioni e 6,9 miliardi in prestiti. “Grande soddisfazione per il lavoro svolto, l’Italia si conferma al primo posto in Europa. La Commissione europea, nella giornata di oggi, ha formalmente adottato la valutazione positiva sul conseguimento dei trentanove obiettivi connessi al pagamento della sesta rata del PNRR italiano, pari a 8,7 miliardi di euro.

    Stavolta l’Italia fa addirittura meglio della Germania, al netto del fatto che il debito pubblico di Roma resta il secondo più alto della zona euro (138,2 per cento del pil secondo le ultime stime della Commissione Ue), benché non sia l’unico oltre il 100 per cento del pil (anche Francia e Belgio). Ma nelle pagelle presentate oggi a Strasburgo dai commissari Valdis Dombrovskis e Paolo Gentiloni, le prime con le regole del nuovo Patto di stabilità e crescita, l’Italia viene promossa a pieni voti, sia per il piano di medio termine, pietra angolare della nuova governance economica europea, sia per la manovra 2025.” Huffpost di oggi.

    Plana un po’ su questo, falco. Chi sarebbe che qui misfitica la realtà ehh? parla come badi, perdinci.
    Noto che alle domande scomode non rispondi mai.

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