Il bel Justin

Si crede bello, Justin Trudeau, il premier canadese. Beh, lo ammetto, ha un certo allure. Ma quei calzini…per carità. Fanno pena. La nostra premier. Giorgia Meloni ( per chi non la conoscesse) era molto elegante: un completino bianco, tailleur pantaloni con sotto un camicetta ricamata azzurra e scarpe in tinta con tacco tanto.

L’ha fatta arrabbiare, il bello. Saltella come un pollo e allarga le gambe per sembrare alto come il leader coreano, per non farlo sentire a disagio, o per sembrare ancora più alto (e anche un po’ scemo per finta)?

Meloni ritratta seduta davanti a lui col volto imbronciato. Eppure, forse, aveva pensato che via dall’Italia le avrebbe fatto bene, anche se impegnativo, il G7 (tutti maschi meno lei) è pur sempre un diversivo dall’essere contestata. “Fascista eri e fascista resti”…le dicono in tanti.

Beh, il ritratto di Mussolini non pare, veramente. Non se ne può proprio di meno.

Insomma il bel Trudeau le ha detto papale che lui si preoccupa per i diritti dei gay che in Italia ora con lei al governo, sarebbero negati. Ma …acchiii? Gli ha risposto sulle sue. E con ragione. Niente di nuovo ma perbacco persino li! Insomma…

E poi ci pensa Schlein che se lo fa così bene come ha monitorato il dissesto idrogeologico in Emilia Romagna, è molto meglio se chiedono di essere tutelati da Meloni. Ci mancava poco che le chiedesse se avesse intenzione di mandarli al confino…

Beh, bagatelle, direbbe Machon, un po’ meno nemico, questa volta.

Justin ha liberalizzato l’uso della cannabis in Canada, Bravo. Forse è l’euforia di sentirsi così liberale davanti ad una donna lo ha galvanizzato.

Poverino, comprensibile no?

4 commenti su “Il bel Justin”

  1. Il mondo si divide, grosso modo, in due blocchi, entrambi emittenti negativita’ seppur apparentemente diversi.

    Una parte comprende gli Stati governati megalomani:
    vedansi Russia di Putin,
    Cina di Xi Jinping…
    seguiti dai loro emuli Talebani, dagli Ayatollah,
    dai vari emiri e sceicchi musulmani, tutti fanaticamente e pervicacemente abbarbicati alle loro ideologie o alle loro pseudo religioni oltre che ricchi da far vomitare alla faccia dei loro sottoposti concittadini (il termine e’ riduttivo)..

    In un modo o nell’altro, essi sono padroni assoluti dei loro rispettivi Paesi e tutti, indistintamente, elargitori di gratuita violenza.

    Una violenza vera, fatta di sangue, di torture, di lacrime, di sofferenza e il dolore e il terrore sono tangibili, inumani, infernali.

    Dall’altra, viceversa, imperano i cosiddetti soggetti democratici, i liberali, gli apparentemente felici: alla Trudeau, alla Biden, alla Macron…,per intenderci.

    Li’ la violenza pero’ e’ piu’ sottile, piu’ ipocrita.

    E’ mal celata dai sorrisi, dalle calorose pacche sulle spalle, dai finti intendimenti umanitari, da baci ed abbracci ad ogni incontro.

    Apparentemente ci si vuole bene, ci si aiuta, non si risparmiano salamelecchi… ma…

    Ma in realta’ e’ un universo da Paese dei Balocchi, dove gli apparentemente paciosi leaders, ma spesso anche la gente comune, sono “Omini di burro” pronti a staccarti a morsi un orecchio se non ti adegui al loro sistema;
    spietati nell’ isolarti, nel mobbizzarti, sempre disposti a denigrarti, a diffamarti, a distruggerti, economicamente, psicologicamente, se solo ti mostri non uniformato al pensiero corrente …

    In una parola ad annientarti.

    Nel mondo della dimensione liberale domina la legge del capitalismo piu’ ripugnante: niente soldi niente cammello.

    Il denaro ha il sopravvento su tutto;
    se non hai soldi puoi anche morire per strada, tra l’indifferenza generale, in barba alle presunte solidarieta’.

    Anche il bene, qualora se ne facesse, viene pubblicizzato che’ tutti devono sapere, fino alla nausea, di fronte a quale e quanta bonta’ ed altruismo si e’ difronte.

    Invece edonismo, perversione, menefreghismo, strafottenza sono le vere carte d’identita’ che contraddistinguono tali sistemi.

    Sistemi, appunto, “alla Trudeau”, prototipo del disinvolto personaggio, apparentemente simpatico, democratico, difensore e propugnatore delle liberta’ altri non e’, sotto sotto, che un viscido soggetto sempre pronto a mettertelo in quel posto ….

    R
    Perbacco Romolo, oggi si è svegliato ottimista? Diciamo che ha fatto un excursus da depressione al terzo stadio, qualche cosa andrebbe vista sotto altre angolazioni, ma questo è il suo punto di vista. Inoltre, mi permetta le religioni (degli altri) non sono tutte “pseudo”.

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  2. E’ vero.
    Sono un inguaribile pessimista ma invito chiunque ad
    osservare e a riflettere un attimo sulla realta’ umana che ci circonda.
    Putin, spregiudicatamente ed incurante di tutto, fa invadere dalle sue truppe un Paese sovrano: l’ Ucraina, scatenando un autentico inferno con conseguente spargimento di lacrime, di sangue, di disperazione…
    Ricco personalmente e per di piu’ pure leader di uno Stato estesissimo ed estremamente ricco di risorse, se fosse una persona “normale” e “serena”, dovrebbe pensare, invece di andar a far guerre e a seminare lutti, di rendere la Russia una nazione davvero prospera, progredita e democratica, in pace con se’ stessa e col resto del mondo.
    Invece no.
    Anche militarmente, la Russia putiniana, a parte le potentissime bombe atomiche custodite nei suoi arsenali segreti, vero spauracchio, di armi “convenzionali” pare non ne abbia granche’, come pure non possieda soldi sufficienti per finanziare adeguatamente una guerra essendo, quella russa, una economia abbastanza povera ed alquanto “disastrata”.
    Cio’ nonostante, Putin continua imperterrito, come un tafano o una fastidiosa zanzara, a rompere le scatole agli Ucraini in primis e poi, indirettamente, a tanti altri nel mondo…;
    suoi connazionali “dissidenti” compresi, dimostrando, cosi’ e ancor di piu’ di essere uno spietato e spregevole soggetto, avido solo di potere ed imbevuto di una buona dose di sadismo.
    Per contro, dall’altra parte, gli fanno da specchio i tanto democratici Occidentali, tra cui spiccano gli Americani, da secoli additati quali paladini della liberta’, dei diritti civili ed umani, i raddrizzatorti mondiali, i giustizieri vendicatori…
    Invece, a guardar bene, quelli sono i peggiori schiavisti sulla Terra.
    Negri, ispanici e tante altre minoranze etniche non appartenenti al mondo WASP (tradotto Bianco Anglo Sassone Protestante) sono visti in USA come fumo negli occhi.
    Non dimentichiamo poi i tanti “zio Tom” ancor oggi discriminati in USA e tutte le guerre dagli Yankee intraprese non per benefico spirito altruistico bensi’ col vero unico scopo di conservare la loro “supremazia” ed incrementare il fatturato delle loro industrie…, belliche in special modo, visto che la’, a guisa di perenne Paese western di frontiera, pistole, fucili, mitra e financo moderni bazooka,, circolano fra la gente comune come fossero utensili da cucina o noccioline!!!
    Ufficialmente gli statunitensi sono definiti, o meglio si autodefiniscono, democratici e buoni…
    Ma in fondo, poi…
    E gli Europei?
    Anch’essi non sono da meno.
    Liberta’, democrazia, “volemose bene”, pace, bandiere arcobaleno, salvaguardia della natura, ponti, portali e finestre impressi sulle banconote euro a simboleggiare aperture, accoglienza… ma poi…
    Poi ognuno pensa per se’, si pensa piuttosto a distruggersi reciprocamente, col sorriso sulle labbra, insidiando l’economia di Paesi, anch’essi europei, screditandone i prodotti, dileggiando le sue forme di governo democraticamente eletti;
    ci si turlupina gli uni contro gli altri, sempre fra europei, affossandosi con assurde regole tipo:
    costruire o, peggio, adeguare case ed edifici al green, auto anch’ esse devono essere green. Greens che tra l’altro favoriscono piu’ l’economia cinese che quella degli stessi Paesi UE, senza pensare alle enormi spese che ogni Stato dovra’ sostenere per adeguarsi a tali genialate;
    oppure si disserta sulla unghezza dei cetrioli, sulla grandezza delle vongole, sulla necessita’ di conseguire una genitorialita’… e via discorrendo, per non parlare poi del problema migranti “clandestini” che nessuno, in Europa, vuole realmente ma che ipocritamente se ne impone la “accoglienza”, a scapito pero’ dell’ Italia: ignobile “merdaccia” di rag. Fantozzi che ha la fortuna, meglio a questo punto la sfortuna, di trovarsi proprio in mezzo al Mediterraneo, crocevia di ignobili traffici di esseri umani che, se affogano o meno durante i viaggi ai buoni nordeuropei non importa un fico secco!!!
    Di unirsi politicamente, di cooperare davvero come un vero unico Stato, “federale” o “confederale” che sia, i tanto buoni e pii europei manco a farne cenno.
    Non basta che la signora “commissaria UE” venga a esternare la compassione e la “solidarieta’” di Bruxelles per i nostri sventurati Romagnoli quando poi, in realta’, vale il discorso che … “si e’ nella UE quando si deve obbedire a demenziali normative mentre si rimane Stati sovrani quando c’e’ da risolvere problemi politici, sociali, planetari”
    tipo:
    difesa comune, unita’ politica, Banca Centrale a guisa Federal Reserve, seggio unico europeo al Consiglio di Sicurezza ONU… ecc. ecc. ecc..
    Invece niente di tutto quello.
    Niente di davvero solidale, nulla di serio spirito collaborativo, nessuna speranza di unirsi per difendere i tanto preziosi comuni valori, comuni interessi, comune civilta’.
    Altro che “volemose bene”, altro che “valori di liberta di civilta’ europea’”, altro che valori di democrazia, di concordia, di condivisione di intenti, di sintonia di idee, quando poi gli Irlandesi vogliono mettere al bando il vino italiano, quando i Francesi ricacciano in Italia, a manganellate, i migranti che a Ventimiglia tentano di superare le barriere… o gli Ungheresi erigono fili spinati ai loro confini o in Grecia si caricano su barche i migranti giunti gia’ in terra greca per abbandonarli, letteralmente, in alto mare, fuori dalle loro acque territoriali o a Ceuta e a Melilla la polizia spagnola spara su coloro che tentano di scalare i sei metri di metalliche recinzioni spinate ed elettrificate!!!

    Putin sara’ senz’altro un verme;
    Xi Jinping un sornione doppiogiochista; i vari sceicchi e ayatollah e imam e quant’altri di tal risma disumani fanatici sanguinari soggetti ma…
    non mi si venga a dire che Americani, Europei ed altri della loro cerchia sono delle “Madri Teresa di Calcutta”..
    Francamente…sarebbe una grossa presa in giro!!!

    R
    Romolo, la sua prosa è simpatica e tocca tanti temi, certo non si può dire che sia ottimista ma in fondo forse ancora del tutto la speranza non l’ha persa.
    Ma lo sa che Putin (senza volere) ha incrementato di molto l’economia green ?(e non è tutto da buttare). Sarebbe molto meglio non ci fosse la guerra, ma c’è purtroppo.
    L’UE non sarà una santa, ma intanto per oltre 70 anni le varie nazioni che tra loro si odiano, sono riuscite a “convivere” in pace. Con molta fatica, ovvio, ma non fosse stato per Putin questa roba non l’avremmo vista.
    Ma lei fa un paragone che non regge: paragona un dittatore con un popolo: il popolo americano avrà tanti difetti, ma non possiamo paragonare un autocrate ad una democrazia, che, pur con tutti i difetti, ripeto, anche se non il migliore dei mondi, qualcosa di buono si riesce anche a trovare, cercando. I valori democratici è vero sono spesso calpestati ed è per questo che bisogna insistere perché non diventino legna da ardere.

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  3. Aggiungo un dettaglio che getta un ombra sulla perfezione della nazione canadese. I discendenti degli indiani, che in Canada non furono sterminati come in USA e rappresentano una minoranza numerosa, non sono considerati pari ai bianchi e sono indicati con l’appellativi discriminatorio di “natives”.
    R
    Natives significa solo nativi e non è discriminatorio in quanto tale. Ma è una situazione complessa certamente non ascrivibile al governo Trudeau:
    “Il primo ministro canadese Justin Trudeau, fin dalla sua ascesa al potere nel 2015, si era impegnato a migliorare le condizioni di vita delle comunità indigene con un programma di investimenti di quasi 2 miliardi di dollari. Al lato pratico, però, il governo canadese si è dovuto scontrare con un aumento dei costi che hanno superato il limite di budget a disposizione, motivo per cui molti degli interventi programmati non sono stati ancora completati. I piani di approvazione, infatti, richiedono un iter burocratico molto lungo e, con un ritardo di 2 o 3 anni sui termini previsti, non si può non fare i conti con i costi dell’inflazione, l’aumento delle spese di ingegneria ed il deterioramento delle infrastrutture già costruite. Il Canada è stato riconosciuto, dall’Human Freedom Index del 2020, come uno dei Paesi che garantisce un’ampia tutela dei diritti umani”.

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  4. Signora Gazzato, neanche “negro” o “ebreo” sono discriminatori in quanto tali, e descrivono semplicemente delle fattezze fisiche o l’appartenenza ad un’etnia o una religione. In tutti i casi la discriminazione deriva dall’uso che se ne fa.
    Specificare che una persona è di origine indiana significa considerarla diversa dagli immigrati europei.
    Prtobabilmente, visto l’impegno economico che il Canada ha assunto per rifornire di armi l’Ucraina il programma di integrazione di Trudeau segnerà il passo ancora per molto.
    R
    non so dove vuole andare a parare ma ormai la conosco bene e l’immagino.
    Negro è discriminatorio e offensivo. Native, no, certo anche donna può essere discriminatorio se si usa per discriminare.

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