Guerra permanente

Marco Travaglio, oggi si difende sulla ormai famosa vignetta che ritrae la moglie del ministro Lollobrigida a letto con un uomo di colore. La moglie di Lollobrigida capita essere Arianna Meloni, la sorella di Giorgia.

Oggi, in un editoriale dove fa il verso a Mussolini, Travaglio spiega a suo modo che non intendeva essere una critica o presa in giro della donna, ma del marito, ministro della Repubblica da quando è al governo la cognata.

Si, l’intreccio sembra strano. L’occasione ghiotta per il noto giornalista. I “fascisti” al governo, secondo la sua ottica, si meritano di essere “puniti” con una satira feroce, pungente e dissacratoria. Questo fa la satira quando è veramente tale.

Ma c’è un limite a tutto. Anche alla satira quando prende di mira persone che con la politica non c’entrano se non di riflesso. La moglie di Lollobrigida che cosa c’entra con le sue improvvide (per taluni o molti) uscite? C’entra solo per il fatto che è la sorella di Giorgia Meloni? Ma Arianna Meloni non fa politica. Perché metterla in berlina così?

Prendetevela col marito, fate le vignette su di lui, ma lasciate stare la moglie che ha tutto il diritto di non essere trattata come una che si fa trovare a letto con un “nero”, mentre il marito va in giro a cercare di convincere le donne italiane a fare figli. O, almeno questa è la “vulgata”.

La denatalità è un problema serio. Se abbiamo bisogno di immigrati (questo ci dicono) è perché le donne italiane non fanno più figli. E perché non fanno più figli? Se lo sono chiesto le teste pensanti, grandi esperti psicologi politologi sociologi che si curano di questi problemi?

Non li fanno perché l’welfare italiano è da decenni allo sbando e i giovani non trovano lavoro e se non lavorano non possono pagare il mutuo di una casa e se non hanno una casa non saprebbero dove metterli…i figli.

E gli affitti, alle stelle e bisogna esibire due stipendi a tempo indeterminato e dare garanzie su garanzie e subire persino una lavanda gastrica per poter ottenere un posto dove vivere. Anche uno sgabuzzino richiede che si diano garanzie di poterlo pagare, certificate e controfirmate.

E poi, l’edilizia, grande tema sul quale tutti i governi si sono tuffati a pesce, deregolamentando e permettendo qualsiasi cosa, depauperando un territori fragile delle sue anche minime difese. Case, a milioni, disabitate perché nessuno può permettersi di comprarle, marciscono. Mentre i casermoni popolari sono sempre di più ghetti in mano agli abusivi, che siano immigrati o nostrani, ma devono pur vivere da qualche parte…

Ma nessun governo sinora è riuscito a ricucire gli strappi portati dalla speculazione e dalla avidità di pochi che hanno ridotto il nostro paese ad una terra di conquista per chi ha “i mezzi” e un posto invivibile per tutti gli altri, dove le ingiustizie vanno a braccetto con le ipocrisie di tutta la classe politica che finora ha solo tentato (poco convinta) di regolare l’irregolare complicando per imperizia, per incapacità o per volontà precisa, affari che potevano, volendo essere se non semplici, governabili.

In intanto i politici di tutti gli schieramenti hanno badato di più ad ottenere consensi per accaparrarsi poltrone e privilegi, scannandosi tra di loro e i problemi si sono ingigantiti.

Oltre al disastro portato dalla pandemia dove abbiamo toccato con mano la fragilità delle nostre difese, a partire dalla sanità passando per la democrazia violata o negata o vilipesa. Per non parlare della corruzione e della speculazione anche sulla salute o sulla vita delle persone.

Ed ora che Meloni governa da sei mesi è tutto sbagliato quello che fa lei e il suo governo (democraticamente eletto), dalla zeta alla A, tutto. E il clima da guerra permanente contro i nuovi “fascisti” è indegno di un paese che si dice “civile”, indegno fino al punto di prendere di mira una donna che con la politica c’entra solo di striscio, metterla a letto con uno “straniero superdotato” per sputtanare il marito ministro di questo governo ( e di riflesso la premier) che da sei mesi è colpevolizzato di tutto il marcio di decenni accumulato da sgoverni di sinistra e di destra più o meno incapaci di governare un paese sempre più fazioso e ingovernabile.

3 commenti su “Guerra permanente”

  1. @Mariagrazia. Anche a me questa vignetta è sembrata infelice. Travaglio si difende argomentando che la moglie di Lollobrigida è la protagonista in positivo della vignetta, ok, ma il punto è se questa persona volesse essere protagonista in positivo o negativo di una qualsivoglia satira. Secondo me, trattandosi di una persona estranea alla politica, no.

    Non le saranno sfuggiti due interventi di stamane su Italians che toccano agli altri punti del suo post. Uno sul ministro Lollobrigida, su cui concordo al 1000%. Ed uno sul crollo di natalità. Su quest’ultimo, dico la mia. Io mi trovo in una posizione economica abbastanza buona, con un buon impiego fisso ecc. Non avessi già marmocchi in casa, e vivessi in Italia, ne vorrei? Le dirò, difficile rispondere e comunque sarebbe una risposta viziata dalla mia attuale prospettiva di 40enne, ma probabilmente no. Sentendomi italiano, ma anche cittadino di mondo, le confesso che questo mondo mi fa paura. Lei mi risponderà “ma è sempre stato così”, me lo dice anche mia moglie, eppure io sono inquieto. Non credo che questa ansia – globale! – per il futuro permeasse le generazioni di chi era in procinto di diventare genitore negli anni ’80, ’90 o inizio 2000. Comprendo gli argomenti dell’autore di italians ma forse sceglierei anche io il quieto vivere e opterei per un pesce rosso.
    Buon weekend

    R
    Beh, tanto in “positivo” non mi pare: una fedifraga che se la fa con uno cascato dal cielo, diciamo così, mentre il marito si occupa di affari nazionali e internazionali? Se il marito le spara grosse, lei non deve passare per una che tradisce tanto per…non ci fa una bella figura neppure lei, anzi la protagonista è più lei del marito.
    Poi, in quanto alla lettera di Italians che linko di seguito, io non sarei del tutto d’accordo. Un ministro deve avere le capacità, le competenze etc.etc…non gettare li frasi sperticate al vento e stare attento a quello che dice. No so se lo imparerà o se andremo avanti ancora tanto con le vignette su di lui. Però, ricordo che abbiamo avuto ministri (nello stesso ministero o altri) che non avevano neppure il diploma superiore o che l’inglese lo conoscevamo come io conosco il thailandese. Posso fare qualche nome? Marco Centinaio (laurea in scienze politiche ma non mi ha mai dato l’impressione di avere alle spalle grande cultura o competenze in materia agraria), Teresa Bellanova, Luigi di Maio, ministro di ben tre ministeri e vicepremier oltre che vice presidente della Camera…e non mi pare che eccellesse in cultura e titoli. E potrei continuare a lungo. E non che io abbia qualcosa contro di loro ma non mi pare che abbiano lasciato un’impronta indelebile durante il loro passaggio. Dunque? Io direi che Lollobrigida poteva starsi zitto, ma la vignetta Travaglio ce la poteva risparmiare. In quanto alla laurea telematica di Lollobrigida è perfettamente riconosciuta al pari di tutte le altre.
    Vista da fuori l’Italia deve sembrare davvero una gabbia di matti-
    In quanto alla denatalità: ne ho parlato spesso, è un problema che inizia proprio intorno agli anni ’80 del secolo scorso per molti motivi, la sicurezza non ce l’avevano i nostri nonni come non ce l’ha nessuno ora a voler guardare. Ma certo. i tempi che viviamo ora non danno molte garanzie e il futuro sembra sempre più nero per molti motivi. Forse di più di quelli che avevano i nostri nonni per sentirsi insicuri.
    Buon week end anche a lei.
    https://italians.corriere.it/2023/04/21/lettera-ignoranza-inaccettabile/

    Rispondi
  2. La satira può anche essere graffiante -ovviamente c’è un limite in questo- e la cosa migliore è prenderla per quella che è, la caricatura di un particolare criticabile che riesca a far sorridere.
    Nel caso specifico, la situazione è talmente paradossale da escludere ogni insinuazione offensiva, perciò si può anche dubitare del buon gusto di chi l’ha pensata, ma si dovrebbero escludere l’intendo di ledere l’onore dei protagonisti e quindi è meglio evitare reazioni eccessive.
    In quanto all’opposizione, anche questa deve essere decisa, anche se, ovviamente, nei limiti costituzionali. Un’opposizione blanda non serve a far ponderare meglio le decisioni.
    R
    decisa ma leale. Un’opposizione che si basa sulla polemica continua di ogni frase, parola, gesto anche minimo, infangando, deridendo, insultando i protagonisti o le loro famiglie, non è un’opposizione sana ma solo un’opposizione inutile e disperata.
    E poi la vignetta in questione non fa nemmeno sorridere: è becera manifestazione di vile maschilismo travestito da satira politica.

    Rispondi
  3. Per Alessandro, credo che un’opposizione intelligente dovrebbe adottare due strategie diverse a seconda dei casi.
    Se il governo in carica è raffazzonato, tipo i tre giallo verde, giallo rosso e commissario Draghi, un’opposizione dura lo può far cadere, e quindi ha senso l’opposizione con ogni mezzo.
    Se viceversa il governo in carica è stato eletto dagli italiani in forma normale ed ha una solida maggioranza, non sarà l’opposizione cattiva a farlo cadere. Le iniziative di cecchinaggio non pagano. Potrebbe essere addirittura un autogol, nel senso che potrebbe mettere a disagio gli elettori, compresi i propri.
    Nel caso attuale, cioè il secondo, l’opposizione dovrebbe rinunciare a far cadere il governo, e contribuire, col voto e gli emendamenti, a far promulgare leggi migliori e più equilibrate nell’interesse del Paese, e forse gli elettori glielo riconoscerebbero.

    Riguardo al post di Francesco, sono anch’io preoccupato per gli anni a venire. Non è vero che è stato sempre così. La popolazione mondiale si è raddoppiata in 150 anni a partire dal 1800, mentre ultimamente si è quadruplicata in 60 anni (valori approssimativi). E’ in atto un’accelerazione forsennata su tutto: popolazione, inquinamento, effetto serra, aggressività tra i popoli e tra le persone …..

    Rispondi

Lascia un commento