Mille e uno perché

Immagino i cori da stadio della sinistra: Piantedosi dimettiti, dopo il disastro di Napoli che ha visto le vie principali della città devastate dalla furia dei “tifosi” tedeschi della Eintracht.

Da quello che ho visto e letto, pare che 600 invasati siano riusciti a raggiungere le vie principali di Napoli e li sia successo il finimondo, persino auto della Polizia bruciate. Ma, pare che i “tifosi” napoletani non siano stati a guardarli e che tra le due tifoserie ci sia stato il solito scambio di carinerie.

Insomma, si sapeva da tempo che questi teppisti tedeschi sarebbero arrivati a fare un grande caos ma li si è lasciati partire, arrivare e devastare.

Storia di ordinaria follia. Ora che Piantedosi dovesse essere a mani nude a fronteggiare la carica dei seicento, non c’è dubbio. Perché non si è visto? Perché le autorità di Napoli si sono tenute in disparte e hanno permesso che arrivassero a fare quel disastro che hanno fatto?

Mille perché ai quali Piantedosi dovrà rispondere. E risponderà. Si dimetterà? mah: Fatto sta che le leggi per la prevenzione di questi fatti in Italia sembrano essere piuttosto blande. Insomma da noi vige piuttosto il “sono ragazzi, lasciamoli sfogare”…o giù di li.

E’ chiaro che il governo non le ha fatte essendo li da cinque mesi e che però verrà chiamato in causa da più parti chiedendone la testa, prima Piantedosi e poi Meloni. Si chiederà di metterli alla ghigliottina? Può darsi. Fatto sta che è successo il finimondo e che qualche responsabilità anche il governo relativamente nuovo ce l’ha.

Ma, guardiamoci negli occhi: da quanti anni vanno avanti questi spettacoli penosi e dopo, passata la tempesta, tutto torna al solito tarallucci e vino e …scurdammoce o passato?

4 commenti su “Mille e uno perché”

  1. Poveri Piantedosi e Meloni, non possono stare tranquilli neppure per una partita di calcio! Non è che adesso proporranno una lotta spietata agli “scafisti” delle tifoserie, anche fuori dai confini di stato? E sì, perché eliminando chi organizza le trasferte, si eliminano quei particolari “migranti” che sono al seguito delle squadre in trasferta.

    R
    che fai ironizzi? Dopo tutto riconosci che forse non è il governo da mettere sotto accusa? Ma va? Già perché quando c’è di mezzo il calcio siete tutti disposti a chiudere un occhio anche tutti e due e questi “casi” sono purtroppo “ordinaria amministrazione”. E dunque…governo assolto , per questa volta, quanta generosità…

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  2. Non credo che fare opposizione consista nel chiedere le dimissioni di un ministro un giorno sì e uno pure. indipendentemente dal colore politico. Tafferugli (con o senza morto) da stadio e disgrazie in mare cene sono sempre state.
    Se questi barbari teutonici fossero stati fermati alla frontiera qualcuno avrebbe gridato alla violazione del diritto di muoversi liberamente nella UE. Se la polizia avesse fatto male a qualcuno, apriti cielo. Mi chiedo quale avrebbe dovuto essere il comportamento giusto del governo. In un mondo perfetto si dovrebbero prendere i vandali tenendoli in custodia fino a che i danni non siano completamente pagati. Ma per farlo occorre dispiegare qualcosa in più dei reparti anti sommossa.
    Credo che, anche se il paragone fra scafisti e organizzatori di trasferte non sia corretto perché questi si muovono in pullman, treni e aerei, è però vero che una collaborazione internazionale, in cui ognuno tiene d’occhio le sue trasferte, potrebbe essere utile a fermare per tempo certi personaggi. Parlo ovviamente anche dei nostri connazionali.
    Caso curioso, la prossima avversaria del Napoli in Champions sarà una squadra italiana. Caso?
    R
    non so risponderle sul “caso” (che a volte è necessità), Mauro, ma sono d’accordo con tutto il resto che scrive e la ringrazio per averlo scritto. E’ quello che intendo per obiettività.

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  3. Sono d’accordo con entrambi.
    Per me una soluzione potrebbe essere che ogni società calcistica stipuli una “fideiussione bancaria a prima richiesta e senza obbligo di preventiva escussione del debitore principale” destinata al pagamento dei danni fatti dai suoi tifosi.
    Probabilmente li catechizzerebbero nel senso giusto prima delle trasferte, e, comunque, i danneggiati riscuoterebbero subito.

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  4. Mariagrazia, io ironizzo, certo, ho usato il tuo metro, ma secondo te “chiuderei gli occhi perché c’è di mezzo il calcio”? Manco fosse stato Messi in persona ad aizzare quegli ultras.
    Quei fatti sono di competenza specifica del Questore (“È responsabile e coordinatore di tutte le forze di Polizia impiegate in servizi atti a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, nonché in servizi di prevenzione e difesa da atti eversivi”), che dipende dal Ministero dell’interno. Se ha agito bene o male, lo giudicherà Piantedosi, se le leggi sono insufficienti, sarà compito del Parlamento provvedere.
    Puoi stare tranquilla che “caciara” per motivi di bandiera nonne faccio.

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