Volenterosi

Quando, nei primi giorni dopo l’invasione russa dell’Ucraina, ci dicevano che la guerra sarebbe durata a lungo (quelli che avevano vista lunga), a quanto pare avevano ragione.

Siamo a un anno di guerra e non sembra esserci nessuna soluzione in vista che ne determini la fine. Anzi, i russi sembrano determinati a continuare e gli ucraini a resistere.

Bene, cioè, male. Ma questo mi ha fatto riflettere su quest’anno e su tutto quanto si è detto e si è visto.

Si è visto che i russi sono entrati a gamba tesa in Ucraina e ne hanno combinate di tutti i colori. Si è visto che gli ucraini si sono impegnati nella difesa del loro territorio e lo stanno ancora facendo in una guerra di trincea.

Si è anche visto che Putin non ha mollato e che continua a propagandare la sua “idea meravigliosa” di essere nel giusto e di difendere i propri confini, secondo lui minacciati dai “pessimi” americani.

Ora, la versione di Putin la conosciamo ormai bene e qui da noi ci sono molti che se la bevono a colazione, pranzo e cena. E che ne fanno Vangelo ogni santo o profano giorno.

Hanno ragione? Hanno torto? Non spetta a me dirlo.

Io la penso così:

Dopo aver tentato per anni in tutti i modi di riprendersi parti di territori della ex Unione Sovietica, dopo aver cercato la via “diplomatica” per neutralizzare l’odiato nemico facendo eleggere alla White House un suo amicone e constatato che però, nonostante il pessimo Trump ( o a causa sua) le cose per Putin non volgevano secondo le sue aspettative, ha pensato che era arrivato il momento di fargli vedere (agli americani e all’odiato ma molto sfruttato occidente) di cosa lui era capace.

E lo stiamo vedendo.

Tanto, deve aver pensato, quel fantoccio al governo ucraino se la farà sotto di brutto e in in boccone me lo mangio e poi gli staterelli della DisUnione Europea se la faranno ancora più sotto per la paura di patire il freddo.

Ma aveva fatto i conti senza l’oste, come si suole dire. Chi è l’oste? beh lo è senza dubbio Zelensky dimostratosi uno con gli attributi e lo è senza dubbio Biden il quale non ha certo interesse farsi bullizzare dal presidente russo. Per mille e uno motivi.

E in quanto alla DisUnione Europea, stranamente si è mostrata se non proprio compatta ma abbastanza un coro con qualche sbavatura ma, tutto sommato, abbastanza intonato. E al russo gliele canta, appunto, in coro. Disuniti si, sempre e forse per sempre, ma non del tutto scemi.

E allora? Alla fine della fiera o all’inizio, non è dato sapere, resta un conto salatissimo in termini di vite umane, di distruzione di un paese, di destabilizzazione di quasi il mondo intero e mettiamoci anche di destabilizzazione di governi di paesi dell’Unione che litigano sugli aiuti all’Ucraina, l’Italia in testa (facendo la solita magra…)

E chi paga? Beh, di sicuro noi contribuenti, gli evasori la sfangheranno anche questa volta. Gli ucraini stanno pagando da anni ormai e certamente loro vanno rimborsati.

Ma come? Beh, certo con gli aiuti dei volenterosi, di chi ama veramente la pace e non si fa infinocchiare dalla propaganda russa o non cerca di trarne vantaggi personali.

Ma chi sono questi “volenterosi”. Sono senza dubbio tutti quei paesi che stanno aiutando gli ucraini a difendersi e che lo faranno fino a che sarà necessario.

E speriamo che l’attesa non sia troppo lunga o non (ipotesi surreale ma ancora purtroppo sul tavolo) vana.

25 commenti su “Volenterosi”

  1. Sorvolo sulla versione propagandistica e zeppa di aggettivi di questa guerra, basata solo su illazioni, e mi concentro solo sull’ultima parte.
    Questa guerra non finisce perché chi l’ha voluta pensa di non aver ancora indebolito abbastanza la Russia e l’Europa, e vuole finire il lavoro.
    Ovvio che a volere la continuazione della guerra non è Putin, che si è reso conto dell’errore di valutazione e di quanto gli costa continuare la guerra.
    Chi vuole continuare la guerra è ovviamente chi ci sta guadagnando, non chi ci sta perdendo.
    Chi pagherà i danni? I “servi sciocchi” che sono alla guida dei Paesi europei e degli organismi comunitari.
    Escluso che gli USA contribuiscano a pagare i danni.
    Non l’hanno mai più fatto dopo il Piano Marshall.
    Escluso che li paghi la Russia, che ha un PIL più basso dell’Italia, anche se ha risorse naturali che però non può vendere. Alla Russia hanno perfino confiscato i conti all’estero ….
    Li pagheremo noi europei, che usciremo da questa storia cornuti e mazziati.
    Cornuti perché gli USA ci hanno imposto le sanzioni alla Russia e lo stop alle importazioni, che hanno fatto salire i prezzi, la disoccupazione e l’inflazione. Inoltre siamo pieni di profughi da mantenere.
    Mazziati perché, finita la guerra, gli USA ci imporranno di accogliere l’Ucraina nella UE, con la conseguenza che dovremo fare noi la ricostruzione.
    Quando questo succederà ci possiamo scordare i contributi europei all’Italia, tipo PNRR.
    Noi e gli altri europei pagheremo ancora i contributi, ma il piano sarà focalizzato sulla ricostruzione dell’Ucraina.
    Magari qualcosa ci tornerà indietro se le imprese italiane riusciranno ad aggiudicarsi qualche gara, ma è tutto da vedere.
    E sicuramente ci sarà un’esplosione della corruzione, e la Ndrangheta e le altre mafie festeggeranno.
    R

    https://www.ilfoglio.it/economia/2023/02/02/news/l-industria-militare-tiene-su-il-pil-della-russia-ma-l-economia-si-e-deteriorata-4912774/

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  2. Quanto al titolo “volenterosi” mi chiedo se si riferisca alle persone di buona volontà, o ad una nuova malattia: la volenteròsi, che ci sta contagiando …..

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  3. Certo che Putin ha veramente l’aria di uno che cerca la Pace con la P maiuscola. La P inziale del suo nome. P anche come Palle. Putin parla alla nazione per raccontarle lo stato delle cose e le Palle rotolano e vengono raccolte da tutti i media internazionali.
    Palle che rotolano sulla superficie terrestre e lasciano il segno. Un segno di Pace? No un segno di improntitudine e di menzogna.
    L’occidente si sarebbe schierato contro di Lui, la guerra ha dovuto farla per difendersi, l’Ucraina è pedina e schiava dello sporco occidente che ha tramato contro di lui e lui, difensore supremo del sacro suolo della nazione, non poteva che difendersi.
    Palle sparate a raffica con quella faccia da costruttore di Palle, impenetrabile.
    Vittimismo e improntitudine e menzogna.
    La finzione che però a molti sembra realtà. Ha le sue ragioni, dicono in tanti.

    Biden a sorpresa in visita a Kiev a portare il messaggio che gli Usa stanno con gli ucraini . Una visita storica che lascerà il segno.
    La pace sembra molto molto lontana.

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  4. Il che mi porta a chiedermi: che cavolo c’entra Biden (e gli USA) con l’Ukraina? Se non è l’ennesima follia di onnipotenza della politica estera USA (per carità, il sopetto non ci prenderebbe mai!) a quale titolo gli americani sono diventati una delle parti in causa? L’Ukraina NON è (ancora) un Paese NATO, e non confina col Nebraska.
    R
    Ti sfugge che il leader ucraino ha chiesto aiuto agli Usa. E che gli Usa sono tra i maggiori contributori di aiuti militari e di ogni genere e che gli Usa hanno tutto l’interesse a difendere una nazione aggredita nel cuore dell’Europa, sia morale che economico. E ti sfugge anche che esista si l’opportunità politica ma che esiste anche quella che un tempo si chiamava solidarietà tra popoli. Quando, soprattutto si ha a che fare coi dittatori.
    Che si è creata una coalizione internzionale di cui gli Usa sono i primi contributori, che sono la prima potenza economica mondiale…ti sfuggono tante cose.

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  5. E i Curdi, che chiedono aiuto a tutti e nessuno se li cura? E lo Yemen, dove tra l’indifferenza generale si sta ultimando un genocidio? E il Tibet? Anche loro chiedono aiuto. E il Nagorno Karabakh (fotocopia dell’ Ukraina, ma in Armenia)? Niente solidarietà tra i popoli? oppure non hanno nessuna risorsa su cui mettere le mani?

    Suvvìa.
    I dittatori degli Emirati, per fare un esempio, vanno benissimo, gli regalano persino i missili.
    R
    non è vero che nessuno se li cura e tu lo sai benissimo, la situazione internazionale è complessa non puoi ridurla alle tre righe che ti servono per criticare gli USA.
    E poi non sei tra quelli che dicono che gli americani devono stare a casa loro? Dunque? Qui si tratta di un paese che si trova in Europa e l’Europa è una unione di paesi democratici (o quasi). E gli Usa sono una democrazia potente e non può permettere che il russo minacci il mondo attraverso l’Ucraina, la posta in gioco qui è ben più alta con tutto il rispetto per TUTTI quelli che soffrono discriminazioni e guerre. Ma è mai possibile che una persona intelligente come te non lo capisca? Tu saresti per la solidarietà verso tutti tranne che verso gli ucraini? Non funziona cosi, Nencioni, il mondo non è fatto su misura delle tue antipatie o simpatie, ma è molto più complesso. Fattene una ragione e riponi l’eskimo, ormai ha tracce di muffa.

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  6. “Palle sparate a raffica”
    Palle o non palle(per me c’è molto di vero), quella è la verità per Putin, per il popolo russo e per molti altri Paesi del mondo. Guarda caso la “verità” non è solo da una parte, e non è solo la narrazione dell’Occidente. Se si vuole raggiungere un accordo occorre scendere dal piedistallo di superiorità dell’Occidente e misurarsi anche con le ragioni degli altri.
    Putin detiene il potere da più di venti anni, e più di tutti conosce la storia del suo Paese e di come la Russia sia stata progressivamente circondata da basi Nato micidiali (una minaccia che oggi potrebbe diventare concreta), e come ad essa siano state tagliate tutte le vie di collaborazione con i partner naturali europei. Putin conosce più di tutti come siano andate le cose con l’Ucraina, perciò prima di parlare di “palle sparate a raffica” -certo non sarà tutto oro colato- cerchiamo di tenere nella giusta considerazione i fatti storici. E soprattutto sediamoci ad un tavolo con la seria intenzione, almeno, di fare cessare il fuoco. Poi la diplomazia dovrebbe fare il resto.

    R le ragioni non si fanno coi kalashnikof o coi carri armati o massacrando i civili. Quello è barbarie. Putin qui e Putin li,,,si detiene il potere, certo e lo deterrà ancora perché si fa le leggi per restare al potere a vita…cioè un despota che minaccia il mondo di lanciare missili da tutte le parti se non si fa come vuole lui? e io dovrei credere alle palle che lancia? anche no grazie. Basi Nato micidiali? Ma che dici? Micidiali de che? è lui che ha invaso l’Ucraina no la Nato che invade la Russia, ma come bisogna dirlo?

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  7. Signora Gazzato, stiamo cercando in molti, con garbo e pazienza, di aprire una fessura nel suo muro manicheo.
    Se non può scrivere niente di diverso dal mainstream, in quanto amministratrice di un blog, lo dica, e noi rispetteremo il suo ruolo.
    Ma io non riesco a credere che lei sia davvero convinta di quello che afferma.
    Su altri temi è più realista e razionale, argomenta, contesta, mentre su questo parla per slogan.
    Come dice Nencioni, questa guerra è diversa da tutte quelle degli ultimi 30 anni.
    Negli altri casi i media hanno trasmesso pochissime notizie, nessuno ha minimamente ipotizzato di mettere le sanzioni all’aggressore (USA, Francia, Arabia Saudita ….). Anzi, le sanzioni le hanno messe all’aggredito (all’Irak, alla Siria, allo Yemen, alla Libia …) Le sanzioni contro Assad, colpevole solo di voler domare una rivolta contro il proprio governo riconosciuto internazionalmente, non le hanno tolte neanche sui medicinali che servono per soccorrere i terremotati.
    Eppure Assad ha fatto più o meno quello che ha fatto Zelensky per domare la secessione del Donbass.
    Possibile che non riusciamo a vedere le analogie e il doppiopesismo che è sotto gli occhi di tutti?
    Diciamo piuttosto che siamo una colonia americana e dobbiamo chinare il capo. E’ l’unica chiave di lettura razionale.
    R
    Lenzini. sia chiaro una volta per sempre, io scrivo quello che penso, non si sforzi, lei o altri di “aprire fessure nel mio muro manicheo” e non si azzardi ancora a scrivere simili SCEMENZE, non è la prima volta che lo fa, ma questa è certamente l’ultima.
    E non scherzo.
    Ragioni lei piuttosto che dare lezioni a me. E cerchi di trovare un pertugio nel suo di muro per vedere se capisce che siamo in democrazia e le mie idee valgono almeno quanto le sue. Le è chiaro? Qui non si tengono lezioni e non si cerca di convincere nessuno: si può discutere ma qui nessuno ha cattedre né pulpiti.
    Sono stanca di ripeterlo, il prossimo finisce in cestino. Le è chiaro o devo dirglielo in inglese: STOP IT!
    E non butti li lezioni di geopolitica spicciola dalle quali mi dissocio totalmente.
    Ho spiegato molte volte che il blog è mio e scrivo le MIE idee. Se lei non riesce a crederlo sono problemi suoi.

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    • @lenzini: lei ha solo da ringraziare, e dovrebbe farlo in ginocchio, che Mariagrazia investa il suo tempo a rispondere, altro che darle del manichea. Non so la proprietaria del blog dove trovi i nervi e la pazienza. Manco fosse pagata per farlo. Ma come si permette???
      R
      Grazie Francesco

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  8. I commenti troppo polemici o che insistono su posizioni troppo critiche che esasperano ogni discussione o scendono nel personale o che ritengo a mio insindacabile giudizio impubblicabili, VERRANNO CESTINATI.
    Non impongo a nessuno né di leggere il mio blog né di commentarlo. E chi ci trova “muri manichei” è libero di scegliere tra le miriadi di possibilità che la rete gli offre.
    Se volete scrivere qui attenetevi ai temi e alle regole.

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  9. Signora Gazzato, mi permetta di fare qualche considerazione di lingua italiana e di tecnica di comunicazione, a prescindere dal merito.
    Analizzare i fatti storici e trarne delle conclusioni non significa mettersi in cattedra e voler dare lezioni di geopolitica.
    Al contrario, chi si mette in cattedra è chi fa delle affermazioni apodittiche, magari rinforzate da aggettivi – che invece io non uso praticamente mai – senza portare fatti a sostegno di quello che dice. In altre parole, ci chiede di credergli perché lo dice lui o perché “lo dicono tutti”.
    Le citazioni di fonti, in questo contesto, lasciano il tempo che trovano, perché, in tempo di guerra, sono tutte di parte e inficiate dalla propaganda. Come quando, nella prima guerra mondiale, si cantava “per far contro il nemico una barriera” e “non passa lo straniero” mentre era l’esercito italiano che stava invadendo i territori amministrati dall’Austria, come stanno facendo i russi in Ucraina.
    L’unico riferimento comune è la logica, l’analisi causa/effetto, la ragionevolezza delle spiegazioni che vengono date; l’appello alla nostra intelligenza e alla nostra libertà di pensiero. Ed è questa la linea che cerco sempre di seguire.
    R
    questo è quello che pensa lei Lenzini.
    Quello che lei insinua qui per me non è accettabile, con questi presupposti lei vuole “insegnare” a me e a chi la legge, come si dovrebbe “comunicare”.
    Mi pare presunzione e ulteriore polemica e anche ulteriore argomentare in modo saccente.
    Parli del “merito” altrimenti mi costringerà a cestinare.
    Lei forse non se ne rende conto ma le affermazioni “apodittiche” le sta facendo lei.
    Lenzini, non abusi della mia pazienza è davvero al limite.

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    • “Le citazioni di fonti, in questo contesto, lasciano il tempo che trovano, perché, in tempo di guerra, sono tutte di parte e inficiate dalla propaganda…

      L’unico riferimento comune è la logica, l’analisi causa/effetto, la ragionevolezza delle spiegazioni che vengono date; l’appello alla nostra intelligenza e alla nostra libertà di pensiero. Ed è questa la linea che cerco sempre di seguire.”

      Ricapitolando: i fatti li ignoro perché vengono riportati sistematicamente falsati (al che, una mente razionale, chiederebbe quali verifiche abbia fatto per dimostrarne la falsità, ma lasciamo scorrere). Quindi sulla base dei non-fatti elaboro ecc.ecc.

      È come se io, ricercatore, ignorassi i dati che il mio strumento mi fornisce su un dato esperimento perché affetto da errori di sistema… Ma poi costruisca in libertà le mie teorie.

      A Luigi la teiera di Russell fa un baffo. E nonostante si accredita come perseguitore di un metodo scientifico. Ah Luigi…!
      R
      “La teiera di Russell (in inglese Russell’s teapot) o teiera celeste è una metafora introdotta dal filosofo britannico Bertrand Russell per confutare l’idea che spetti allo scettico, anziché a chi le propone, l’onere della prova in merito ad affermazioni non falsificabili, in particolare in ambito religioso.”
      Bella metafora.

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  10. Cara Mariagrazia,
    Ormai il fact-checking, in italiano il “cercare di non sparar c…” è diventato IL peccato mortale. Oggi Tizio è cattivo: e tutti a dimostrare che è cattivo. Domani è cattivo Caio: e Tizio diventa buono. L’attualità purtroppo è quello che è. non è un’ assemblea di condominio, ma anche nelle assemblee di condominio se la casa sta franando non lo decide l’inquilino con più millesimi. Ti irrita ammettere che stiamo perdendo tempo, soldi e futuro in una guerra decisa da altri? E figurati se non irrita anche me…
    Sul serio credi che la maggior parte del mondo che NON sanziona la Russia abbia torto e noi ragione? Non ti sfiora mai il dubbio che un comico salito con un golpe a capo di una Nazione talmente opaca e corrotta da non avere i requisiti per entrare nella CEE (figuriamoci nella NATO) possa non essere la figura più affidabile a cui regalare senza controlli armi a lunga gittata?
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    R
    troppe domande Nencioni, fammene almeno una alla volta e ti informo che non sono obbligata a rispondere neppure a quella. A te non viene mai il dubbio di essere tu quello che ne spara qualcuna di troppo?

    Rispondi
  11. E come sempre glissi e scopi sotto il tappeto ciò che rende noi e gli USA e tutto il cucuzzaro un po’ meno credibili nelle nostre virtuose rimostranze.
    Abbiti ragione così… D’altra parte conosco gente che pur di vincere bara anche al solitario con le carte.

    R
    Alberto, facciamola un po’ finita, non posso pubblicare in continuazione e ripetutamente cose cosi sgradevoli e strumentali, o critiche personali gratuite rivolte a me, non ti è concesso, mi spiace. Guarda avanti e attieniti di più ai temi e vedrai che non cancello. Non voglio che questo blog diventi un ring o un ping pong, lo vado dicendo da quando l’ho aperto, Oltre a leggere devo anche controllare che non ci siano sfondoni o parolacce o similari e che quanto scritto rientri nell’etica del blog, poi cancellare o cestinare non mi piace per nulla, anzi mi complica la vita e mi fa perdere del tempo ulteriore. E se non tolleri le mie regole, mi dispiace ma non sono qui per fare lo sfogatoio di nessuno e mi sono data delle linee guida che intendo seguire, costi quel che costi. Non voglio avere ragione, ma ragione di che che siete (quasi) tutti contro di me a protestare continuamente e niente di quello che scrivo vi sta bene. Ma prova tu a metterti da questa parte, credo che resisteresti un minuto o poco più.

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    • @Nencioni: un uomo maturo, forse persino anziano, che si comporta stizzito come un 15enne andato in bianco. Non le viene da porsi due domande?

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  12. Francesco, non serve che riporti i passaggi del mio messaggio che evidentemente non ha capito. Sarà colpa mia che mi sono spiegato male …
    Faccio anche io ricerca scientifica (per hobby, non per lavoro). Se mi cerca su ResearchGate mi trova.
    Non le dico quante pubblicazioni scientifiche ho trovato che, partendo apparentemente da dati di fatto, arrivano a conclusioni bislacche, che poi vengono regolarmente sconfessate da successive ricerche scientifiche.
    Ovvio che si deve partire dai dati di fatto, ma non si deve partire per pigrizia dalle interpretazioni che ne vengono date strumentalmente. Bisogna arrivare ai dati grezzi, e questi non ce li danno i media.
    Bisogna confrontare le fonti e cercare le convergenze, i punti di accumulazione dell’insieme. Uno studio basato su dati fasulli sarà uno studio fasullo.
    E, soprattutto, non ci dobbiamo accontentare della prima spiegazione che ci viene in mente.
    Prima di tutto dobbiamo verificare che stia in piedi e non sia in contraddizione con se stessa, come nel caso di tante spiegazioni sommarie che trovo scritte su questo blog riguardo alla guerra.
    E poi dobbiamo verificare che sia in grado di dare un senso a quello che succede e che permetta di prevedere efficacemente quello che succederà.
    Se una spiegazione del passato o del presente non permette di prevedere con buona affidabilità il futuro non è una buona spiegazione.
    Il ragionamento scientifico funziona così.

    R
    A me pare che Luigi si spieghi benissimo. Solo un cosa: ma perché se Luigi trova scritte su questo blog ” tante spiegazioni sommarie”
    insiste e persiste nel frequentarlo? Io non so se esistano “spiegazioni scientifiche” a questo quesito ma non mi accontenterei della “prima spiegazione” per pigrizia.
    Mi riservo di “verificare” se sono in grado di dare un senso a questa frequentazione considerando i presupposti così bene esposti nella pur succinta “analisi” del sopracitato.

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    • @Luigu: Ed invece per me la ricerca è un lavoro e non un hobby. Non spieghi a me come funziona la scienza. Ed eviti di prendere ulteriormente per i fondelli applicando il metodo scientifico alla sua visione dell’attualità, su.

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  13. Signora Gazzato, la ringrazio della replica garbata anche se elegantemente ironica.
    Perché continuo a frequentare questo blog?
    Perché spero che, piano piano, la realtà e la ragionevolezza riescano a farsi strada attraverso le interpretazioni sommarie e gli slogan, e ad emergere in superficie.
    Per questo porto tanti argomenti, faccio tanti raffronti, provo ad approcciare la situazione da punti di vista diversi e convergenti.
    Alla base di tutto questo lavorio c’è la consapevolezza dell’intelligenza dei miei interlocutori, e la fiducia che, se gli prospetto le cose dal punto di vista giusto, convengano sostanzialmente con la mia interpretazione.
    In altre parole, credo che io e chi non è d’accordo con me siamo arrivati a conclusioni diverse solo perché non siamo partiti dagli stessi dati, o perché abbiamo trascurato qualche informazione o qualche passaggio.
    Questo perché la realtà è una, e, se analizziamo bene i fatti e facciamo ipotesi razionali, prima o poi ci dovremmo arrivare tutti vicino.
    Indubbiamente, scrivo anche perché leggermi mi gratifica, specialmente se riesco a scrivere cose che non sono state ancora scritte da altri e mi appaiono scritte bene.
    I conflitti non mi scoraggiano.
    Ho lavorato a lungo in ambienti dove c’erano conflitti anche personali.
    C’erano persone che non avrei mai invitato a cena a casa mia, ma quando si teneva una riunione di lavoro, ci interagivo seriamente e tranquillamente.
    Alla fine, potrei girare la domanda a lei. Perché pubblica la maggior parte dei miei messaggi invece di cestinarli tutti o bandirmi dal blog?
    Immagino che la sua risposta sia simile alla mia.

    R
    Lenzini, la sua modestia è la prima cosa che si evince leggendola, manca solo che si dia anche le risposte.

    Rispondi
  14. Sono stato moderatore per la sezione “Eros e nudo” del maggior forum fotografico d’Italia, ti dico niente. La delicatezza del tema e la suscettibilità delle primedonne “photographer”, quelli che mettono il logo col “ph” perchè fa più figo… il tutto svicolando tra banalità, bruttezza e porno.
    Ma il brutto non si cancellava, si SMONTAVA con la critica. Faticoso? Anche sì, ma non mi obbligava mica nessuno.
    R
    Ma bravo! ne hai viste cosi tante nella vita ( gratis? mah )?
    Più faticoso questo e fra un po’(po’) mi stanco. Lo sento.

    Rispondi
    • @Mariagrazia “…ne hai viste cosi tante…”
      NOIOSE, credimi. Foto noiose, uguali una all’altra, scattate col rivoletto di saliva all’angolo della bocca, tipe in bianconero sullo stile “…E allora accarezzo la mia solitudine..” (Gianna Nannini).
      Due marroni.
      Tra le poche VERAMENTE che dicessero qualcosa la maggior parte era di fotografe donne, le uniche che riuscissero a visualizzare l’eros senza abbassare la mutanda. E gratis, sì, il forum non pagava.
      Viceversa per un periodo della mia vita professionale mi sono occupato di cercare pubblicità abusive dei nostri prodotti (io ero nella Farmaceutica) in siti non autorizzati. E anche se non ci crede nessuno, anche lì visto il primo poi che noia che barba…
      Non c’è niente di nuovo. 😉
      R
      beh e ora rientriamo nei temi, please.

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  15. “[…]Prima di tutto dobbiamo verificare che stia in piedi e non sia in contraddizione con se stessa […]” (L.L.)
    Leggendo questa frase mi è automaticamente venuta in mente la tesi secondo la quale a tenere in piedi la guerra è Biden. Sono d’accordo che gli USA ci guadagnino, ma se la Russia smettesse di attaccare Biden si attaccherebbe al tram. E se la guerra dal 24/02/2022 facesse comodo soprattutto agli USA, perché Putin l’avrebbe cominciata?
    Io potrei dire con la stessa logica che la guerra la tiene in piedi la Cina che, ambigua, fa finta di mediare, ma intanto indebolisce Europa e Russia mentre si sta comprando l’Africa.
    R
    già, vero la Cina è molto furba coi suoi palloncini intanto nasconde i palloni veri.

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  16. Mauro, siamo d’accordo che gli USA ci guadagnano, e molto.
    Indeboliscono la Russia.
    Soprattutto indeboliscono l’Europa, che gli ha sempre preoccupati, specialmente se unita.
    Impediscono la saldatura tra la tecnologia dell’Europa e le risorse naturali della Russia, che è il loro peggior incubo.
    Consolidano la NATO rafforzando il loro controllo su Europa, Mediterraneo e Medio Oriente, e fanno felici i fabbricanti di armi, grandi elettori dei presidenti.
    Fanno felici i petrolieri con l’aumento dei prezzi e la rinuncia dell’Europa agli idrocarburi russi.
    Distraggono la propria opilione pubblica dai problemi interni, che non sono pochi.
    Se Putin smettesse di attaccare, gli ucraini contrattaccherebbero, e forse invaderebbero le regioni di confine della Russia. E Putin sarebbe deposto e sostituito con uno più duro di lui.
    Perché la Russia ha attaccato se non le conveniva?
    Perché ha sbagliato i conti e non credeva che l’Ucraina fosse così armata.
    Ha fatto un estremo tentativo di impedire che entrasse nella NATO, ma gli è andata male.
    Le guerre spesso si sbagliano.
    Anche gli americani, se avessero fatto bene i conti, non avrebbero invaso l’Afghanistan rimettendoci la faccia dopo 20 anni di guerra inutile.
    Resta un dubbio che non riesco a a chiarire.
    Chiaro che la Russia, sentendosi accerchiata, si sarebbe avvicinata alla Cina.
    Chiaro che la Cina, pensando “la prossima volta toccherà a noi” si sarebbe avvicinata alla Russia.
    Ma allora, perché gli americani hanno mandato la Pelosi a sfruculiare a Taiwan? Non sarebbe stato più saggio tenersela buona la Cina? Così l’hanno spinta tra le braccia della Russia. E, magari, l’India si accoderà ….
    O hanno in mente un progetto machiavellico che mi sfugge, o hanno fatto una stupidaggine.
    R
    n.c.

    Rispondi
    • È un po’ il suo metodo. Foraggia presunte minoranze etniche russe, mai definite se non con il blando “parlano russo” (che peraltro è anche la prima lingua di Zelensky, tanto per dire) un po’ ovunque ai suoi confini. Un mio amico estone mi ha riferito che nel suo paese la nutrita comunità russa locale ha parecchio alzato la cresta dopo l’invasione dell’Ucraina. Non sono mai soggetti discriminati, ma deboli si, il sentirsi appartenere ad una grande Russia idealizzata ma non davvero conosciuta (vivono al comodo in una democrazia occidentale) li fornisce una identità. Per questo Finlandia e baltici sono preoccupati e ne hanno ben donde.
      Non credo un attacco militare alla Moldavia, ma forse potrebbe favorire una insurrezione con l’appoggio delle truppe ivi presenti ed indire un altro referendum farlocco. La Moldavia è davvero troppo debole per opporsi. Bisogna vedere se questo rientra negli interessi degli autonominati “governanti” della transnistria visto che tutto lo sbocco commerciale è verso la Romania e verrebbe immediatamente chiuso. Dovesse però ripetersi lo scenario del Donbass al confine con l’UE, allora sarebbe necessario un intervento NATO a mio avviso. Speriamo di no. Buon weekend
      R
      certo, speriamo ma lo abbiamo fatto anche prima dell’invasione esattamente un anno fa.
      Grazie, buon week end anche a lei Francesco.

      Rispondi
  17. Ora anche la teoria che Putin minaccia la Moldavia!
    Ma se non ha neppure le forze per vincere contro l’Ucraina! Impensabile che voglia aprire un altro fronte!
    Diciamo piuttosto che gli altri hanno intenzione di approfittare della guerra per annettere la Transnistria (o alla Moldavia o all’Ucraina, dato che si trova in mezzo tra i due).
    E la Transnistra attualmente è uno stato sovrano russofono.
    Putin ha affermato che la sua intelligence lo ha informato di un piano per fingere un attacco alla Moldavia con soldati ucraini travestiti con divise russe prese ai morti.
    Mi sembra che la spari grossa, ma è sempre più credibile di un attacco vero alla Moldavia. Tra la Russia e la Moldavia c’è l’Ucraina. Impossibile attraversarla, sia via terra che con gli aerei!
    R
    doppio n.c.

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  18. Infatti.
    Il problema è che ha le sue idee su quello che era già suo, e non collimano con le nostre….
    R dovrebbero? e in base a quali dogmi?

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