La tignosa

E se smettessimo di andare in macchina? Già, sembra utopia, le nostre ormai non sono più strade ma camere a gas. E l’inquinamento portato dai carburanti è fumo che paghiamo carissimo. E la polemica sulle accise va avanti e continuerà fino alla fine del governo Meloni. Perché l’opposizione non trova altri argomenti? Anche, ma soprattutto perché di colpo l’italiano ha scoperto che paga le accise sulla benzina. Vergogna, inaudito, udite udite e i benzinai scioperano perché neppure loro lo sapevano o facevano gli struzzi.

Ora Meloni dovrebbe ridurre le accise e aumentare il debito perché cosi fan tutti e cosi deve fare anche lei. Fare uno sconto sulla benzina non sarà cosi drammatico. Non faccia la tignosa. Perché all’italiano medio ma anche anulare e mignolo, la benzina interessa più della moglie.

Però e se imparassimo ad usare le gambe quando proprio non serve andare in auto sempre e comunque? andiamo a piedi a comprare anzi a non comprare le sigarette. Bici e scooter o monopattini, per carità peggio che andar di notte, non ci sono piste adeguate e rischiamo la vita. Andiamo a piedi, riscopriamoli, sono li, in fondo, dopo le caviglie. Lo so che si fa fatica e che bisogna procedere con la maschera antigas, ma, se ci andiamo in tanti, le strade si liberano almeno un poco e così risparmiamo sulle accise, cioè sulla acci…benzina, acci…denti.

14 commenti su “La tignosa”

  1. A me pare che il governo abbia perso un po’ la bussola, perché stare all’opposizione è più facile. Però è vero che gli italiani pare che si siano accorti oggi che pagano tanto la benzina. Paghiamo tanto tutto, ormai siamo in un’economia di guerra…come qui sopra, mi pare, io intervengo da poco ma ho sempre letto tanti commenti.
    Beh, sarà che forse non gli piace litigare e nei blog non si fa che litigare.
    R
    ha ragione, ma si litiga un po’ dovunque, il clima non è buono in molti sensi.

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  2. A me sembra una tempesta in un bicchier d’acqua.
    Negli ultimi tempi del suo governo, Draghi ha ridotto le accise, lasciando al governo successivo l’onere di continuare a finanziarle.
    Il governo successivo, per il momento, non ha trovato i soldi, e le ha ripristinate portando il prezzo della benzina ad un livello – badate bene – che è comunque inferiore a quello precedente alla riduzione delle accise.
    Il fatto curioso è che allora nessuno si scandalizzava per il prezzo al litro superiore ai 2 euro (colpa della guerra e delle sanzioni!), mentre oggi tutti si stracciano le vesti per 1,8 euro.
    E si lamentano anche gli ambientalisti, che hanno sempre predicato che i consumi inquinanti vanno disincentivati con la tassazione.
    E’ il gioco della politica.

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  3. P.S. Io faccio mediamente 5000-6000 km all’anno perché a Roma vado sempre a piedi e con i mezzi pubblici. Uso la macchina solo per le vacanze e per andare fuori città. Se facessero tutti così le accise non sarebbero un problema grave.

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  4. Giusto usare meno l’auto. e anche l’aereo(c’è chi lo usa per fare shopping a Roma), e usare di più gli organi di cui madre natura ci ha forniti, è proprio quello che avrebbe dovuto dire anche la Meloni, e nessuno l’avrebbe criticata.
    Ma la Meloni diceva tutt’altro quando era tempo di fare opposizione, per la precisione ecco cosa diceva:
    https://video.ilriformista.it/quando-giorgia-meloni-tuonava-contro-le-accise-sulla-benzina-e-uno-scandalo-pretendiamo-che-vengano-abolite-2-31656/
    Adesso che sarebbe tempo di realizzare quanto sosteneva con foga, si accorge che non è possibile?
    Delle due l’una: o ieri lei era una “sprovveduta” , oppure oggi prende per fessi colori che ci hanno creduto.

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  5. Giorgia Meloni tuonava contro le accise nel 2019, che sembra ieri, ma nel frattempo ci sono stati 2 anni di pandemia e una guerra ancora in corso fra paesi fornitori di petrolio. La polemica delle opposizioni è strumentale e finalizzata solo a rompere le scatole al governo. E’ evidente che le accise adesso sono le stesse di quando c’era Renzi, Conte, Letta, Monti e financo Berlusconi. Meloni non ha aumentato nulla. Poi Draghi le ha provvisoriamente tagliate quando la benzina era a 2 euro e venti. Adesso è a 1 e 80 accise comprese e Meloni, che in questa campagna elettorale non ha mai detto di poter tagliare le accise, si è riproposta di mettere un tetto all’iva qualora il prezzo dovesse salire troppo.
    Aggiungo una considerazione economica, parlando da profano. Se il consumatore è disposto a spendere 1,80 euri per un litro, la compagnia lo venderà a quel prezzo. Se lo Stato ci mette 20 centesimi, la compagnia lo venderà a 2 euri, tanto ci pensa l’erario a riportare il prezzo a 1,8. E questo è un mercato drogato (o Draghiato) che favorisce la speculazione delle compagnie.
    R
    e non solo delle compagnie. Un governo politico (comunque la si pensi) dopo anni e anni di governi raffazzonati non può avere vita facile in Italia.

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  6. La polemica delle opposizioni sulle accise della benzina è patetica. Questa estate, sbarcato in Corsica dall’Italia, la benzina in Francia oscillava tra i 2.10 ed i 2.30. All’opposizione, alle casalinghe di Voghera , a tutte le shampooiste d’Italia, a tutti i pelosi buonisti del Paese raccomanderei di essere un pò più seri. Paghiamo le accise per la guerra contro il Negus e questi rompono le tavernelle alla Meloni? La Meloni è al governo da tre mesi ed i due terzi della finanziatia se sono andati per calmierare il gas. Ma questi fenomeni credono che siamo il Qatar e che lo Stato abbia mezzi senza limit? Intanto l’EU si sta preparando a scuoiarci con le case e tutti zitti. Ma i cervelli ce li siamo impegnati al Monte ?Meno male che tra qualche giorno vedremo Zelinski a Sanremo. E magari chissà Putin a Castrocaro. Siamo sempre più la patria di Pulcinella.
    R
    per Castrocaro dovrà aspettare, ha altro da fare che cantare…e Zelensky fa benissimo ad andare a Sanremo. Ancora co’ ‘ste casalinghe di Voghera?

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  7. Sono d’accordo con lei che Zelinsky fa benissimo ad andare a Sanremo, visto che è un attore. Il posto giusto per gli attori è il palcoscenico.
    Secondo me ha fatto male invece a candidarsi come presidente dell’Ucraina ed a precipitarla nella distruzione in atto, per le sue provocazioni alla Russia prima, e poi per il suo rifiuto di qualsiasi trattativa con i russi per far finire la guerra.
    R
    certo, come poteva non approfittare per gettare altra m…su di lui? Lei nn si smentisce mai Lenzini, la sua empatia nei riguardi di quel popolo si nota tutta in questo suo commento, ridicolizzare Zelenky le fa piacere a quanto pare. Se gli ucraini lo hanno eletto a pieni voti il motivo c’era o lo stiamo vedendo tutti, tranne lei e quelli che vorrebbero calare le braghe davanti al prepotente russo che sarebbe stato “provocato”…povera stella…

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  8. La signora Gazzato ha mai pensato per un solo istante a mettersi nei panni di una signora Ucraina? Ha idea di cosa signichi vivere per mesi sotto zero, con lunghi e costanti black out, con acqua fredda, senza la possibilita di farsi una doccia od un bagno ristoratore , con l’angoscia di non sapere se ci sarà un negozio aperto che le venderà del cibo, con il trrrore che prima o poi uno di quei terrificanti sibili si schianterà sulla sua casa, chiedendosi come morirà , se con salvifico colpo in testa o dopo giorni sotto quintali di macerie? E la disperazione è che è così dal primo giorno e dall’angoscia di sapere che niente cambierà se non si mettono a parlare con i russi ? Che tutti questi sacrici sono inutili? Mi fanno ribrezzo quelli che pontificano di libertà, resistenza, eroismo a centinaia, migliaia di chilometri al calduccio dei loro riscaldamenti a palla. È questa la pietas? Se non fosse perche mi è insopportabile la sofferenza della gente, direi che è il cladsico caso di quelli che fanno i gay con il feretano altrui. Che miseria morale. Ed intanto s Sanremo, tra lustrini, nani e ballerini Zelinski va a mietete le ovazioni dei buonisti, degli ipoctiti, delle casalinghe di Voghers r di tutte le shampooiste d’Italia. Sprriamo che quella sera Mattarella vada a Castrocaro.
    R
    lo faccia ai russi questo bel pistolotto sono loro che fanno quello che descrive, non ha bisogno di dirlo a me. Ma per chi mi ha preso? Guardi che non sto a Voghera e se ci stessi le risponderei allo stesso modo.
    Gli ucraini vogliono la loro libertà e combattono per quella se non fosse cosi l’esercito russo sarebbe stato accolto coi fiori in mano. Ma alla prima: “uscite con le mani alzate” gli hanno risposto “andate a farvi fottere”…e credo lo direbbero a chiunque gli proponesse di calarsi le braghe, combattono per la loro libertà non ce l’hanno scontata come lei.

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  9. Signora Gazzato, cerchiamo di guardare lucidamente la situazione.
    Gli ucraini non combattono per la libertà, che non è mai stata messa in discussione, e che non potrebbe realisticamente essere posta in discussione.
    Putin non ha mai detto che vuole occupare e annettere l’Ucraina, ed è ovvio che sarebbe da ingenui solo immaginare che sia in grado di farlo.
    Gli ucraini combattono per reazione, perché sono stati attaccati, perché avevano armi sufficienti per poter resistere all’attacco, e perché chi gli ha dato le armi esigeva che le usassero per umiliare la Russia.
    La posta in gioco non è la libertà e l’indipendenza del popolo ucraino.
    Il peggio che il popolo ucraino rischiava era di accettare l’annessione della Crimea alla Russia, la concessione dello statuto speciale al Donbass, e la rinuncia ad entrare nella NATO.
    Non mi pare che per il popolo ucraino valesse la pena di sopportare tutte queste distruzioni per questioni tutto sommato marginali per la loro quotidianità.
    Sarebbe come se l’Austria invadesse il Sudtirolo e il governo italiano, per non dargliela vinta, sopportasse quotidiani bombardamenti su Milano e Torino piuttosto che sedersi ad un tavolo e discutere la questione.
    Questa guerra è un’assurdità ingiustificabile.
    Le sanzioni sono un’assurdità ingiustificabile.
    Siamo tutti pedine, a partire dal popolo ucraino e continuando con il popolo italiano e gli altri popoli europei, di un gioco tra USA, Russia e, sullo sfondo, Cina e India, per il dominio del mondo.
    E continuiamo a parlare di principi, di valori, di diritti, di empatia, ma siamo come il gallo che canta appollaiato sulla sommità di un letamaio.

    R
    Luigi, senta io la passo ma mi dissocio t o t a l m e n t e dalla sua analisi che di “lucido” ha ben poco.
    Lei non vuole vedere la realtà o la vuole vedere a modo suo (che assomiglia molto alla prop. russa). Faccia come crede. Ma non accusi me di scarsa lucidità che è solo sua, oltre a incredibile supponenza e presunzione. E la sua ultima frase la rimando al mittente, qui se c’è un gallo appollaiato sulle proprie convinzioni e che tenta di convincere gli altri della loro bontà, quello è proprio lei. E “letamaio” lo dica, eventualmente, di casa sua non del mio blog.

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  10. Secondo la “lucida analisi” di Luigi, qualunque nazione potrebbe invadere il vicino che, pur di non difendersi, discuterebbe la cessione parte del proprio territorio. Interessante teoria, direbbe Marco Aurelio.

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  11. Per letamaio non intendevo certo il suo blog, ma la guerra in Ucraina, dove si sta concentrando il peggio dell’egoismo, della spregiudicatezza e della cattiveria umana.
    Intendevo dire che rispetto a quello schifo che è la guerra in Ucraina non ha senso fare discorsi di alto profilo sul piano dei principi morali.
    R
    io penso esattamente il contrario. Bisogna farli e farne anche di più.

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  12. Mauro, pur di fare la sua solita ironia, fa finta di non capire i fatti compplessi che hanno portato a questa guerra, a partire dallo scioglimento dell’URSS e dalla fine della guerra fredda.
    Non è che un giorno Putin è uscito di senno.
    Se vuole, su internet trova documentazione in abbondanza per capire le cause e gli obiettivi di questa guerra sciagurata.
    Ci sono anche molti video su you tube nei quali storici importanti (Cardini, Barbero ….) e politologi (Sergio Romano, Lucio Caracciolo ….) lo spiegano in maniera facile da capire.
    Io l’ho capito. Perché non ci prova anche lei?
    Dovrebbe avere più fiducia in se stesso.
    Mi perdoni l’ironia, ma se la fa lei la faccio anch’io.
    R
    già, su internet gira tanta roba, evidentemente lei non sa farsi un’opinione senza andare a consultare gli “esperti” che propalano teorie o analisi orientate dalle proprie personali opinioni, convinzioni o ideologie. Provi lei a sottrarsi al fascino di falsi profeti e provi a guardare le cose da un altro punto di vista, quello delle vittime di questa guerra. Ma temo sia solo fatica sprecata.

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  13. Signora Gazzato, di solito, per farsi un’idea per quanto possibile chiara delle cose si consiglia di consultare varie fonti diverse: leggere piò giornali e non uno solo, ascoltare notiziari e programmi di approfondimento su vari canali televisivi, leggere qualche libro … Che altro?
    Lei invita a guardare le cose dal punto di vista delle vittime, cioè di chi subisce questa guerra senza averla voluta. Le vittime sono prima di tutto civili e militari ucraini, poi i soldati russi, poi, indirettamente, i civili russi.
    Poi ci sono i civili italiani ed europei che soffrono delle conseguenze economiche e sociali dell’essere sostanzialmente in guerra contro la Russia.
    Il punto di vista delle vittime è sicuramente di rabbia e disperazione a vario livello, e di odio verso chi ha voluto la guerra.
    Però considerare il loro punto di vista non aiuta a capire, perché le vittime di una guerra sono sempre i meno informati, i più ingannati dalla propaganda, i meno lucidi nella valutazione.
    Per capire le situazioni bisogna, al contrario, riuscire a sollevarsi in alto, come un elicottero o un drone, e cercare di vedere la situazione complessiva e non solo quello che abbiamo davanti agli occhi.
    Il rischio di questo approccio è di non vedere più la sofferenza di chi la guerra la vive in prima persona, ma non credo che ci sia chi non capisce questo aspetto, che è il più ovvio e ricorrente in tutte le guerre.
    Un aspetto che è comune alle guerre giuste e a quelle ingiustificate, alle guerre difensive e a quelle umanitarie. Solo chi le organizza e le gestisce fa queste distinzioni pretestuose.
    Per chi le vive, cioè prima di tutto la polazione, le guerre sono tutte orrende, sia che si vincano, sia che si perdano.
    Le guerre non vanno iniziate e, se qualcuno le inizia, va fermato immediatamente per via diplomatica. Non certo rispondendo alla violenza con altra violenza, che genera la spirale a cui stiamo assistendo da quasi un anno.
    R
    lei si è sollevato in alto? Forse troppo. Dovrebbe scendere perché da li ha visioni distorte. L’Ucraina è stata aggredita e viene aggredita da un anno, ha tutto il diritto /dovere di difendersi e chi non l’aiuta è un vigliacco. I sofismi qui non servono.

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  14. Signora Gazzato, se in strada c’è un tale che minaccia un altro con un coltello, lei pensa che la cosa giusta da fare sia fermare in qualche modo quello col coltello, dissuaderlo o metterlo in fuga in qualche modo, oppure pensa che la cosa giusta sia dare un coltello anche all’aggredito perché si possa difendere da solo?
    Pensa che chi si rifiuta di offrire il proprio coltello all’aggredito è un vigliacco?
    Per inciso, osservo che il termine “vigliacco” oggi è poco usato, mentre era usatissimo nel ventennio fascista.
    Io penso che il vero coraggio si dimostra bloccando l’aggressore in modo che nessuno si faccia male.
    Bisogna saper distinguere il coraggio dalla temerarietà e dalle reazioni aggressive.
    A maggior ragione quando non si decide per noi stessi, ma per il proprio popolo.
    R
    vigliacco non le piace? Allora preferisce calabraghe?
    E insiste…ma che esempi mi fa? ma lei pensa di parlare con Alice nel paese delle meraviglie? Smetta questo tono paternalistico, lei ha capito benissimo cosa intendo. Una società civile aiuta chi viene aggredito anche rifornendolo di armi se ne ha bisogno per difendersi, non faccia il furbo con me Lenzini. E visto che siamo rimasti pochi, lei, per non sbagliare, rimane fermo un paio di giri.

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