Distrazione

Maurizio Landini che applaudiva all’inno nazionale dell’ex unione sovietica suonato durante la nomina di un segretario della Cgil a San Lazzaro di Savena , sembrava un po’ “suonato” pure lui.

Obbrobrio vero, una cosa inguardabile, non so a chi sia venuto in mente ma Landini deve dissociarsi e chiedere scusa.

E poi  proprio ora con l’invasione della Russia in Ucraina, i morti e la distruzione che dura da un anno è più che mai non solo inopportuno ma veramente insopportabile.

Che cosa sarebbe successo se  a qualche nomina di sindacalista di destra  si fosse sentito, per esempio,  Faccetta nera?

Sarebbe successo il finimondo, ne sono sicura . Quindi queste nostalgie vanno evitate sempre ma più che mai ora con il conflitto Russia Ucraina sempre più cruento.

Facciano tutti un bel mea culpa a cominciare da Landini che, anche se era distratto, rischia di perdere molta della sua credibilità.

3 commenti su “Distrazione”

  1. L’articolo spiega bene che si è trattato di un errore materiale e che si intendeva suonare l'”Internazionale”.
    Landini, preso alla sprovvista, ha sorriso per la svista, ed ha applaudito il nuovo segretario, non l’inno.
    Il fatto che oggi la Russia, che non è l’Unione Sovietica, abbia attaccato l’Ucraina, non vedo che nesso abbia con questa banale gaffe.
    Purtroppo, nel clima politico velenoso degli ultimi tempi, sia la destra che la sinistra cercano di strumentalizzare pretestuosamente le gaffe degli avversari.
    Gli attacchi della destra in questo caso li trovo squallidi.
    R
    io li trovo giustissimi, questi errori non si fanno. Lei giustifica l’ingiustificabile.

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  2. L’inno russo ha le stesse note dell’inno sovietico. Non so se siano state cambiate le parole perché non conosco la lingua. Musicalmente a parte secondo me è il più bell’inno che si senta in giro.
    Questo non giustifica che venga suonato a sproposito in una cerimonia ufficiale, ma allo scopo di sgravare la posizione del disc jockey distratto, racconto un aneddoto accadutomi molti anni fa quando aiutavo una polisportiva per disabili. C’era un torneo di calcio con squadre di varie nazioni. Mi fu chiesto di procurare gli inni nazionali da suonare all’inizio delle partite. Li scaricai da internet e furono suonati a tutto volume. Dopo il torneo gli spagnoli ci fecero notare che avevamo suonato una vecchia versione del loro inno col testo che inneggiava al dittatore Francisco Franco. Ops!
    R
    divertente e significativo, certo si può sbagliare. Ma, a mio parere, specie in questo momento, la scelta del brano doveva essere oculata per non incorrere in errori cosi pacchiani e che possono passare per mancanza di rispetto per quella popolazione che soffre.

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