Anche si e no

Alla marcia pacifista di Roma mancava qualcuno. Sembrava un corteo gremito, tanta gente, colorato, tanta curia romana, tanto sindacato, tanto Conte e però…mancava uno.

Non si è visto, o solo di riflesso, molto di riflesso, ma c’era però, nel contempo, anche se malcelata, tanta Russia nei manifesti.

Inneggianti alla Pace con le bandiere arcobaleno che facevano bella mostra e davano un’aria pacifica e festosa alla gioiosa manifestazione. Ma io, non so perché, sopra a tutta quella gente, la maggior parte in buona fede, una parte assolutamente no, c’ho visto la faccia di uno che non c’era ma c’era.

Non ho visto nessun manifesto che gli dicesse, anche in piccolo, sottovoce, pianissimo un bel ” Putin go home”.

C’era? io non l’ho visto. Ecco che dunque mancava ma c’era.

Un convitato di pietra lavica che aleggiava sopra il corteo come un fantasma.

E Conte che spumeggiante grida Pace Pace…e ancora. “governo Meloni, ti diffido dal mandare ancora armi agli ucraini, basta mandare armi agli ucraini…” e poi ho visto anche un cartello con “basta sanzioni alla Russia.

E lui era dietro a quel cartello, ma non rideva. Non ride Putin. Lo avete mai visto ridere? Diffidare da chi non ride mai.

Le due marce per la pace si son fatte la guerra ( e questo per lui è già un risultato notevole), ma ci siamo abituati ai politici italiani che si scannano e poi fanno la pace per il bene del…potere.

Povero Letta, tremebondo e contestato, disagiato e dimissionario, ma se ne va? O resta la? O dove va? Forse si farà frate trappista questa volta: “ricordati fratello che devi morire”, sotto le armi pardon…non- armi dei pacifisti grillini.

Grillini o meglio dire Contini che hanno fatto i loro conticini e ora gli conviene di più stare con Putin senza starci però, non sia mai che si dica che loro stiano con qualcuno, loro sono un non- partito sempre, stanno sempre con chi gli va ma poi anche no. Anche si e anche no a seconda di come butta e ora gli butta cosi: pacifisti contro il governo Meloni e contro gli ucraini che stanno sotto le bombe da nove mesi e camminano nel fango tra le macerie delle loro città distrutte dalle armi di Putin. Mentre il conte Pacifista che scende in piazza, cammina sul velluto con le sue babbucce papaline.

A prescindere

Il governo ha reintegrato i medici e il personale infermieristico al posto di lavoro.
Giusy Pace, infermiera di Novara sospesa perché non vaccinata, ha detto che avrebbe dovuto scusarsi.
Ora che il governo avrebbe dovuto scusarsi è sbagliato: Meloni era all’opposizione e era contro il green pass esattamente come Giusy Pace. (Che bel nome).
Ma certamente una che è rimasta ingiustamente a casa senza stipendio per un anno, ha tutto il diritto di provare sconforto e di sentirsi nella posizione di chiedere di avere almeno un risarcimento morale. Andrebbe dato a tutti quelli che durante la pandemia sono stati trattati come appestati e però c’è ancora chi contesta la decisione del governo di reintegrare i lavoratori sospesi perché non vaccinati.
Un “sopruso antidemocratico”” che il PD ha trovato perfettamente in linea con la costituzione. Ora che non governa più qualsiasi cosa farà il governo Meloni sarà fuori da quella linea. Cioè: opposizione alla Totò…apprescindere.

Pubblicato oggi su Italians del Corriere della sera

Ipocrisia

Trattasi di opposizione bifasica. Un po’ come il siero che uso da anni di una nota marca cosmetica: da una parte idrata, dall’altra rigenera la pelle.

Ecco, la sinistra attuale neo oppositrice al governo Meloni è cosi: bifasica.

Ed ha avuto una occasione ghiotta per dimostralo: il decreto contro i rave party appena emanato dal neonato governo Meloni.

Eccolo lì, dicono, avete voluto votare i fascisti? E adesso vi tolgono la liberta di raveare, cioè di fare un po’ che cavolo vi pare nelle feste dove tante teste si riuniscono per festeggiare, cosa non è dato sapere ma festeggiare: musica tecno a palla fino a notte fonda, e occupazione abusiva di capannoni e aree dismesse, giorni di follia, sesso, droga and rock and roll e poi? E poi le tante teste se ne vanno, stanche di divertirsi, un po’ ammaccate, qualcuno finisce anche all’ospedale per motivi diversi tra i quali anche lo stupro e una valanga di spazzatura immonda rimane sul suolo per la gioia degli operatori ecologici locali.

Ma la sinistra dice no, Perdinci, ci tolgono la liberta di stare insieme, manifestare il nostro pensiero, e prendono a pretesto i rave,  una scusa come un’altra per impedire la manifestazione del dissenso.

Debora Serracchiani mi ha colpito per la tenacia dimostrata nel fare opposizione già alle prime mosse felpate ma non troppo del neonato governo (quasi mentre era ancora in gestazione), con quelle due nuove grondaie che ha in testa, un nuovo look che forse serve a recuperare qualche consenso sperduto.

Perbacco che grinta. Ma anche Letta non scherza: ritiratelo, dice, con forza e indignazione ne va della nostra libertà oh…manca solo Bersani che dica che la mucca in salotto sta rovinando il parquet.

Bifasica perché mentre critica il governo dimentica che con la mano sinistra dice (scrive) cose di sinistra ma non lo fa sapere alla mano destra che fa cose di destra. Tipo? Gli idranti e manganelli durante le manifestazione chiamate furbescamente, dei no-vax. Allora la liberta di manganellare e respingere con fumogeni e idranti era lecita e di sinistra?

Noto, solo un pochina di frenesia leggermente schizofrenica nell’esordio di questa opposizione. Magari nel decreto qualcosa va aggiustato ma tutta questa polemica mi pare solo pregiudiziale. Se ci sono vizi di anticostituzionalità non passerà mai il vaglio di chi è preposto a vigilare. Dunque? E poi il Parlamento farà tutte le obiezioni che sono giuste fare, ma dire che è già una norma fascista mi pare fare solo confusione.

Forse servirebbe  ogni tanto rivedere qualche concetto basico, tipo la differenza tra libertà e ipocrisia.

Bifasica e post moderna la sinistra italiana è sempre però uguale a se stessa e non cambia, ostinata fino alla morte a non vedere la trave nei propri occhi.