Molla

Scusate ma io trovo pretestuose e anche un po’ ridicole oltre che ipocrite, le critiche rivolte al Qatar e gli inviti che arrivano da più parti di boicottare i mondiali di calcio.

Noi italiani poi, abbiamo davvero poco da criticare, dovremmo farci ben bene un esamino di coscienza prima di criticare gli altri paesi, gli ultimi tre anni, solo per fare un piccolo esempio, hanno visto qui da noi una chiara diminuzione delle libertà personali, non giustificate dall’emergenza Covid e misure incongrue e sproporzionate.

Gianni Infantino, presidente Fifa, ha detto che noi occidentali abbiamo davvero pochi titoli per essere cosi severi, anzi, dovremmo aspettare i prossimi tremila anni prima di lanciare accuse di negazione dei diritti umani ad altri.

Io penso che abbia ragione.

Ma dirò di più, le critiche che arrivano dagli italiani nascondono un pochina di rabbia mista ad invidia, miscela esplosiva, per non essere tra le squadre che gareggeranno. E questo per ben la seconda volta di seguito.

Dovremmo chiederci prima di criticare, se non sia questa la prima molla che spinge a farlo e non la lotta a favore dei diritti umani, che si può fare, certo, ma non con queste modalità e in questo frangente. Per me si tratta solo di ipocrisia.

Pubblicato oggi (21.11.2022) su Italians del Corriere della sera

15 commenti su “Molla”

  1. Il campionato mondiale è una competizione sportiva al più alto livello, direi una istituzione, e non importa chi la organizza, né chi ci sta dietro, né davanti.
    Non importa nulla se l’emiro del Qatar sia un filantropo o un aguzzino, se crede in Allah o alla Trumurti, se legge Topolino o guarda riviste pornografiche.
    Criticare, protestare, boicottare, non serve a nulla, l’Emiro rimarrà quello che è e il calcio rimarrà sempre calcio. Lo spirito di competizione sportiva è sempre quello.

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  2. Sono d’accordo con entrambi.
    Mi infastidiscono molto le accuse di violazione dei diritti umani, che trovo pretestuose e che sottendono ragionevolmente intenti politici.
    Non è un caso che Paesi retti da regimi accusati di violare i diritti umani siano poi stati aggrediti militarmente; per citarne uno per tutti l’Afghanistan.
    Noto anche che la valutazione che i diritti umani sono violati viene fatta sempre usando il metro della cultura “occidentale”, o addirittura il metro della corrente “politically correct” della cultura occidentale, in aperta violazione del principio di autodeterminazione dei popoli.
    Osservo che le nazioni in cui teoricamente è stata portata la democrazia non sapevano usarla, e sono tornati a scegliere regimi totalitari, perché una democrazia che non si riesce a far funzionare significa anarchia e mancanza di valori di riferimento.
    In Afghanistan sono tornati al potere i Talebani non solo perché erano forti militarmente, ma perché evidentemente sapevano interpretare le esigenze culturali della popolazione meglio degli occupanti americani.
    Che ne sappiamo noi se per molte donne afghane il burqa non sia visto come un diritto e una comodità piuttosto che come un’odiosa imposizione?
    Osservo infine che, secondo me, la massima violazione di tutti i diritti umani è la guerra, che nega perfino il diritto alla vita.
    Per cui i capi di stato che denunciano violazioni dei diritti umani e poi fanno delle guerre – magari, paradossalmente per portare nel Paese aggredito i famigerati diritti umani – sono degli ipocriti criminali.
    Come disse Cristo, “Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra!”
    E di nazioni senza peccato ce ne sono veramente poche, come ha osservato onestamente e coraggiosamente Gianni Infantino.

    R
    non ci siamo: i diritti umani vanno promossi e difesi ma non boicottando un mondiale ma piuttosto promuovendoli all’interno dello stesso. Si può fare molto per esempio portandone uno (negato) alla ribalta prima di ogni partita.
    IL Burqa è un orribile strumento di tortura, le donne che lo portano lo fanno per adeguarsi a regole impostegli dall’alto. Le donne iraniane che combattono (anche) per la propria libertà di vestirsi come gli pare hanno tutta la mia solidarietà e spero che ce la facciano.

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  3. Signora Gazzato, va tutto bene, purché questi problemi se li risolvano in casa.
    Noi li possiamo aiutare, ma non abbiamo il diritto di intervenire, né direttamente, né penalizzando gli stati con sanzioni.
    Per me ogni popolo deve decidere come gestirsi in piena libertà.
    Se è sotto il dominio di una potenza straniera non lo può fare, ma se è indipendente, che sia gestito da una democrazia, una monarchia , una dittatura o una gerachia religiosa, sono problemi esclusivamente suoi, e li deve risolvere alla sua maniera, non alla nostra.
    Alrimenti, facciamo del neocolonialismo.
    Anche quando gli italiani attaccarono l’Etiopia dicevano di farlo per abbattere il feudaesimo, l’arretratezza, e portare la civiltà.

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  4. Qual è il limite per boicottare una manifestazione dove si ritiene che i diritti umani siano negati? Abbiamo visto mondiali di calcio disputati in Argentina (1978) e Russia (2018), olimpiadi in Cina (2022), Coppa Davis in Cile (1974, abbiamo pure vinto, ma ero molto piccolo e ricordo vagamente che c’era una feroce dittatura). Forse una vetrina internazionale può servire a quei Paesi per darsi una ripulita, ma temo sia solo quello che si vede. Però isolarli forse è anche peggio.
    Probabilmente il limite lo ha superato la Russia tentando di annettere un Paese confinante. Peccato che i mondiali da quelle parti li abbiano già fatti.

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  5. La sua opinione su Italians mi lascia basito. L’opinione di chi non vuole sentirsi intruppare e decide di andare controcorrente così per spirito di “bastiancontrarismo”.
    Dopo tutti gli scandali che, fin dall’inizio, hanno accompagnato il campionato mondiale nel Qatar con un’operazione esclusivamente che nulla ha a che fare con il calcio e lo spirito sportivo investendo circa venti volte la somma (già stratosferica) spesa per Russia 2018, dalla FIFA arriva ora l’ennesima follia: il divieto per i capitani delle nazionali di indossare le fasce arcobaleno «One Love». Ecco che dopo averci bombardato per anni con la mora lsuasion degli inginocchiamenti con le coccarde “arcobaleno” all’insegna della lotta alle discriminazioni e all’omofobia, ecco che ora arriva il dietro front: «No alla politica nel calcio, i giocatori indossino solo il materiale tecnico previsto dal regolamento». Il presidente della FIFA (quello che durante la conferenza stampa a Doha disse di «mi sento arabo, gay e lavoratore migrante») ha minacciato i capitani di sanzioni disciplinari: ogni fascia non autorizzata, oltre alla multa, sarebbe costata al calciatore un cartellino giallo, compromettendo la partecipazione della squadra alla Coppa del mondo. Se già di per sé questa manifestazione rappresentava una contraddizione con lo spirito di solidarietà (alla faccia di chi ha perso la vita per costruire stadi e alberghi), che fine hanno fatto i paladini del “calcio e dei diritti per tutti”? Tutti “buoni e zitti”? Paura? O forse – absit inuria verbis – è stato somministrato uno zuccherino (intinto di bromuro!)? Ecco la dimostrazione del fatto che le penosa retorica arcobaleno e buonista che riempie le politiche progressiste sia solo uno infido strumento alla mercè degli affari di un sistema ipocrita e ridicolo.
    Lo slogan della FIFA che recita «Per il mondo. Per il gioco» verrà sostituito con «Per gli affari. Per le multinazionali?». Questione di coerenza! Altro che ipocrisia come lei insinua!
    R
    la Fifa ha dato l’ok alle fasce arcobaleno. In quanto ai soldi spesi non è una novità di certo che i mondiali di calcio o il calcio in generale vede giri d’affari miliardari. Con tutto quello che c’è dietro. La mia lettera non intende certo affermare che non si devono promuovere i diritti umani, ci mancherebbe! Voglio dire che boicottarlo come qualcuno ha chiesto mi sembra ipocrita quando sappiamo bene che ci sono davvero pochissimi paesi che potrebbero scagliare davvero la prima pietra-
    Meno ipocrita e più produttivo porre l’accento sui diritti negati e cercare di approfittare dei mondiali per promuoverli in quei paesi dove sono scarsamente considerati.
    Il tono che usa nei miei riguardi, poi, mi pare leggermente sopra le righe.

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  6. Ho riletto bene la lettera di P. Giuseppe e mi pare molto chiara e pacata. Ma è possibile che chiunque osi non concordare supinamente con lei -cara Gazzato- venga accusato di usare “toni sopra le righe”. Ci spieghi quali sono …le sue righe.
    R
    Cioè, spieghi lei a me signor Francesco 2nd, questa frase cosa vuole dire? “La sua opinione su Italians mi lascia basito. L’opinione di chi non vuole sentirsi intruppare e decide di andare controcorrente così per spirito di “bastiancontrarismo”. E questa:” Questione di coerenza! Altro che ipocrisia come lei insinua!”
    cioè, Bastiana Contraria che insinua qualcosa solo per non farsi “intruppare”? Che elementi avrebbe il signor Pier Giuseppe per giudicare in questo modo? Da che cosa evincerebbe con tanta sicurezza quello che scrive? Da qualche riga che ha letto? Ma come si può pensare di giudicare una persona che non si conosce affatto attribuendole tout-court degli atteggiamenti negativi e qualunquisti? Non si possono esporre le proprie opinioni senza trinciare giudizi su persone affatto sconosciute?

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  7. Io mi riferivo alle sue parole. Ma dico cara Gazzato ha riletto la SUE parole della lettera su Italians? Le devo elencare che sue frasi tranchant come se avesse la verità in tasca? Un consiglio: si rilegga la sua lettera.
    R
    noto che lei entra qui solo per polemizzare. Qui le polemiche inutili non sono gradite.
    E neppure chi fa il furbo.

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  8. A me la lettera di Gazzato su Italians mi è piaciuta e mi è sembrata opportuna ed equilibrata.

    Ma, come mia abitudine, io rilancio e il rilancio finisce sempre per essere contestato.
    Io credo che quando si fa una cosa bisogna concentrarsi su quella e farla bene. Mescolare la politica, le ideologie – e financo le encomiabili preoccupazioni per i cambiamenti climatici, per la pace e per i diritti umani – con lo sport significa strumentalizzarlo e sminuirne il valore.

    Del resto le olimpiadi, i primi giochi internazionali, furono inventate proprio per avere un’occasione per avvicinare i popoli, stare insieme serenamente e in pace.

    Le polemiche e le manifestazioni di protesta in queste occasioni sono deleterie. Esistono altre occasioni più adatte per farle.
    R
    beh, almeno ogni tanto su qualcosa siamo d’accordo.

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  9. Buongiorno Mariagrazia, ogni volta che Severgnini la pubblica, il blog si anima. Altro che morto, Italians è ancora vivo e spero davvero continui, passando magari la gestione a qualcun’altr*.
    Venendo al discorso su Infantino, concordo con il pezzo di Severgnini di oggi. Un passo però mi ha colpito – ed irritato. Va bene, da occidentale chiederò scusa per i prossimi 3000 al resto del mondo per le malefatte mie e dei miei avi, senza chiedere al resto del mondo di fare altrettanto. Ma non sarebbe carino che il resto del mondo ci ringraziasse anche per quello che abbiamo dato come cultura occidentale negli ultimi 3000 anni, e che non mi sembra poco? Grazie. Buona giornata
    R
    Buongiorno Francesco, “il blog si anima”…ma si riferisce al mio o a Italians? perché io lo so bene che ogni cosa scriva su Italians provoca spesso “sfracelli”, lo noto anche dalle lettere pubblicate oggi ( persino una signora che non mi nomina ma mi da della Bastiana contraria e anche un po’ ignorante) e questo succede quasi sempre perché vado spesso controcorrente e non mi fa paura andarci e questo succede dovunque scriva e non scrivo solo qui o su Italians. Ma, forse ormai lei lo sa, non certo per spirito di contraddizione (come alcuni scrivono) ma perché “oso” dire come la penso sempre e comunque.
    Io non sono sempre d’accordo con le lettere che compaiono su Italians ( o altrove), anzi spesso sono contraria. Qualche volta ho ribattuto è vero, ma mai insultando come capita a me (di venire insultata) sulla mia mail e qualche volta anche sul mio blog. Trovo che la democrazia sia proprio potersi esprimere senza però per questo insultare o venire insultati e trovo che l’insulto qualifichi chi lo fa, sempre. In quanto al tema del giorno: rimango della mia idea: ipocrisia voler boicottare il mondiale in Qatar con la scusa dei diritti umani negati ( a che serve ?), piuttosto si faccia presente al governo del Qatar che si preferirebbe che non lo fossero e magari elencare quali sono e anche provocare dibattiti… ma chi è senza peccato?…e sono davvero pochi ripeto i paesi che potrebbero scagliare prime pietre. Ma i diritti umani si possono promuovere sempre anche senza boicottare manifestazioni sportive come questa, Che poi mi si dica che il calcio comporta enormi giri d’afffari…ma per favore, l’acqua calda è già stata scoperta. Poi sa i ringraziamenti per quello di buono che facciamo ( e non sono solo gli occidentali a fare anche cose buone)…aspetta e spera, la gente preferisce criticare anche a vanvera piuttosto che riconoscere “meriti” di qualsiasi genere. Si ricorda Antoine?

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  10. Ecco qui il testo della lettera pubblicata oggi su Italians che si riferisce a me senza nominarmi.
    https://italians.corriere.it/2022/11/22/lettera-uno-squallido-mondiale
    Noto che la signora non si esime dal lanciarmi critiche personali ridicole dato che non mi conosce e non può sapere se conosco o meno dove si trovi il Qatar sulla cartina geografica. Che ne sa?
    Questi riferimenti personali sarebbero da evitare, va bene la critica ma dire che vado controcorrente per “emergere dalla massa” mi sembra poco produttivo ai fini della discussione sui diritti negati.
    O forse si passa qualsiasi critica personale ingiustificata e gratuita come “diritto umano”?
    E io forse dovrei prima chiedere il permesso a questa signora o a chi come lei rivolge le sue critiche a me e non al fatto in sé, prima di scrivere qualsiasi cosa? E magari produrre un bel curriculum vitae?
    Noto ancora che spesso, chi si batte o dice di battersi per i diritti umani, la fa fare al suo cane sul marciapiede senza raccoglierla non pensando al diritto umano di chi passa di la di non scivolare sulla cacca del suo cane o anche di non annusarla.
    Comunque, se vuole controbattere può farlo entrando nel blog, l’ho invitata via mail ma la mail non è passata.

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    • Quando su Italians ho scritto “in molti non avrebbero saputo indicare su una mappa geografica” non mi riferivo certo a lei ma alla totalità delle persone che si sono espresse al riguardo. Io mi son riferita a lei ESCLUSIVAMENTE nell’incipit e le sue parole infatti le ho volutamente virgolettate. Se poi si è sentita toccata, non è certo affar mio.
      _________
      Comunque la ringrazio di aver linkato la mia interessante opinione sul suo blog che i suoi amici avranno apprezzato

      R.
      Lei scrive:

      “Mi lascia sempre interdetta chi davanti a questioni chiaramente controverse in modo molto evidente con un triplo salto mentale (forse anche carpiato) per il gusto di andare controcorrente nega l’evidenza! Mi riferisco alla lettrice che definisce “un po’ ridicole oltre che ipocrite, le critiche rivolte al Qatar e gli inviti che arrivano da più parti di boicottare i mondiali di calcio”. ”

      e ancora:
      ” Dietro queste accuse di ipocrisia vedo solo tanta voglia di emergere dalla massa!”

      e ancora:

      ” E chi se ne frega se – fonte l’ultima inchiesta del “TheGuardian” – sarebbero almeno 6.500 gli uomini, spesso giovanissimi, provenienti da India, Pakistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka deceduti sulla…”
      Che ne sa lei di quante lettere e articoli ho scritto sulla questione delle “morti bianche” in questi anni? E di quanto questo tema possa toccarmi? Quindi il suo “chissenefrega” è del tutto fuori luogo.

      La ringrazio di aver accettato l’invito, almeno non si è tirata indietro, ma le faccio osservare che la sua (da lei stessa definita) “interessante opinione”, mi cita più volte e non solo nell’incipit e se mi sono sentita “toccata” è anche affar suo, visto che a “toccare” è lei e non, a mio avviso, del tutto correttamente visto che esprime giudizi su di me non conoscendomi, cosa che io non farei e non ho mai fatto con lei.
      Comunque, se vuole restare a commentare e a discutere con noi (chi entra qui è sempre amico purché non offenda o non polemizzi solo per il gusto) sarà interessante (ancora) leggere anche le sue opinioni.

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  11. Gazzato ‘molla” la tua solita spocchia. Anche mio nipotino avrebbe capito che la citazione è ascrivibile alla premessa. E poi… sarebbero gli altri a fare polemiche? Relax yourself

    R
    si, ha ragione anche il suo nipotino capirebbe che lei scrive qui sopra solo per antipatia o chissà quali altri motivi che conosce solo lei, la spocchia condita con la polemica fine a se stessa è tutta sua. Giri pure al largo nessuno la obbliga e qui non vedo la necessità di avvocati d’ufficio delle cause perse.

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  12. Comunque c’è anche un’altra lettera che la cita nella chiosa finale. 2 lettere su 5 che la citano. Il suo super ego è soddisfatto.

    R
    Il suo Super Extra Ego invece mi sa che è un po’ depresso… Comunque grazie, non le avevo lette tutte ma, si tenga bene duro…questa è solo la punta dell’iceberg e domani ci sarà anche la sua, forse.

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    • Tengo duro a prescindere. Ma son certo che non vedrò la mia lettera per il fatto stesso di non aver mandato alcuna mail a Severgnini.
      R
      come mai ha replicato ad un post che non avevo ancora pubblicato? Intuito o…incidente tecnico? e non mi risponda che lei è mago per favore.

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  13. Guardi bene l’orario. Alle 18:00 ho replicato alla sua affermazione pubblicata alle 17:16.
    Non ho ancora doti divinatorie. Ma mi sto allenando. #staytuned
    R
    I’m tuned, ma non serve che guardi l’orario perché ho liberato entrambi i post nello stesso momento, comunque grazie per la risposta, sono disguidi tecnici che possono succedere.

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