Sardina affumicata

Mattia Santori, ex leader delle ex sardine (ora sotto sale), ha dichiarato di coltivare cannabis fai da te e di assumere la stessa da quando aveva 18 anni.
E non gli fa buon pro. Per nulla. Sei ridicolo Mattia, da rivoluzionario anti populista a crociato della canna.
Va bene che la situazione italiana è grave e anche seria, ma tu non sei serio per niente
Dopo questa sparata dovrebbe dimettersi da consigliere comunale con delega al turismo a Bologna.
Turista fai da te? Si perché si droga ma non vuole arricchire le potenti lobby della droga e perciò se la coltiva sul terrazzo.
Ma(s)ttia zitto, Santori, non sei santo per niente,
La tua faccia tradisce tutte le fumate che ti sei fatto.
Ritirati a vita privata e magari in un convento a coltivare lattuga.
E poi fumati quella. Sei una delusione totale. ma che cosa ti è saltato in mente?
Una carriera politica in ascesa arrancante finita in fumo.
Sei finito affumicato anche tu.

20 commenti su “Sardina affumicata”

  1. @Mariagrazia: ma esattamente cosa non ha gradito (o ha gradito di meno): il merito – coltivarsi cannabis e fumarsela – o il fatto di renderlo pubblico, il tono… O che altro?
    Un po’ ridicolo è parso anche a me. Ritengo però che anche se quello delle droghe leggere sia oggigiorno un tema minore rispetto all’attuale – e drammatica – agenda, non di meno vada affrontato, come tanti temi minori. Non so sinceramente tracciare la linea per il compromesso migliore, ma ho alcuni amici che assumono droghe “leggere” (qualcuno se la coltiva pure) e seppur non ne abbia mai fatto uso ho maturato l’idea che il consumatore di marijuana non vada catalogato tout-court come “tossico”, con tutte le implicazioni che ne seguono. Un saluto.
    PS come consumatore intendo in senso lato, non solo chi fuma.

    R
    Francesco
    io invece trovo molto grave che una persona come Santori che ha intrapreso la carriera politica per vie traverse anche accaparrandosi le simpatie della gente col suo modo di porsi da “bravo ragazzo” che si batte per la democrazia e la libertà… poi faccia coming out su una cosa cosi privata. Vuole drogarsi? E lo vuole far sapere? Io trovo disdicevoli entrambe le cose. Le battaglie per i drogati penso che siano abbastanza di retroguardia con tutti i problemi che abbiamo, non solo lo trovo ridicolo, ma fuori dal mondo. E si becca l’ironia è il minimo.

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    • @mariagrazia: grazie, comprendo meglio ora. Non so in che contesto Sartori abbia fatto questa uscita. Non mi è parsa comunque una uscita intelligente, ma consideriamo che il leader delle Sardine anche da consigliere a Bologna è un politicamente un pesce piccino (mi scuso per il gioco di parole di infimo livello)…
      Sui grandi problemi e battaglie di retroguardia: si, però. Posto che il problema ambientale e la guerra sono entrambi di ordini di grandezza più importanti di altri, se ci focalizziamo solo su quelli si rischia di perdere l’appoggio di chi invece da problemi minori è direttamente toccato. Inoltre non è solo una battaglia per drogarsi – non si può fare battaglia per drogarsi, mi è chiaro – ma credo un problema più ampio che forse ha ancora troppe zone grigie che andrebbero regolamentate. Non sono un esperto, non so esattamente cosa la legge permetta e cosa no, ma so che in certe zone depresse gli agricoltori in crisi coltivano canapa per arrotondare, e quasi alla luce del sole. Sembra un fenomeno diffuso. Per quanto ne so la coltivazione della canapa in sé potrebbe dare un valido contributo anche come coltivazione “ecologica”, purché non la si coltivi per ottenere il principio attivo (per il quale occorrono tecniche di serra molto dispendiose) ma per altre applicazioni… Allora la domanda è: quale è il limite? Mi è stato anche raccontato di piccoli coltivatori diretti che regalano il prodotto “psicotropo” (si scrive così?) a pazienti che non hanno accesso a certe terapie anti dolore. Una specie di Marja “solidale”. Insomma se il fenomeno è comunque diffuso, se ha implicazioni economiche e forse anche ecologiche, se se se… Mi scuso per i troppi se. Ma credo che vada al di là del fenomeno del drogarsi, pratica sempre e comunque da disincentivare e rigettare, ci mancherebbe. Buona serata

      R
      Francesco,
      certamente il problema esiste e non è certo piccolo. Neppure io sono un’esperta (per carità) ma ritengo che molti cavalcano certe battaglie solo per ottenere visibilità, se questo è il caso ha scelto un problema di sicuro che c’è ma che è talmente di larga portata da richiedere sedi adeguate per approfondimenti.
      Lui, la sardina, se si voleva mettere in mostra, secondo me ha scelto un tema che non lo “valorizza” ma lo discredita un poco, cosa che per i nostri politici ormai sembra quasi un merito. Pare che se le cerchino…pare.
      Altrettanto a lei.

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  2. A dire il vero la “sardina” Sartori non mi ha mai entusiasmato , come adesso non mi scandalizza che si coltivi e consumi cannabis. Affari suoi, non so se sia illegale, in caso affermativo pagherà il fio dalla sua colpa.
    Mi ha invece schifato il virologo Burioni (a volte ritornano) che ha insultato una ragazza disabile rea di approvare il leghista Alex Bazzaro contrario alla somministrazione delle quarta dose. Il virologo ha replicando alla ragazza su Twitter, irridendola per il suo aspetto fisico: ne ha pubblicato il profilo con sotto scritto “Capisco”.
    Accusato di body shaming s’e premurato a cancellare il tweet, accennando a scuse che scuse non sono: “Se di è sentita offesa…” ovvero, “visto che sei permalosa…”
    E no, caro Burioni, la ragazza non si è “sentita offesa”, è stata offesa nella maniera più volgare.
    https://www.fanpage.it/attualita/burioni-accusato-di-body-shaming-su-twitter-le-polemiche-e-le-scuse-cosa-e-successo/
    R
    sono assolutamente d’accordo, andrebbe radiato.

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  3. Santori ci metteva la faccia, ma il movimento delle sardine era stato organizzato dalla Chiesa e dalle organizzazioni degli immigrati.
    Basta leggere i nomi di chi chiedeva le autorizzazioni (per esempio, Stephen Ogongo), prenotava le piazze e tirava fuori i soldi.
    Poi qualcosa si è inceppato e le sardine sono sparite, così come erano apparse all’improvviso.
    Se fosse stato un movimento popolare spontaneo, sarebbe durato.
    R
    mah, se lo dice lei…peccato però perché poteva anche fare dl bene. Credo sia stata in parte colpa del Covid e però Santori in politica alla fine ci è entrato.

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  4. Però è coerente con la delega al turismo. Tutto sommato anche le canne permettono di fare “viaggi”. Beh sono “viaggi mentali” ma pur sempre viaggi.

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  5. Premesso che se qualcuno vuole rimbambirsi di cannabis che lo faccia pure, ma a casa sua, la cosa che mi fa più sorridere delle Sardine è che sono state spazzate via da un solido argomento: il distanziamento sociale.
    Visto che è stato menzionato Burioni, vorrei però fare un’osservazione: lui si è comportato da bimbominkia postando la foto della ragazza, ma non ha fatto cenno esplicito al suo aspetto. Coloro che hanno notato ed evidenziato la (diciamo) non particolare avvenenza della ragazza sono stati quelli che hanno contestato Burioni e che secondo me hanno arrecato più danno di Burioni stesso. Secondo me sono più body-scemi loro!

    R
    beh, Mauro ma ha postato la foto e scritto “capisco”, se non erro. Non se lo poteva risparmiare? Non è un’offesa ma la sottende. Una persona del suo calibro dovrebbe, a mio avviso stare fuori dai social e dalle polemiche. Medici sono stati radiati per molto meno.

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  6. Scusate, ma uno che a 35 anni si è presentato col cerchietto in testa come un liceale anni’80 e come programma elettorale ha proposto uno stadio per il fresbee, ma lo state ancora a sentire? vi aspettate da lui una manifestazione di pensiero strutturato? un esame di realtà? Solo perchè si è auto-appiccicato un’ etichetta “de sinistra”? (se provava con la destra lo pestavano come uno zerbino…)

    R
    mah…lo avrebbero “pestato” per via del cerchietto? Mi ricorda tempi bui.

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  7. Soffrendo di parecchi handicaps fisici, specie nella deambulazione, per un San Silvestro tra “amici”, non ero stato considerato, tra le nevi ed i ghiacci di Madonna di Campiglio. Avrei rallentato le passeggiate. E poi, un sms splendido: Manchi solo tu, Franco…Il,top dell’ipocrisia.

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  8. Mauro, scrive:
    “Coloro che hanno notato ed evidenziato (…) secondo me sono più body-scemi loro!”

    Mauro, secondo lei, in nome del politically correct, avrebbero dovuto “Sopire, troncare…troncare, sopire” ? Facendo passare così impunemente la porcata?
    E secondo lei la donna non avrebbe capito ugualmente?

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  9. @franco bifani
    Se ti messaggiavano “fortuna che non ci sei perchè sai quanto avresti rotto le scatole” era peggio…;-)

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  10. Santori è il tipico prodotto che si replica dai tempi del ‘68 italico di parrocchia mischiato ad una interpretazione pseudocattolica di un marxismo evangelico all’insegna del motto “Oggi anche Cristo sarebbe comunista!”. La sentivo in bocca a tanti pretini rivoluzionari sessantottini. Uno mi precisò che lui agli occhiali aveva lenti rosse. Ecco, Santori rientra in questa categoria ormai stantìa di più di sessant’anni.

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  11. “Non se lo poteva risparmiare?” (M.G.)
    Sicuro, infatti è ridicolo che questi cosiddetti luminari, che dovrebbero avere l’autorevolezza per convincerci a fare le scelte giuste, si mettano a battibeccare su Twitter coi ragazzini.
    Volevo andare oltre e far notare che, come si dice nella mia e sua regione, a volte “ze peso el tacòn del buso” (è peggio la toppa dello strappo). Chi ha gridato al body shaming ha automaticamente acclarato che la ragazza è brutta, facendo a sua volta body shaming.
    Altra chicca delle sardine era che, in tempi di governo PD-5S, facevano opposizione a Salvini, che era all’opposizione. Premio “Cetriolo d’Oro” subito.
    R
    ok, ma magari se Burioni non avesse sottolineato con quel “ho capito” non avrebbe attratto altri che hanno gridato al body shaming. Tutto parte da lui, mi pare.
    Comunque, per inciso, apprezzo molto poco questa mania di mettersi in mostra sui social esponendosi con foto di ogni tipo e ogni “espressione”, belli o brutti mi sembrano un po’ tutti dei narcisisti frustrati.

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  12. X sra Gazzato: ognuno la vede a modo suo, ci manchetebbe. Ma quelli che si fanno le canne non li sopporto. In primo luogo perchè fa tanto intellettuale di sinistra impegnato e poi perchè la canna è comunqhe l’anticamera di cose piu pesanti e pericolose, tipo cocaina. E lì si finisce di scherzare perchè i morti al volante che fa la cocaina non si contano più. Se trovassi uno che spaccia fuori della scuola dei miei nipoti lo riduco in brandelli. Io sono terrorizzato dall’assuefazione e non ho mai preso una pillola per dormire neanche nelle notti difficili dei voli intercontinentali. In ultima analisi considero un disgraziato chi si fa di eroina, un complessato debole chi si fa di coca, ma un c… calzato e vestito chi si fa una canna. E posso dirlo tranquillamente perchè le uniche cose che ho fumato sono state delle Muratti.
    R
    beh, “lo riduco a brandelli”…cioè intende dire che chiamerebbe i Carabinieri vero?

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  13. Nencioni, ma sarebbe stato un sms molto più sincero. Quello ricevuto aveva lo stesso significato recondito, ma era di una ipocrisia emetica.

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    • Peccato, era bello.
      Se non ricordo male dicevo che sebbene la maggior parte delle persone si faccia le canne per rimbambirsi più di quanto non lo siano già, non si deve cadere nel solito cliché che vuole la canna come l’anticamera della cocaina o che sia una prerogativa dei comunisti col Rolex. Così come ogni medicina in dosi sbagliate diventa una droga, anche la cannabis, con dosaggi appropriati e controllando i principi attivi, può essere utilizzata per la terapia del dolore o come antidepressivo naturale. Ovviamente sotto sorveglianza medica e non coltivandola vicino al prezzemolo come fa il pesciolino Mattia.
      Finora invece il messaggio che è passato è che rollare le canne fa fico ed è alternativo, quando invece lo facevano anche i pigmei africani (Fonte Battiato, Il ballo del potere).

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  14. @Mauro
    “Chi ha gridato al body shaming ha automaticamente acclarato che la ragazza è brutta”,

    Non è affatto vero, ha acclarato solo la volontà di un trombone di volere offendere.
    Starsene buoni, significava solo lasciare che il trombone la facesse franca, e magari replicasse la prossima volta. Insomma fare la parte degli “utili idioti”

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  15. Ci sono persone che, a sentirle e soprattutto a vederle parlare, mi viene voglia di prenderle a schiaffi.
    Una è Santori. Un’altra, tanto per fare un esempio, è Sigfrido Ranucci (che devo riconoscere che nel suo lavoro è bravo).
    Non si può parlare sempre con una vena di sarcastica superiorità.
    R
    succede anche a me più spesso di quanto vorrei di aver voglia di prendere a schiaffi qualcuno ma la violenza non è un buon modo di “dialogare”. Meglio ignorarli o guardare oltre. E visto che lo dice lei: “non si può parlare sempre con una vena di sarcastica superiorità” ci rifletta è un difetto che hanno in molti.

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  16. Signora Gazzato, se vuole mi può accusare di supponenza, ma non certo di sarcasmo. Io non uso mai l’ironia quando si parla di cose serie o addirittura drammatiche.
    Comunque, se mai ci incontreremo, uno schiaffo me lo può anche dare. A volte me li cerco.
    Spero solo che non abbia le braccia e le spalle di Federica Pellegrini…..

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