Boris in the box

Non seguo più di tanto i casi inglesi se non per notare che da quando è arrivato Boris Johnson l’Inghilterra con la sua Brexit non sembra avere lo stesso appeal di qualche decennio fa. Le cose sono molto cambiate anche li, i problemi con la Brexit ci sono anche se se ne parla sempre meno.
Ora con la guerra sembrava che il premier inglese si fosse liberato un poco dai suoi detrattori e dalle inchieste “moleste” a suo dire o non dire ma a suo sembrare, sulle sue condotte piuttosto “superficiali” e discutibili. Soprattutto il caso chiamato Partygate, dove Johnson è accusato di aver violato le strette regole contro il Covid emanate dal suo governo durante il picco della pandemia da Covid. Ha Negato, poi detto che lui non c’era e se c’era dormiva, o che non pensava fosse un party ma una riunione di lavoro, ma poi, le indagini hanno dimostrato senza ombra di dubbio che lui era a festeggiare e a divertirsi in feste senza alcuna remora riguardante la possibilità di contagiare e contagiarsi.
E soprattutto la sua spavalderia nel negare cose che erano ben evidenti e cioè che lui stesso se n’era ripetutamente fregato di norme rigidissime per contrastare il Covid mentre la popolazione non aveva potuto neppure dare l’ultimo saluto ai parenti morenti.
Ma non è solo questo. Recentemente è uscita anche un’altra menzogna raccontata dal leader spettinato, una sorta di old fashioned hippy con la cravatta e cioè che lui non sapeva che uno dei suoi stretti collaboratori era uno che pizzicava il sedere a chiunque gli capitasse sotto tiro, rigorosamente maschio.
“Nella sua natura, dal nome”, come aveva anche affermato lo stesso Johnson commentando le notizie. Si tratta di Chris Pincher, il suo ex braccio destro costretto alle dimissioni dopo l’inchiesta che lo vede imputato di molestie nei confronti di alcuni uomini.
Boris Johnson sapeva dei trascorsi di un simile personaggio ma lo aveva lo stesso voluto al suo fianco.
Alla fine si è dimesso anche lui, il suo partito lo ha lasciato per strada: troppo bugiardo anche per dei conservatori
Spavaldo, davanti ai microfoni, ringrazia tutti dice che nessuno è indispensabile, assicura gli ucraini del suo sostegno e gli inglesi altrettanto, ma non è convincente né convinto. Sembra piuttosto suonato con quei capelli da Maga Magò appena uscita da sotto al casco di una parrucchiera fattucchiera come lei.

Non lo rimpiangeremo. Ma temo che troverà il modo per rimanere comunque a galla: personaggi come lui (vedi Donald Trump) hanno risorse incalcolabili e imprevedibili. E’ capace di ritornare fuori a fare sberleffi al mondo.
Speriamo che il mondo faccia sberleffi a lui. Il mondo non ha bisogno di bugiardi nei posti chiave ma di gente onesta…a trovarla.

27 commenti su “Boris in the box”

  1. Eppure, è un uomo di cultura, laureato in Lettere classiche a Oxford, ha studiato anche a Eton, alla Scuola europea di Bruxelles,era stato un buon sindaco di Londra. Come farà ora a mantenere la sfilza di ex-mogli e figli?

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  2. @Mariagrazia: un ministro (non ricordo il nome) dimessosi questa settimana ha accusato Johnson di non rispettare gli standard richiesti ad un politico: osservazioni giusta, credo che il problema sia tutto qui. Boris Johnson al di là dei meriti / demeriti ha impersonificato troppo malcostume. Però non lo accosterei a Trump, mi sembra eccessivo. Pasticcione, goffo, inetto e bugiardo quanto si vuole… Ma non ha quell’aurea sinistra e divisiva che invece caratterizza l’ex presidente americano. Se politicamente rinascesse Boris (improbabile) non avrei paura. Con il ritorno (possibile) di Trump… invece sì, e pure tanta.

    R
    forse ha ragione, ma non sono la sola a trovare delle analogie, poi sa, Trump è americano l’altro inglese e qui le differenze si possono trovare.
    Comunque…:
    https://www.huffingtonpost.it/entry/ego-first-la-special-relationship-ai-tempi-di-trump-e-johnson_it_5cf52224e4b0a1997b6df0b9/

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  3. Leggendo il post mi viene alla mente il capitano di ventura Fabrizio Maramaldo che nella battaglia di Gavinana del 1530 uccise crudelmente l’avversario avversario Francesco Ferrucci.
    Sebbene il prof. Bifani abbia condito di inutile sarcasmo il suo commento, ha scritto l’unica cosa vera di Boris Johnson: ha una cultura classica invidiabile.
    Talmente invidiata che ai detrattori non resta che insultarlo e sbeffeggiarlo per questioni prettamente tricologiche. Noi italiani abbiamo avuto (e abbiamo!!) premier con un’accomciatura perfetta che però politicamente meriterebbero la Geenna.
    Resta il fatto incontrovertibile che ha gestito la drammatica pandemia in modo esemplare. E ve lo posso assicurare poiché parte della mia famiglia ha vissuto in UK tra il 2019 e il 2021.
    R
    beh, avrà una cultura invidiabile ma lo hanno cacciato lo stesso. La pandemia gestita in modo impeccabile? forse, ma per lui le sue stesse leggi non valgono? In questo momento la sua cultura non gli serve molto, in seguito forse, si vedrà, lui certo che anche con quella ci ha “mangiato”, eccome. I capelli sono ridicoli, un premier non dovrebbe avere tutta questa “acconciatura”. Secondo me, poco seria.

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  4. Molti dovrebbero prendere lezioni da una nazione e da un popolo che hanno fatto per la libertà e la democrazia più di chiunque altro nella storia.

    Resta la Brexit, che andava fatta per dare seguito a mandato popolare, non c’erano altre strade. La comprensione della gravità della guerra in Ucraina e la linea dura contro Putin. Le vaccinazioni più rapide e le restrizioni eliminate prima di tutti.

    I problemi veri nascono dal fatto che non ha saputo dare al conservatorismo un nuovo corso ideologico dopo avere imbarcato gli elettori dell’Inghilterra del nord/nord-est nel 2019.
    Levelling up è in alto mare. La politica economica troppo assistenzialista gli ha inimicato l’ala thatcheriana del partito. La questione dell’integrità morale, gli scandali , ed il party il giorno del funerale del Principe Filippo ha fatto infuriare il 90% del partito, ma sopratutto l’opinione pubblica, specialmente l’ultimo episodio è apparso come un’offesa alla Regina Elisabetta che forse ha vissuto in quei giorni i momenti più difficili e dolorosi dei suoi 70 anni di regno.

    I nomi per la nuova leadership del partito e quindi del governo sono tanti dell’ex-cancelliere Rishi Sunak, dell’ex-ministro della Sanità Sajid Javid, del rivale Jeremy Hunt, della ministra degli Esteri Liz Truss, e del ministro della Difesa Ben Wallace uno dei più quotati. L’outsider potrebbe esser Penny Mordaunt, viceministra alle politiche commerciali. Ha espresso la sua volontà di guidare il partito anche Steve Baker considerato un falco sia sulla Brexit che sulla politica estera, per intenderci ancora più estremo di Johnson su questi temi.

    Comunque vada sarà il 15°Primo Ministro per Sua Maestà, che oggi più di ieri è il simbolo del paese e la roccia a cui i britannici si aggrappano nei momenti di difficoltà.

    God save the Queen 🇬🇧👑

    R
    e speriamo che sia femmina.

    PS: si, certo, democrazia va bene, salvo qualche piccolo incidente di percorso.

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  5. Chiunque sia il (o la) Tory che succederà a Johnson sarà un pessimo elemento, sia in politica interna (liberismo assoluto) che estera (nel caso specifico Ucraina).
    Quanto alla Regina è solo una ormai patetica vecchietta che da tempo avrebbe dovuto lasciare l’inutile (per la GB) carica all’ormai attempato figlio.
    Ma forse resiste lei perché valuta poco lui (anche se quella sedia dorata ha valore solo simbolico).
    Altri monarchi europei, più dignitosi (e simbolici anche loro), a una certa età hanno lasciato all’erede.

    R
    è l’attempato figlio a non volere quella carica ed è anche per questo che la “patetica vecchietta” (che brutto termine, osceno direi) continua a regnare: non vede nessun valido successore, ma quando sarà, Carlo abdicherà forse in favore del figlio primogenito. Elisabetta è una grande donna e una regina davvero (forse l’ultima), ha assunto quel grave compito giovanissima è lo ha portato avanti senza tentennamenti per tutta la sua lunga vita e non senza fatica, anche ora che avrebbe tutto il diritto di prendersi una vacanza (anche se penso che non mollerà fino all’ultimo respiro). Ha fatto molti errori come tutti gli umani, ma gli inglesi le sono affezionati a lei come al resto della famiglia reale (o quasi), qualche cosa vorrà pur dire.
    Insomma persino lei, Facchin, difficilmente avrebbe potuto fare meglio.

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  6. Tipico degli errori di chi manovra le leve del potere è insistere pervicacemente nel proprio errore. Non esiste qualcuno di loro dica: “Ho sbagliato, farò tesoro dei miei errori”. No, essi insistono nell’errore perché riconoscerlo sarebbe un segno di resa, e loro, come tutti i fanatici, non si arrendono mai.

    Così Johnson che, ha lasciato la leadership tory, solo dopo una valanga di contestazioni e di dimissioni dei ministri del suo governo, non per un ripensamento della sua sciagurata stagione governativa.
    Un disastro le gestione del Covid che pone la UK come il peggiore degli Stati europei che contano, peggio dell’Italia che è tutto dire. Un disastro il suo “gioioso” correre dietro Zelensky, imbottendolo di armi allo scopo di fargli vincere la guerra contro il colosso russo, col risultato di illuderlo e di prolungare l’inutile martirio dell’Ucraina: inutile perché –a costo di maggior morti e distruzioni- dovrà cedere realisticamente parlando ciò che prima avrebbe potuto conservare, con una politica più saggia di Zelensky, concedendo quell’autonomia contemplata negli accordi di Minsk II e mantenendosi neutrale; un disastro quel suo appoggio incondizionato alle sanzioni che hanno prodotto l’aumento dei costi dell’energia, bene vitale per la sopravvivenza di qualsiasi economica.

    Rispetto ai disastri sopracitati, sembrano quasi delle “marachelle” le cause ufficiali che hanno portato alla rovina Johnson: violazione del lockdown per aver indetto un festino a Down Street peril proprio compleanno; tentativo di copertura della malefatte di alcuni deputati tories.

    R
    eccola una delle “marachelle”
    https://www.ilsole24ore.com/art/partygate-ancora-guai-boris-johnson-le-nuove-foto-festeggiamenti-pieno-lockdown-AEYvW4aB
    leggere bene per favore fino in fondo e giudicare se si tratta di marachella.
    In quanto all’Ucraina: gli accordi di Minsk sono stati violati in primis proprio dai russi riconoscendo l’autonomia di Donesk e Lughans e ammassando armi ed esercito ai confini dell’ucraina molto oltre i 50 chilometri previsti dagli accordi, per non parlare della brutale invasione. E sobillando i separatisti russi per anni e definendo “guerra civile” quella che in realtà era la sua guerra contro gli ucraini fomentata dai separatisti fomentati da lui. Diciamo le cose come stanno e con come fanno comodo alle nostre tesi.

    “Durissima la risposta degli Usa che parla di “violazione dell’ordine internazionale”: il riconoscimento delle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk da parte della Russia sarebbe “un totale rifiuto non solo degli accordi di Minsk”, ma anche “della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti”. Così il rappresentante permanente degli Stati Uniti all’Osce Michael Carpenter.”

    da Rainews del 21.2.2022

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  7. Basterebbe leggere Platone per sapere che è difficile mantenersi e dedicarsi alla politica in modo onesto, dove tutto si corrompe. Platone auspica una generazione di filosofi (cioè persone amanti del sapere e della conoscenza) che si dedichino alla politica o viceversa che la classe dirigente si dedichi alla filosofia.
    Purtroppo la saggezza di Platone resta inascoltata dopo due millenni e chi governa non viene giudicato per la sua profonda cultura ma per aver infranto una banalissima norma antipandemica.

    R
    si, da lui stesso emanata, certo che filosofo Boris lo è, eccome, basta vedere come ha preso per fondelli per anni gli inglesi.
    Ma “basterebbe leggere Platone” presume che a leggerlo sia solo lei. Da dove le arriva una cosi supponente convinzione? Non serve che risponda William: rispondo io: dalla sua supponenza. E da questa non mi pare che lei, ammesso che lo abbia letto, abbia imparato molto da Platone.
    Giudichiamo un bugiardo matricolato per la sua cultura? Anche colto rimane tale, anzi da colto la cosa è un aggravante perché avesse lui rispettato Platone non avrebbe mai agito nel modo in cui agisce, quindi a non leggerlo o a non seguire i suoi insegnamenti è per primo il “colto” Borioso. Che, bisogna riconoscerlo ha una bella faccia tosta davvero british.

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    • E invece le rispondo. Semmai mi cestinerà.
      Se aveste letto (e capito!) Platone non avreste giudicato Boris Johnson così superficialmente.
      Ho conosciuto tante persone integerrime moralmente ma ottuse come le capre. (Con rispetto per le capre che offrono carne e latte!)
      R
      quello che giudica superficialmente è lei, meritava il cestino perché la sua supponenza sfiora l’offesa. Non so come possa affermare delle cose simili: solo con la supponenza a l’arroganza che la fa salire sul pulpito.
      IO giudico chi mi pare e come mi pare, se lei non è d’accordo mi contesti nel merito delle cose che scrivo oppure cambi blog, ma non si azzardi mai più a fare di queste osservazioni su di me. Se vuole finire nel cestino sa come fare.
      PS: e sono sempre più convinta (da come si esprime) del suo mandato piconesco.

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  8. Elisabetta non ha assunto quel grave compito. Se lo è trovato donato per le regole delle monarchie. Poi ha fatto la sua parte notarile e niente di più. I governi li hanno decisi gli elettori e le politiche le hanno decise i partiti. Ed Elisabetta sempre lì a mettere timbri o firme a qualunque cosa i governi facessero, anche l’uno il contrario del precedente.
    Atti solo formali quelli della regina.
    Gli inglesi sono affezionati a tutto quello che è inglese e diverso dal resto del mondo.
    C’è perfino un patriota che dice che prima o poi il continente (Europa) cambierà la circolazione nelle strade spostando la corsia di marcia da destra a sinistra, sull’esempio inglese. Per dire .

    R
    già, “per dire”…ma che cosa avrebbe detto? Lasci perdere, si è spiegato fin troppo, lei è seguace del bastiancontraresimo.

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  9. @Alessandro
    “Rispetto ai disastri sopracitati, sembrano quasi delle “marachelle” le cause ufficiali che hanno portato alla rovina Johnson: violazione del lockdown per aver indetto un festino a Down Street ”

    Verissimo, ma si “gestiscono” meglio mediaticamente. Indignarsi per una incomprensione dei meccanismi di compensazione monetaria che garantivano stabilità e profitti prima della “brexit” è cosa da addetti ai lavori, bisogna informarsi, leggere, rimuginare; indignarsi per una bella storiaccia di sesso e festini è facile, è “social”, puoi postare #cancelletti virtuosi e faccine scandalizzate.
    Poi il costo della crisi economica inglese e l’avventurismo in politica estera ovviamente non hanno nulla a che fare con gossip e gnocca, ma intanto hai fatto vedere sul gruppo uozzàp che partecipi e sei sul pezzo.

    I Kennedy ai loro tempi hanno fatto di più e di peggio, ma senza “social” la gente parlava della Baia dei Porci e non dello “yacht dei porci” dove organizzavano le orge (ci sono le foto in giro)…
    R
    ancora co ‘sti social…ma lo hai capito o no che io non ci sono e non li frequento? O fai lo gnorri e che uotsapp m’importa meno di nulla?
    Ti basta criticare a vanvera: solo tu leggi, solo tu ti informi, solo tu “sai” le cose. bravo, eccone un altro. Una bella sfilza di arroganti gira per questo blog!
    In quanto a Boris, difendetelo pure, stare dalla parte di un simile INDIVIDUO E LE SUE CIALTRONATE non può che farvi salire le quotazioni in “borsa”.
    Sarà perché son donna? Mi sa…ma avrete mollica per i vostri denti cari signori, affilate pure l’artiglieria risponderò con le mie trombe o anche arpe, volendo.
    Un bugiardo millantatore ma “colto”. Marachella tua sorella.

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  10. Willuam, Platone è vissuto entro una società aristocratica di 2400 anni fa, anteriore quindi di secoli alla nostra cultura politica occidentale, impregnata di Cristianesimo. Ha progettato una specie di comunismo etico, non sociale, utopico e ucronico.

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    • @Bifani: La saggezza di Platone e della filosofia in genere esula dalle ottuse categorie che le convenzioni sociali dei tempi. Altro che “comunismo etico, non sociale, utopico e ucronico”.
      E poi non capisco che c’entra il Cristianesimo.
      R
      Infatti Boris esula da tutte le categorie e adesso esula anche dal governo del paese. Anche se fa il furbo (categoria dello spirito) e forse rimane fino ad Ottobre. Filosofo di se stesso.

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  11. Elisabetta seconda? Dicono esperta di cani e cavalli. Di altro? Non pare proprio.
    D’altronde se si nasce figlia di re si diventa regina per forza di cose, non per meriti.
    O magari per merito di una certa Wally Simpson!
    L’altra Elisabetta, la prima, detta vergine (moltissimi dubbi), mandava i suoi corsari, tipo Francis Drake, a depredare le navi degli altri Paesi.

    R
    “Figlia del re Enrico VIII e di Anna Bolena, Elisabetta I nacque nel 1533 e divenne regina d’Inghilterra alla morte della sorellastra Maria Tudor “la Sanguinaria“.
    L’appellativo più celebre con cui la Storia ha consegnato alla memoria dei posteri questa sovrana intelligente, scaltra e caparbia, è quello di “regina vergine“, dovuto alla sua ostentata e puntigliosa ostinazione nel rifiutare il matrimonio (consigliatole più volte dai collaboratori a lei più vicini).

    L’epiteto è dovuto quindi a un mero aspetto formale della sua esistenza e non ad una reale condizione fisico-sentimentale della donna; non avere un marito non le impedì infatti di intecciare diverse relazioni amorose, alcune durature e travagliate, con uomini anche celebri.”
    da Notizie.it

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  12. Pare, da testimonianze di contemporanei e poi dagli studi di storici, che Elisabetta I fosse una donna anaffettiva, frigida e algida, fortemente avversa al sesso maschile, per via di certi ben noti comportamenti genitoriali. Imitava, verso i numerosi amanti, le modalità affettive della femmina della mantide religiosa e del ragno Vedova nera. Invece, la contemporanea nostra Elisabetta, si era sinceramente innamorata del suo Filippo, e la di lui dipartita è stata per Lei un duro colpo.

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  13. X Sivia C.: ma sì signora C. Ha proprio ragione! La Regina Elisabetta capisce solo di cani e cavalli. Se fosse romana sarebbe una gattara che porta da mangiare ai gatti ai Fori Imperiali. Peccato che sieda da 70 anni e 200 giorni sul trono piu prestigioso del mondo, che uomini come Kennedy, Gandhi e Mandela le abbiamo reso omaggio, che abbia gestito la mutazione del Commonwealth, che persone come la Thatcher e Churchill si recassero regolarmente da lei per relazionarla sullo stato del paese, che abbia compattato il paese intorno alla corona, che abbia rappresentato degnamente un popolo straordinario come quello inglese, che sia stata vicina al suo popolo nei momenti difficili con poche ficcanti parole. Ha ragione lei: è una donnetta che si occupa di animali domestici, una gattara di lusso. Vuole mettere la sua straordinaria esperienza , cara Silvia, di fruttivendola di Tortona? Perchè non fa un’application presso il Governo Inglese per proporsi lei al ruolo di Regina? Da Tortona a Buckingham Palace: che salto!

    R
    “fruttivendola di Tortona” e che sarebbe, una specie di “casalinga di Voghera”? Una novità.

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  14. William, non capisci che cosa c’entri il Cristianesimo? Rispetto a tutte le altre civiltà e culture precedenti ha completamente rivoluzionato usi, costumi, tradizioni e ha posto al centro dell’esistenza umana il problema etico del peccato e dell’Aldilà, faccende che nelle culture classiche erano del tutto assenti o trascurate. Nessuno prima poteva credere che un Dio si incarnasse e si sacrificasse per l’umanità da Lui stesso creata ab origine. Anche se poi parrebbe che sia servito a poco o a nulla. Ad esempio, il suicidio, per qualsiasi ragione, considerato un atto di estremo coraggio dai pagàni, dai cristiani è assolutamente condannato.

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  15. Caro Bianchi, io sono di Milano e non di Tortona. anche a Milano ci sono i gatti ma non gli porto da mangiare, sono capaci di procurarselo da soli.
    A parte questo, quando è morto il padre di Elisabetta le hanno detto: adesso sei tu la regina, le hanno messo la corona in testa e poi un sacco di cerimonie.
    Dopo di che lei seduta sul trono ha visto cosa facevano elettori, partiti, governo, da una posizione privilegiata, diciamo. Ma del tutto ininfluente. Un governo decideva l’ingresso nella Comunità europea? Lei metteva firme o sigilli. Un altro governo decideva l’uscita? Lei sempre a mettere firme e sigilli. Un governo entrava in guerra? Lei firme e sigilli. I laburisti nazionalizzavano? Firme e sigilli. I conservatori privatizzavano? Solite firme e sigilli. e così per ogni faccenda.
    Il Paese si aspettava qualche bel discorso? I vari consiglieri glielo scrivevano e lei diligentemente lo leggeva in tv o in parlamento (come nella sceneggiata dell’installazione del nuovo governo dopo elezioni). Questo il suo ruolo.
    Che è poi il ruolo di tutti monarchi d’Europa. Sa, i tempi di Luigi XIV sono lontani. Lo sa?
    R
    Silvia, lei non sa di cosa e di chi parla. Si chiama qualunquismo e in questo suo post deborda. Quello che scrive sull’attuale regina dimostra la sua totale “mancanza di conoscenza” cioè ignoranza della sua biografia, se la legga. Vedrà è molto più avvincente di un romanzo e potrebbe insegnarle molte cose che evidentemente non conosce. Certo ha fatto anche lei degli sbagli, ma il suo “ritratto” è molto lontano dalla realtà. Magari, la prossima volta si informi meglio altrimenti poi ci può essere chi appiccica etichette strane. Facciamo che non succeda.

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  16. @silvia
    Per vivere a corte e fare la principessa (non parliamo la REGINA) occorrono muscoli da camallo, volontà da gladiatore e sudore da spaccapietre. Bisogna NASCERE, studiare, vivere ogni minuto della tua vita in quell’ ottica, sacrificare tutto e tutti per servire il Paese, annullarsi. Elisabetta doveva inchinarsi a suo padre e dargli del lei DA BAMBINA, per dire che vita di m…
    C’è chi ci ha provato ma non aveva la stoffa. Diana, pace all’anima sua, era tanto brava e tanto cara ma è stata tritata. Meghan neppure sa come si scrive. Camilla invece, col suo fascino da vecchia poltrona polverosa, sa come ci si comporta alla Corte d’Inghilterra, che non è una chat di uozzàp.
    Non è questione di bontà o di gentilezza, è questione di “palle”.

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  17. Se mi danno della fruttivendola non mi importa niente. E’ una categoria di tutta dignità.
    Quanto alla biografia di Elisabetta II vorrei sapere cosa ha fatto di tanto encomiabile.
    Ma quale romanzo?
    Niente, solo un ruolo di rappresentanza e anche di tradizione storica, magari.
    Io consiglio di studiarvi le vicende della GB nel dopoguerra così forse capirete.
    La monarchia inglese, come anche negli altri Paesi europei, ha solo un ruolo formale, con meno poteri anche del nostro presidente della repubblica.
    Molto valida nell’alimentare i gossip, le cronache rosa dei vari principi e così via.
    Molto appassionanti, davvero.
    R
    il gossip non mi interessa, anzi non me ne frega proprio nulla e non lo seguo, forse lo fa lei. La biografia di Elisabetta è disponibile su Wiky, se lei vuole sparlare di lei senza conoscerla e rimanere nell’ignoranza, fatti suoi. Ma mi dissocio dalla sua analisi del tutto superficiale e scorretta. Lei parla di una grande donna e dovrebbe averne maggiore rispetto, secondo me. E ripeto, lei non sa di cosa parla e si ostina o non volerlo sapere ma a sentenziare. Contenta lei.

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  18. @Silvia
    Sta commettendo lo stesso errore di valutazione della “fighissima” (lo pensa lei) Meghan. Solo che se lo commette un’ ambiziosa attricetta di serie B statunitense, ignorante come un paraspifferi, che è riuscita (sicuramente con le sue doti culturali) a farsi sposare da un principe bambacione, è comprensibile, se le stesse cose le ripete un’europea tutta forum e informazione è una faccenda diversa.
    Informarsi DAVVERO, Silvia, non seguire il primo mezzo titolo sul social, la realtà viaggia su binari diversi, con attori sconosciuti e dinamiche oscure, non è tutto un trending topic sulle Kardashian. La frase “meno poteri anche del nostro presidente della repubblica”, quasi che il Quirinale fosse il fondo del barile dell’impotenza, è indicativa dell’ imbarazzante ignoranza di “come gira il fumo”. La Presidenza italiana, SULLA CARTA apparentemente un ruolo solo di rappresentanza, nella vita vera ha un potere immenso e persino incontrollabile (proprio perchè formalmente inesistente) che va dalla cosiddetta “moral suasion” – in italiano “ti stringo le … in una morsa finche non dici di sì” – alla facoltà di scegliere o sciogliere governi, a cui si aggiunge il controllo supremo sulla magistratura e sulle Forze Armate. Ti pare solo a te che Mattarella è un nonnetto inoffensivo…
    La Regina è lo stesso. Quando la Monarchia rifiutò di abbandonare Londra sotto i bombardamenti i Tedeschi avrebbero dovuto capire che contro gli Inglesi avrebbero solo e sempre perso: e questo senza firmare un decreto o postare un video su Instagram, ch grazie a Dio allora non c’era. Durante la guerra con l’Irlanda e l’IRA (chiedi in giro cosa fu) le rogne le risolse sottotraccia la Corona, non il Governo. E via discorrendo.
    La vera autorevolezza e il vero potere non te li danno le carte bollate.

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  19. Nencioni, un tempo anche in Italia era uso dei figli dare del Voi ai genitori. Non solo tra i reali inglesi. E non mi sembra una cosa così stressante.
    Stressanti invece le regole di corte? Beh, essere serviti, riveriti, non dovere mai fare niente se non ordinare, vivere in palazzi lussuosi. Ci sono stress maggiori.
    Quanto a Diana non aveva capito che sposando un quasi re (la longevità della suocera non era prevedibile) le corna erano da mettere in conto.
    E anche Elisabetta II le ha avute, pur amando sicuramente il bel Filippo.
    Quanto alle mie conoscenze delle cose dico a Maria Grazia che non sono così ignorante come sembra pensare. Me la cavo, ecco.
    R
    mai detto che lei sia ignorante, né mai pensato, ho detto che da quello che scrive sembra non conoscere il tema di cui parla (sembra solo voler denigrare una persona che a mio parere non lo merita). Questo non significa essere ignoranti.

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  20. Signora Gazzato, non mi pare che la traduzione di “The bloody queen” attribuita a Maria Tudor si possa tradurre come “la regina sanguinaria”, quanto piuttosto come “la regina maledetta/dannata”.
    Per quel che ricordo è stata più sfortunata che sanguinaria.
    R

    “Il matrimonio visse un periodo tranquillo tra l’aprile 1554 e il 1555, ma a partire da allora Mary intraprese una feroce repressione contro tutti coloro che erano contrari alla restaurazione del cattolicesimo, condannando al rogo 273 persone. La storiografia protestante posteriore non ebbe tutti i torti nel soprannominarla Bloody Mary, Maria la Sanguinaria.” da Wiky
    Da lei prese il nome il famoso cocktail. che c’entro io?
    Che poi sia stata sfortunata ci sta, ma il suo soprannome, tradotto dall’inglese significa proprio quello. Se a lei poi sembra inadeguato è un problema suo.

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    • @luigi e @SilviaC. mi danno la splendida occasione di dimostrare alla sig.ra @Gazzato che non è affatto vero che ce l’ho sempre con lei.
      Ebbene sì su H. M. Elisabeth II concordo sul fatto che sia diventata regina in modo repentino ma poi per 70 anni ha saputo tenere la barra dritta. E la storia ci insegna che in questi 70 Anni beh il vascello United Kingdom di tempeste ne ha attraversato tante.
      Su l’appellativo “Bloody Mary” basterebbe aprire un qualsiasi libro di storia o letteratura inglese per sapere che si debba tradurre MARIA LA SANGUINARIA.
      P. S. buono il cocktail ideato in suo onore.

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  21. Nencioni, la regina di GB, come gli altri monarchi europei, ha meno potere del nostro presidente della repubblica. Togliamo pure l’anche.
    Re e regine in Europa sono cariche ereditate dalla storia, ma sono solo di rappresentanza e simbolo. Anche utile, come ad esempio in Belgio per tenere insieme valloni e fiamminghi. Ma non governano.
    La famiglia reale inglese rimase a Londra durante i bombardamenti. Bene, ma la Germania nazista ha perso contro URSS e USA, non contro la GB. Questa stava accucciata nella sua isola (dopo la fuga da Dunquerqe) aspettando che il nuovo mondo (definizione di Churchill) venisse in aiuto. Intanto i sovietici avanzavano nell’Europa dell’est.
    La guerra con l’IRA la risolse il governo di Blair. Tra tante cavolate almeno questa cosa la fece buona.

    Rispondi
  22. Dagospia la guarderai tu. Io ho una fornita biblioteca a casa. E comunque le battutine sono tipiche di chi non sa opporre argomenti ragionati.

    R
    questa discussione finisce qui.

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