Guardatela come vi pare

Lo scultore l’ha ritratta mentre  guarda dietro a sé. Forse voleva capire dove erano diretti gli sguardi dei presenti? Si, erano diretti  tutti proprio li, sul suo lato B.  Non che il lato A fosse meno attraente. Ma lei sembra più preoccupata del B forse perché lo sentiva più attenzionato da sguardi lubrichi.

Lei, spigolatrice di Sapri, eroina della poesia di Mercantini che tutti abbiamo mandato a memoria da ragazzi: “eran trecento, eran giovani e forti e sono morti” rappresentata nella statua inaugurata appena e appena svelata, ha l’aria triste di una che pensa “ma che ci faccio qui”?

E sembra preoccuparsi degli sguardi  che si sente addosso, più che dei poveri giovani andati al martirio.

Si trattiene con la mano la veste sul seno per non farla calare. Ma, dietro, la stessa veste non cela, ma risulta trasparente e persino inesistente, appena tratteggiata su quel mappamondo ben tornito.

Ci ha messo passione lo scultore, ha detto che, fosse stato per lui l’avrebbe fatta nuda. Si era capito.

E perché no? Nuda, li in piazza a Sapri, a ricordare ai passanti che era stata testimone di quella famosa battaglia in cui trecento giovani uomini avevavo perso la vita.

Cosi i  passanti avrebbero  pensato a tutto meno che a quel fatto storico, tanto ormai…

I passanti uomini perché le passanti avrebbero notato che, ancora una volta l’immagine di una donna era cosi raffigurata, senza veli, o appena appena perché le donne a questo servono: a farsi guardare…

Una provocazione dello scultore che ha pensato bene di farsi pubblicità? l’avesse fatta vestita, chi ne avrebbe parlato? E Conte? Era all’inaugurazione perché? Per godersi lo spettacolo?

Tutti  patrioti con la mano sul cuore, ma a guardarli, gli uomini che assistono alla cerimonia dell’inaugurazione della nuova statua, si capisce che non stanno pensando al Risorgimento.

Ma abbatterla no, come  suggerisce l’ex senatrice Manuela Repetti. Perché? E’ una bella statua e ha persino l’aria di una che si vergogna un po’.

Molto espressiva, in molti sensi.

Lasciamola li: rappresenta una donna che è passata alla storia grazie ad un poeta e ora la sua statua passerà alla storia grazie ad uno scultore.

Un artista non si discute, la creatività  e l’arte sono tra le poche cose capaci di salvarci in questa epoca cosi banale e triviale e volgare, al massimo si critica, ma abbatterla…

L’occhio dello scultore ha “visto” nella “sua” spigolatrice una verità interiore che ha estrinsecato nell’esteriore: la Bellezza nella sua forma più smagliante e per nulla ammiccante (anche se intrigante).

Il capitano Pisacane l’avrebbe senz’altro apprezzata come simbolo di Bellezza e di Libertà.

Forse inconsapevole rivoluzionaria che, sapendo di non andare a un pranzo di gala, non ha pensato a coprirsi adeguatamente.

Ognuno la veda come gli pare.

 

29 commenti su “Guardatela come vi pare”

  1. Mariagrazia hai dimenticato di linkare “il corpo del reato”

    https://artslife.com/2021/09/27/la-spigolatrice-di-sapri-versione-sexy-anche-no-polemiche-per-la-nuova-scultura/

    Che dire? La poesia è bellissima, una delle prime che conobbi da piccoli, ma la recitava mio nonno. Nel mio imaginario, allora, certo non vedevo ciò che ha visto oggi lo scultore Emanuele Stifano. Vedevo quei trecento uomini giovani e forti che vollero morire per la Patria.
    E la statua? Anche la statua è bella. Mette a “nudo” la bellezza muliebre? E che c’è di meglio di una giovane contadine che a me sembra guardare lontano… quasi curiosa di come andrà a finire? Chissà se in quello sguardo un po’ inquisitore c’è il triste presagio dell’Italia dei nostri giorni.

    R.
    beh si è una lettura, quello sguardo è triste e l’espressione infelice ma allo stesso tempo quella statua ha la forza della bellezza e anche della speranza che il sacrificio di quegli uomini sarebbe servito alla causa della libertà.
    Sempre nella storia ci sono state donne che hanno avuto una parte attiva nelle “rivoluzioni” ma anche donne che sono state solo spettatrici ma che hanno comunque avuto un ruolo dietro le quinte spesso non riconosciuto.
    La poesia è splendida e commovente, la recitavo spesso e poi piangevo a dirotto.

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  2. Ma come no, un’opera che manco Michelangelo! La Boldrini e la Cirinnà, che l’hanno duramente criticata, sono due sciocchine, bigotte e retrive. Forse Stifano, mentre era intento all’opera, stava pensando al lato B di Belen o di Elettra Lamborghini o di Jennifer Lopez. Il,risultato è di una volgarità ridicola. Chissà che cosa ne penserebbe Luigi Mercabtini. Ah già, ma io sono un moralista ipocrita…

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  3. L’abbattimento delle statue ormai fa parte della linea di pensiero comune ormai in uso ai nostri giorni. Ne sa qualcosa Cristoforo Colombo le cui statue in America vengono abbattute nel nome della lotta al razzismo. Sull’esposizione delle natiche anch’io mi sono sempre chiesto come mai il David avesse tutto ‘sto caldo da non indossare nemmeno un tanga. Però a nessuno viene in mente di abbatterlo.
    L’arte è piena di nudità, anche inutili se non a dimostrare l’abilità dello scultore. L’artista deve fare quello che dice la sua creatività. Sarà poi il tempo a decretarne l’effettiva valenza artistica o lo stato di spazzatura.
    R
    non posso che essere d’accordo col suo commento, Mauro, piacevolmente spiritoso come nel suo stile.

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  4. Un conto è una statua che esalti la bellezza del corpo, qui il nudo è logico. Altro una che deve far ricordare un evento storico. Quello scultore se ne è infischiato dell’evento e ha voluto far parlare della statua e quindi anche di sé stesso. La statua potrebbe essergli restituita dando una nuova commissione a un altro scultore.

    R.
    però tutti gli artisti hanno piacere che si parli della loro opera.

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  5. Pubblicata oggi su Italians:
    LETTERA A me, la statua di Sapri, piace
    MERCOLEDÌ 29 SETTEMBRE 2021

    A me la nuova statua della spigolatrice di Sapri piace. Non la trovo per niente offensiva della dignità delle donne anzi, simboleggia la femminilità e la bellezza, rende onore alle donne e non ci vedo nessuna offesa alla parità di genere. Lo scultore l’ha vista cosi, con pochi veli, “rivoluzionaria” ma anche dolce e materna, col volto rivolto all’indietro come a voler significare la continuità della vita dopo il dolore di aver visto morire i trecento “giovani e forti” . Simboleggia bene anche la Libertà per la quale quegli uomini sono morti e lei è materna e consolatrice sia nella poesia che nella scultura anche se ritratta con abiti succinti, Non c’è volgarità in lei solo velata tristezza e svelata prorompente Bellezza. E’ una bella statua, non mi sento affatto offesa da lei come donna, anzi. La rappresentazione della femminilità in tutto il suo splendore, ma anche uno sguardo velato di tristezza che rivela la consapevolezza di vivere un momento storico tragico visto attraverso gli occhi della bella contadina. Complimenti allo scultore che ha riprodotto la spigolatrice come una bella inconsapevole testimone della storia d’Italia, cosi come ha fatto il poeta nella sua splendida poesia.

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  6. ricordo la prima gita scolastica (eravamo alle medie) e ci trovammo in un museo pieno di statue nude.
    L’arte non ha bisogno di vestiti.
    Una donna che guarda incuriosita verso il mare dove sta passando una nave, una barca che andava a vapore… perché non può essere una bella donna?
    Aveva un abito leggero (d’altronde era luglio, insomma piena estate!) e quindi?
    A me la statua piace, così come la sirenetta e la venere di Milo.
    O le mondine di Angelo Morbelli!

    R.
    naturalmente sono d’accordo.

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  7. Deduco che la maggior parte di coloro che hanno criticato la famigerata statua della “spigolatrice” non abbia mai letto la poesia del Mercantini. Se l’avessero letta sarebbero stati zitti. Anzi zitte visto che chi si lamenta sono tutte donne. Io mi vergogno per la loro ignoranza. Forse non sapete che la “spigolatrice” incontra Pisacane e se ne invaghisce. E lo si deduce in modo palese dai versi «Mi feci ardita, e, presol per la mano, gli chiesi: “Dove vai, bel capitano?” (…) Io mi sentii tremare tutto il core, (…) io non vedea più fra mezzo a loro quegli occhi azzurri e quei capelli d’oro». La spigolatrice era quindi forse una splendida ragazza colpita “dagli occhi azzurri e i capelli d’oro” dello sfortunato patriota. Ecco perché quella statua rappresenta perfettamente la spigolatrice descritta da Mercanti. Non capisco perchè lo scultore avrebbe dovuto imbruttirla o rappresentarla in modo sciatto… 

    R.
    Già, infatti perché avrebbe dovuto imbruttirla quando è descritta cosi amabilmente dal poeta?

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    • Oh. Giubilo. Oggi abbiamo trovato qualcosa su cui concordiamo. Oggi possiamo brindare. Le offro -virtualmente- un mirto ghiacciato. 🙂

      R.
      grazie, lo accetto volentieri. Cin cin, cheers.

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  8. Non vedo alcuna volgarità nella statua della “spigolatrice di Sapri” ma solo una procace bellezza di quella giovane donna descritta nella splendida poesia composta da Luigi Mercantini in memoria dell’impresa eroica di Carlo Pisacane nel 1857. Non noto alcun dettaglio che possa essere offensivo per la figura di una donna. L’ex senatrice del gruppo misto Manuela Repetti in un intervento sull’Huffington Post si dice «inorridita» e auspica l’abbattimento, Laura Boldrini e Monica Cirinnà si sono subito unite in nome della #cancelculture con la smania di abbattere statue. Ma io penso molto sinceramente che siano proprio le loro opinioni ad essere lesive dell’onorabilità di una donna. Secondo costoro una spigolatrice non può essere sensuale? E l’aspetto della giovane spigolatrice (che nella poesia è rimasta folgorata da Carlo Pisacane!) dovrebbe per forza essere tozza e poco raffinata? Ecco queste opinioni sì che sono davvero offensive per una donna…

    R.
    Concordo, non si capisce questo levar di scudi da parte di tante donne. Forse, come dice Federico B.P. dovrebbero leggere e rileggere la poesia e cercare di entrare nell’atmosfera di quel momento, per rendersi conto di quanto sbagliano nel definire oscena quella statua.

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  9. Se l’ondata censoria e moralistica del politically correct imperante impedisce di apprezzare la bellezza di una statua siamo davvero messi malissimo. Manuela Repetti è «inorridita», davanti all’«abito succinto, trasparente e con un atteggiamento provocante e lascivo con un bel sedere in mostra, tondo e perfetto». Quindi una spigolatrice non può essere una donna sensuale? Che scandalo! Una spigolatrice deve avere abiti rozzi e non può permettersi un abito succinto? Con buona pace di Fedor Dostoevskij che auspicava che “la bellezza avrebbe salvato il mondo” un’ideologia che si basa sull’abbattimento delle statue e la cancellazione della storia oramai la fa la padron*

    R.
    L’Arte e la Bellezza possono davvero salvare il mondo, comunicare il bello non può che essere foriero di altre forme di bellezza e di arte. Consolatorie in un mondo cosi piatto e ormai “imbruttito”.

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  10. A Milano hanno da poco inaugurato una statua dedicata alla patriota del Risorgimento Cristina Trivulzio Belgioioso. E’ vestita come le donne del suo livello nell’Ottocento.
    Non mostra le chiappe fuori. Secondo i commenti qui in loco la cosa sarebbe invece stata apprezzata. Ed è noto che le contadine nel meridione d’Italia dell’Ottocento andavano in giro in modo succinto e provocante.

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  11. Silvia, secondo lei dovrebbe essere una regola generale far “mostrare le chiappe”, ad ogni statua che viene eretta per una donna? Da dove l’ha dedotta questa regola?
    E secondo lei, col gran caldo estivo, una donna con vestito leggero, sarebbe così assurdo?

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  12. Omnibus, il mio dire che la statua della Cristina Belgioioso non mostra le chiappe fuori era chiaramente ironico. Ovvio che non penso che ogni statua di donna debba farlo!
    Quanto alle contadine dell’Ottocento, non solo nel meridione, ma caldo o no stavano ben coperte e con vestone e foulard.

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  13. Aggiunta per Omnibus. Il mio discorso non è per moralismo ma perché così stavano le cose. La minigonna era di là da venire… E non ho proprio niente contro il nudo o le forme procaci (al tempo dell’università ho fatto per una paio di anni la modella di intimo) ma quando ha giuste motivazioni!

    R.
    Silvia mi permetto di entrare nella discussione con Omnibus per postare questo link che spiega le “giuste motivazioni” dell’autore, lo scultore Emanuele Stifano:
    https://www.anteprima24.it/salerno/spigolatrice-di-sapri-lartista-emanuele-stifano-difende-la-sua-scelta/

    forse leggendole potrà capire queli sono le ragioni che l’hanno motivato. E comunque un’artista, a mio parere, non deve necessariamente ambientare le opere nel tempo in cui sono vissuti i personaggi che rappresenta, ma piuttosto interpretarle e posizionarle a seconda di quanto gli detta la propria creatività, anche fuori dal tempo

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  14. La statua è bella. Solo che in quel luogo e con quel titolo ci sta come il cavolo a merenda.
    Se lo sculture voleva esaltare le bellezza femminile, lo poteva fare senza travisare il senso della sua opera. Una figura tipo la Silvana Mangano di “Riso amaro” sarebbe stata perfetta.
    Volendo, la poteva rappresentare nuda. Il nudo è ovviamente una rappresentazione non realistica. Ci sono monumenti agli eroi di guerra rappresentati nudi. Nelle vecchie 50 lire c’era un uomo nudo. Il nudo sta bene dappertutto.
    Ma una veste trasparente su un corpo da mannequin, e una postura da prostituta di bordello che sta invitando un cliente a seguirla non ha senso, da qualunque punto di vista la vogliamo guardare.
    Togliere quella statua? Direi di sì, ma è una bella statua e può fare bella figura altrove, dove sia possibile trovare un senso al suo aspetto e alla sua postura.
    Potrebbe essere un monumento alle donne in genere, per esempio.
    Ma la spigolatrice, per favore, no ….

    R.
    un’opinione la sua che senza dubbio arricchisce il dibattito. Ma non ci trovo nulla di volgare né tantomeno ci vedo quello che ci vede lei. Nè nella postura, né altro.
    Bentornato.

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  15. A me la statua della spigolatrice piace e devo dire finalmente qualcosa di bello da ammirare e non solo in un museo ma in una piazza dove tutti possono ammirarla senza pagare il biglietto. Forse siamo talmente abituati alle cose brutte che guardare qualcosa di bello ti coglie di sorpresa quasi impreparato .È come dire siamo più abituati a parlare dei nostri Mali e non di quello che ci rende felici beh io la vedo così

    R.
    Grazie Carmela per questo bel post pieno di ottimismo. Anch’io la vedo abbastanza cosi. Si , giusto, stiamo perdendo l’abitudine al bello. E non è un bel segnale.

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  16. Silvia, non so come si vestissero a quei tempi le spigolatrici, forse con vestaglioni e scialli nonostante il caldo, ma un’eccezione secondo lei proprio non ci può stare? Tutte uguali?
    Non credo.
    Lei stessa da universitaria dice di avre fatto la modella, e non è questa un’eccezione? O forse avrebbe dovuto passare il suo tempo solo sui libri?

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  17. Omnibus, il costume imponeva certi vestimenti indipendentemente dal clima. E alle donne, in campagna ma anche nelle città , era chiesto di restare coperte.
    Che proprio quella spigolatrice facesse eccezione è una licenza artistica dello scultore, diciamo. Io non critico per niente le forme visibili ma l’anacronismo della figura.

    Quanto alla statua la si lasci pure ma direi che andrebbe messa una targa che ne spiega i fatti e la poesia che l’hanno originata. Non tutti lo sanno.

    R.
    “non tutti lo sanno”, giustissimo, l’ignoranza in Italia avanza quanto l’inflazione.
    Ma credo proprio che la targa ci sia.

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    • C’è già una targa con la poesia di Luigi Mercantini.
      Riguarda l’ignoranza della gente …. una targa la metterei al collo di qualcuno. Con la scritta “PERDONATE LA MIA IGNORANZA”

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  18. Era inevitabile. Adesso molti vanno a farsi i selfie con una mano appoggiata sul lato B della presunta spigolatrice…

    R
    e sai che novità.

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  19. E ringraziamo che il David di Michelangelo a Firenze l’hanno messo in alto… Chissà a quanti selfies hard avremmo assistito!!

    R.
    non lo dica due volte!
    Comunque tutte le statue “celebri” ma anche no, sono prese di mira dai turisti, quelle dei santi poi, sono persino consumate dalla devozione ma non solo quelle dei santi.
    E ci sono anche stati casi eclatanti di chi le ha prese a martellate persino dentro un museo.

    Rispondi
    • Aveva ragione di “non dirlo due volte”!!
      Mentre io citavo ironicamente il David di Michelangelo simbolo del Rinascimento italiano, della copia di quella splendida opera d’arte a Dubai, si vede solo la testa censurando le parti intime. Per non infastidire gli Emirati? Absit inuria verbis!

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  20. Ed è la conferma che quella statua fa pensare a ben altro che a quel triste episodio del risorgimento. Che poi fu solo uno dei diversi sbarchi di idealisti mazziniani che volevano riscattare le plebi del sud che invece li accoglievano a forconate.

    R.
    eh si, “robetta”.

    Rispondi
    • Le reazioni scomposte degli idioti che hanno criticato la statua a mio parere fanno da moltiplicatore alle reazioni di altri idioti che usano la statua per selfies “hard..iti”.
      Senza le reazioni stizzite per il fondoschiena della “spigola attrice” (sic… vi giuro che l’ho letto in un commento!!) , quella statua la conoscerebbero nel raggio circoscritto di Sapri.

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  21. Mi pare che continuiamo a non capirci.
    Non è il fatto che sia sexy. Come detto anche da altri, in molti non avremmo trovato da ridire se fosse stata rappresentata nuda.
    Così semplicemente non ha alcun senso. Non si capisce che è la statua dedicata alla spigolatrice. Non trasmette nessun messaggio coerente.
    I cretini non sono quelli che la criticano. Sono quelli che hanno approvato il bozzetto (sperando che lo scultore lo abbia proposto e che sia stato approvato).
    Facile fare gli splendidi con i soldi pubblici …. Mi chiedo se l’avrebbero acquistata per tenerla in casa loro.

    R.

    Io ho capito bene quello che dice lei, quello che intendo io lo legge qui sopra e anche nei commenti.
    Per me quella statua sta bene dove sta.
    In quanto al bozzetto è stato presentanto e approvato dalla committenza. Se non andava bene avrebbero dovuto dirlo prima di iniziare i lavori e infatti il sindaco difende lo scultore.

    Rispondi
  22. Io non ho proprio niente contro le forme femminili in evidenza. Dico solo che se lo scopo della statua era riportare alla mente quell’episodio del Risorgimento (neanche l’unico finito così) è del tutto fallito.

    R.
    ipse dixit!

    Rispondi

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