Piantiamola e piantiamoli

Lo IPPC (integrated pollution prevention control) un’organismo di controllo sulle emissioni dannose all’ambiente ha dichiarato in un suo report che la causa delle devastazioni provocate dagli incendi in varie parti del mondo, delle inondazioni e del clima estremo è l’uomo con i suoi comportamenti scellerati e che l’uomo è “colpevole come l’Inferno”.

 

L’uomo ha distrutto il pianeta bellissimo sul quale viviamo per l’avidità d denaro e di potere. Greta Thumber dice che la crisi climatica deve essere trattata come una Crisi. Finora non lo è stata ma sottovalutata e anche parecchio. Irrisa da saputoni che si arrogano il diritto di ergersi a paladini del liberismo sfrenato e che per il dio Mercato sfiderebbero la legge di gravità

Ormai è chiarissimo, la Comunità scientifica al completo ne è certa: siamo al punto di non ritorno le cose da qui in avanti possono solo peggiorare e dobbiamo darne la colpa solo a noi stessi, solo al nostro egoismo e alla nostra stupidità e arroganza.

A Novembre ci sarà un summit dove si spera che le “grandi potenze” mondiali capiscano che è arrivato il momento di mettere davvero al bando i combustibili fossili e basare tutto su energie alternative. Per troppo tempo lo abbiamo detto ma ora è arrivato davvero il momento di metterlo in pratica. Alcuni paesi si sono dimostrati più sensibili di altri ma serve una decisione corale e univoca: basta inquinare!

Di più. membri autorevoli della comunità scentifica in capo alla lotta all’inquinamento globale hanno affermato che, quelle nazioni che se ne infischieranno del monito e continueranno ad inquinare, saranno chiamate davanti ad un tribunale a rispondere di crimini contro l’umanità.

Sarebbe ormai tardi, ma forse, un briciolo, un barlume, una scintilla di speranza c’è.

Ma dobbiamo convincerci che sono i nostri comportamenti anche individuali a creare il disastro che sta sotto i nostri occhi e che in molti ancora fanno finta di non vedere.

Bisogna innanzitutto piantare alberi, sono una risorsa eccezionale per l’assorbimento di sostante inquinanti. Invece di distruggerli come abbiamo fatto negli ultimi anni dobbiamo piantarne anche in salotto o sui tetti delle case. Piantiamoli e piantiamola di inquinare  il nostro meraviglioso pianeta perché non ne abbiamo uno di riserva e se non lo facciamo subito il futuro si presenterà molto minaccioso e imprevedibile e potremo prendercela solo con la nostra scelleratezza e il nostro egoismo.

 

 

15 commenti su “Piantiamola e piantiamoli”

  1. Mariagrazia, le recenti Olimpiadi di Tokio, con l’applicazione dei concetti di riciclo e di riuso dei materiali, sono un esempio di mentalità ecologica, quella che tutti dovremmo avere.
    La medaglie d’oro, d’argento e di bronzo sono ricavate da dispositivi elettronici dismessi.
    La torcia, dalla forma del fiore di ciliegio, è per il 30% in alluminio riciclato, proveniente dagli alloggi costruiti dopo il terremoto del 2011 che ha colpito il Giappone.
    I letti degli atleti hanno una struttura di cartone riutilizzato.
    I podi sono stati realizzati con le bottiglie di plastica ripescate dal maree, irrobustiti con telai di alluminio ricavato, come sopra detto, dagli alloggi dei terremotati.
    Insomma, anche questo aiuta a ridurre i consumi e risparmiare quella energia necessaria a produrre nuovi materiali.

    R.
    certo, davvero un bell’esempio da seguire, ma non basta.

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  2. L’uomo è “colpevole come l’Inferno” e “L’uomo ha distrutto il pianeta bellissimo sul quale viviamo per l’avidità d denaro e di potere ” sono affermazioni da dementi, che si dimenticano di essere quelli che negli week end bruciano milioni di benzina sulle autostrade o che per mangiarsi una monodose di tortellini si portano a casa un chilo di plastica o che bruciano carbone e petrolio perché non hanno voluto l’energia nucleare. Quello che é successo si chiama progresso. Negli ultimi 150 anni sono successe cose incredibili e, lo ricordo agli imbecilli, l’aspettativa di vita é semplicemente raddoppiata, la mortalità infantile drasticamente ridotta, terribili malattie sono state debellate, l’uomo si difende dal freddo, l’uomo conosce il pianeta in cui vive e tante altre belle cose. Dovevano forse Otto e Daimler non sviluppare in passato il motore a scoppio perché un secolo dopo avrebbe potuto produrre inquinamento? E chi lo poteva prevedere ?Il senno di poi é la caratteristica degli stupidi. Il senno di adesso é il marchio dell’uomo geniale. Ma davvero i buonisti, “gretini” ed imbecilli non pensano che tra 150/200 anni sarà tutto diverso? Mancherà l’acqua e chissà cosa si inventerà l’uomo per supplire al problema. L’uomo é un animale intelligente. Non si auto distruggerà mai e saprà prendere le contromisure necessarie. Lasciamo frignare i soliti cretini

    R.
    già, eccone un’altro che ha fiducia nel superuomo, beato lei, mentre sono “dementi” quelli che denunciano la demenza di chi sta distruggendo il pianeta. Ma allora questo superuomo che aspetta a premere il pulsante che ci salverà? Anche col virus abbiamo visto quanto l’uomo sia “invincibile”.
    Tutti cretini ed imbecilli quelli che chiedono di smettere di inquinare perché è il progresso bellezza. “Lasciamoli frignare” dice il superuomo Bianchi, quando verrà il momento cambieramo l’acqua in vino. Quel momento è arrivato ma non si vede ancora nessun “genio” all’orizzonte.

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  3. C’è qualcosa che non mi torna nella lotta all’inquinamento. Ci fanno il mazzo se abbiamo l’auto euro4 invece che euro6 mentre nei sette mari girano migliaia di carrette porta container, ognuna delle quali inquina come mille automobili. Rompono le scatole se sprechiamo acqua lavandoci i denti o tirando lo sciacquone e poi gli acquedotti perdono almeno il 10% dell’acqua perché non hanno manutenzione. Bisogna spegnere anche il pallino rosso della TV perché consuma energia, ma le città sembrano tutte New York e nei centri commerciali le pareti sono tappezzate di schermi TV che mostrano tutti la stessa immagine. Io differenzio anche i tappi del tetrapak, poi scopro che esistono megalopoli (anche in Italia) dove va tutto assieme e la gente esasperata brucia i cumuli puzzolenti.
    Possiamo anche piantare qualche alberello, ma se in Brasile vanno via 100 campi di calcio al giorno di foresta rivendicando il diritto di farlo, e non si fanno pressioni internazionali serie, la nostra estinzione è solo questione di tempo. Ed è giusto che sia così.

    R.
    no, non è affatto giusto che sia cosi. Se ne va in fumo il pianeta per l’avidità degli speculatori e noi ci lamentiamo se ci avvertono che stiamo andando contro l’iceberg (se non si sarà sciolto)? Sono proprio loro che devono andare davanti al tribunale per crimini contro l’umanità, intanto noi denunciamoli e chiediamo che i governi li fermino. Oltre alla differenziata, a spegnere i motori in sosta a non sprecare l’acqua, a piantare qualche alberello che nel giro di qialche anno può diventare un gigante frondoso, protestare e fare le marce e i fridays for future (presi in giro dai superuomini), che altro possiamo fare? Quello che non dobbiamo mai fare è non credere ai moniti di chi ci dice che stiamo sbagliando direzione e che quella presa è senza uscita. Lo fanno da decenni ed ecco i risultati.

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  4. Vorrei sottolineare che il genere umano non è affatto una specie intelligente. Oltre che inquinare l’aria che esso stesso respira, vediamo anche col covid come si comporta: invece che reagire compatto e debellarlo nel giro delle 3 settimane di incubazione sta lì a disquisire sui complotti, sulla Costituzione, se la mascherina fa male, se il vaccino è figlio di Satana, il 5G, il 4G, intanto si va tutti al il party in Sardegna e i casi aumentano.
    Su un punto ha ragione il sig. Massimo: siamo bravi a mettere i like ai post di Greta, poi però abbiamo il condizionatore a palla, siamo tutti in fila in autostrada o a fare crociere con navi che inquinano come intere città, oltre ad acquistare prodotti fatti in nazioni che si fanno un baffo delle norme anti inquinamento.
    Il genere umano – dicevo – è tendenzialmente stupido: il progresso è stato portato avanti da alcuni (pochi) umani più intelligenti che hanno avuto idee geniali. Se fosse per tutti gli altri, me compreso, saremmo ancora a spingere l’arato guardando il deretano di un bue.

    R.
    Egregio signor Mauro.
    “il condizionatore a palla, siamo tutti in fila in autostrada o a fare crociere con navi che inquinano come intere città, oltre ad acquistare prodotti fatti in nazioni che si fanno un baffo delle norme anti inquinamento”
    La stupirò ma io non sono tra questi da decenni e come me ne conosco altri. Dare degli imbecilli senza distinzioni è fare un favore a chi tanto sa che cosi il “colpevole” rimarrà sempre ben coperto.

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  5. “dementi”, “imbecilli”, “cretini”, “stupidi”, “gretini”. ecco il repertorio pregnante di Bianchi. Mancano ancora: idiota, balordo ebete, scemo, scimunito, sciocco, babbeo, deficiente, balordo… Coraggio, basta un piccolo sforzo e potrà collocarvi tutta l’umanità, chissà lui quale caselle occupa.

    R.
    no, anche basta. Lo dico ai signori Bianchi di turno o a chi pensa di poter offendere senza pagare dazio , se ho passato integro il post di Bianchi è per dare l’idea di come molti si esprimono quando parlano di temi delicati e importanti come questo, ma non ne passeranno altri cosi.

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  6. E’ chiaro che l’umanità procede per sperimentazioni, errori e correzioni. Non sempre ciò che è sembrato progresso è stato scevro di pericoli, più o meno nascosti, che poi hanno rivelato tutta la loro potenzialità nociva.
    Un esempio è l’amianto di cui tutto il mondo fu riempito fino a quando si cominciò a capire che era fonte di malattie mortali. Tardivamente è stato vietato l’uso, ma quello che ancora c’è in circolazione segue a mietere vittime. Anche il DDT usato a tutto spiano nel dopoguerra contro le mosche, si rivelò cancerogeno e fu vietato.
    L’uomo riesce ad emendarsi, oggi è arrivato il momento di farlo nei riguardi dell’inquinamento dell’aria, della terra, delle acque, dei mari. Non ci sarà la bacchetta magica per salvarci, ci sarà invece da battagliare contro gli interessi economici che saranno toccati, ci sarà bisogno di un’opera di sensibilizzazione di tutti, ci sarà la necessità di modificare stile di vita, sprecare di meno, riciclare, riusare, puntare sulle forme di energia rinnovabili. La scienza dovrà trovare forme di “progresso sostenibile” che pongano in primo piano l’ecologia.

    R.
    si ma in primo piano devono esserci le multinazionali mondiali tra le maggiori inquinatrici che versano nell’atmosfera tutti i giorni tanta di quella porcheria che il nostro sistema non riesce più ad assorbire. Questa è la sfida più grande.

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  7. Come si fa a discutere con gente che afferma che le multinazionali sono le principali inquinatrici? Meglio chiudere qui e vedersi un bel cartone con Willy Coyote e BipBip. Sogni d’oro

    R.
    ecco bravo, la domanda la farei io a lei, come si fa a discutere con chi nega il ruolo delle multinazionali nell’inquinamento globale?
    ecco solo uno dei tanti esempi:
    http://magazine.cisp.unipi.it/inquinamento-da-plastica-il-ruolo-chiave-delle-multinazionali/

    ma è solo uno e non perdo nepppure troppo tempo con uno che fa pure lo spiritoso su un tema cruciale per la sopravvivenza del pianeta.

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  8. A proposito del piantare alberi…un pensiero di Kahlil Gibran da “Il profeta”:

    “Potreste salire con la fantasia su di una nuvola e pensare di aver raggiunto il punto più alto; e potresti sorvolare l’immenso mare e pensare di avere di fronte l’incommensurabile vastità. Ma io vi dico che quando mettete a dimora un seme raggiungerete una vetta più alta; e quando esaltate al vostro vicino la bellezza del mattino, sorvolate un mare ancora più vasto”

    E a proposito del rispetto e dell’amore per la natura:

    “Quando addentate una mela, ditele nel vostro intimo: “i tuoi semi continueranno a vivere nel mio corpo, ed i germogli del tuo futuro sbocceranno nel mio cuore;
    e la tua fragranza sarà il mio respiro, ed insieme gioiremo per l’eternità.”

    R.
    bellissimi pensieri

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  9. L’umanità dal tempo della rivoluzione industriale influisce sullo stato del pianeta ma sicuramente anche la natura ha i suoi cicli, con periodi di maggiore calore o raffreddamenti. Sembra anche il sole influisca e noi non ci possiamo fare niente.
    Possiamo invece evitare di inquinare aria, terre e acque ma di questo ormai c’è coscienza e con più o meno fervore tutti i popoli lo riconoscono.
    Uno storico sul supplemento domenicale del Corriere ha parlato dei cicli atmosferici variabili verificatisi nei secoli. Quindi facciamo il nostro dovere ma senza fanatismi dogmatici.

    R.
    grazie Facchin lei aiuta sempre a riportare i piedi a terra col suo positivismo. Bene cosi non è una critica ma un sincero complimento, però…se da una parte mi consola dall’altra mi sento peggio al pensiero che da qualche parte un ghiacciaio cola come un ghiacciolo e gli orsi muoiono di fame etc.etc. Questo secondo lei è fanatismo dogmatico?

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  10. Ecco un articolo dove si analizza quanto incida l’impronta umana nel cambiamento del clima:
    https://ilbolive.unipd.it/it/cambiamento-climatico-colpa-uomo

    Riporto sole alcune conclusioni:
    -Il Sole, dunque, non è da cancellare dalla lista dei sospetti. Ma è da considerare un complice marginale.

    -Comete, asteroidi e meteoriti hanno un alibi formidabile e dobbiamo escluderli del tutto dalla lista dei potenziali assassini.

    -I raggi cosmici vanno tenuti d’occhio. Ma, a quanto ne sappiamo a tutt’oggi, vanno esclusi senza indugio dalla lista dei potenziali assassini.

    -nel caso dei vulcani non si ha notizia di eventi che, in questi ultimi due secoli, abbiano potuto determinare un aumento netto della temperatura.

    Di contro, in quasi tutti i nuovi flussi di gas serra è evidente la mano dell’uomo
    L’uomo agisce sul clima in due modi. Da un lato inasprisce l’effetto serra naturale, dall’altro lo attenua. L’effetto, per così dire, riscaldante è il doppio di quello raffreddante. Al netto le attività terrestri in cui la nostra specie partecipa ammontano a 1,6 W/m2: oltre 12 volte il contributo aggiuntivo dato dall’incremento delle attività solari.
    Questa narrazione ha bisogno, come vedremo, di qualche ulteriore puntualizzazione. Ma già adesso sappiamo chi è il colpevole dell’accelerazione dei cambiamenti del clima: l’uomo.

    R.
    lo sappiamo già da un pezzo ma la “narrazione” fin qui data anche dagli “esperti” è che si tratta di naturale evoluzione e che l’uomo c’entra ben poco.
    Chiaramente una msitificazione che serve a mantenerci nell’ignoranza (si fa per dire) delle vere cause e a contribuire ad innalzare ultirormente il livello di rischio, semplicemente demenziale.

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  11. X il Signor zAlessandro : e lei pensa che passare da procurarsi il cibo cacciando belve feroci a fare una passeggiata su Marte con il Rover sia avvenuto così, naturalmente, oppure l’Uomo, non ci abbia messo intelligenza, determinazione, curiosità, coraggio, impegno, studio, sacrificio.

    R.
    rispondo prima io signor Bianchi.
    Non credo proprio, la sua è una visone limitata: l’uomo ha fatto tante cose buone ed è proprio per questo che è in misura ancora maggiore condannabile per lo scempio che alcuni o meglio tanti per mero interesse, anche nazionalistico, stanno facendo al pianeta. mentre ne danno la colpa al bajon.
    Mi pare che sia lei quello che non vede più in la del suo naso. E sappia che “naso” significa anche capacità di intendere oltre le fiabe raccontate da chi ha interesse a raccontarle.

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  12. Al solito, il signor Bianchi non capisce, si sta parlando di certi aspetti negativi del progresso, non del progresso in sé, che invece connota proprio l’essenza dell’umanità.
    Ma, il signor Bianchi, protesta, verrebbe voglia di chiedergli se fosse felice di mangiare alimenti trattati con i pesticidi o respirare a pieni polmoni le fibre mortifere di amianto.

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  13. Ovviamente no. Che razza di discorsi ! Cosa c’azzeccano i pesticidi con il Rover su Marte? Io sono grato all’Uomo che ci ha reso meno faticosa la vita, che ha combattuto le malattie, si affanna a cercare e darci risposte, ad andare avanti, a prendere i correttivi necessari, a vivere di più. L’Uomo di cui Dio è orgoglioso.

    R.
    l’orgoglio è un sentimento umano, non confondiamo e chi sta deliberatamente distruggendo il pianeta, ne sarà ritenuto responsabile.

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  14. Per chi ci crede, nei testi sacri Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza dotato di libero arbitrio per cui immagino che sarà orgoglioso nel vedere che la sua creatura, partita con un perizoma di pelliccia ed una clava, gironzola ora su Marte con un Rover, passando attraverso Dante, Newton e Galilei, per non parlare di Einstein e Michelangelo. Certo ci sono state pagine buie come Auschwitz, ma questo era inevitabile e fa parte del sistema.

    R.
    Ecco, per chi crede esistono anche l’Inferno e il Paradiso. Non a caso.

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