La Birba Michela

La birba Michela aveva un’auretta
da bimba gentile e un po’ rotondetta.
Da quando però è diventata famosa
e tutti la chiamano a dire qualcosa
si è fatta d’un tratto una donna seriosa.
Ne infila di perle non proprio di panna
che ormai la collana è lunga una spanna.

Ha detto l’altr’ieri che ogni famiglia
non vi sembri strano, ha un Grillo
per casa, ce l’ha o se lo piglia.
E del generale ha detto che è
strano, che è sempre in divisa
le par che la faccia dimostri livore
e per lei divisa vuol dir dittatore.

Insomma Michela la Birba
di cognome Murgia sarà anche
scrittrice di grande talento
però se tacesse e scrivesse
soltanto e ci risparmiasse
le sue frasi al vento non dico
no sempre ma di tanto in tanto
farebbe senz’altro più bella figura
di quella che fa a parlar cosi tanto.

7 commenti su “La Birba Michela”

  1. Ricordo che tempo feci un lapsus, la chiamai Tiberia Murgia, scambianone il nome con quello del famoso caratterista interprete dei Soliti ignoti.
    Che ci sia qualcosa in comune anche nel carattere oltre che nel nome?
    Forse la propensione a far ridere.

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    beh molte cose in comune con Tiberio ha Michela, primo il cognome, poi la splendida regione di nascita poi, lui è nato a Oristano lei a Cabras provincia Oristano, non è poco.
    In quanto al senso dell’umorismo, Tiberio batte Michela di molte lunghezze, direi che lei non sa manco dove sta di casa. A meno che non si metta a ridere lei stessa delle sue “battute”, ma non mi pare il suo caso.

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  2. Da tempo ho viva antipatia per la Michela Murgia quindi non posso che sottoscrivere l’opinione qui espressa.
    Detto questo vorrei dire qualcosa circa il libro Donne che corrono coi lupi. L’ho iniziato e lo trovo abbastanza ostico. Sarà che non ho molta familiarità con la psicanalisi, junghiana o freudiana che sia, e trovo che per esaltare l’importanza del fatto che le donne abbiano coscienza delle proprie capacità faccia considerazioni e tragga spunti da storie un po’ estreme e paragoni eccessivi col mondo selvaggio. Inoltre il linguaggio è abbastanza involuto. Comunque lo leggerò tutto e può darsi che strada facendo cambino le mie impressioni…

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    Silvia, non è un libro facile è sicuramente ostico e non certo di lettura scorrevole, anch’io mi sono fermata più volte, riletto e anche saltato interi brani che non riuscivo a digerire e poi tornata a leggerli. Questo è uno dei libri più famosi di Pinkola (che è anche psicanalista) ma anche il più “pesante” in molti sensi, a volte verrebbe voglia di scaraventarlo contro una parete. Ma è quello che rimane dopo averlo letto che conta. Credo che il fine della lettura sia questo. Se le va, dopo di questo potrebbe leggere anche “I desideri dell’anima”, decisamente meno involuto e più scorrevole.

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  3. Bella filastrocca!
    Che ognuno abbia il nostro Grillo nell’armadio mi pare una enormità, anche per una grillina.
    Grillo ha tentato di influenzare l’opinione pubblica e la magistratura, la Murgja vuol far rimordere la coscienza a tutta la Nazione.

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    francamente non saprei che cosa vuole la Murgia (e neppure mi pare tanto interessante e non credo sia grillina ), ciò non toglie che abbia detto una cosa della quale dovrebbe chiedere scusa, offensiva e sgradevole oltre che senza senso.

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  4. Non mi riferivo al senso dell’umorismo, si può far ridere anche per le stupidate che si dicono.

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    si, certo, eccome, anzi…le stupidate fanno ridere certo, ma possono anche far piangere o indignare.

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  5. Quanto alla Murgia le sue tesi sono semplici: Chi non è d’accordo con me è perché è un fascista…
    In merito invece al libro della Pinkola sono lieta non sia solo una mia impressione che sia pesante e involuto. Posso rivalutarmi un po’! Di lettura impegnativa, se si vuole capire il senso dei discorsi.
    Che l’autrice sia una psicanalista risulta ben evidente… E io non sono del ramo!
    Ma lo leggo fino in fondo, sicuramente c’è del positivo. Poi vedrò di reperire anche “I desideri dell’anima”, certamente.
    In ogni caso le Donne che corrono coi lupi non è da mettere sul comodino.
    A parte che non amo leggere a letto, non mi concilierebbe il sonno, mi causerebbe poi degli incubi! Meglio una poltrona o un divano…

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    bene, mi fa piacere. In quanto a tenere sul comodino un libro del genere, si, forse ha ragione, non concilia certo il sonno, ma io lo tengo sempre a portata di mano, ho sottolineato alcuni passi e ogni tanto li rileggo.
    Michela Murgia si sta rivelando una che parla un tanto al chilo e che vuole fare senzazione, ma ho l’impressione che le convenga di più frenare la lingua.

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  6. Ma davvero Donne che corrono coi lupi ha avuto tutto il successo decantato? Tutte a capire bene ogni ragionamento e a non trovare difficoltà nei concetti?
    Allora devo dedurre che sono io a non essere particolarmente perspicace!

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    ma no Silvia forse semplicemente non è addentro questo tipo di saggistica. Se non le è piaciuto comunque può dire di aver letto un libro famoso e di cui si parla molto bene (spesso è cosi ma a torto ed è solo propaganda) e essere arrivata alla fine le ha senza dubbio irrobustito la determinazione. E sono certa che qualcosa è rimasto.

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  7. Non ho ancora terminato. Ma intendo farlo comunque. E qualcosa lascia di certo.
    Anche in chi non è addentro alle psicanalisi come è il mio caso.
    Ma il tema della ferinità delle donne lo condivido.

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    bene Silvia, mi fa piacere e mi tenga informata.

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