Stato Re

Quando lo scorso anno si parlava di chiusure a causa della pandemia, eravamo frastornati, ci sembravano un modo giusto quasi inevitabile, per fronteggiarla.

Io, per la verità, ho pensato da subito che erano “prove tecniche di dittatura”. Chiaro, non mi riferisco alla dittatura nel senso che ne diamo riconducendolo a certi periodi storici del nostro paese. No. Ma una sorta di presa del potere occulta, da parte di uno stato democratico che si sentiva minacciato da molti pericoli (non solo il virus) e pensava di difendersi limitando le libertà dei suoi cittadini.

Limitare le libertà costituzionali, anche se previsto in casi eccezionali ma con tutte i distinguo del caso, può diventare pericoloso sia per lo stato che per i cittadini.

Essendo i cittadini essi stessi “stato” va da sé che imporre delle regole precise che limitino in maniera inequivocabile i diritti costituzionali, significa, in qualche modo, far prevalere l’autoritarismo al buon senso che dovrebbe condurre tutte le azioni di uno stato democratico.

Imporre non va mai bene in democrazia a meno che non si tratti di imposizioni connesse alla difesa della legalità.

Il prolungamento, dopo un anno di queste misure coercitive delle libertà individuali sta dimostrando che le restrizioni non ci hanno portato ad una diminuzione dei morti e dei contagi, ma solo ad una diminuzione delle nostre libertà e ad un senso di impotenza e di fragilità che non può che costituire un altro pericolo per il mantenimento della democrazia.

Ed è pericoloso perché ci stiamo assuefacendo a questo sistema di cose. Lo riteniamo giusto, fondamentale per la nostra sopravvivenza.

Ed è l’equivoco di fondo generato dalla prima emergenza che però ora, in emergenza costante, sta mostrando la sua vera dimensione.

Ed è una dimensione che va nella direzione di privare i cittadini dei loro diritti e non solo, ma di privare i cittadini della capacità di distinguere tra il bene di ognuno e la funzione primaria dello stato: quella della difesa delle regole che una società civile e democratica comporta.

Un monarchia neppure troppo costituzionale ma quasi assoluta: le regioni governate da signorotti agli ordini del monarca e con scarse velleità di autonomia subito sopite dall’emergenza, uno stato re, che impone ai cittadini di restare immobili, di temere i contagi di aver paura di tutto e soprattutto di essere una fonte di contagio con conseguente sanzione sia morale che penale.

Se ci pensate bene una gabbia neanche troppo dorata dove contenere ogni spirito critico e dove bloccare qualsiasi tentativo di tornare alla normalità per riprendere in mano la propria esistenza. Uno stato re burocratico e inflessibile che ordina e pretende dai suoi sudditi massima obbidienza e pretenderà sempre di più quando le nostre forze residue saranno state fiaccate anche dalla povertà che cresce e dalla impossibilità di vedere prospettive di futuro.

Tutto nel nome di un ordine mondiale che ormai tende a comprimere le spinte evolutive e progressiste per mantenere o instaurare  regimi illiberali e fare gli interessi dei grandi poteri che ormai ci tengono in pugno.

13 commenti su “Stato Re”

  1. La domanda che ci si pone e i commenti riflessioni che possono farsi sul tema proposto sono:

    1) Perché lamentarsi per i provvedimenti emanati da un governo “Draghi”…:
    quello tanto osannato? Solo ora ci si accorge che la sua condotta … non si discosta poi tanto da quella del precedente presieduto da Conte?

    2) Perché lamentarsi per i provvedimenti emanati da un governo composto e sostenuto, per la maggior parte, da partiti di centro sinistra: PD, M5S, LeU, ecc.. tanto cari a molti simpatizzanti italici?
    Non sono forse i summenzionati partiti quelle compagini democratiche, liberali, proletarie e tanto sensibili ai problemi dei “poveri” cittadini?

    3) Perché lamentarsi per governi, compositi e promuscui, dove tutti stanno insieme, appassionatamente, e dove sussiste di tutto e il contrario di tutto?
    Esecutivi nati non in seguito a democratiche elezioni bensì da mere scelte di Palazzo: scelte prese e giustificate da pseudo… problematiche ma il cui unico, vero fine è l’impedimento dell’esercizio della democrazia perché consultazioni elettorali porterebbero, EVENTUALMENTE, al potere una “deprecabile” coalizione di centrodestra.

    4) Perché lamentarsi di governi che, oltre a esser sorti non in seguiti a democratiche elezioni ma da mere manovre di Palazzo,
    sono, tra l’altro, anche perfettamente “legali” perché la nostra Costituzione prevede tali operazioni artificiose per cui le elezioni, alla fin fine, diventano, più che una primaria, democratica, esigenza, un facoltativo optional da adottarsi alla Jukas Casella: “quando lo dico io”?

    Tutto ciò: ossia lamentazioni e critiche mi fanno pensare a quei soggetti che, affetti da patologie, gravi, si lamentano per i fastidi di cui soffrono ma… se dici, malauguratamente, loro che per liberarsi dalle loro pene è necessario e sufficiente un intervento chirurgico o seguire una severa terapia allora si inalberano rifiutando tassativamente i rimedi proposti perché dolorosi, faticosi, ecc. ecc..
    Meglio piuttosto un pannicello, un antidolorifico, un sonnifero…
    Lamentarsi e non agire fa ricordare il fiabesco Pinocchio che storceva il naso quando doveva assumere l’amara medicina che la Fatina gli proponeva per guarirlo.
    La presenza di conigli neri che sorreggono una bara sarebbe oggi utile per convincere Pinocchio a bere il farmaco salvifico oppure si vuole continuare ad effondere “critiche e lamentazioni” su governi e sistemi che non vanno giù (almeno così apparentemente sembrerebbe)?
    In attesa di prossime lamentazioni…si attendono gli eventi.
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    ho sempre criticato su queste pagine e non solo (per quello che vale) i governi non eletti e soprattutto i Conte uno e due da me considerati inutili e dannosi e ho sempre chiesto le elezioni. Di Draghi non ho cantato mai lodi. Ma ho pensato che fosse meglio andare a votare e l’ho scritto molte volte. Ma qui non si parla di Draghi che è appena arrivato e ha trovato un disastro e difficilmente riuscirà a portare a termine un amissione impossibile, lui è stato tirato per la giacca e non possiamo addossargli colpe che non ha, questo ho scritto più volte. Ma lei non mi legge.

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  2. Io leggo, purtroppo, ma è a Lei che la nostra farraginosa Costituzione va bene così; per cui perché lamentarsi se in ambito politico istituzionale accadano tali illogiche condotte?

    Lei simpatizza, (legittimamente, per carità) per le “sardine” quando esse contestano il diritto al centrodestra (dittatori, populisti, sovranisti…) di effettuare comizi (vedansi elezioni regionali in Emilia-Romagna) mentre, sempre quelle, oggi non proferiscono verbo dinanzi al ben più grave disastro di cui Lei denuncia gli effetti lamentandosene nell’articolo di cui in parola.

    Lei simpatizza, (legittimamente, per carità perché ognuno pensa quel che vuole in democrazia ) in fondo, per quel centrosinistra PD che, a braccetto di quel M5S, invece di mandarlo a quel vaffa di cui Grillo fa fiero (che Lei non manca mai di criticare giustamente) ci sta portando, purtroppo, a questo disastro epocale quale la nostra Repubblica non aveva più conosciuto dai tempi della seconda guerra mondiale (pandemia o non pandemia)…

    Ma Le palesero’ di più ancora per ricordarLe, obiettivamente, le incongruenze causate dal nostro sistema politico istituzionale – che non si vuole purtroppo cambiare – ovvero le scelte della Lega e di Forza Italia ai quali sembra far più gola il potere che le idee politiche da loro propugnate e le posizioni che coerentemente dovrebbero mantenere.

    Grazie al nostro ultraelastico e metamorfico sistema difatti si da’ la opportunità a compagini di “centrodestra” di assemblarsi, come l’ acqua con l’ olio, con partiti di antitetica ideologia per sostenere un esecutivo ancor più ircocervo del precedente facendo credere ai “grulli” cittadini che quella strana ed insolita miscellanea serve a salvare la Patria in un periodo di emergenza….

    Io ci credo poco.

    A me sembra piuttosto che il tutto si riduca ad una misera, patetica, spasmodica corsa alle poltrone o a una famelica spartizione della carogna Italia a scapito di quella parte di popolo davvero indifesa e povera.

    Sono antiitaliano? Mi invento le cose?

    Mah! Io la chiuderei qui anche perché, sinceramente, sono avvilito nel vedere tale deprimente spettacolo…

    Poi ci si lamenta se le affluenze alle urne sono in calo.
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    le sardine hanno contrastato democraticamente i comizi di Salvini, in democrazia è concesso, se ora parlano meno (ma parlano) non possiamo certo dare loro alcuna responsabilità dello stato di cose. IN quanto a me, non ho simpatie per nessun partito attualmente, meno che mai e ho contestato duramente qualsiasi accozzaglia di governo. Si informi, l’archivio è zeppo di testimonianze di quanto affermo. E comunque non le spetta di venire qui a fare il “giudice” di nessuno.

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  3. Quello che è sicuro, è che in Europa, in quest’ultimi 30 giorni, siamo messi peggio di tutti come si evince dal sottostante linK

    https://www.google.com/search?q=covid+mondo&rlz=1C1WPZA_enIT715IT753&oq=covid+mondo&aqs=chrome..69i57j0l6j0i10j0i271.25855j0j15&sourceid=chrome&ie=UTF-8

    Infatti, l’Italia -raffrontata a Germania, Francia, UK, Spagna, Portogallo- è l’unica nazione in cui la mortalità è in crescita, la media settimanale sale da circa 300 a più di 400, mentre nelle altre nazioni è in calo, in Francia si attesta a circa 330, in Germania a circa 150 e nel Regno Unito a circa 50!
    Nel Regno Unito la somministrazione di vaccino è molto avanzata la qual cosa l’avvicina a quella stato di “immunità di barriera”(detta volgarmente “di gregge”) che è l’obiettivo di tutti.
    Non c’è dubbio che, in Italia, mentre la prima ondata, pur con le incertezze iniziali, era gestita in qualche mod dal governo e infine domata, la seconda ondata è sfuggita totalmente dal controllo: imperizia? incapacità? Mancanza di organizzazione? Altro?

    Io credo che le restrizioni iniziali, benché tardive, alla fine hanno quasi annullato l’epidemia, dopo di che, il governo Conte (e con esso la popolazione) di sia illuso di aver sconfitto il male, nonostante l’ammonimento di certi virologhi della possibilità di una seconda ondata di contagi- e anziché premunirsi, abbia temporeggiato preoccupandosi di altri problemi (vedi ristori, recovery plan, etc.) cedendo fin troppo alle giuste pressioni di chi dalle chiusure veniva maggiormente danneggiato.

    La via maestra per uscirne fuori, quelle dei vaccini, ci ha infine trovati colpevolmente impreparati. Il nuovo governo sta cercando di recuperare terreno almeno dal punto di vista organizzativo, ma ancora i risultati non si vedono. Infine, provvedimenti come quelli di consentire i viaggi all’estero e ridurre i tempi delle quarantena per chi rientra dai viaggi, non possono fare altro che peggiorare la situazione.

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  4. Il problema è un po’ di tutti i governi in giro per il mondo. Se prendono misure drastiche non va bene perché minano la libertà, se non prendono provvedimenti sono dei pazzi alla Trump che fanno morire la gente. Cosa dovrebbero fare? Negli altri Paesi forse basta dare delle linee guida serie per poter operare tutti in sicurezza.
    In Italia tocca fare come i bambini dell’asilo, che se uno fa troppo rumore tutti saltano la merendina (leggi spritz).
    Sul problema della “dittatura” vorrei capire a chi gioverebbero queste “prove tecniche”. Gli unici che ne hanno tratto profitto sono i cinesi, che non hanno certo bisogno di fare le prove perché sono già bravi così.
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    Mauro le risulta che il governo attuale veda facce diverse da quelle che ci hanno portato sin qui con questi “bei” risultati?
    A loro di sicuro qualcosa le prove tecniche giovano. Non crede? Anche perché quasi nessun gverno deve mai giustificare o rendere conto degli sbagli commessi, in Italia. Negli altri paesi basta una tesi di laurea copiata perché un ministro si dimetta subito.

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  5. Ancora circa 30 mila ricoverati tra i malati Covid e oltre 3mila nei reparti di terapia intensiva e i morti sono in media 3/400 al giorno.
    Numeri ancora da paura.
    Cosa significa questo?
    Che il nostro paese, il primo in assoluto ad essere colpito in Europa, non è riuscito a organizzarsi in modo da fronteggiare l’epidemia in maniera efficace, troppi errori ed ommissioni.
    Il governo precedente ha precise responsabilità su questo, non è possibile che una situazione cosi grave prescinda dalla valutazione dell’operato di chi doveva difenderci e tutelarci. L’attuale deve ancora dare dimostrazioni di quello che sa fare anche se non ha ancora segnato la netta differenza dal precedente.
    Ora riaprono le scuole in ordine sparso e con molte regole .
    Pochissimo è stato fatto sui trasporti che sono la maggiore fonte di contagio e niente è stato fatto per aumentarne la capienza e pochi o nulli i controlli.
    In realtà le differenza tra zone rosse e arancioni sono poche o nulle.
    Alcuni con la scusa del lavoro girano indisturbati tra le regioni. esempio gli attori o i pratogonisti di show tipo Isola dei famosi o quant’altro e quindi ci sono moltissime deroghe che non vengono neppure considerate nella possibilità di diffusione del contagio.
    Questo vale anche per gli sportivi. Artisti e sportivi hanno un occhio di riguardo (come durante la guerra) ma in questo caso possono essere fonte di contagio e mi chiedo perché se è possibile a loro non debba essere,con le dovute accortezze, possibile ripristinare la libertà di movimento anche per tutti gli altri cittadini.
    I lockdown, ultimamente non hanno che confermato la percezione di uno stato autoritario con molti (ma non con tutti) e che non sa ancora trovare il bandolo della matassa delle soluzioni concrete ci facciano uscire dall’incubo.
    Perché?

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  6. il nostro è uno stato che non sa fare rispettare le regole e il cui comportamento induce gran parte delle persone a trasgredirle.
    Regole sbagliate, regole buone, ma con moltissime eccezioni, regole che cambiano da un giorno all’altro, regole che cambiano da una regione all’altra, regole senza adeguato controllo che vengano rispettate, sono motivo per cui non vengono prese sul serio e incentivo a trasgredirle.
    E’ questo che ci porterà il triste primato del peggiore stato europeo nel contrasto delle pandemia.

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    davanti a Montecitorio è in corso da ore una protesta degli ambulanti. gridano libertà vogliono tornare a lavorare, non ce la fanno più hanno figli da mantenere, dove è lo stato? So che è uscito Sgarbi a parlare con loro, lui ha sempre protestato per misure inadeguate e che tolgono ai dicctadini libertà ma nel contempo non difendono dal virus.
    E’ questa la grand econtraddizione di uono stato che si mostra autoritario ed incapace di comprenderei bisogni dei cittadini.
    La Polizia sta li allertata , ci sono stati scontri ma finora i poliziotti sembrano solidali.
    Devo essere sincera a guardare quelle persone che lottano per la loro dignità e sopravvivenza mi viene da piangere e sento l’impotenza della politica di aiutare veramente e fattivamente i cittadini italiani in questo tragico frangente. Qualcuno dovrà pagare per questo.

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  7. Parlare di stato autoritario in Italia…
    Quanto agli ambulanti si può capire che si lamentino. Però bisognerebbe anche chiedere loro le dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti. Sempre che abbiano fatto la dichiarazione…
    Quanto a Sgarbi è persona che non vale di sicuro la pena che la si prenda sul serio,

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    beh, gli ambulanti non sono tra le categorie di “grandi evasori”, qualche cosa forse potrebbe anche scappare, ma la vedo dura, comunque. Sgarbi è pur sempre un parlamentare della Repubblica e a quanto pare, l’unico che è andato a parlargli.

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  8. Off topic, un po’ per celia e un po’ per non morir di covid, una pausa di intrattenimento musicale:

    Engelbert Humperdinck – “Spanish Eyes” (tańczą Tessa Virtue i Scott Moir)

    Procol Harum – A Whiter Shade of Pale, live in Denmark 2006

    Procol Harum – Homburg
    https://www.facebook.com/367757027426409/videos/2044192189045980

    new trolls quella carezza della sera

    Amedeo Minghi – La vita mia

    Santo California, Tornerò

    Vasco Rossi – Un Mondo Migliore

    Sarah Brightman & Andrea Bocelli – Time to Say Goodbye (1997) [720p]

    e per finire, Miranda Martino -oggi ultraottantenne- in Me ne infischio

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    Grazie, un po’ di musica fa sempre bene. Bella scelta, bravo DJ.

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  9. Vero, la musica fa sempre bene. Se poi ci si aggiunge il contemplare la Miranda Martino…
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    beh, si ha ragione è sempre un bel vedere.

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  10. E’ vero, ha ragione Paolo, Miranda Martino è un bel vedere e anche un bel cantare. Ma…qualcosa non va.
    La campagna vaccinale è quasi ferma, non arrivano le dosi e i problemi legati ad Astrazeneca non sembrano risolti, troppi dubbi e tentennamenti degli enti certificatori.
    E’ vero che l’Inghilterra ha vaccinato molte persone ma ciò non significa che non si debba tenere conto delle controindicazioni.
    Anche un solo caso fa impressione.
    In questo caos monta la rabbia sociale.
    Era prevedibile e prevista, almeno da qualcuno e io sono tra quelli.
    Lo vado scrivendo da un bel pezzo anche se inutilmente perché la maggior parte della gente pensa che sia pessimista.
    Non credo che sia pessimismo ma piuttosto un vedere la reatà delle cose. Il governo precedente ha gravissime colpe e lo scrivevo quando era in carica. Poi Renzi gli ha dato una spallata.
    Ma non possiamo pensare che Draghi sia un mago. Ci vuole molta forza e molto coraggio per infilarsi in una situazione quasi senza via d’uscita, quella che Conte gli ha lasciato.
    Nessuno si aspetta che Draghi faccia il miracolo ma io mi aspetto che abbia coraggio, che denunci la situazione a chiare lettera che dica cosa non è stato fatto e cosa si deve fare …se lo sa.
    Lo deve sapere. Non può permettersi di vivacchiare e lasciare che la rabbia sociale monti.
    Potrebbe esere molto pericoloso.
    Già cosi è compromessa la salute psicofisica degli italiani, se monta la rabbia sociale potrebbe sfociare in ribellione e allora sarà ancora più difficile mantenere la testa sul collo e capire cosa fare.
    Non so dare consigli.
    Quello che farei io sarebbe: azzerare il Cts, mandare a casa Speranza e tutto il suo entourage e sostituirli con menti fresche e preparate, prendere personalmente in mano la situazione chiedendo la collaborazione di governatori per vedere di riaprire la dove sia possibile con tutte le cautele del caso.
    Altrimenti il rischio che l’Italia corre è altissimo e non possiamo permettercerlo.

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  11. Non credo che Speranza abbia colpe. Lui pensa che chiudere oggi sia un vantaggio per uscire dalla situazione, altrimenti il contagio non si ferma. Non è una idea sbagliata. Poi sì, certi tipi di chiusura si possono discutere ma si può discutere anche sui redditi precedenti e non denunciati di tanti…protestanti.

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    Facchin, quello che pensa Speranza dovrebbe interessarle meno di quelli che sono gli effetti delle sue pensate. 110 mila morti le sembrano ancora pochi?
    E me non sembra che le chiusure stiano funzionando, anzi ci sono paesi dove non sono stati fatti lockdown o almeno meno severi e stanno meglio di noi.
    Poi, se lo stato le dicessse che per un anno o anche più, deve restare senza stipendio o senza pensione per motivi sanitari o altro, lei che cosa direbbe?

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  12. Sig. Luigi, la politica del precedente governo, per ora proseguita da questo, è stata quella di chiudere il più possibile. Fine delle idee. Non occorreva un premio Nobel per attuarla, ma loro ci hanno messo pure il carico facendo acquistare banchi a rotelle e obbligando le attività ad adeguarsi alle normative per poi chiuderle. Anche negli altri Paesi hanno avuto problemi e chiusure, ma qualche euro in più le attività danneggiate lo hanno ricevuto. In quasi tutti i Paesi simili al nostro le scuole hanno chiuso il meno possibile.
    In Italia si è creata così una grossa frattura sociale fra chi è ridotto alla canna del gas e quelli a cui non frega niente dei contagi, tanto lo stipendio lo portano a casa lo stesso. I primi protestano perché non hanno i soldi per mangiare, i secondi perché vedono violato il loro diritto all’apericena.
    Per il discorso dell’evasione, bisogna prima dimostrarla. Se partiamo dall’idea che tutte le attività chiuse siano di chi non paga le tasse non facciamo giustizia a quelli che le pagano. Io sarei stato favorevole a bilanciare i rimborsi in base ai fatturati dichiarati nei 4/5/6 anni precedenti, così non ci sarebbe stato motivo di protesta se non sventolando il modello 730.

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