Carità di patria

Questa cosa l’ho scoperta solo oggi leggendo la pagina Web de La Stampa on line, ma credo che sia  sconvolgente:

“”Se sei ubriaca sei in parte responsabile dello stupro”. Esce con una frase shock la campagna social contro la violenza alle donne del Comune di Ferrara. L’immagine che contiene queste parole è stata postata nella pagina Facebook dell’amministrazionee in Instagram. Immediate le reazioni di protesta: “Da donna mi sento enormemente offesa e disgustata da questo post”, “vomitevole”, “Complimentoni alla vostra agenzia marketing! Che geniacci, pubblicare una frase simile senza aggiungere nemmeno due righe in più a chiarimento del contenuto”. E ancora: “Mi disgusta questo messaggio, una svista enorme”. Ma, si chiede qualcuno, “ci sarà un responsabile per l’uscita di quel post? O vogliamo sempre e comunque lasciar passare tutto come se nulla fosse successo?”.

Il sindaco si è subito scusato, ha detto anzi che se ci sono state tante reazioni vuol dire che la gente sente questo problema con molta intensità e via cosi…ora, non sono  sicura quanto tempo questa pagina sia rimasta pubblicata e quando sia stata rimossa o corretta, non ho trovato questi particolari, so che la notizia  è stata data da La Repubblica il 24 settembre u.s. (da cui riporto l’estratto e la foto).

E però mi verrebbe da dire: e bravo il Comune di Ferrara! Ci aveva pensato a fondo prima di scrivere quella cosa?

“Se sei ubriaca sei in parte responsabile dello stupro?”

Ma non sarà che chi l’ha pensata era ubriaco/a ,ma vedo difficile che una donna abbia potuto pensarla, anche se…e se cosi fosse sarebbe ancora più grottesco.

Pensateci, la violenza di quella frase è enorme e viene usata per una campagna contro la violenza sulle donne (sic)

Mi viene da pensare che il sindaco leghista l’abbia benedetta e ci abbia fatto anche qualche battutaccia sopra. Salvo poi fare marcia indietro dopo le proteste.

Eh no, caro sindaco della bella e ridente Ferrara. Non ci siamo, lei prima provoca e poi ritratta? E poi che fa?

Perché non fa un bel manifesto dove scrive: Uomini, tenete le mani in tasca e i bollori sotto spirito, e girate al largo dalle donne che non vi vogliono neppure dipinti, anche e soprattutto da quelle ubriache o drogate o in difficoltà di qualsiasi genere, perché se anche le toccate con un solo dito, siete ancora più colpevoli di violenza verso un soggetto in stato di debolezza e incapacità di reagire. Cioè, se non vi è chiaro, siete ancora più condannabili e vili porci maiali”!

 

Perché non lo fa scrivere sui muri della città signor sindaco di Ferrara invece di far passare certi messaggi che, per carità di patria, evito di dirle cosa sono e come dovrebbero essere definiti?

2 commenti su “Carità di patria”

  1. Fra l’altro, se si usa violenza su una donna ubriaca, si compie un gesto ancor più vile che se fosse perpetrato su una donna sobria, quindi capace di reazione immediata. Per non parlare di quegli infami che somministrano, a loro insaputa, a ragazze giovanissime, la famigerata “droga dello stupro”, che le priva di capacità di difesa

    Rispondi
  2. Attenzione donne, se vi trovate dinanzi a una bottiglia di buon vino, magari di forte gradazione alcolica, andateci piano.
    Un bicchiere ve lo potete permettere; già con due vi sentirete brille e non potreste guidare l’auto;
    con tre, rischiate grosso, guai ad
    ubriacarvi, vi rendereste complici di stupro nei vostri confronti.
    Mentre per l’uomo l’ubriacarsi produce un semplice stato di ebbrezza, perfino piacevole e comunque utile ad affogare i dolori, per voi il non ubriacarsi -come il non drogarsi, il non indossare la minigonna, né portare pantaloni attillati, né esporre il seno con scollature eccessive, etc- tutto ciò ed altro, entrano a far parte di quel “Secondo Decalogo”, inventato per voi per tenere a freno le voglie maschili.
    Il “ve la siete cercata” è pronto a inchiodarvi alle vostre responsabilità.

    Risposta
    sicuro, non è da prendere troppo alla leggera eh, si sta pensando in qualche segreta stanza una nuova normativa per evitare che le donne vengano violentate: e donne semplicemente devono nascondersi, non bere, non fumare, non uscire troppo di casa, e se lo fanno indossare un abito lungo e accollato e magari anche un bel fazzoletto in testa, nero e niente trucco…(no quello magari si altrimenti i cosmetologi si lamentano), insomma direi che siamo su una china pericolosa, una nuova giurisprudenza che imponga alle donne questo stile di vita, un po’ d’altri tempi ma sempre valido. Altrimenti se capita, si può sempre dire che erano “fuori regola”.
    Non scherzo, a questo sta mirando qualcuno, anzi, molti.

    Rispondi

Lascia un commento