Una cosa banale

Entra il sole sfacciato prepotente e illumina

la tappezzeria rossa del salotto, i cuscini

i tappeti i quadri, i ficus.

Ho passato il mocho col disinfettante

lo faccio tutti i giorni, mi conforta.

Strano, una cosa cosi banale

eppure…

E il pavimento è subito asciutto di nuovo

e mi sento che ho fatto qualche cosa.

Una cosa. Una stupida cosa.

E’ Pasqua.

Esco sul terrazzo. Il bosco ha rinnovato

il miracolo, come sempre come se fosse

una qualsiasi primavera. Sfacciato

come il sole.

Ed è meraviglioso.

Non l’ho mai visto cosi bello. Mai.

Luccica, splende, parla, canta.

Ci sono,mi dice, lo sento, ci sono.

C’è, il bosco c’è e ci sono anch’io.

Ed è bello esserci.

Sfacciatamente

esserci.

2 commenti su “Una cosa banale”

  1. Ecco come la natura rifiorente della primavera, che in altri tempi avremmo apprezzata come un bene normale, la riscopriamo come una bellezza “sfacciata”, perché si mostra in tutta la sua rigogliosa bellezza. ora che non possiamo goderne appieno,.
    “Eccomi, sono venuta puntuale all’appuntamento -sembra voler dire- e tu che fai, non vieni con me?”
    “Adesso non posso -è la risposta- ma la tua bellezza è tale e così improvvisa che mi fai apprezzare ancora di più la gioia di vivere”.

    Poesia spontanea, immagino scritta di getto, espressa da un animo sensibile che mostra tutto il suo amore per la natura.

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  2. Quest’anno sarebbe stato meglio avere un aprile piovoso.
    La gente sarebbe stata in casa più volentieri e la pioggia avrebbe fatto bene alla campagna e ricaricato le riserve idriche.

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    già che sfacciata …siccità.

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