L’Italia in pezzi

Ma che caspita fanno al ministero delle Infrastrutture?

Si limano le unghie? Ancora un viadotto crollato sulla Savona Torino, sembra senza vittime.
Un signore che passava di la si è accorto del baratro un minuto prima di finirci ed ha fermato quelli che soppraggiungevano, si chiamava il viadotto della Madonna, se non è un miracolo questo.

E allora? Dopo il Morandi ora questo! Siamo sicuri che era stato controllato di recente e che nessuno come al solito ha colpa di nulla?
Io qualche dubbio ce l’avrei.

Ora toccherebbe anche a Toninelli, forse, venire a rispondere, De Micheli è li da troppo poco tempo, ma, mi sa che a lei i cinquestelle daranno volentieri la colpa.
Scommettiamo?

3 commenti su “L’Italia in pezzi”

  1. Purtroppo, c’è un problema tecnico che è stato sottovalutato per decenni: il cemento armato non dura per sempre; a maggior ragione se le strutture sono state progettate o costruite male, con i ferri troppo vicini alla superficie esterna. Quando i ferri si arrugginiscono e il cemento intorno si crepa, la struttura comincia a perdere la sua capacità di carico, e alla fine si rompe. Purtroppo, eravamo abituati ai ponti di pietra e di mattoni che lavoravano a compressione e non contenevano materiali deperibili, La stessa calce, se era fatta bene, col passare degli anni, si “carbonatava” diventando dura come il travertino. Così quando hanno cominciato a costruire ponti e viadotti in cemento armato, non hanno previsto cosa fare per la manutenzione delle parti che si deteriorano. O, meglio, alcuni progettisti l’hanno previsto. I ponti sospesi in corda di acciaio come il ponte di Brooklyn, o le strutture completamente metalliche come la Tour Eiffel, sono abbastanza accessibili e manutenibili, e sostituire una parte deteriorata non è un’impresa titanica. Nella maggior parte delle strutture totalmente realizzate in cemento armato, come il ponte Morandi, invece, fare manutenzione è quasi impossibile. E in tutta l’italia, e anche nel resto del mondo, il cemento armato comincia a presentarci il conto. Dovremo sostituire gran parte dei manufatti, e lo dovremo fare interrompendo il servizio, perché bisognerà demolirli e ricostruirli da capo.

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    Sembra impresa quasi impossibile.

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  2. Il problema delle strutture in calcestruzzo armato, di cui giustamenta parla Lenzini, è stato evidenziato col trascorrere del tempo.
    Il calcestruzzo resiste benissimo alla compressione, purtroppo non alla trazione. Da qui l’armatura in tondini di acciaio (materiale che invece resiste bene alla trazione) collocati nei punti della sezione più sollecitati a sforzo di trazione. Un ulteriore miglioramento si ottiene armando il calcestruzzo con acciaio precompresso.
    Un’accoppiata perfetta, ma non eterna. Le fessurazioni che si producono col tempo nel calcestruzzo permettono agli agenti atmosferici di penetrare e e corrodere i tondini.
    Solo una manutenzione attenta e rigorosa può prolungare la vita di tali strutture, e infine la sostituzione delle parti avariate.
    Ma sappiamo che la manutenzione, in Italia, è il punto debole, e di Eterno c’è solo il tempo.

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    Una domandina da incompetente in materia: ma i palazzi costruiti in cemento armato? Come si comportano all’erosione del tempo? O per loro il prolema non si pone? Certo che tutte ‘ste “armature”in giro per le nostre strade sono un pericolo costante.
    Segno anche che ogni “scoperta” o intuizione geniale, può dimostrarsi fallace col tempo e mai come nel caso dei ponti non controllati o manutenuti, catastrofica.

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  3. Ma scusate, se lo stato da in concessione la rete autostradale e la concessionaria ha l’obbligo delle manutenzioni, se non le fa, non dovrebbe essere lo stato a controllare e punire gli inadempienti con gravi sanzioni da fargli passare la voglia di fare i furbi? E Lo stato che è rappresentato in questo caso dal Ministero delle Infratrutture, non si può paragonare ad un condominio e l’amministratore al ministro competente?
    Il quale come un amministratore di condominio che lascia che il palazzo vada a pezzi, dovrebbe essere licenziato su due piedi.
    O no?

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    secondo me dovrebbe.

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