Belve umane e cani pericolosi

L’animale che a Grosseto, dopo che il suo cane, un grosso Dobbermann, aveva azzannato una signora che passeggiava nel parco con la figlia sedicenne, se n’è andato senza prestarle soccorso, dovrebbe essere arrestato e incriminato per mancata custodia ed omissione di soccorso, oltre che per gelida disumanità e crudeltà..

Ormai questi incidenti sono all’ordine dle giorno. Qualche giorno fa a Cavarzere una donna con due bambine in bici, è stata aggredita a morsi, lei e le bambine, da due cani tipo Pittbull che erano fuggiti dal guinzaglio di una ventenne che non era riuscita a tenerli. Si sono salvate solo grazie ad un signore il quale, avendo visto la scena da casa sua, ha imbracciato il fucile da caccia ed ha sparato in aria facendoli fuggire.

Ora questo nuovo orribile fatto, con l’aggravante che la belva feroce non era il Dobbermann che pure ha morso la donna con sette morsi profodi, ma il padrone che ha assistito senza muovere un dito e poi, a quanto racconta “Il Tirreno” se n’è andato anche accennando ad un sorriso.

Spero proprio che lo rintraccino e lo arrestino e che il cane venga messo in gabbia come belva feroce e pericolosa.

Questa idiozia di grande moda, di andare in giro scortati da cani di grossa taglia, spesso senza le protezioni di legge, l’arroganza dei padroni mascalzoni che si divertono a vederti impallidire dalla paura, che ti prendono in giro se gli dici per favore di tenere a bada il cane che hai paura, è stata portata oltre il livello di sopportazione da sedicenti animalisti che pretendono che tutti familiarizzino con animali che sono allevati per uccidere e sono armi improprie pericolosissime.

Io mi tengo sempre alla larga e chiamo i vigili subito, ma fanno molta fatica ad intervenire se non sei proprio con le fauci del cane alla gola.
Questa cosa sta diventando davvero pericolosa e dovrebbe essere presa in maggior considerazione, sia dagli amministratori locali che dal governo.

Ma, sappiamo bene, che sono in tutt’altre faccende affaccendati, i morsi dei cani , per ora, non sembrano tra le priorità, ma potrebbero diventarlo se ogni giorno si dovessero leggere  cronache come queste.

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