Apocalisse sfiorata

Non è stata ancora l’apocalisse ma l’abbiamo sfiorata.
La grande nave, quel colosso a più piani, stava per rovinare addosso alla chiesa del Redentore se la banchina non la fermava.
Doveva decelerare e invece accelerava.
E’ finita addosso ad una barca da turismo. Ma è un incidente annunciato da tempo.
Ci sono 4 feriti, avrebbe potuto andare molto peggio, qualcuno da lassù ci ha messo una pezza, ma fino a quando?
Guardando quel video ho pianto. E se non si fosse fermata? E se avesse continuato, quel mostro avrebbe potuto spazzare via la banchina, la gente sopra e gli edifici circostanti.
Brugnaro ha poco da dire che da domani via le grandi nave da San Marco e dal canale della Giudecca.
Lo dice da anni e prima di lui gli altri primi cittadini, ma la situazione non cambia di un millimetro.
Ci sono state migliaia di proposte ma nessuna mai è andata in porto è il caso di dirlo.
Toninelli non è da meno di quelli che lo hanno preceduto: non sa che pesci pigliare e in laguna sono scappati tutti.
Gli interessi in gioco sono tanti e tali da far fare melina a tutti da anni.
La presa per i fondelli dei cittadini e di chi ha a cuore la città più fragile al mondo è costante e continua ed intollerabile.
Ora vogliono correre ai ripare scavando un canale, ma gli ambientalisti (con ragione) si oppongono: gli equilibri dell’ecosistema verrebbero compromessi.
Le grandi navi devono restare fuori, del tutto da Venezia.
Le soluzioni ci sono ma nessuno vuole prendersi la responsabilità di andare contro a chi specula e scherza col fuoco.
Questo potrebbe essere un avvertimento che la situazione è ingestibile.
Ma dubito che al governo dove litigano su tutto non cerchino anche questo pretesto per azzannarsi ulteriormente senza combinare niente.
Venezia andrebbe chiusa per sciopero totale.
Chi ha responsabilità se le deve assumere tutte, sono tante e gravissime.

4 commenti su “Apocalisse sfiorata”

  1. Sembra impossibile che in gioiello come Venezia venga messo in pericolo dallo sfruttamento fino all’osso del business turistico.
    Ma ci vuol tanto trovare una soluzione che rispetti la sicurezza, l’ambiente e l’estetica?
    Vedere quei mostri navali a contatto con i palazzi patrizi, le opere di’arte, i monumenti è un’offesa senza rimedio al gusto estetico, argomento sufficiente di per sé per decidere il divieto di accesso alla Perla dell’Adriatico?

    RISPOSTA
    Ci provano da anni con tutti i governi a dare una soluzione a questo problema enorme. Oggi si è davvero sfiorata la tragedia, il Burchiello che è la nave che trasporta i turisti lungo il Brenta fino a Padova, ha rischiato grosso e i turisti se la sono vista davvero brutta.
    La politica non sa decidere, gli interessi in gioco sono tali e tanti che nessuno è capace di mettere un freno a questo pericolosissima speculazione.

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  2. hai ragione. Non si possono vedere quei pachidermi nella cristalliera del mondo, grida vendetta soprattutto dopo quanto è successo. ma ci rendiamo conto di dove si possa arrivare per i soldi? ma che razza di mondo è questo? sembra di stare sul pianeta delle scimmie.

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  3. Ma non serebbe molto semplice lasciare le navi alla fonda e organizzare dei trasporti a terra con motoscafo?
    Chi ha denaro per una crociera può sobbarcarsi una piccola spesa in più per pagarsi il biglietto.
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    Il grande appeal dei crocieristi per Venezia è proprio che le navi ti portano fino nel cuore della città ed è quello che giustifica il prezzo del biglietto, certo che non sarebbe difficile fermare le grandi navi nei porti veri all’ingresso della laguna, ma non sarebbe la stessa cosa che arrivare a vedere dal finestrino la cupola di San Marco o il campanile e su questo contano tutti gli organizzatori di queste crociere.Se non fosse un business ormai collaudato e molto redditizio si sarebbe già fatto da anni.

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