Verde come un ranocchio

Da quando si è seduto al Viminale, Matteo Salvini, si crede l’incredibile Hulk.
Dirama direttive che fanno infuriare i vertici dello stato maggiore dell’esercito che, dicono che non spetta al ministro dare ordini a uomini dello stato, ma, eventualmente, le direttive vanno concordate col ministero della Difesa. Altrimenti la Trenta che cosa la paghiamo a fare?
Anche lei sembra piuttosto infuriata. E al Quirinale cosa pensano? Il presidente della Repubblica che fa? Assiste a questo scontro tra Istituzioni o pensa di dire una parolina per rimettere un po’ di ordine?
Mi sono immaginata una mattina tipo di Salvini.
In ufficio, con i piedi sulla scrivania, chiama la segretaria (sette lauree e altrettanti masters) e le detta la direttiva: “Signorina scriva”. Etc.Etc.ETc.
E lei: “ ma ministro, non si può, prima deve concordare con gli altri ministeri competenti…”
E lui: “ma fatti qualche etto di fatti tuoi e vai a quel paese, si fa come dico io, chiaro”?
Tono dittatoriale che non ammette repliche.
Il ministero della Propaganda Leghista è il più attivo, tutti gli altri “dipendono” dall’incredibile strafottenza di Hulk, il ministro Verde.
Non pare, ma Salvini ha la pelle verde come quella di un ranocchio. Ogni sera beve una pozione magica preparata dall’ex ministro, il leghista Calderoli che serve a fargli diventare la pelle di un colore più simile a quella degli altri umani.
Gli è venuta durante gli anni di militanza nella Lega (ha iniziato che era ancora lupacchiotto) e le capriole che ha fatto sul pratone di Pontida che gli hanno donato quel colorito verdastro che non riesce più a togliersi.
Insomma: lui e soltanto lui: il Ministrone Salvinone è capo di tutto e tutti gli altri possono mettersela via (compreso il povero nobilomo Conte che lo teme più di tutti): i porti vanno chiusi, ci sono 800mila profughi in arrivo dalla Libia e vanno bloccati! Ecco, potrebbero anche esserci terroristi in mezzo a loro, dice il minestrone.
Non si ricorda più quando diceva che i profughi che scappano dalla guerra sono suoi fratelli? No, la parentela ora non gli interessa , ha scoperto che suo fratello è figlio unico.

Qualcuno lo fermi prima che si faccia incoronare a Notre Dame!

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4 commenti su “Verde come un ranocchio”

  1. Ah, quel ranocchio!
    Ma da dov’è saltato? Troppo simpatico, impossibile che sia Salvini, lo escludo, a priori e anche a posteriori: ce l’ha infatti adagiato su una foglia, troppo scomoda, lui perlomeno ha bisogno di una poltrona Frau (detto senza fraintendimenti, è chiaro).
    Però, l’idea che Salvini sia il Principe Ranocchio è intrigante, dopo le disavventure amorose, chi sarà la bella Principessa che con un bacio la libererà dell’incantesimo?
    Scartata la Le Pen, sarà La Meloni? Oppure La Mussolini?
    Insomma, di bene in meglio.

    RISPOSTA e se fosse la Mussoloni?
    m.g.

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  2. pino, e se fosse un ros-pino?
    Per mandarlo giù, si risparmierebbe pure, basterebbe mezza dose di bi-carbonato, ossia un monocarbonato di sodio, e che s’è visto s’è visto.

    RISPOSTA
    Un ros-pino? E perché no un ros-petto? Con un poco di zucchero va giù che è un piacere.
    m.g.

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