Grazie Presidente

Ho ascoltato il discorso del Presidente in differita. Quest’anno ero un po’ diffidente e poi, me ne sono dimenticata.

Ma l’ho visto ora e mi è piaciuto molto. Mi è piaciuto soprattutto lui, il nostro Presidente.

Seduto in mezzo alla stanza, senza scrivanie a fropporsi tra lui e gli italiani, idealmente. Una scenografia molto semplice ma accurata che trasmetteva il senso di comunità.

Quel senso di comunità sul quale Mattarella ha insistito in tutto il suo discorso.

La cosa che mi ha commosso è stata proprio questo suo sottolineare che siamo parte di una comunità forte, pur con molti problemi, ma superabili con la buona volontà.

E su questo punto ha insistito, sulla tenacia e la determinazione che tutti noi dobbiamo avere nel voler superare le difficoltà di questo momento, come di tanti altri momenti che hanno visto il nostro paese messo davati a scelte importanti.

Questa volta, senza retorica, con lo sguardo limpido,sereno e diretto, questa figura che fino ad ora mi era sembrata distante, jeratica, quasi distaccata, finalmente mi ha trasmesso un forte senso di appartenenza.

Si, di appartenenza, non sembri questa mia una parola di vuota retorica. Appartenere ad una comunità come la nostra deve essere motivo di orgoglio.

Ma ha anche voluto porre l’accento sui tanti problemi che sembrano irrisolvibili e che necessitano uno sforzo comune della politica, superando le incompresioni, le differenze di vedute, perché l’obiettivo comune deve unire e non essere motivo di dispute costanti ma un target da perseguire senza sosta superando gli egoismi.

Non so se la nostra classe politica sarà in grado di comprendere l’importanza di questo messaggio ma è stato bello sentirlo pronunciare con tanta semplicità e chiarezza di immagini.

Grazie Presidente, l’Italia ha più che mai bisogno di uomini come lei.

Auguri di buon anno a lei e a tutti noi. Ne abbiamo davvero bisogno.

 

14 commenti su “Grazie Presidente”

  1. Ho espresso già, nella lettera precedente, il mio plauso al discorso del Presidente, lo ribadisco qua, e aggiungo ciò che prima mi era sfuggito, come in merito alle ultime vicende della manovra, abbia esortato ad una analisi approfondita e partecipata dei punti chiave messi in programma (ma ancora tutti da definire).
    Anch’io Ho apprezzato la scelta di non sedere dietro la scrivania, il richiamo alla cittadinanza onoraria di una citta ideale (Felicizia se non sbaglio) conferitagli dai bambini di una scuola e l’esposizione di un dipinto fatta da altri giovani.
    Un bel richiamo ai giovani da chi per la sua chioma bianca sembra l’emblema della saggezza.

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  2. Più di 10 milioni di ascolto per Mattarella, e mentre il Capo dello Stato fa riferimento ad una comunità la cui forza sta nel “condividere valori, prospettive, diritti e doveri, ma anche nell’essere rispettosi gli uni degli altri e rifiutare l’astio, l’insulto e l’intolleranza”
    gli uomini di governo non cessano di fare propaganda:
    Conte; “Dureremo cinque anni”, una sorta d’ossessione di perdere il posto.
    Di Maio: “Taglieremo lo stipendio ai parlamentari” quasi fossero degli usurpatori di denaro.
    Salvini; “Tagleremo le tasse agli italiani”, mantra poco credibile con la spada di Damocle delle clausole di salvaguardia che farebbero scattare l’aumento dell’Iva.
    Nessuna parola di solidarietà umana da questi personaggi.

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  3. Sindaci contro Salvini.
    Si tratta del sindaco di Palermo, Orlando e di quello di Napoli, De Magistris. Contestano il decreto sicurezza considerandolo discriminatorio.

    “L’articolo in particolare su cui è nata la «disobbedienza» di Orlando è quello che impedisce di concedere la residenza ai richiedenti asilo in possesso di un regolare permesso di soggiorno, cosa che di fatto escluderebbe i migranti da tutta una serie di prestazioni sociali”(Del Frate, Corriere della Sera).

    Salvini risponde irridedo Orlando e gli rinfaccia i problemi irrisolti della sua città. Tipico modo di non entrare nel merito e penalizzare chi pone un problema serio di comportamento umanitario.

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  4. Due sindaci di due grandi città hanno perplessità circa l’applicazione di certe parti della legge sulla sicurezza, e il ministro Salvini che fa?
    Anziché cercare un dialogo, li dileggia invitandoli a pensare ai problemi irrisolti delle loro città, ricorda loro che sono pagati per fare il loro dovere, si serve della parole di fine anno di Mattarella per tacciarli di fomentare rotture, invita i sindaci a dimettersi.

    Ma sentiamo i protagonisti:
    https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/19_gennaio_03/majorino-pronti-disobbedire-decreto-sicurezza-ma-sala-tace-8d306c74-0f3f-11e9-8942-0b2d1a385761.shtml

    Da cui evidenzio:

    Salvini:
    Si rivolge a “quei poveretti di sindaci di Palermo, Pescara, Napoli, Firenze, Reggio Calabria, che invece di preoccuparsi dei milioni di italiani in difficoltà per la casa, per il lavoro, per le liste d’attesa negli ospedali, per i reati che si moltiplicano, si preoccupano di dare documenti e diritti agli immigrati irregolari. Dico a questi sindaci che è finita la pacchia, che ne risponderanno ai loro cittadini, che gli pagano lo stipendio, ai loro figli, agli italiani che verranno, perché noi abbiamo accolto fin troppo in passato. Se pensano di intimidire qualcuno hanno trovato il governo e il ministro sbagliato”

    Orlando;
    “Come si cambia, per un like” – scrive il sindaco su Twitter, ricordando l’esortazione di Salvini ai sindaci, nel 2016, a disobbedire sulle unioni civili.
    “La differenza fra dire e fare è che io adirò al giudice per incostituzionalità di parte del decreto Sicurezza. Si comincia coi migranti e si prosegue con altri. Tutti i regimi hanno iniziato con legge razziale spacciata per sicurezza(…) A Palermo, tra 4-5 mesi, 80 minorenni, che studiano, lavorano e sono ospiti in comunità dove vivono ben integrati, compiranno 18 anni e dunque saranno illegali: è la conferma che questo decreto sicurezza è disumano e criminogeno”.

    De Magistris:
    “È Salvini che dovrebbe dimettersi. Le leggi ordinarie le applichiamo solo se conformi alla Costituzione. Lo facciamo con chi pensa di discriminare le persone in base al colore della pelle. Per noi esiste la Costituzione, sulla quale abbiamo giurato, poi ci sono le leggi ordinarie che vanno interpretate”.

    Un’apertura al dialogo proviene dal PdC Conte, sarebbe un primo atto lodevole di affermazione del suo potere di iniziativa.

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    • Si, Conte apre al dialogo ma poi i “monologhi” li fa Salvini che si fa sempre più prepotente in base ai sondaggi. Il problema di questo governo (uno dei tanti) è che è un mostro a tre teste dove ciascuna vuole andare per la propria strada. E ognuna primeggiare sull’altra. Non è un bel vedere.La disobbedienza civile in questi casi, secondo me, trova ragione d’essere nella Costituzione.

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  5. Io mi chiedo però come Mattarella, magistrato della Corte Costituzionale e quale garante della Carta Costituzionale, abbia potuto approvare il Decreto Si urezza, più adatto al paese di Sporcizia che non a quello di Felicizia. Non lo ha letto con attenzione, non ne ha valutato le nefaste conseguenze, prima di apporvi la propria firma? Se ci sono sindaci che ne denunciano l’incostituzionalità, come la mettiamo con il Presidente? Veramente costoro rischiano di essere, in tal modo, incriminati.

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  6. Mattarella valuta solo se ci sono patenti violazioni di costituzionalità, ma l’unico organo di Stato adibito a derimere le questioni di costituzionalità è la Corte Costituzionale. E questa si attiva solo su una denuncia specifica.

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  7. Onde ragion per cui, Orlando e De Magistris scavalcano le prerogative della Corte Costituzionale ed hanno quindi torto marcio, trovando che nel Decreto Sicurezza ci siano aspetti incostituzionali. Fra l’altro, sarebbe meglio che si applicassero a migliorare la situazione finanziaria disastrosa delle città che amministrano pessimamente. Stanno solo facendo propaganda elettorale da finti buonisti. Questo decreto infame non doveva essere approvato ab origine.
    Avremo migliaia di immigrati a vivere sotto i ponti o in baraccopoli luride di fortuna. Questo hanno partorito le menti eccelse di un ignorante campano e di un lombardo lacustre di bassa lega.

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  8. Speriamo che le denunce specifiche e corrette giungano a valanghe. Comunque, non solo noi, ma varie e nobilissime nazioni europee si sono ben guardate dall’accogliere i migranti in mare. Fatta la legge, di solito, si trova l’inganno, che qui sarebbe giustificato.
    A Collecchio, presso Parma, i veterostalinisti e comunisti di Rifondazione e di Comunisti d’Italia si stanno mobilitando per una rivoluzione rosso sangue contro il decreto. Si scopron le tombe, si levan gli zombies..

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  9. Quella di Orlando e De Magistris è già una denuncia, non è nessuna propaganda elettorale.
    Grazie a loro verrà valutato se quel decreto contenga parti anticostituzionali o meno.
    In ogni caso ne avrebbero evdenziato la disumanità

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  10. Dal Fatto quotidiano.it:

    “Il ricorso della Regione Toscana alla Corte costituzionale sul decreto sicurezza è già pronto. Ad annunciarlo è il presidente Enrico Rossi: il testo verrà portato in giunta il 7 gennaio per essere approvato. Rossi dice quindi di schierarsi con i sindaci che si ribellano a una “legge disumana che mette sulla strada, allo sbando, decine di migliaia di persone che così diventano facile preda dello sfruttamento brutale e della criminalità organizzata, aumentando l’insicurezza”

    E poi:

    “il presidente toscano scrive rivolto ai due vicepremier, Salvini e Luigi Di Maio: “Ficcatevi in testa che non siete i padroni del Paese. Abbiamo capito che a voi piacerebbe una democrazia illiberale, dove comandare a vostro piacimento, ma l’Italia è un Paese democratico, e non tutti sono d’accordo con voi”. Rossi sostiene anche l’idea di una manifestazione a Roma, il “compagno Mimmo Lucano“, come il governatore definisce il sindaco (sospeso) di Riace. Un’iniziativa, aggiunge Rossi, “per difendere nel nostro Paese i diritti fondamentali della persona e per difendere la democrazia”. Il presidente della Toscana ha ricordato tra l’altro che per i migranti e per “tutti coloro che hanno bisogno” ci saranno comunque le tutele di una legge regionale approvata dalla giunta il 22 dicembre, con due milioni di finanziamento già inseriti a bilancio.”

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    • Io sto con i sindaci: questa legge è anticostituzionale e verrà annullata dalla Consulta, fino ad allora fanno bene i sindaci a non volerla mettere in pratica. i due presuntuosi stanno già facendo gravi danni al paese questa legge lo pone in una posizione rischiosa. I sindaci lo stanno capendo chi sta al governo del paese no. Una situazione paradossale.

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  11. Secondo me, questo decreto non viola tanto articoli della nostra Costituzione, rivolti ai cittadini italiani, quanto parecchi altri della Carta dei diritti umani, del,1948, valida per ogni essere umano.

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