Una bella testa

Il ministro Toninelli sembra sempre avere un diavolo per cavillo. Il suo non è un lavoro facile. E’ comprensibile, dunque quell’aria corrucciata sotto quel testone di capelli inanellati.

La protesta a Roma degli Ncc gli complica la già difficile vita. Chissà quante volte al giorno si chiede chi glielo ha fatto fare. Ma non è il solo, vorremmo saperlo in tanti. I noleggiatori si sono riuniti sotto al Senato per protestare contro la norma in Manovra che gli impone di ritornare sempre alla rimessa dopo ogni servizio. E, insomma, tutto un avanti e indrè. Sembra abbiano fatto un bel pò di chiasso, bruciata una bandiera a cinquestelle e intonato cori contro il ministro, non proprio lusinghieri contro la sua incolpevole mamma.

Non ci stanno. Ma, detto fatto, pare, qualcuno in Parlamento, la solita manina, ha introdotto una modifica che dovrebbe calmarli. Ma, messi tranquilli qualche centinaio di noleggiatori , potrebbe essere la volta dei tassisti e se protestano quelli, si fermano tutte le città. E non sono da meno dei noleggiatori in quanto ad arrabbiature, anche quelli menano di brutto.

Come non vorrei essere negli abiti del ministro. Quando ha alzato il pugno recentemente in Parlamento, soddifatto e felice, forse non aveva ancora bene messo a fuoco il cimento in cui si è messo.

Ora  l’opposizione si è messa anche a contestare la famosa commissione costi-benefici sulle grandi opere. Anche questa opera del ministro che sembra avere la vocazione al martirio: chi ti va a scegliere? Un professore dichiarato anti Tav. E bravo! E questo che cosa fa? Sceglie, a sua volta, altri 4 membri della commissione (consulenti della sua impresa privata) dichiaratamente anti Tav, dunque 4 più lui che fanno cinque, su sei, anti Tav.

Ma tu pensa! Toninelli è furbissimo, ha trovato il modo per mettere a tacere i pro Tav: signori, non è cosa, la commissione ha detto No, troppi costi per cosi pochi benefici. Et voilà, il gioco è fatto.Semplice no?

I si Tav se la prendano con la commissione se la Tav non si farà.

Il Pd ha chiesto l’intervento della Corte dei Conti.

Ma come si fa a dare in mano un simile studio ad una commissione che ha già deciso a priori che la Tav non si deve fare? Ma che razza di testa ha Toninelli per fare di queste pensate?

Una bella testa, pesante… cioè pensante non c’è che dire. Testa di ministro, vale tanto oro quanto pesa. Ma quanto pesa?

2 commenti su “Una bella testa”

  1. Un’altra tegola sul capo di Toninelli ad aumentare lo stato confusionale -così efficacemente descritto nella lettera – del ministro dei trasporti nonché infrastrutture, una somna di ministeri da far tremare le vene e i polsi. Ma non a lui.

    Certo, i noleggiatori con conducente, sono delle brutte bestie, guai a pestargli la coda, non gli va di accompagnare i clienti e poi doversene tornare in rimessa senza poter prendere altri clienti, che senso ha? Spreco inutile di tempo e di carburante, inquinamento senza scopo, non si può dare loro torto, e poi vorrebbero anche ridurne il raggio d’azione, tarparne le ali.

    Ma Danilo Tinonelli, non è tipo che demorde, lui è un duro e un puro, inflessibile, non si piega e non si spezza, è pure un esperto in calcoli complicatissimi, il suo pallino sono i costi rapportati ai benefici, fa somme e sottrazioni, moltiplica e divide, il pallottoliere è Il suo strumento di indefesso lavoro, sembra che a fine millennio prenderà una decisione sulle infrastrutture pendenti(nessuna allusione al Ponte di Genova).
    Insomna, niente fretta, ma soprattutto niente trucchi negli appalti.
    Tiene duro il ministro, “Lì, annient’il dolo”, sembra il suo grido di battaglia, invece è solo l’anagramma del suo nome, Danilo Toninelli.

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