Il governo del Boh

Ecco fatto! E tanto ci voleva?

Bene abbiamo il governo. E meno male. Un governo vale l’altro? No, naturale. Però è sempre meglio averlo.

Ma ci sono anche quelli a cui non importa nulla che ci sia un governo. Quelli che anzi…

E se ne stanno beati a farsi gli affari propri senza pensare che il paese potrebbe finire male. Sono quelli del chissene, sempre e comunque, tranne quando devono battere cassa.

Certo che a guardarli tutti belli schierati, ben vestiti, ben pettinati, impettiti…verrebbe voglia di giocarci al bowling.

Questi poi, sono solo una sequenza di facce mai viste, a parte tre  o quattro viste persino troppo.

Cosi, a prima vista, non mi piace proprio nessuno.Ma devo prima conoscere per giudicare.

Il problema è che i due giovanotti si sono scelti due ministeri niente male. Uno al Lavoro e sviluppo economico e l’altro all’Interno.

Da far tremare i polsi.

Ci resta solo da affidarci a qualche santo, se crediamo ,oppure di fare gli scongiuri.

Oppure, pensare che dietro a loro ci siano persone collaudate, uno staff che conosce bene il proprio mestiere e che gli metterà sotto al naso le carte da firmare o gliele toglierà da sotto il naso nel caso non vadano firmate.

Insomma il governo dei burocrati, il governo ombra, il governo… Boh!

Nel senso che non sappiamo chi siano questi signori, queste eminenze grige che lavorano nell’ombra ma tengono in piedi il paese e senza di loro  saremmo fritti.

Ora stanno già pensando: ecco arriva il prossimo incompetente,il prossimo arrogante, il prossimo presuntuoso arrivista e un po’spocchioso, beh armiamoci di pazienza tanto dura minga…

Non vorrei essere nei loro panni. Anche se, pare, siano pagati molto bene. Ma forse, e dico forse, se lo meritano.

Per quanto.

P.S.Ho visto Salvini, intervistato da La7 (Mentana era persino un po’ impressionato da Salvini in versione ministro dietro alla scrivania) ed ha detto che ha già iniziato a lavorare, ma con umiltà, per carità, lui ha trovato tutto in ordine, le penne i calamai, le puntine, tutto allineato, non è certo entrato li per mettere disordine…per ora. poi si vedrà, se non si annoia dell’ordine e rovescia la scrivania.

Ma insomma, anche Travaglio stasera ha detto che i leghisti non sono dei baluba, in Veneto ed in Lombardia stanno facendo bene e se non fanno bene li cacciano, non solo, ma Veneto e Lombardia sono le regioni più “accoglienti” verso gli immigrati e dove c’è il più alto tasso di integrazione…speriamo bene allora che Salvini faccia il bravo e non rovini il lavoro finora fatto da Zaia e Maroni, perché altrimenti i paroni dalle bele braghe bianche il voto glielo dà no la prossima volta.Eh si, ogni sistema ha le sue regole, si può babaiare da fuori ma quando ci si entra dentro l’è tutto un altro paio di braghe.

14 commenti su “Il governo del Boh”

  1. Il governo del boh sarà composto da un’oligarchia arrogante di tre persone, Di Maio, Salvini e Giorgetti, con la cosulenza di Savona e la supervisione di Grillo e Casaleggio.
    Il resto non conta, come non contano le donne, nominate, mi pare, appena in cinque su diciotto ministri, e alcune di esse senza portafoglio.
    Insomma il governo dell’Oligopolio con l’apparente strumento della democrazia diretta, anzi eterodiretta, da Casaleggio e Grillo.
    Mattarella mi sembra un agnello capitato per sbaglio tra i lupi.

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    • Ma scusa e volevi anche dargli il portafoglio? Ma le donnne, come si sa sono distratte, se lo perdevano.
      Senza offesa e con tutto il rispetto a me Mattarella semrba un Mottarello (rispetto a quelle “brave persone” che hai nominato).
      E la democrazia diretta è un escamotage per dire che la Casaleggio-Grillo, avrà potere di veto o di voto sulle leggi superando il parlamento.

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  2. La scelta più obbrobriosa è quella di Lorenzo Fontana, nemico di ogni novità, un Torquemada antigay, antiabortista, antittutto ciò che è progresso, un talebano cattolico da Sant’Uffizio. .

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  3. Mariagrazia, a proposito di Fontana, ma non solo, e del suo rispetto per la Costituzione, mi viene in mente quella battuta di Totò, mi pare nel film “Indue marescialli”. All’ufficiale nazista che gli ricordava di avere carta bianca, rispondeva: “ E ci si pulisca il c…! Lo stesso farebbero volentieri tanti ministri leghisti. E meno male che è rimasta fuori la borgatara romana Giorgia.

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  4. Il nuovo governo si è formato, sono stato molto critico nel giudicare la modalità seguuta, le complicazioni nate e la conclusione sortita, però adesso correttezza e amor di patria vorrebbe che ci si attenesse a giudicare i fatti nel loro complesso.
    Non tutti i mali vengono per nuocere, si dice, chissà forse qualcosa di buono potrebbe nascere (il condizionale è d’obbligo), se non altro, un’opposizione più attenta e vigorosa, che compatti e rifondi la sinistra e la tenga pronta a riproporsi come forza di governo alla prossima tornata.

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    • Quanto alla rifondazione della sinistra c’è molto da fare. Questi potrebbero aprofittare del momento di coma profondo in cui è precipitata. I congressi sempre rimandati significano una cosa sola: i responsabili del declino non vogliono saperne di prendersi nessuna responsabilità e fintanto che non ci sarà una posizione netta da parte di Renzi e dei renziani su quanta colpa graviti su di loro, temo che la sinistra rimarrà impanatanata.
      A questi signori bisogna dare il credito che si meritano: poco o nulla. Per come si sono comportati sinora e per le idee “rivoluzionarie”che, almeno nelle intenzioni, vorrebbero portare avanti. ma si sa che tra il dire e il fare…
      Tuttavia non sarebbe nemmeno giusto essere troppo pessimisti ma stare con gli occhi bene aperti si.

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  5. Mariagrazia,
    rifondare significa anche rinnovare, la vecchia guardia ha già dato, sono loro che devono cedere il passo alle energie dei più giovani e ai loro più ampi orizzonti.
    Il problema del Pd non è stato Renzi, ma la protervia di chi, sentitosi scalzato, ha combattuto una guerra fratricida
    Renzi è stato il capro espiatorio di un naturale avvicendamento non accettato e ferocemente combattuto da chi più saggiamente avrebbe dovuto consigliarlo. Certamente ha commesso errori, ma ben consigliato avrebbe potuto correggersi.
    Invece è stato rigettato e il risultato è sotto gli occhi di tutti.
    Ma bruciato Renzi, non credo che la vitalità del partito si sia del tutto esaurita e la speranza sta nelle forze nuove.

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    • Non sono d’accordo con quasi nulla. Primo perché io non farei distinzioni tra i nuovi e i vecchi componenti, un partito deve essere come una grande famiglia e nella famiglia ci stanno tutti, nessuno deve essere escluso.
      Nessuna protervia di chi si sentiva “scalzato”, la protervia era tutta esclusiva di Renzi che ha iniziato volendo rottamare chi è arrivato prima e di lui e gli ha fatto trovare il piatto ricco dove si è ficcato.
      Il capro espiatorio lo ha fatto il Pd, l’ambizione e l’ndividualismo del suo ex segretario ne ha fatto un partito personale, lo ha ridotto da partito di sinistra a partito di destra, ne ha cambiato completamente i connotati, i valori, le politiche.
      Non ha solo commesso errori: ha impedito a chi ne sapeva più e meglio di lui di occuparsi del”loro” partito, li ha letteralmente espropriati e si è messo come unico e solo despota. La democrazia interna al partito è stata azzerata, a nessuno è stato permesso neppure di esprimersi circa il modo come lui conduceva il partito ed è stato ampiamente avvisato da chi aveva capito che il suo atteggiamento avrebbe distrutto il pd ma lui non ne ha tenuto in nessun conto e anzi, li denigrava e sbeffeggiava chimandoli gufi o quelli che dicono sempre no. E quando alcuni hanno iniziato ad andarsene, lui, invece di interrogarsi dove sbagliasse, li ha presi in giro e gli ha riso dietro.
      La sinistra può rinascere solo se il Pd si libera del renzismo e da tutti i suoi sostenitori.

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  6. Mariagrazia,
    so una sola cosa:
    che Renzi ha vinto democraticamente le primarie, non ha usurpato il posto a nessuno, e il segretario del partito è colui che sceglie la linea politica.
    La lotta interna che gli è stata fatta soprattutto quando ha ricoperto la carica di PdC è inqualificabile e causa della perdita dei consensi del partito.

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    • Sul fatto che abbia vinto democraticamente le primarie ci sarebbe molto da dire, a quelle primarie ha partecipato molta gente che aveva votato Berlusconi.
      La sua linea politica ha esattamente portato il partito ai risultati che sappiamo, secondo te ha fatto un buon lavoro? Secondo te, perdere le elezioni (tutte), il referendum confermativo e 6 milioni di elettori, significa aver svolto un buon lavoro?
      Quando ha preso il posto di Bersani il partito stava molto meglio di come lo ha lasciato lui (disintegrato)ed ha anche molto criticato il 25% di bersani col qual ha governato cinque anni (la non vittoria) mentre lui è riuscito a portarlo al 18%. Un sucessone, non c’è che dire!
      La carica di PdC, non l’ha ricoperta l’ha usurpata al povero Letta dopo avergli assestato un bel calcio avendogli detto di “stare sereno” e lavorare tranquillo.
      La lotta interna gli è stata fatta solo a causa della sua arroganza e la lotta interna è stata comunque inefficace, il partito lo ha portato allo sbando lui e lui soltanto. Non riconoscerlo significa( Renzi non lo ha ancora fatto), a mio avviso, lasciare che la sinistra affondi ancora di più e si logori ancora di più in lotte fratricide, soprattutto innescate e portate avanti da lui.
      Intestardirsi su una persona che si è comportata in modo ambiguo, che ha detto un sacco di bugie, che non ha compiuto il proprio compito secondo i canoni richiesti ad un segretario di partito ma si è trasformato in un dispotico “padrone”, rasenta, a mio avviso, l’innamoramento verso un uomo che il partito non lo ha mai veramente rappresentanto.
      E buona parte della colpa di aver messo in mano il paese a un governo di populisti è proprio sua. Lui gli ha aperto un’autostrada.

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