Oliviero contro i veneti

Non mi permetterei mai di dire dei toscani, quello che Oliviero Toscani dice dei veneti. Ma non mi permetterei di dirlo di nessuno. Ma il vizietto di questo signore, di questo artista un po’ bislacco, sembra essere quello di sparare a zero contro i veneti. Non resiste. Ora dice che tutti i veneti che hanno votato al referendum sono “mone” e contadini analfabeti, mentre i pochi che non lo hanno fatto sono l’elite di intellettuali.

Bene e allora? Sono veneta ma non mi sento offesa da queste parole, lo ritengo un personaggio che ha qualche problema di identità, uno che vuole stare sempre sulla scena, apparire sempre e dire quello che gli passa per la testa.  Per quello lo compatisco ma non mi sta certo simpatico.

Già, qualche tempo fa ci aveva dato degli ubriaconi, a tutti, nessuno escluso, compresi i  poppanti. Io sono astemia da una vita, ma faccio testo perché mi ha compresa tra questa categoria visto che non mi ha chiamato fuori per nome e cognome.

E’ stato denunciato e assolto e ci ha pure preso in giro. Ubriaconi non è un’offesa ma solo una categoria dello “spirito”, evidentemente.

Non dico che ai veneti (in generale) non piaccia il vino, no,… ma ai toscani? Forse a loro non piace? E a Toscani, piace? Mi sa di si e mi sa che ne fa grandi libagioni, più di quanto non voglia far credere. Ma io non mi sognerei mai di andare a dirlo in giro, mi prenderebbero per matta.

Invece lui, per che cosa viene preso? Per uno che parla a vanvera, nel migliore dei casi, almeno dai veneti.

Non si merita tutta questa pubblicità gratuita uno che ha di queste opinioni e ci tiene tanto a farle sapere. Oltre che un esibizionista mi sembra uno che non riesce a stare senza ricavarsi un posticino nei giornali dove si parli delle sue “sparate”.

Mi piacerebbe che me lo dicesse in faccia che sono “mona” e contadina ignorante, gli risponderei per i versi e gli spiegherei che quando si parla in pubblico se proprio non si può farne a meno, sarebbe bene darsi prima una controllatina ai freni inibitori ed una regolata alle valvole della buona creanza e se proprio vuole farsi pubblcità insultando un popolo intero, poi, a cose fatte, si metta davanti allo specchio e si dia del mona da solo. Perché solo un mona può dire certe cose e continuare a credersi un anticonformista. Cosa che Toscani non è mai stato, nonostante tutte le sue trovate per ritagliarsi uno spazio nel mondo e far credere di esserlo.

La sua faccia, a guardarla bene mi ricorda molto una pubblicità, una delle prime, sulla quale aveva messo la sua firma e che all’epoca scandalizzò molto ma fu molto utile per fare pubblicità a se stesso più che all’oggetto che pubblicizzava: un paio di hot pants con tanto di “contenuto” più fuori che dentro e con una scritta di grande richiamo mutuata da un’esortazione evangelica.

Totò, guardandola avrebbe esclamato: “quella faccia non mi è nuova”.

Neppure per Toscani lo è visto che la vede ogni mattina guardandosi allo specchio.

9 commenti su “Oliviero contro i veneti”

  1. Mariagrazia,
    ho apprezzato il tuo pamphlet satirico su Oliviero Toscani, il fotografo milanese che si è espresso soprattutto nel campo pubblicitario e della moda. Un campo, tra quelli della fotografia, che apprezzo meno, per il sottofondo di inganno che inevitabilmente contiene.
    Oliviero Toscani fu premiato, ma anche censurato e denunciato dallo Stato del Missouri per le sue foto ai condannati alla sedia elettrica, fatte a scopo pubblicitario per Benetton. Lui smentì, ma Benetton chiese scusa, e ciò fu causa della rottura di un lungo sodalizio.

    Un tempo seguivo la fotografia con interesse, io stesso avevo una Nikkormat corredata di svariati obbiettivi con cui mi dilettavo a ritrarre paesaggi, documentare i luoghi dei miei viaggi, fare dei ritratti.
    Mi dilettavo pure a stampare le mia foto in bianco e nero.
    Poi, con l’affermarsi della tecnica digitale e del colore, riposi la mia vecchia reflex, e l’ingranditore Durst, e mi adeguai ai tempi
    Tra i tanti, miei fotografi preferiti sono Edward Weston, Man Ray, Henri Cartier Bresson, il grande documentarista di guerre Robert Capa. Ma anche apprezzo quel fotografo che rese nota Taormina in tutto il mondo, Wilhelm Von Gloeden, con le sue foto osé di “carusi” siciliani in ambienti di mitologica Arcadia, e il fotografo “maledetto”, Robert Mapplethorpe; tra le donne, a parte la fotografa ufficiale del regime nazista, Leni Riefenstahl, spiccano Diana Arbus e Tina Midotti, una friulana di Udine dalla vita avventurosa che la portò a partecipare alla guerra civile spagnola .
    Be’, come vedi, sono andato un po’ fuori tema, ma mi hai dato l’occasione di palare di quella nuova forma d’arte che è la fotografia.
    Ciao.

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    • Fra i tanti grandi maestri della fotografia (tra i quali certo Toscani non trova posto) ci metterei anche Berengo Gardin che ultimamente ha fatto una mostra di foto che ritraggono i mostri, cioè le grandi navi da crociera che sostano nel bacino di San Marco a Venezia. Sono foto magnifiche che riprendono, oltre ai soggetti, tutta l’angoscia che provocano nei veneziani o in tutti quelli che passano da quelle parti e le sentono come delle enormi figure incombenti sulle trine di una città tra le più delicate e preziose al mondo. La fotografia ha questo grande pregio: fissare per sempre le immagini ma non tutti i fotografi ci riescono con la stessa intensità. Sono sicura che tu sei meglio di Toscani in questa arte.Però non mi dici nulla delle offese che Toscani rivolge ai veneti, ma forse hai ragione tu, non vale neppure la pena commentarle. Ciao.

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  2. Quelle parole di Oliviero Toscani, si commentano da sé, non vale la pena soffermarvisi più a lungo.
    Anch’io ho dimenticato di citare, tra i vari fotografi, Giovanni Verga, che oltre ad essere sommo scrittore, fu anche un apprezato fotografi verista.
    Ti lascio il link di una galleria delle sue foto
    https://goo.gl/images/4btb7D

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    • A propositodi foto il fotografo veneziano Giorgio Bombieri ha inaugurato una mostra itinerante in quanto le sue foto di Marghera in occasione del centenario della città, saranno affisse dovunque a Mestre e Venezia,anche sui mezzi pubblici. La trovo una bella iniziativa.
      Grazie delle foto di Verga. Il link per vedere le foto di Bombieri è:WWW.PORTOMARGHERA100.it.

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  3. MGG, devo riconoscere, vedendo finalmente la tua foto, che sei una signora veramente graziosa, un viso semplice, pulito, un’espressione dignitosa, aristocratica, da vera veneta DOC. Ancora complimenti, sinceri e lungi da ogni piaggeria. Ci risentiamo sul blog de L’Espresso. È chiaro che il mio commento è rivolto solo al settore estetico, so bene che oltre ad esso, in te, come in ogni donna, c’è ben di più e di più valido e duraturo.

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  4. Si chiama Toscani, ma è di Milano, come sono di Milano suo papà Fedele e sua mamma Marirosa.
    In Lombardia beviamo Bonarda, Chiavennasca e Sfursàt.

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