Un certo Franco Ferrari ha scritto un sonetto pubblicato sul Blog di Grillo che sembra incitare la sindaca Raggi a non mollare e a ricandidarsi ma, in molti dicono che si tratta di un avvertimento del comico, cioè un monito a Virginia Raggi a togliersi dai piedi.
Il sonetto nella sua parte finale recita cosi “«Pe’ questo ve dico che l’onesti dovrebbero pija’ e valige, e, annassene, abbandona’ sta città bella e zoccola. Si vincheno li vecchi partiti, se’te fottuti. Nun se farà più gnente, e, si se farà quarcosa sarà pe’ volere de la magistratura. Ma voi, godete a sputa’ in faccia a na sindaca pulita, e testarda, una che le cose le fa. Pensatece , c’avete undici mesi de tempo. O volete Roma, o se’te morti, che Roma, quell’artri, se la magneno”..
La sindaca ha ringraziato ma ha anche chiesto al “poeta” di cambiare un verso che recita “gente de fogna” rivolto ai romani.
E lui lo ha cambiato, da “gente de fogna” a “gente da poco”, beh…mi pare che ci sia poca differenza, il sonettista avrebbe potuto anche sforzarsi un poco e scrivere “gente ingrata”, o “gente de borgata” ” gente co’ la puzza sotto ar naso” (ecco questa sarebbe anche stata molto realista)…
Il sonetto apparso sul blog di Grillo poi modificato da Raggi che dice, grazie per cotanta poesia ma insomma cosi me fate mette ar muro…
E, già, povera! Non è colpa sua se Roma è sporca, con le buche , se tutto è come o peggio di prima…due anni per comporre la giunta tra scandali, inchieste e sedute sull’abbaino con indagati dai quali ha persino avuto un lascito testamentario poi rifiutato dalla stessa, e poi, guarda te, come succede a volte, da quando i grillini stanno al governo manco si sa più che Roma è capitale d’Italia, ma che forse l’hanno de-capitalata?
E lei, la candida(ta) Biancaraggi dove è finita in questi due anni? A fare la calza?
Non ne abbiamo saputo quasi nulla e intanto ha ripreso un po’ di fiato quel tanto che basta per dire che lei ama la sua città e vuole continuare a lavorare indefessamente per la sua città…ma va là, va là, va là…
“Ma voi godete a sputare in faccia a una sindaca pulita e testarda, una che le cose le fa”. Dice il poeta…ma romani, ma che vi salta in testa di sputare? Ma insomma avete voi la colpa di tutto lo avete capito o no che avete un tesoro al Campidoro e non ve ne siete accorti?
La monnezza ve la dovevate magnà no portarla in giro per le strade vicino a improbabili inutili cassonetti strapieni. Cosi fanno tutti i bravi cittadini che amano la loro città, infatti Biancaraggi se la magna e da l’esempio. Prendete esempio da Biancaraggi e date ‘na ramazzata a ‘sta città…”gente che ve piace poco da faticà”!
Nun sarà scekspier ma c’è, no?
Insomma “ma che ce frega ma che c’emporta”? a noi che non semo romani? Beh, insomma, ci sarebbe parecchio da dire ma poi chi me lo fa fà? Ma lassa perdere, nu ce pensà, pensa a l’emergenza…che a Roma ci pensano i romani, vedrà che calcio che le danno presto, povera cocca non vorrei mai essere al suo posto.
Ma i soldi li ha presi si per non far niente? Beh che vuol dire? E allora s’è per questo tutti quei tanti che stanno li al governo non fanno proprio niente eppure li paghiamo e li paghiamo pure profumatamente.
E la democrazia bellezza, questo è: pagar la gente per non fare niente. E’ giusto se ci pensate, perché se lavorare costa fatica, non fare niente è ancor più faticoso e per questo Virginia rivuole il mandato perché le piace faticare.
Tutto torna come diceva quel tale che aveva detto alla moglie che andava a prendere le sigarette, ma poi per strada si era accorto che non fumava ma l’occasione era troppo ghiotta per cominciare e la moglie, che non sopporta il fumo nell’attesa si è risposata. E lui si è accasato con un pacchetto di Malboro.