In politica come in tanti altri campi, secondo me, ci vuole cuore, anzi molto cuore. E soprattutto in questo triste periodo nel quale un maledetto virus ha messo a dura prova la nostra resistenza fisica e mentale ed ha sconvolto la società e stravolto tutte le regole, messo in ginocchio l’economia e soprattutto infuso in tutti noi una grande sensazione di impotenza e di tristezza, avremmo più che mai bisogno di cuore.
“Tutte le critiche mosse al cuore, che risalgono alle origini stesse della filosofia lo hanno sempre incolpato di opinioni superficiali, di soggettivismo. autoinganno, adesione al mondo inaffidabile dei sensi. Si e allora? La facoltà immaginativa inizia in un cuore consapevole che esistono immagini veritiere ed immagini false e che esse non sono in contraddizione semmai sono in correlazione addirittura contigue, non si può avere il vero senza il falso. Riconosciamo che stiamo immaginando secondo verità grazie a una sottile sensibilità per le illusioni, per cui avvertiamo quando partiamo per la direzione sbagliata”.
Tratto da ” L’anima del mondo e il pensiero del cuore”. Di James Hillman.
Sulla politica ci facciamo spesso troppe illusioni e forse mettiamo a tacere il cuore che ci dice che non dovremmo fidarci troppo.
Se non esiste felicità senza dolore, non esiste politica senza disillusione.
Quello che secondo me dobbiamo chiedere ai politici non è di fare i miracoli ma di osservare la realtà e comportarsi secondo coscienza. Di adempiere ai loro doveri senza però ingannarci con promesse irrealizzabili ma avere consapevolezza dei tanti problemi e attivarsi nel modo migliore per risolverli.
Draghi avrà un cuore da leone? Forse e ce lo aspettiamo tutti. Ma non credo possa fare miracoli. E infatti non me li aspetto, ma vorrei provare ad essere ottimista. Intanto parte male: la chiusura ulteriore delle regioni a che serve?
Non è ancora un altro modo per fare iniezioni di sfiducia?
Abbiamo bisogno di terapie contro il virus ma anche di iniezioni di fiducia perché dalle crisi si esce anche credendo di poterne uscire. E per farlo abbiamo bisogno di tutte le nostre migliori facoltà che non possono essere avvilite ogni giorno dalle narrazioni pessimiste che inoculano altro pessimismo.
Mi auguro davvero che questo governo abbia visioni “del cuore”, coraggio e sensibilità, ce ne vuole davvero tanto ma senza coraggio, senza cuore, non si vince nessuna battaglia.