Carola Rackete ha solo 31 anni ma già a 23 guidava un rompighiaccio al Polo Nord.
E’ la capitana della Sea Watch. Lei ha deciso di infischiarsene della politica disumana di Salvini e ha fatto entrare la nave nel porto di Lampedusa nonostante il blocco imposto dal ministero.
Lei è responsabile della vita di 42 esseri umani stremati e bisognosi di cure, non se la sentiva più di scorazzarli in mare perché nessuno li vuole.
Questa ragazza ha un coraggio da leonessa. Coraggio che non stanno dimostrando i politici italiani tutti, nel complesso.
Salvini comanda il mondo, a Salvini bisogna inchinarsi…ma quando mai? Ma chi lo dice?
Salvini sta dimostrando cinismo e l’Italia assieme a lui, giocoforza.
Io, in questo momento, non mi sento italiana e non mi sentirò italiana fino a che questa faccenda non sarà risolta in maniera ragionevole. Scioperò dalla mia italianità, mi dichiaro cittadina di un mondo che devo ancora identificare. Quello che registro, al momento, assomiglia tanto al faccione rotondo e minaccioso del ministro dell’Interno. Bene io, da quel mondo ci sto fuori. Meglio fuori dal mondo che partecipare a questo.
E sto senza dubbio alcuno, assolutamente con Carola Rackete.
Ha ragione Salvini solo quando dice che il problema dei migranti va governato, ma non in questo modo. L’Europa non ci aiuta e lui la ricatta spingendo dei disgraziati alla disperazione?
Sbaglia, diecimila volte. La politica deve trovare soluzioni politiche, il cinismo e la disumanità non sono la soluzione ma il problema. E il vero problema dell’Italia, ora, non sono i migranti ma lui: Matteo Salvini.
Deve cercare altri pretesti per la propria autoaffermazione politica.
Gli italiani, se non sono stupidi dovrebbero capirlo.
Spero in un risveglio delle coscienze. Fino ad allora mi dichiaro cittadina italiana in sciopero di cittadinanza permanente.
Viva Carola.