Forse meno

Bene, io il mio dovere l’ho fatto, non so voi. Ho votato quello che mi pare e non lo dirò. Ma ho fatto una fatica improba. E’ andata.

Non avrei voluto votare nessuno per la prima volta in vita mia. Anche se ultimamente la decisione si era fatta ardua, ho sempre saputo quale direzione prendere. Questa volta è diverso. Gli ultimi cinque o quasi anni di sgoverno grillino mi hanno spoliticizzata del tutto.

E se le cose vanno cosi male da noi qualcuno dovrebbe chiedersi come mai. E dovrebbe anche chiedersi come mai la vittoria delle destre sembra scontata e fare anche un pubblico mea culpa.

E invece no. Sono tutti pimpanti come se nulla fosse successo e invece è successo di tutto.

Tradimenti, inciuci, pugnalate alle spalle e anche al petto, invidie, cattiverie e gelosie…e potrei continuare con l’elenco fino a stasera ma annoierei i miei già scarsi lettori (non più attratti dallo sbaruffamento giornaliero che avveniva qui, ma io ho già dato, anche no, grazie).

Tutto il peggio dell’italiana castroneria che in molti ci invidiano. Si fa per dire. Italiani castroni e cialtroni, lo siamo eddai…

Meno male che Meloni dice che lei vuole tirarci fuori da questo clichè. Ci riuscirà? Bah.  Io mi tolgo però, eh si, cari signori, quando parlo di italiana castrocialtroneria mi riferisco ai politici ed io non sono tale (per fortuna).

Non reggerei ai (non) confronti, agli infiniti sconcerti di una classe politica che la classe l’ha persa o al massimo arriva alla terza elementare (come spirito).

Non faccio nomi ad urne aperte, sarei cialtrona anch’io, ma li aspetto al varco. Varco, poi, diciamo strettoia. Quella che si troveranno a dover varcare i cosi detto “vincitori”.

Avranno molto ma molto poco da festeggiare: un paese con le pezze variopinte al culo e tanta miseria e tanta soprattutto ignoranza e dimenticanza di un minimo di saper viviere civile.

Dovranno reimparare l’ABC. Dubito che lo faranno presuntuosi, tutti, come sono.

Donne comprese eh…ma forse meno.

4 commenti su “Forse meno”

  1. Sono d’accordo sulla perplessità di fronte al voto.
    E’ vero che abbiamo avuto, in questi anni, imna classe governante particolarmente bugiarda e ipocrita che ha mascherato i suoi veri scopi con questioni di principio e ci ha confuso molto le idee.

    Osservo solo due cose.

    1) se la classe politica che ha governato fa schifo, bisogna cambiare. Al massimo la nuova farà schifo quanto la vecchia, ma c’è la speranza che sia meglio.
    2) il fatto che la Meloni potrebbe diventare il primo partito non implica nessun mea culpa. Nelle democrazie l’alternanza è legittima e salutare.

    Non credo che si possano dividere i partiti tra “presentabili” e “impresentabili”.
    Purtroppo è ovvio che esiste un sistema di potere deciso a conservarlo, se la Von Der Leyen si è permessa di dire quello che ha detto.
    Spero tanto che questa nemica dell’Italia ottenga l’effetto opposto.

    R
    Luigi, scusi ma che ha capito? Che c’entra Meloni che è stata all’opposizione con il mea culpa?
    La V.d.L. non ha detto niente di men che lecito, le istituzioni democratiche vanno difese altrimenti lei che ci sta a fare li? E si legga le frasi originali e non la ricostruzione dei media (farlocca).

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  2. Signora Gazzato, io – forse sbagliando – ho capito che, se la destra cresce nei consensi, la sinistra dovrebbe fare mea culpa.
    Quanto alla Von der Leyen, mi sembra scandaloso che un’autorità europea vada a rassicurare gli americani che, se in Italia andasse al governo la destra, la Commissione Europea ci terrà sotto stretto controllo.
    Soprattutto scandaloso che lo faccia a ridosso delle elezioni.
    Non lo fa neppure il nostro governo nazionale quando ci sono le elezioni regionali.
    La UE dovrebbe occuparsi di altre cose più utili invece di bacchettare gli ungheresi e gli italiani se si scelgono liberamente e democraticamente il governo che appare più utile per loro.
    Ne abbiamo pieno diritto. Se no, l’autodeterminazione dei popoli che fine fa?
    R
    lei, come altri, non ha capito quella frase di Von dr Leyen ma è pronto a condannare. Si la sinistra deve fare un grosso mea culpa assieme a tutta la banda grillina che ha disastrato il paese e spalancato le porte alla destra.

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  3. Signora Gazzato, ma lei pensa che aver spalancato le porte alla destra sia stato un male per l’Italia?
    Quando vinse Berlusconi nel 2001 il governo durò 5 anni. Un record. La destra è molto più coesa delle varie coalizioni di sinistra, e credo che remeranno tutti nella stessa direzione.
    E poi vogliamo mettere il fatto che la vittoria della destra porterà finalmente una donna a Palazzo Chigi?
    E’ un male anche questo e andava evitato?

    R
    l’impressione che ho è che lei non legga quello che scrivo.
    Tengo a precisare però che in questa disanima non parlo di Meloni che deve ancora dare prova di cosa sa fare ed è stata all’opposizione.

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  4. Oggi ho sentito in televisione una frase che mi ha confermato la mia idea.
    Uno dei problemi che ostacolano la parità tra uomini e donne è che le donne si fidano più degli uomini che delle altre donne.
    Giorgia Meloni ha vinto le elezioni e probabilmente guiderà il prossimo governo; il primo governo guidato da una donna in Italia.
    Le femministe dovrebbero esultare, ma non è così.
    Anzi, qualche esponente politica donna teme che la Meloni non tutelerà adeguatamente i diritti delle donne.
    Tutto questo mi sembra surreale, per non dire demenziale.
    R
    mi trova assolutamente d’accordo, l’ho notato e sarà il tema del prossimo articolo che sto scrivendo.

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