Un’altra scelta

“Cari amici”. Cosi Putin, nel suo discorso, ogni tanto, tra le altre cose che dice (l’ho letto tutto, non senza un certo fastidio pensando: ma chi me lo fa fare?), intercala.

Fa bene ad intercalare con quel “cari amici”. Non si sa chi sono. Forse i suoi cani? Ma ne ha? E se ne ha, è sicuro che gli siano veramente amici? Il popolo, almeno in parte, gli sarà amico? E se ha amici veri tra il popolo allora è un uomo fortunato.

Chi sperava in un discorso di “pace” deve essere rimasto deluso. é bellicoso, l’uomo. Ancora di più e “meglio”. Registra che l’Occidente gli è nemico…ecco tra i cari amici, noi non ci siamo.

Però, anche qui da noi ne ha di amici e lui lo sa. E il suo discorso è indirizzato anche a loro. E li blandisce. Fa la vittima, si lecca le feritine del suo orgoglio un po’ sottotono, il suo amor proprio un po’ annebbiato dall’andamento della sua operazione speciale per “denazificare” la (povera-ricca) Ucraina. Lento. E lui ne da la colpa all’Occidente che l’arma. Lui, privo di colpe difende il suo paese e la “sua” Ucraina, tutta o in parte, almeno quella che lui ritiene “sua”, dagli oppressori qualunque e comunque.

Non è un discorso da “vincente” ma piuttosto da “rognoso”, nel senso che rogna. Non si fa né bello né brutto, si fa uomo del potere ma con lo sguardo lungo sul potere degli altri. Il potere degli altri lo infastidisce e mette i puntini sulle “i” di ogni riga, puntualizzando, appunto, che lui è soprattutto “vittima”.  Già, gli conviene fare la vittima. I “cari amici” gli saranno riconoscenti di lottare contro i “cari nemici” occidentali?

Lo devono essere. Hanno un’altra scelta?

42 commenti su “Un’altra scelta”

  1. Non conosco il russo e mi devo fidare della traduzione, ma a me fa lo stesso effetto dei discorsi deliranti di Hitler e Mussolini. Però loro erano veramente convinti di essere immortali, mentre Putin, con tutte le sue minacce atomiche, ho l’idea che si renda conto di essere un perdente. Secondo me il colpo lo ha accusato: non ha raggiunto gli obbiettivi, ha allargato la NATO, faticherà a vendere il gas come prima e ha creato una granitica identità nazionale ucraina.
    Solo che piuttosto di ammettere la sua pochezza è capace di fare qualche cazzata.

    R
    già…poche ne sta già facendo…

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  2. Putin è uno dei tanti tiranni, dittatori e stragisti di dissidenti, ma è pur sempre sulla linea tradizionale russa. Hanno calcolato, per Stali, 60 milioni di morti ammazzati, in varii modi. Putin si ammanta del titolone del vanto di eroe partigiano, continuative della lotta strenua contro il nazismo globale. Ma utilizza il Gruppo Wagner, ideato da Dugin, idolatra di Himmler e Hitler. E in Italia non vede l’ora che trionfino le Destre neofascioleghiste.

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  3. X Bifani: glielo ha detto Putin personalmente? ” Le destre neofascioleghiste” : un’espressione che non lascia dubbi sull’inclinazione ai luoghi comuni di chi l’ha coniata. Speriamo che il combinato disposto di freddo invernale e carenza di gas rallenti un po il moto frenetico dei neuroni di certa gente.

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  4. Io ho solo espresso, una mia legittima opinione, condivisa da milioni di altri, senza offenderti. Tu, come da sempre, mi hai risposto con degli insulti sarcastici.
    R
    la “discussione” finisce qui.

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  5. Dopo il suo ultimo delirante discorso, Putin è riuscito a “mobilitare” il popolo…scappano, voli esauriti e code alle frontiere.
    “Perché dovrei andare a combattere e ad uccidere?” si chiedono i giovani (gli uomini) che scappano per non finire triturati nella macchina da guerra della cd. operazione speciale (nel pantano) in Ucraina.
    Proteste un po’ in tutta la Russia, represse subito dalla polizia in assetto di guerra e in centinaia finiti nelle patrie galere.
    E qui c’è chi ancora insiste a difendere quell’individuo.

    https://www.theguardian.com/world/2022/sep/22/russia-protests-more-than-1300-arrested-at-anti-war-demonstrations-ukraine

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  6. La situazione si mette male.
    Putin dopo ripetute richieste di discutere con la NATO l’allargamento a est (mai prese in considerazione dagli USA), ha fatto un passo che, probabilmente, considerava inevitabile, ma è risultato più lungo della gamba.
    Ora la trappola gli si sta chiudendo addosso.
    Impelagato un una guerra che è diventata di tipo vietnamita o afgano non sa come uscirne, ma, come era convinto di doverla iniziare, a maggior ragione pensa che ne deve uscire dignitosamente.
    Una prospettiva che si allontana sempre di più, via via che gli ucraini ricevono armi moderne dalla NATO e imparano ad usarle (probabilmente, non da soli).
    La Russia non ha investito sulle armi convenzionali (probabilmente non se lo poteva permettere economicamente) ed ha un armamento obsoleto rispetto agli ucraini e alla NATO.
    Il suo unico punto di forza sono le armi nucleari e i vettori sofisticati per portarle sull’obiettivo, e non ha altra argomenti per minacciare che usare quelle.
    Speriamo che non ci si arrivi, e che gli USA si accontentino di umiliare la Russia in questa guerra senza puntare a distruggerla e a far cadere il governo Putin.

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  7. Signora Gazzato, mi pare che in questa faccenda ci sia un equivoco di fondo.
    Questa guerra non è un gioco di ruolo, e i protagonisti non sono solo Putin, Biden, Zelensky e compagnia bella.
    I protagonisti sono il popolo dell’Ucraina, il popolo della Russia, i popoli delle nazioni europee, tra cui in particolare l’Italia che è coinvolta moltissimo.
    La posta in gioco non è solo vincere o perdere la guerra in Ucraina.
    C’è la posta in gioco degli equilibri internazionali futuri, di un futuro di pacificazione o di inasprimento della guerra fredda o calda.
    C’è la posta in gioco dell’economia danneggiata dalle sanzioni, dall’aumento dei prezzi dei combustibili, dalle regalie di armi all’Ucraina, e dall’aumento programmato delle spese militari.
    C’è la posta in gioco dei profughi dalle zone di guerra e della ricostruzione dell’Ucraina (chi paga?).
    E tanto altro.
    A me, francamente, di Putin, se sia un mostro, un criminale, un ingenuo, uno stupido o un furbastro non me ne potrebbe fregare di meno.
    Io vorrei che questa storia avesse un lieto fine, o almeno non troppo tragico.
    A me la massima parafrasata “muoia Putin con tutti gli europei” non mi sta bene per niente.
    R
    lo dice a me? Io che c’entro?L’ho dichiarata io la guerra? Ma che dice? E poi se a lei non sta bene qualcosa a me deve star bene? Sue opinioni, che, come lei sa bene, non condividiamo. E ne abbiamo discusso fin troppo.

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  8. Come al solito, io cerco una chiave di lettura che sia logica e stia in piedi.
    Dunque, Putin ha invaso l’Ucraina sei mesi fa ed ha ottenuto risultati deludenti. Sul piano delle armi convenzionali è evidente che non può competere con quelle di fabbricazione americana e degli altri Paesi NATO, che sono più moderne.
    Possibile allora che Putin sia così stupido da pensare di attaccare addirittura i Paesi che fanno parte della NATO come Polonia, Slovacchia, Romania …? Il suo esercito sarebbe distrutto.
    A questo punto resta una domanda: perché la NATO ha deciso di portare da 40.000 a 300.000 le sue truppe schierate prevalentemente lungo i confini orientali?
    Per rispondere ad un attacco da parte della Russia, che, per quanto scritto sopra, è altamente improbabile, se non impossibile?
    Purtroppo, l’unica chiave di lettura logica che ho trovato, è che la NATO si sta preparando ad invadere la Russia, probabilmente usando come motivazione quello che succede un Ucraina.
    Dopo i Talebani, Milosevich, Saddam, Assad e Gheddafi, un altro governante nemico degli USA da ridurre all’impotenza.
    E, se Putin ha richiamato i riservisti e minaccia l’uso delle armi nucleari, non è ragionevole che lo abbia fatto per dare una svolta alla guerra in Ucraina. Sarebbe sproporzionato.
    Presumibilmente, è arrivato alle stesse conclusioni a cui sono arrivato io, e si aspetta un attacco da parte della NATO, in stile attacco alla Serbia, o addirittura un’invasione su larga scala.
    Spero che la mia ipotesi non si verifichi, e che Putin abbia fatto quelle affermazioni a sproposito e non sulla base di informazioni di intelligence.

    R
    Luigi…butti la chiave.

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  9. Signora Gazzato, è un’ipotesi che non mi piace per niente e mi pare un po’ fantascientifca.
    Ma allora qualcuno mi spieghi cosa ci stanno a fare 300.000 soldati NATO (con quello che costa tenerceli) ai confini della Russia e della Bielorussia, se è ovvio che Putin non ha né l’intenzione, né le forze per attaccare.
    Se la mia ipotesi è da scartare, quale piò essere quella vera (credibile, non di facciata)?
    Facciamo un film tipo “Il deserto dei tartari” tanto per far girare un po’ di soldi?

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  10. Luigi,
    non credo che Biden possa essere così folle da attaccare la Russia nel suo territorio. Scatenerebbe la guerra nucleare e, come ha detto lui stesso in un raro momento di lucidità, ci sarebbero solo sconfitti.
    Così come è da sfatare l’idea che la Russia volesse conquistare non solo l’intera Ucraina, ma addirittura i paesi democratici europei.
    Riporto una parte di un mio commento, fatto su questo argomento, in un altro blog:

    “Attribuire a Putin l’intenzione di invadere e annettersi tutta l’Ucraina è fuori da ogni logica. Fosse stato così, altro che operazione speciale con l’impiego molto limitato di forze in parte mercenarie.
    Putin, quando ha sferrato l’attacco, ha esposto i suoi obiettivi: niente Nato in Ucraina, aiutare le popolazione russofone del Donbass ad ottenere un’ampia autonomia (come previsto dagli accordi di MinskII non rispettati da Zelensky) e la denazificazione dell’Ucraina, ossia la sconfitta del battaglione Azov che si era macchiato di efferatezze nel reprimere le istanze di autonomia delle popolazioni russofone del Donbass.
    Ma a Biden e coloro che lo seguono supinamente fa comodo prospettare obiettivi di folli espansioni, e descrivere Putin come l’uomo più malvagio del mondo.
    Malvagio si, ma non meno di Kennedy, non meno di Reagan, non meno di Clinton, non meno di Bush, non meno del premio Nobel per la pace Obama, non meno di Biden.
    La Russia, a detta degli esperti di geopolitica, non ha tutti i requisiti necessari per dominare il mondo, quelli invece li posseggono gli Usa. Tali requisito sono:
    -grande potenza militare
    -grandi disponibilità economiche, finanziarie, industriali
    -grande popolazione in crescita demografica..
    La Russia possiede solo il primo requisito.
    Domanda: chi tra Russia e Usa può aspirare a dominare il mondo?
    Gli Usa l’hanno capito da molto tempo, e dal 1945 in poi ci hanno provato, ma minacciando e attaccando indirettamente la Russia (parlo delle basi Nato con cui l’hanno circondata, e dell’attuale guerra ingaggiata in Ucraina) hanno compiuto un passo falso, perché hanno spinto la Russia a coalizzarsi con la Cina.
    E questo disturba molto i sogni di dominio di Biden”

    Il quale Biden si prepara a contrastare la Cina, proprio in casa sua, in “difesa” di Taiwan(c’è sempre qualcuno da difendere o da punire per gli USA), in realtà non avamposto USA per il controllo del mar delle Cina.
    Ricordo che Taiwan era cinese, sottratta poi dal Giappone, e dopo la sconfitta del Giappone, non restituita alla Cina, ma usata come rifugio dalla cosiddetta Cina nazionalista di Chiang Kai-shek , ovviamente sorretta dagli USA, contro la Cina continentale di Mao.

    R

    ma che film stai guardando? Mi sono quasi commossa per il “povero” Putin

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  11. Che Biden sia un po’ rimbambito è evidente, ma se decidesse di scatenare l’invasione alla Russia vincerebbe il premio banana della storia universale: attaccare un Paese pieno di bombe atomiche non è una gran mossa. Oltretutto passerebbe istantaneamente dalla parte del torto, adesso che anche la Cina sta storcendo il naso dopo le ultime uscite deliranti di Putin. I soldati al confine ce li avrei messi anch’io, casomai il nuovo Gengis Khan di Mosca decidesse di fare qualche scorribanda anche in Finlandia, Moldavia o Georgia.

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    • @Mauro: a me un Biden un po’ rimbambito sempre pur sempre più energico e risoluto di un Barack Obama in forma smagliante. Questo solo per dire che, visti i precedenti alle prese con la geopolitica (Obama, Trump), credo che l’amministrazione Biden sia la più adeguata per affrontare la guerra in Ucraina.

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  12. Signora Gazzato, ancora con il “povero Putin”?
    Non stiamo parlando di persone; stiamo parlando di scontro tra Paesi, economie, società, visioni del mondo ……
    Ridurre tutte le discussioni a una condanna o una difesa di Putin significa guardare il dito quando qualcuno indica la luna.
    La guerra in Ucraina lanciata da Putin è solo un episodio tra tanti di un confronto che va avanti da quasi un secolo.
    R
    già…il passante Putin e Cappuccetto rosso. Ma se c’è uno che riduce e guarda le dita e che scrive ipotesi surreali quello è lei non io.
    Capisce o no che io non sono d’accordo con lei neppure sulle virgole di quello che scrive? Preferisce che non le risponda? Lo farò d’ora in poi.
    Se pensa di poter decidere lei quello che posso scrivere sul mio blog…non le viene il sospetto di esagerare?

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  13. Condivido l’analisi di Alessandro, e, infatti, ho premesso che la mia ipotesi era un po’ fantascientifica.
    Purtroppo, al momento, non ne trovo una più convincente.

    Faccio presente, però, che la Russia fu invasa una prima volta da Napoleone, e ne determinò la disfatta.
    Fu poi invasa da Hitler, e il suo esercito fece la stessa fine di quello di Napoleone.
    Hitler era stupido e non sapeva trarre insegnamento dal passato?
    Probabilmente, i suoi generali lo convinsero che “la situazione era diversa”.
    I tedeschi, a differenza di Napoleone, avevano l’aviazione e i mezzi corazzati, e l’invasione sarebbe stata molto più rapida, ma avevano fatto i conti senza l’oste.
    Anche gli americani potrebbero aver pensato che la situazione è cambiata.
    Oggi loro hanno il totale controllo del territorio grazie ai satelliti spia. Probabilmente sanno dove la Russia ha le sue rampe di lancio dei missili nucleari. Potrebbero pensare che un attacco improvviso, certamente di notte come nelle guerre precedenti, contro le basi nucleari russe le potrebbe mettere in condizione di non poter attuare una ritorsione.
    Al mondo ci sono sempre stati guerrafondai ottimisti e spericolati.
    R
    troppi film…

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  14. Luigi, santa pazienza, i mari di mezzo mondo sono solcati da sommergibili russi pieni di testate atomiche da fare schifo. Poi ci sono anche le portaerei e l’enclave di Kalinigrad, con basi di lancio praticamente a pochi Km da Polonia e Germania. Mi creda che un assalto alla baionetta farebbe poca cosa, andando verso l’inverno poi.
    Però continui pure con queste teorie che portano un po’ di ilarità in queste giornate così cupe.

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  15. Mauro, lo so che la Russia è ben armata sul piano delle armi nucleari.
    Molto meno bene, a quanto si vede, sul piano della armi convenzionali.
    Credo che ci siano effettivamente sommergibili russi in giro (le portaerei non mi risulta), ma è fuori di dubbio che lo spazio e i mari sono controllati soprattutto dagli americani.
    Non mi sorprenderei se ogni mezzo navale russo fosse tracciato sistematicamente dai sistemi di rilevazione americani.

    Se riesce a fermare le risate per un attimo, mi trovi lei una spiegazione logica del posizionamento di 300.000 soldati NATO e relativi armamento sul confine orientale.
    Non mi dica che servono a scoraggiare eventuali scorrerie russe all’interno della NATO, perché allora sarei io a scompisciarmi dalle risate.

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  16. Luigi nel suo elenco degli invasori della Russia ha dimenticato di aggiungere ad Hitler e Napoleone anche Carlo XII di Svezia il quale, agli inizi del sedicesimo secolo intraprese una guerra contro Pietro il Grande, zar russo.

    Sebbene il monarca svedese fosse un abilissimo stratega e il suo uno dei piu’ formidabili eserciti dell’ epoca (gli scandinavi erano i signori del Baltico), cio’ nonostante quello dovette subire una grave sconfitta.

    Il motivo della disfatta svedese fu dovuto sempre allo stesso motivo subito poi dal francese e dal tedesco: il Generale Inverno.

    Carlo XII, cosi’ come accadde successivamente a Napoleone e ad Hitler, penetro’ in Russia sbaragliando inizialmente gli avversari che, ritirandosi, facevano terra bruciata.

    Giunto il freddo invernale gli scandinavi “vittoriosi” si trovarono isolati in mezzo alla solitudine della steppa, privi di viveri e di supporto logistico fra terrificanti tormente di neve.

    Il Generale Inverno, senza sparare un colpo ne’ di cannone ne’ di fucile, ebbe vittoria facile e Carlo XII, con i resti della sua armata, dovette fare dietrofront.

    Morale della storia (pur sempre maestra di vita): non sottovalutare mai una invasione della Russia.

    Il gelo, le enormi distanze, la vastita’ del territorio (quasi venti milioni di kmq) rendono assai problematica l’impresa, anche con le attuali tecnologie.

    A meno che non si decida di risolvere la questione buttando sopra la Russia tonnellate e tonnellate di bombe nucleari distribuite su tutta l’Asia settentrionale, dal Baltico allo Stretto di Bering.

    Ma poi…non ci sarebbero piu’ non solo i Russi ma anche tutto il resto dell’umanita’!!!

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  17. Chiedo scusa: Carlo XII intraprese la seconda campagna di Russia nel diciannovesimo secolo: primi anni del 1700.
    Erroneamente ho citato sedicesimo secolo…che e’ il 1500.

    R
    diciannovesimo secolo, quindi 1800…

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  18. L’esito scontato dei referendum nelle regioni ucraine occupate dai russi, unito all’effetto del molto probabile sabotaggio del north stream, sono preoccupanti segnali di insensata e testarda volontà del regime russo di continuare la guerra, ma in Russia cominciano ad intravedersi segnali di insofferenza verso il Kremlino.

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    • @Mariagrazia. In questi giorni sto proprio pensando a quando lei mi replicava che i russi antagonisti di Putin potrebbero essere più di quanto pensiamo. Devo darle almeno in parte ragione, sebbene nei confronti di chi fugge la mobilitazione nutro sentimenti contrastanti. Mi chiedo infatti dove fossero costoro finché non è toccato a loro. Ospitarli, o chiudergli le frontiere? Tendo leggermente per la seconda soluzione, se ne stiano a creare irrequietezza entro i confini della loro Grande Madre Russia o inefficienza nelle file dell’esercito. Non dobbiamo farci carico noi della decennale ignavia loro e delle relative famiglie, né possiamo permetterci ulteriori elementi di instabilità. Ma sono indeciso: al di là del discorso umanitario (ma allora dovrebbero mettersi in fila dietro ai profughi veri, perseguitati politici, etc.) ci potrebbero essere vantaggi anche nell’accoglierli.

      Altra cosa: questa volta anche io mi sono fatto un film, lo ammetto. Il mio film è il seguente: il sabotaggio del gasdotto potrebbe essere auto-inflitto, in altre parole opera di noi occidentali. Motivo: tagliarsi i ponti alle spalle e neutralizzare le tentazioni (presenti nelle piazze x es. con numerose proteste in Germania ma anche nei governi, vedi Orban con il suo proposito – aridaje – di referendum) di togliere le sanzioni per riavere il gas. Infatti se il gas non è più disponibile nemmeno a volerlo, l’intero impianto ricattatorio di Putin cade.
      Ribadisco: è solo un’ipotesi inverificabile, un film che mi sono fatto. Ma è anche una mia speranza perché preferisco pensare ad un giochetto sporco del fronte occidentale che alla possibilità che i russi abbiano la capacità di fare incursioni nei nostri mari e mettere fuori uso le nostre infrastrutture. Cordiali saluti.

      R
      Francesco
      per la prima le rispondo che Putin non ha mai dichiarato guerra all’Ucraina e quindi i russi sapevano e non sapevano ma ora, la mobilitazione vuol dire guerra e dopo sette mesi e tanti russi tornati a casa orizzontali cominciano a temere davvero che restare sia peggio che partire. E lo sanno di non essere graditi e infatti in Georgia non li hanno accolti bene (slogan del tipo: tornate dove siete stati fino ad ora) e altri paesi confinanti stanno pensando di mettere un numero chiuso perché ne stanno entrando in troppi.
      Per il resto, mah, tutto è possibile (avete una fantasia scatenata). Io sono propensa a pensare che la soluzione sia quella più scontata. Mi sbaglierò…
      Ricambio i saluti.

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  19. Ho sbagliato ancora…purtroppo.
    La campagna di Russia da parte di Carlo XII di Svezia fu compiuta nei primi anni del 1700, quindi nel diciottesimo secolo!!!

    Tutte questi periodi storici e “campagne” rischiano di far diventare me un folle “contadino”!!!
    R
    macché può capitare a tutti

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  20. I referendum sicuramente non sono stati fatti in condizioni normali, ma le forzature, a quanto ci hanno fatto vedere, erano per far andare la gente a votare, mentre il voto era libero.
    Certo, se i “sì” fossero stati il 60% avrei avuto dubbi, ma se è vicino al 100% credo che, effettivamente, quella gente preterisca stare con la Russia.
    Il sabotaggio del gasdotto non l’ho capito.
    Perché Putin avrebbe dovuto sabotare il gasdotto se gli bastava chiudere il rubinetto?

    R
    lei crede davvero che sia stato un voto libero? Beata ingenuità!
    Ma se chiudeva il rubinetto ne pagava le conseguenze, o no? Cosi può persino accusare Biden…

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  21. Romolo, carlo 12°, se ricordo bene, non si ritirò spontaneamente, ma fu battuto dai russi a Poltava (in Ucraina), come Hitler a Stalingrado.
    Nella storia ricorrono spesso i nomi delle località ucraine, a dimostrazione che quei territori sono stati sempre parte integrante della Russia.
    Anzi, come dice lo storico Alessandro Barbero, alcuni secoli fa il centro della Russia era Kiev. Successivamente il baricentro si spostò a nord, a Mosca e Pietroburgo.
    Per questo è comprensibile che ai russi bruci il fatto che l’Ucraina sia diventata un Paese ostile.
    R
    Bruciori che si devon fare passare, ora l’Ucraina è uno stato sovrano e indipendente e tale vuole rimanere.

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  22. Tra le disfatte di eserciti che combatterono in Russia, ricordo la terribile disfatta delle armate italiane mandate colpevolmente a combattere da Mussolini sul fronte del Don, malamente equipaggiati e armi antiquate .
    Fu una tragedia immane, tra morti in battaglia, morti durante la ritirata, morti nei campi di concentramento, dispersi, feriti e congelati si contarono circa 128.000 vittime.
    Da leggere le memorie dei reduci, tra cui “Centomila gavette di ghiaccio” di Giulio Bedeschi e “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern.
    R
    Li ho letti entrambi, davvero ne vale la pena.

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  23. Signora Gazzato, l’Ucraina è stata indipendente dalla Russia per 30 anni, e i russi hanno accettato la cosa.
    Trovarsela come nemico, pronto ad ospitare basi americane minacciose, mi permetta che è un’altro paio di maniche.
    R
    Luigi, riveda le maniche di cui parla, i russi non devono accettare “la cosa” per loro bontà ed infatti non lo fanno, ma semplicemente perché cosi è. E il nemico se lo sono ritrovati gli ucraini e fin da subito, ripeto, riveda un po’ le sue maniche mi sa che sono lise.

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  24. Il rapporto tra Russia e Ucraina somiglia molto al rapporto tra Austria e Germania.
    Sono popoli etnicamente, linguisticamente, culturalmente e storicamente legati.
    C’è stato un periodo in cui parte della Germania (in particolare la Baviera) dipendeva da Vienna come parte integrante dell’impero austro-ungarico.
    Successivamente la Prussia si è allargata a sud incorporando la Baviera per formare l’impero germanico.
    Con la seconda guerra mondiale la Germania ha annesso il territorio austriaco residuo che è entrato per pochi anni a far parte della Germania.
    Dopo la guerra l’Austria è ridiventata uno stato indipendente (molto indipendente).
    Ora, sarebbe assurdo che la Germania si volesse nuovamente annettere l’Austria, ma sarebbe altrettanto assurdo se l’Austria diventasse il peggior nemico della Germania e accettasse di ospitare installazioni militari di Paesi nemici della Germania.
    R
    cosa che l’Ucraina non ha mai fatto. E, comunque, stiamo parlando di un contesto di Unione e di Democrazia, non di stati che si combattono tra loro, vorrebbe dire tornare ai tempi di prima della guerra e sarebbe un disastro.

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  25. I buchi sulla Nord stream 2 non possono essersi fatti da soli e infatti i sismografi hanno registrato delle scosse provenienti da esplosioni. Naturalmente i russi negano di essere stati loro e accusano di stupidità chi lo pensa.
    Ma si parla apertamente di sabotaggio e i danesi ( due dei quattro buchi sono prospicenti alla loro costa, gli altri in Svezia) parlano di “atto terroristico” e, se non proprio apertamente, ne danno la responsabilità ai russi.
    E a chi sennò?
    Ma loro, esattamente come il bambino colto in fallo, ne danno la colpa al loro arci nemico: gli Usa: “guardate verso Biden”, dicono.
    Spudoratamente, mi permetto di aggiungere. Ma la spudoratezza non fa difetto ai russi, soprattutto a quelli che supportano (ancora) Putin.
    Banalmente, la soluzione del giallo potrebbe essere proprio la più “illogica” (come asseriscono proprio i portavoce e strascico di Putin.
    Certo è grave, anzi gravissimo il fatto in sé ma è altrettanto grave, a mio parere che se ne parli ancora in termini di “incidente” e che anche da noi ci sia chi difende i russi anche in questo frangente. Troppi simpatizzanti della causa russa derubricano la cosa a “complotto” dell’Occidente contro il povero despota.
    La farsa dei referendum nelle regioni occupate è la misura di quanto la propaganda russa sia oscenamente mirata a raccontare fandonie a nastro e la tendenza è quella di raccontarne sempre di più. Dopotutto ai bugiardi non resta altra via se non vogliono disvelarsi per tali: raccontarle sempre più grosse.
    Tanti russi però non ci stanno, a migliaia sono stati messi in gabbia per le loro proteste contro la guerra e contro il regime. a migliaia scappano, fuggono a gambe levate dal paese e pare si tratti di giovani con un certo grado di cultura e abbienti. Non sempre sono accolti al meglio nelle nazioni di frontiera, in Georgia sono stati bloccati da manifestazioni di protesta con cartelli che dicevano. “tornatevene dove siete stati fino ad adesso”.
    Certo se l’esodo continua, rappresenteranno un problema nel problema.
    Se ne deve far carico chi ha iniziato tutto questo e lo sta già facendo a modo suo: con la repressione. Ma quanto può durare ancora?

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  26. La domanda da farsi per capire che avrebbe potuto sabotare il gasdotto Nord Stream è:
    “Cui prodest?”, a chi giova?
    Risposta: agli Stati Uniti, come fa notare il portavoce del Cremlino Peskov:
    “Vediamo un aumento significativo dei profitti delle compagnie energetiche americane che stanno fornendo gas all’Europa”.
    A ciò si aggiunga la dichiarazione di Sikorsky, ex ministro degli esteri polacco ora parlamentare UE:
    “L’unica logica di Nord Stream era quella di permetter e a Putin di ricattare impunemente l’Europa occidentale (…) tutti gli Stati baltici e l’Ucraina si sono opposti alla costruzione del Nord Stream per 20 anni. Ora 20 miliardi di dollari di rottami metallici giacciono sul fondo del mare, un altro costo per la Russia”
    Lo stesso Sirkosky ha postato su Twitter una foto del luogo dell’incidente con la scritta: “Grazie, Usa”.
    Infine esiste un video di una conferenza stampa tenuta da Biden prima dell’invasione dell’Ucraina, in cui il Presidente degli USA dichiara:
    “Se la Russia invaderà l’Ucraina, non ci sarà più un Nord Stream2. Vi metteremo fine (…) Vi assicuro che saremo in grado di farlo”.
    Più chiaro di così!

    R
    già, chiarissimo, ma non nel senso che intendi tu (e i russi) ma proprio il contrario. Prima o poi i nodi verranno al pettine ma anche allora i sostenitori di Putin negheranno persino l’evidenza.

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  27. Il fatto che l’Ucraina una volta fosse Russia, non vuol dire che lo fosse il 24 febbraio di quest’anno. Altrimenti Atene potrebbe rivendicare la Sicilia e il Triveneto l’Istria.
    Su una cosa concordo con Luigi: secondo me non sono stati i russi a tagliare il tubo del gas, ma gli ucraini in combutta con gli Stati Uniti. I russi degli accordi se ne sono sempre fregati e potevano chiudere i rubinetti o simulare un guasto, mentre l’attuale situazione costringe tutta l’Europa a compattarsi nel non prendere più il gas russo, tagliando la testa al topo.
    Oppure le cose potrebbero essere più complesse di come le vediamo noi. Probabilmente il gas non è venduto direttamente dalla Russia, ma attraverso delle società che lo vendono ad altre società e che probabilmente non avevano intenzione di chiudere nessun rubinetto.
    Intanto ho cementato il termostato del riscaldamento e prenotato un bue ed un asinello.
    R
    buona idea e magari anche uno scaldino per le caldarroste…ma tagliare la “testa al topo” ancora non l’avevo sentita.

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  28. Mauro scrive:
    “Altrimenti Atene potrebbe rivendicare la Sicilia”

    Atene nella spedizione che fece contro la Sicilia fu sonoramente sconfitta dai siracusani. Settemila ateniesi furono imprigionati nelle latomie, quasi tutti morirono nelle più atroci sofferenze (412 a.c.)
    Ecco come conclude Tucidide le pagine che descrivono questa fallimentare spedizione di Atene:
    “Questo riuscì l’evento bellico più denso di conseguenze per i Greci, in tutto l’arco della guerra e, almeno secondo il mio giudizio, il più grandioso in assoluto tra i fatti della storia greca registrati dalla tradizione; quello che garantì il maggior trionfo alla potenza vincitrice e inflisse agli sconfitti la ferita più mortale. Disastrose disfatte su tutti i fronti; tormenti di ogni sorte, acuiti dalla spasimo. Fu insomma una distruzione radicale; è proprio questa la parola; e vi scomparve l’esercito, si dissolse la marina, e nulla si riuscì a salvare. E pochi della folla partita un giorno fecero ritorno a casa. Ecco, questi furono gli avvenimenti sul suolo della Sicilia. (Tucidide, Guerra del Peloponneso 7 III° 87 ).

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  29. Tornando allo scenario – se vogliamo, fantasioso – che ho disegnato qualche messaggio fa, si è aggiunto un elemento preoccupante: l’invito degli USA ai cittadini americani perché lascino il territorio della Russia.
    Contestualmente si verificano manifestazioni di piazza in Russia contro l’arruolamento, che probabilmente porteranno a molti arresti, e, magari, anche a qualche morto.
    A seguito di questi disordini e relativa repressione qualcuno potrebbe richiedere un intervento della NATO contro la Russia, che, a questo punto, potrebbe essere classificato come “umanitario”.
    Se si aggiunge a questo la decisione della NATO, già presa, di dislocare 300.000 soldati e relativi armamenti sul confine con la Russia, c’è da riflettere.
    Speriamo che mi sbagli, ma mi pare che il cerchio si stia stringendo, e l’ipotesi di una prossima guerra contro la Russia diventi sempre più verosimile.
    In tal caso, non essendo la Russia in grado di difendersi con le armi convenzionali, non avrebbe altra scelta che usare quelle nucleari.

    R
    Luigi, un po’ meno ottimista no?

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    • @Luigi: per la verità avrebbe anche la scelta di arrendersi, invocata da Lei e dai diversi pseudo(puntini) a proposito dell’Ucraina. Ma si vede che quando si tratta di Russia la resa non è più una scelta responsabile e praticabile ai vostri occhi.

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  30. Strano, i russi hanno confermato pieno successo del referendum 100% per l’annessione alla Russia nelle regioni occupate però…non si sa come e perché ci sono quelli che vogliono andarsene e stamattina un convoglio con dozzine di persone che attendevano i familiari al confine sono stati trucidati sul posto:

    https://www.theguardian.com/world/2022/sep/30/dozens-feared-dead-after-russian-strike-on-civilian-convoy-in-zaporizhzhia

    a conferma che i russi vogliono la pace, come qui più di qualcuno si ostina a predicare e che a volere la guerra no sono “certo” loro ma “ben altri”.

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  31. Francesco, un po’ di senso delle proporzioni!
    Per l’Ucraina arrendersi significava sedersi ad un tavolo negoziale e discutere il futuro della Crimea e del Donbass. Niente di catastrofico.
    Come si fa a pensare che una nazione di 17 milioni di kmq e oltre 150 milioni di abitanti si arrenda e si lasci occupare? Sarebbe il primo caso nella storia.
    E essere occupata dalla NATO significa perdere tutto, e fare la fine dell’Afghanistan, dell’Irak, della Libia. Non significa certo sedersi ad un tavolo a trattare. A nessuna delle nazioni che ho citato è stato concesso di trattare.
    Comunque, speriamo che il mio pessimismo sia ingiustificato e tutti questi discorsi siano voli pindarici.

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    • Luigi, un po’ di senso della realtà, suvvia. Lo sappiamo tutti che la resa dell’Ucraina è ben altro che discutere del futuro delle regioni peraltro già occupate. “Ci fermeremo solo quando l’Ucraina attuale cesserà di esistere” parole testuali di tale Suslov, e prese alla lettera dal mite Putin, che di certo non si fermerà alla farsa in veste di referendum (e infatti, anche oggi, Odessa bombardata, tanto per dirne una tra tante).

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  32. Signora Gazzato, a parte che il Guardian non è certo una fonte neutrale ed obiettiva, non mi pare che si parli di persone trucidate, ma di persone uccise da un’esplosione.
    Potrebbe essere stato un errore, e, addirittura, non sarebbe la prima volta che vengono attribuite a cannonate o missili russi vittime causate da armi ucraine.
    Nella zona di Zaporigghia da tempo stanno sparando entrambe le parti.
    Non mi pare che da quella notizia si possano trarre conclusioni certe.
    Putin vuole la pace?
    Sarebbe logico pensare che voglia la fine della guerra, che gli sta costando molto più del previsto e che espone la stessa Russia al rischio di una guerra più ampia.
    Presumibilmente vuole sfruttare il risultato del referendum per chiedere l’apertura di un negoziato sul futuro assetto delle regioni russofone.
    Come dice Rampini, una chiave ragionevole per interpretare gli eventi è sempre quella del “cui prodest”.

    R
    Si, Luigi, come vuole lei, ci rinuncio, di ragionare sulle intenzioni di quella “brava persona” di Putin con lei, francamente ne avrei da anche basta (mi perdoni).
    Certo, è molto probabile che il missile sia capitato li per caso e che siano stati gli stessi ucraini a lanciarlo giusto li, li nel mezzo di quella folla che attendeva i parenti cosi contenti di essere diventati russi…da volersene scappare…sa, come diceva Hannah Arendt, si chiama banalità del male, alla fine vittime e i carnefici sono sullo stesso piano e ogni giorno che passa sempre di più mi rendo conto di quanto sia inutile ragionare con chi proprio non VUOLE capire.

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  33. Si sa quante vittime ci sono in guerra anche, per errore, a causa anche del “fuoco amico”. Perciò la cosa più probabile è che ci sia stato un errore da parte di una o dell’altra parte. A chi potrebbe interessare uccidere volutamente dei civili inermi? Per farsi disprezzare dal mondo intero?

    R
    a chi? magari a chi sta uccidendo popolazione inerme da 7 mesi…magari- Già c’è da chiederselo però perché lo facciano ancora non si è capito. Eccolo Luigi, ha chi sostiene le sue tesi, contento? Magari quel missile lo ha tirato Biden dal Washington?

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  34. Signora Gazzato, il fatto che, dopo anni di dissenso, Alessandro ed io ci troviamo d’accordo dovrebbe far pensare. Siamo due ingegneri, abituati alla logica matematica, poco inclini all’entusiasmo e alla partigianeria.
    Io capisco la sua posizione sui fatti e non dico che sia sbagliata, ma ne non ne sarei così sicuro come lei.
    Quel fatto è avvenuto in una zona di guerra, e lo sa che cannoni ha regalato la NATO all’Ucraina? Gli M777 che sparano a 30 km di distanza.
    A 30 km ci vuole poco a sbagliare mira di qualche decina di metri.

    E, per l’ennesima volta, la prego di non mettermi in bocca l’affermazione che Putin è una brava persona.
    Putin è uno spregiudicato anche per me.
    Però, inutile sognare. Il capo della Russia è lui, e io mi auguro che sia intelligente e non un guerrafondaio ottuso.
    Oggi ha detto che, dopo il risultato del referendum, è disposto a sedersi ad un tavolo per discutere le questioni sul tappeto (e, quindi, a fermare la guerra).
    Vediamo se anche questa volta gli americani mettono il veto perché lo vogliono morto, come il mullah Omar, Saddam, Gheddafi ….

    R
    bene, sono contenta di apprendere da lei che Putin è disponibile a sedersi al tavolo e discutere le questioni sul tappeto (ma quali?), me ne rallegro, la domenica mi si illumina…

    PS: “siamo due ingegneri”…cosa c’entra? allora chi non è ingegnere è incline alla “partigianeria” ma si rende conto di quello che scrive? E non aggiungo altro…
    Secondo PS: io non le metto in bocca proprio nulla rispondo in base a quello che scrive e credo di sapere leggere. E aggiungo cerchiamo di moderare i termini il più possibile.

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  35. Signora Gazzato, cercavo solo una spiegazione al fatto che Alessandro e io, dopo anni di posizioni opposte e polemiche, ci siamo allineati, e cercavo quali possono essere i tratti comuni.
    Lungi da me voler sostenere che la logica di un ingegnere, (o di un fisico o un matematico) sia più valida di quella di una persona con formazione umanistica.

    Su Putin posso essere d’accordo con lei nel definirlo un dittatore violento e spietato, e chi più ne ha più ne metta.
    Ma questo per come si comporta in Russia, perseguitando gli oppositori e facendoli sparire, limitando la libertà dei cittadini e così via.
    Nella conduzione di questa guerra, invece, non ho rilevato nessun comportamento criminale. Anzi, è stata una guerra meno violenta di quelle fatte dagli americani, che hanno bombardato a tappeto i Paesi attaccati, e ha prodotto molte meno vittime civili.
    Questa guerra sembra orribile perché ci abbiamo puntato i riflettori e stiamo contando le vittime ad una ad una, mentre in quelle degli americani era tutto messo a tacere, e le centinaia di migliaia di morti civili non li conteggiava nessuno (tanto erano islamici e di pelle scura).
    R
    si Luigi, come vuole lei, le passo tutto tanto ormai lo abbiamo capito che lei non è putiniano ma si sforza di vedere la realtà delle cose, ma forse si sta sforzando un po’ troppo e la realtà delle cose lei se la inventa a mod suo, comunque grazie per l’affezione che dimostra a questo blog ormai (quasi) semi deserto (pochi ma buoni che ringrazio). Capisco quanto sia difficile stare a delle regole che non siamo noi ad imporre ma che volenti o nolenti dobbiamo accettare, gli italiani sono molto insofferenti a tutto, le regole del vivere civile poi…gli stanno strettissime e questa guerra è per molti l’occasione per dimostrare quanto odio nutrano verso l’Europa e l’America e per me è una scoperta che però non mi piace affatto, se devo essere sincera (e lo voglio sempre essere costi quel che costi).
    Che lei sia d’accordo con Alessandro non mi dispiace affatto, anzi, per anni sono andati a avanti a dirmi che Alessandro stava sempre dalla mia parte per “contratto” sono felice che finalmente nessuno scriva più questa scemenza.

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  36. La ringrazio di avermi pubblicato tanta roba, anche perché negli ultimi giorni ho esagerato e qualche cestinazione me l’aspettavo.
    Preciso che io non odio nessuno. L’odio non è nei miei registri come carattere.
    Io gli americani e quegli europei che ubbidiscono ai loro ordini, (Von Der Leyen, Stoltembergh, Metsola, Draghi ….) non li odio.
    Invece, ne ho una gran paura, perché temo che si stiano comportando in modo irresponsabile e rischino di provocare la terza guerra mondiale.
    Se io sto viaggiando su un autobus e mi rendo conto che l’autista dà segni di ubriachezza, non lo odio, ma me la faccio sotto dalla paura.
    Stavamo così bene senza guerre, il Covid stava scemando, l’economia si stava riprendendo …
    Che bisogno c’era di andare a stuzzicare il can che dorme?
    Specialmente un cagnaccio mordace come Putin? Lo trovo stupido e irrispettoso verso i popoli europei.
    Il tutto per compiacere i petrolieri, i banchieri e i produttori di armamenti …

    R
    il “can che dorme”…non dormiva affatto ma era pronto a mordere e l’ha fatto. Ma lei mi sa che fa il Bastian contrario per diletto, ormai.

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