Energia sprecata

La cattiveria umana non ha davvero limiti come pure l’arrivismo, la meschinità, la stupidità, l’ignoranza, il culto di se stessi… e potrei continuare. E l’invidia pure. Basti guardare come esempio questo blog: spariti i commentatori molti dei quali non scrivevano altro che cattiverie ed insulti, ora godono nella loro meschinità di persone piccole e invidiose di non vedere più commenti su questa pagina. Salvo pochi.

Ecco: hai quello che ti meriti penseranno. Dopo avermi martellato di critiche, di polemiche e di offese pesanti, se ne stanno rintanati a godersi la loro “vittoria”.

Dedico a loro questo post.

La cattiveria, la malevolenza, l’arido cinismo che tende a sgravare se stessi dalla profonda rabbia di vivere un’esistenza poco gratificante e piena di frustrazioni, può trovare sfogo anche in questo: impegnarsi per fare stalking verso una persona che non ti ha fatto nulla se non metterti a disposizione uno spazio per argomentare. E molti blog ne sono pieni.

Ma lo si vuole ” libero”, anche, volendo di offendere la persona stessa o chi, in qualche modo, non si comporta allo stesso modo, non si adegua allo stalking pressante e martellante, non fa “squadra” insomma, ma prova a discutere in maniera civile. E viene alla meglio collocato tra quelli che “lisciano il pelo”. Allocuzione che fa vomitare.

Ma cosa significa comportarsi civilmente? Ormai non ha alcun significato se non per quelli che si ritengono di civiltà superiore tanto da potersi mettere in cattedra e insegnarla agli altri e magari sono gli esseri più bugiardi e meschini che esistono ma trovano sempre il modo di mostrarsi per quello che non sono e farsene persino un vanto.

La paranoia del secolo è anche in questo: l’umanità che va alla deriva ma cerca di sopravvivere aggrappandosi a chi gli da la possibilità di sfogare tutta la rabbia accumulata negli anni e lo fa con chi sa bene non potrà mai nuocergli perché le persone mobbizzate o stalkizzate non hanno armi di difesa se non la possibilità di denunciare che poi si rivolta contro di loro perché questi soggetti diventano ancora più fastidiosi e per soprappiù fanno le vittime in modo disgustoso.

Fin che si tratta di un blog deve una sconosciuta si “permette” di scrivere le proprie “inutili” opinioni, o i propri “inutili” divertissement passi, ma quando per esempio c’è di mezzo il lavoro o la vita familiare, allora sono tragedie.

E, purtroppo di queste persone “malate” ce ne sono sempre di più. Gli ultimi anni sono stati difficili e non solo da noi e veniamo da decenni nei quali personaggi senza scrupoli hanno ridotto la nostra società ad un cumulo di macerie morali e materiali.

Votare, lo abbiamo capito tutti non serve perché del nostro voto i politici si servono solo per i propri  interessi di “bottega”. Fatti salvi quei pochi che spiccano come diamanti in mezzo alla mota.

Ma i “rappresentati” non sono da meno, la maggioranza prepotente ha imparato a sgomitare, ha imparato il motto del marchese Del Grillo e lo ha fatto suo nelle sue preghiere quotidiane.

Purtroppo devo toccare con mano ogni giorno questa realtà: nessuno ha più rispetto di nessuno. Gli umani sono trattati peggio di cani i quali ormai sono diventati i nostri padroni.

Questo blog, a chi capisce cosa dico ( ma non lo do per scontato), ne è un piccolo esempio. Un esempio di come la cattiveria umana possa tradursi in meschino stalking verso un video o persone sconosciute che hanno “l’ardire” di volere un posto dove poter esprimere la propria creatività.

La creatività non piace ai più, la trova narcisismo, la trova esibizione. A meno che chi si permette di crearsi il proprio spazio “creativo” non sia anche un LECCACULO.

Non mi sento però di scusarmi per il francesismo, la parola o il termine ormai è entrato a buon diritto nel lessico ordinario.

E ora un’ultima considerazione. Ovviamente non distinguo tra uomini e donne in questo comportamento: entrambi hanno una particolare maestria a sfogare la propria rabbia contro qualcuno che può difendersi solo ignorandoli, ma oserei dire che le donne in questo (come in molto altro) sono maestre. E in più fanno le vittime. Piangono “miseria”, cercano appoggi e comprensione e sono solamente delle persone frustrate e con gravi problemi di identità e di relazione.

 

Ma poi, a me in fondo non importa se qui rimangono a commentare in uno o due o anche nessuno. Se devo essere continuamente sulle braci a friggere o nel girarrosto a fare il pollo messo a arrostire lentamente, preferisco dirlo chiaramente: meglio sola che…

 

E infine davvero, provo anche un po’ di pena per quelle persone che sfogano la loro profonda rabbia ovunque possono farlo, dovrebbero cercare di incanalarla verso qualche fine positivo, cosi è solo energia sprecata.

E sappiamo quanto costi cara l’energia soprattutto in questo momento.

5 commenti su “Energia sprecata”

  1. Gazzato, ti assicuro che, su altri esimi e superbissimi blog, tenuti da saccenti e supponenti cervelloni plurilaureati e plurimasterizzati, volano offese e volgarità da caserma e da osteria a base di espressioni riferibili a escrementi e ad offese pesanti sull’onore personale e dei familiari.
    Un esempio: avendo osato criticare una soave signora 75enne, fan dei Måneskin, solo confessandole che non mi piacevano, sono stato coperto da gentili epiteti coprofili, scatologici e lesivi del mio onore.

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  2. Mariagrazia, un merito sicuramente il tuo blog ce l’ha, quello di esprimere le tue idee infischiandoti di compiacere l’uno o l’altro per acquistare seguaci o collezionare conensi. Non scendi a compromessi e mandi a farsi benedire i maleducati senza timori di perderli per strada. Esprimi spontaneamente il tuo pensiero senza giri di parole e bizantinismi, non ti interessa salvare “capre e cavoli”, controbatti alle critiche, tagli e censuri a tua discrezione, battagli senza mezzi termino per le tue idee e per dare al blog l’impronta che desideri senza fartela imporre da nessuno. insomma chi ci sta, bene, altrimenti ognuno per la sua strada e auguri di buona salute.
    Questa è la caratteristica che personalmente più apprezzo, perciò continua per la tua strada e guarda oltre.

    R
    grazie Alessandro

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  3. Guardi che cafoni ed arroganti sono una benedizione: ti fanno subito sentire migliore. Sono meglio di un antidepressivo!
    R
    si, ci sta, ma non quando si esagera.

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  4. Posto questo messaggio non per voler insistere, ma perché mi è venuto il dubbio di non aver premuto invio la prima volta. Se invece è stato cestinato, la chiudiamo qui.

    Non sono del tutto d’accordo con l’analisi fatta dalla nostra ospite, alla quale rinnovo comunque la mia gratitudine per metterci a disposizione questo spazio.
    Effettivamente c’è qualcuno che esagera, ma bisogna distinguere tra cattiveria patologica e indignazione per quello che succede.
    Del resto, anche la signora Gazzato non ci va tanto per il sottile e le sue repliche a volte sono al limite dell’insulto.
    Credo che un limite di questo blog sia che la sua creatrice non accetta volentieri di pubblicare pareri che non condivide, e tende a dare al blog una linea etico politica ben precisa che rispecchia le sue idee.
    Chi non la pensa come lei raramente viene rispettato e il più delle volte si prende una replica acida e sarcastica.
    Ultimamente mi pare che la situazione sia migliorata, ma è comprensibile che, quando capitava di vedersi cestinato un commento ogni due, e quelli pubblicati venivano messi in ridicolo, passava la voglia di partecipare.

    R
    non è stato cestinato niente e già questo è un pregiudizio, lei ha da lungi Lugi questa tesi ma è sbagliata, mai io offendo nessuno molti invece offendono me ma non passano e vorrei anche vedere, quindi le sue osservazioni sono errate.

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  5. Chiedo scusa. Effettivamente mi capita dal PC portatile, che non mi fa vedere la parte bassa della pagina, di dimenticare di inviare il messaggio.
    Però lei stessa mi ha detto che a volte li cestina.
    Per offensivo forse intendiamo cose diverse.
    Per me, anche dire che una persona ha scritto o detto delle sciocchezze è offensivo. Anche se non è certo niente di grave.
    Per me sarebbe meglio discutere solo dell’argomento e non esprimere giudizi sugli interlocutori, evitare aggettivi ecc…., ma forse sono un po’ suscettibile io.
    Va bene anche così.

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