God save the queen

La credevamo immortale. Ma anche le regine muoiono.. Il dolore per la morte di Elisabetta II è genuino e si aggira per il mondo intero ancora incredulo che sia successo davvero.

Lo speaker della BBC sembrava non voler dare la notizia agli inglesi e al mondo: “La regina è morta oggi serenamente a Balmoral”. E lo ha ripetuto perché neppure lui ci credeva, quasi piangendo.

Non ce lo aspettavamo. Era anziana Elisabetta ma molto, molto tosta. 96 anni ma la sua rocciosa personalità era intatta. Come ha detto la nuova premier inglese (da due giorni) Liz Truss: “era la roccia su cui è stato costruito il paese”. Ed è toccato a lei, appena eletta dopo le dimissioni di Boris Johnson dare la notizia ufficialmente al paese, lei l’ultimo premier appena arrivata a Downing street e subito ha dovuto confrontarsi con la cosa più triste che potesse succedere agli inglesi: la morte della loro amata regina da 70 anni.

Ma non solo gli inglesi, tutto il mondo guardava ancora a  questa regina ormai triste e molto avanti con gli anni, ma caparbia  e con un grande, immenso senso del dovere, con grande simpatia. Una donna che aveva sofferto le pene che tutte le donne soffrono spesso nella vita anche se non sono regine  e che affrontano con coraggio e che con molto coraggio portano avanti sofferenze e pene nascoste e private ma che non cedono alle difficolta e vanno avanti stringendo i denti.

Quante volte la regina avrà dovuto stringere i denti e guardare  avanti  pensando alla  responsabilità verso il paese prima che a quella verso la propria famiglia? E quante volte l’abbiamo vista con lo sguardo infelice ma sempre fiera e determinata, nonostante tutto, a portare avanti il suo compito.

God save the queen, cantano gli inglesi oggi davanti Buckingham Palace. Lei ora è nelle mani di Dio, in buone mani.

Re Carlo III ora dovrà prendere il suo posto. Da sempre sapeva che sarebbe arrivato questo giorno che non avrebbe mai voluto non solo come figlio ma come erede di sua madre. Una eredità davvero pesante che lui sembra già dai primi istanti dopo che la madre lo ha lasciato, lasciando il mondo inebetito per la sua scomparsa, non sopportare già più. E sembra già più vecchio di lei.

Dio salvi la regina.

8 commenti su “God save the queen”

  1. Sì. Persona notevole e irreprensibile.
    Una vera regina degna di questo ruolo. Con persone come lei la monarchia diventa un sistema accettabile.
    Il mio dubbio è se sia stata veramente così in gamba da sola o sia stata sempre “staffata” da persone di valore.
    Comunque, anche saper dare ascolto ai consiglieri giusti al momento giusto non è dote da poco. Ed è una dote che può fare la differenza tra un vero re e una figura simbolica.

    R
    sono d’accordo Luigi, in effetti saper ascoltare è una grande dote.

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  2. C’eravamo così abituati alla sua figura che, veramente, la regina Elisabetta II pareva dovesse essere intramontabile. Oltre che per diritto di successione, era regina per portamento regale.
    Salita al trono a 26 anni non ancora compiuti, il suo regno, durato 70 anni, aveva superato per longevità quello di Francesco Giuseppe, imperatore d’Austria-Ungheria, durato 68 anni, e di Hirohito, imperatore del Sol levante, durato 62 anni. Solo il regno di Luigi XIV, il re sole di Francia, è durato appena due anni in più.

    L’abbiamo vista invecchiare insieme a noi, un lungo tratto di storia è passato sotto il suo sguardo: ben sedici Primi Ministri si sono avvicendati durante il suo regno, da Churchill alla Truss. In mezzo la Thatcher, la lady di ferro, sotto la quale l’UK e l’Argentina scesero in guerra per disputarsi le isole Falkland; in mezzo anche Blair artefice, insieme agli Usa, dell’aggressione all’Iraq, con la scusa, poi rivelatasi falsa, che producesse armi di distruzione di massa. Nel 1973 vide l’ingresso del Regno Unito nell’Unione Europea, nel 2020 la Brexit.
    La regina, benché per istituzione dovesse sostenere l’azione di governo, non era responsabile di tutto ciò, non avendo nei suoi poteri quello governativo. Purtroppo se ne è andata in un momento difficile per tutti. Ma noi ricordiamola così, giovane e bella, con la preziosa corona imperiale di stato, sul suo capo
    https://it.wikipedia.org/wiki/Corona_Imperiale_di_Stato#/media/File:Elizabeth_II_waves_from_the_palace_balcony_after_the_Coronation,_1953.jpg

    R
    davvero, giovane e bella e porta quella corona cosi pesante con una disinvoltura da regina e li non sapeva di doverla portare per 70 anni.

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  3. Un appunto che mi sento di fare alla regina è di non aver preparato la propria successione.
    Sembrava forse anche a lei che sarebbe stata regina in eterno, o che la monarchia sarebbe finita con lei.
    La figura di Carlo è veramente imbarazzante, specialmente dopo il regno di tanta madre, e non sembra che fosse stato preparato a diventare re.
    Ho perfino il dubbio che effettivemente la monarchia inglese possa continuare.
    R
    invece io ho l’impressione che Carlo possa contare su Camilla e su William e anche lui non è male, ora sembra perso perché la regina era una molto tosta, ma era lui a non voler diventare re e tutto comunque era pronto da anni per Carlo terzo. Una organizzazione che solo gli inglesi…

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  4. Non credo che vivere da regina per 70 anni sia semplice. Certo non avrà avuto lo stress di far quadrare i conti di famiglia a fine mese, ma ne avrà avuti altri nel doversi sempre presentare in un certo modo sapendo che ogni cosa fatta o detta o spilla indossata, sarebbe stata commentata, anche quando non c’erano i social. Una prigionia dorata, una vita parallela dentro un film, ma con l’obbligo di apparire graditi a milioni di sudditi sparsi nel mondo e che vivono in casette a schiera di 60mq. Non credo farei a cambio per più di una settimana. Mi terrei le mie bollette, ma anche la possibilità di andare in ferie dove voglio, vestire sportivo e mangiare un panino per strada.
    Comunque la monarchia inglese mi diverte, con il loro puntiglio nel seguire i cerimoniali e gli improbabili costumi delle guardie con cappelli di pelo, gonnellini a quadri e stivali con le ghette. Ma meno male che ha sede in Inghilterra e se la pagano loro.

    R
    ha ragione Mauro l folklore e le tradizioni contano ma anche il fatto di essere ingabbiati in un ruolo, ma lei sembra aver fatto di necessità molta virtù.

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  5. Impressionanti le cerimonie per il funerale.
    Tutto sommato non credo che agli inglesi importasse più di tanto ldella regina come persona, e che ciò che li coinvolgeva fosse il loro grande patriottismo, che vedeva la regina come il suo simbolo.
    Sono veramente un popolo orgoglioso di essere quello che è.
    Il contrario di noi italiani (vedi anche l’altra discussione aperta). C’è da invidiarli, anche se spesso si rendono antipatici.

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  6. La regina aveva detto che le cerimonie funebri l’annoiavano mortalmente. Chissà che cosa ha pensato delle sue! Noi non saremo il migliore dei popoli, ma almeno siamo meno spocchiosi, sussiegosi e superbiosi degli inglesi , che credono di vivere in un mondo a parte, il migliore, naturalmente. Se non altro, mangiamo cose molto,più gustose delle loro schifezze, la nostra cucina è insuperabile.

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  7. X Bifani: sì, però loro pagano le tasse. Non è cosa da poco. Baratterei volentieri un piatto di gnocchi al prsto contro un recupero di almeno cento miliardi. Poi, come sempre, ognuno la vede come meglio crede.

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