Il caffè di Francesco

Comincio a non capire più dove Papa Francesco vuole arrivare.
Parla e dice molte cose sulla guerra ma mi pare di sentire parlare alcuni commentatori dei blog.
In una intervista ad un giornale gesuita ha detto un sacco di cose: esempio che non dobbiamo vedere la guerra in Ucraina come la fiaba di Cappuccetto Rosso, che non esiste il buono e il cattivo, che qualche tempo fa, poco prima l’invasione russa, un capo di stato di poche parole gli aveva detto che “la Nato abbaiava alle porte della Russia ” e che lui non è putiniano ma capisce che qualche cosa si poteva fare e si doveva fare per prevenire la guerra…e che l’esercito russo sta compiendo della atrocità in Ucraina ma non si può neppure pensare di provocare l’orso senza conseguenze…e che lui vede il pericolo di una guerra globale alle porte e che con il patriarca Kirill riproverà ad avere un colloquio dopo essere stato snobbato…
Insomma mi è sembrato uno un po’ con le idee confuse e francamente non lo capisco.
Un papa che non condanna chiaramente la guerra di aggressione di un imperialista ma fa discorsi pseudo moralistici e filosofici e che non si schiera nettamente dalla parte del più debole, non sta, mi dispiace dirlo, compiendo appieno la sua missione.
Mi piacerebbe che il papa fosse più netto nei suoi giudizi e non parlasse come uno che sta davanti al caffè seduto ad un tavolo del bar.
Questa è l’impressione che mi ha dato leggendo l’intervista.
Non buona, per nulla e mi dispiace perché un uomo con la sua autorità potrebbe fare molto di più. Ma il carisma se uno non ce l’ha non se lo può dare.

28 commenti su “Il caffè di Francesco”

  1. @Mariagrazia: sono rimasto anche io scioccato dalle affermazioni del mio papa omonimo. Avrei compreso se avesse fatto una condanna senza se e senza ma alla guerra, anche a costo di cadere nell’astratto, come fece Giovanni Paolo II durante il suo pontificato. Ma non l’ha fatto.
    Il Papa oggi ha scarsissima influenza. Credo che né l’Ucraina né la Russia seguiranno le parole del Vaticano, a prescindere da come questo voglia porsi come mediatore. Credo anche che questa voluta rinuncia all’autorità, questo volere mettersi al livello dell’uomo della strada anche sul tema della guerra, non aiuteranno la Chiesa. Non le daranno “followers” né ne rafforzeranno la voce. I filo-putiniani useranno il Papa per sostenere “visto? Lo dice anche il Papa!” ma non andranno oltre. E per quel che riguarda il sottoscritto: varrà nulla ma come ho messo una croce sulla Russia, i suoi romanzieri ed i suoi corpi di ballo, ora metterò una croce anche sul Papa. Buona giornata
    R
    Altrettanto Francesco. Ma io la croce sui romanzieri e sulla cultura russa in generale, non la metterei, con tutto quello che sappiamo sui massacri che i russi stanno compiendo verrebbe la tentazione, capisco bene, ma ci sono molti russi che in questo momento sono contrari alla guerra di Putin solo che i media non lo dicono anche perché non lo sanno. I russi hanno bannato dal loro territorio 29 giornalisti accreditati delle maggiori testate inglesi e americani. Un pessimo segnale.

    Rispondi
  2. Bergoglio, per fortuna o purtroppo, fa il Papa. Dopo PioIX, i pontefici hanno smesso di mandare i propri sacri eserciti ad ammazzare altri cristiani, ma si sono poi sempre schierati, si,entemente, da una parte o dall’altra. Lo ha fatto specialmente il filonazista Pio XII, che aveva messo in un cassetto l’enciclica del suo predecessore che condannava il nazismo. Non amava gli ebrei, non mosse un dito per scongiurare le Fosse Ardeatine, vedev.a il bazismo ci è sacro baluardo al comunismo. Il suo alibi era che non voleva istigate le ire hitleriane contro i cattolici tedeschi. Forse anche Bergoglio vuole evitare che Kirill, boss degli ortodossi russi, si scateni contro i pochi cattolici locali, dato che da mille anni cattolici e ortodossi si odiano cordialmente. E allora dà un colpo al cerchio e uno alla botte.

    Rispondi
  3. Come vorresti si pervenisse alla pace e quale probabilità di successo daresti alla tua scelta?

    -Annientare il male assoluto rappresentato da Putin con tutte le forze del bene rappresentate dall’Occidente.
    -Fornire armi sempre più potenti all’Ucraina per respingere i russi fuori dai propri confini.
    -Sperare che il papa abbandoni la neutralità per favorire una soluzione diplomatica e mandi invece le guardie svizzere a combattere per l’Ucraina
    -Convincere Putin a lasciare le zone occupate in nome del diritto internazionale
    -Mettere Zelensky di fronte la realtà e convincerlo a cedere sovranità sul Donbass e sulla Crimea, nonché a rinunciare alla Nato, ma mantenendo sovranità sul resto del suo Paese e salvandolo dalla distruzione
    -Altro.
    R
    ci manca papa santo Wojtyla, lui si che avrebbe detto parole chiare e non avrebbe perso un solo minuto con le interviste ma avrebbe agito per la pace con ogni suo respiro.

    Rispondi
  4. Il fatto che i papi siano infallibili lo hanno sancito loro stessi.
    Sbagliando.

    R
    “Secondo tale dottrina* il papa deve quindi essere considerato infallibile quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il «suo supremo ufficio di pastore e di dottore di tutti i cristiani» e «definisce una dottrina circa la fede e i costumi»; quanto da lui stabilito sotto queste condizioni «vincola tutta la Chiesa».
    *Pastor aeternus”
    Wikipedia

    Rispondi
  5. Il papa santo Wojtyla? Che definizione bigotta! E penso comunque che del papa di Roma in Ucraina se ne infischino abbastanza. La religione del Paese, per chi la pratica, non è quella cattolica.
    Il Papa Francesco dice cose di buon senso.

    R
    “bigotta” sarà lei Facchin! non la definizione. Forse lei non lo sa ma papa Wojtyla è santo, magari le è sfuggito.

    Rispondi
  6. Beh tutti pronti ad applaudire se dice qualcosa che ci piace? Sinceramente che ha detto di strano? Si è sottratto alla separazione salomonica tra buoni e cattivi come si fa a scuola alla lavagna.
    Io approvo questa affermazione molto chiara del Santo Padre.
    Se ci pensate bene ha solo applicato il dettato evangelico «chi è senza peccato scagli la prima pietra!»
    R
    già e il quinto comandamento dice “Non uccidere”, come la mettiamo? Non lo applicato in questo caso il dettato?

    Rispondi
    • Mannaggia: c’è di mezzo il quinto comandamento. Ma a ben vedere vale per entrambe le parti! Ecco perché il Santo Padre non può schierarsi da una parte dividendo i contendenti in buoni e cattivi.
      R
      ah, sicuro, quando qualcuno ti aggredisce e ti accoltella la colpa è da dividere in due con il morto ammazzato! E davanti al giudice dovrebbe presentarsi anche il morto. E il giudice dovrebbe anche punirlo severamente per essersi lasciato uccidere. Perché è ben noto che gli ucraini hanno implorato Putin perché li bombardasse,
      Un po’ come dice Silvia, se non hai “discernimento” ( e lei ne ha) e scegli un potenziale assassino come marito, la colpa è anche tua, sciocca che sei e dovresti pagarne il fio da morta! Bella logica, non fa una ruga. Mah, non sapete proprio più a cosa aggrapparvi.

      Rispondi
      • Ricordo al sig. William J. che fino al 24/02 non è stato ucciso alcun cittadino russo, né durante guerra civile ucraina in Donbass, né durante le abbaianti esercitazioni NATO, né tantomeno nella espansione della NATO verso est. Quella di Putin è una “guerra alle intenzioni” e Bergoglio ha detto una bischerata. Se guardiamo quale politico sia senza peccato possiamo tornare fino a Caino ed Abele e ne troveremo pochi.
        Ma Pope Franck non è nuovo a queste esternazioni naif: una volta disse che se offendevano sua madre avrebbe sferrato un pugno; un’altra volta uno schiaffo ad una turista lo ha dato davvero. Che peperino.

        Rispondi
  7. Mariagrazia, alla mia del 15 giugno, alle ore 16:19, rispondi:
    “ci manca papa santo Wojtyla, lui si che… etc”
    Prendo atto che proponi una soluzione immaginaria.
    R
    ma le vuoi da me le soluzioni? Ci stanno pensando le maggiori capocce mondiali da 4 mesi, compreso quel simpaticone di Lucio Carucciolo (l’ho visto stasera che si appisolava in tivvù da Lilly) e tu le vuoi da me?
    Dico che un papa come Giovanni Paolo secondo forse avrebbe detto parole molte più chiare e definitive , sarebbe volato a Mosca e lo avrebbe preso in disparte e lo avrebbe
    ” catechizzato” ben bene.
    Se tu hai soluzioni diccele, falle sapere anche al resto del mondo, ma sarebbe immaginaria anche la tua perché nessuno ha soluzioni facili a problemi cosi complessi.
    A meno di un miracolo e quelli li fanno solo i santi, ma tu non ci credi.

    Rispondi
  8. Finora i Papi santi sono “solo” 83. Tra di loro Pio V, sterminatore di eretici e inventore dei ghetti per ebrei. Proposto anche Pio XII, non si sa per quali motivi, uno che credeva di essere Innocenzo III e Gregorio VII , ma nel secolo scorso. Quello che aveva scomunicato comunisti e socialisti e comunisti, ma non nazisti e fascisti. Non parliamo poi dei partigiani!

    Rispondi
  9. Ho sempre vivo il discorso che papa Giovanni Paolo II pronunciò contro i mafiosi.

    Ad alta voce e con piglio deciso affermò che se essi non avessero abbandonato la loro abominevole condotta, sarebbero incorsi nel terribile giudizio di Dio!!!

    Il Dio evocato in quella occasione dal pontefice polacco non era (come del resto non è) lo Spirito bonaccione, un po’ fessacchiotto, che, se esiste (ci sono pure quelli che ne dubitano o ne negano l’esistenza), condona sempre e comunque le malefatte delle persone a prescindere, chiudendo un occhio, o magari tutti e due, ché tanto Lui è pur sempre “pio e misericordioso”, come spesso, per utilitaristica convenienza umana ed erroneamente, si vuol far credere.

    I mafiosi e tutte le altre persone che si macchiano di abomini, senza poi sinceramente pentirsi dei loro misfatti, prima o poi incorreranno piuttosto nella giustizia divina e pagheranno molto caro le conseguenze del loro male agire diceva Giovanni Paolo II !!!

    “Dio non paga tutti i sabato ma quando paga sa pagare”!!!

    Oggi, invece, pare che…le ipocrite esternazioni del “volemose bene”, “la pace nel mondo” “la accettazione passiva della disonesta’”, della “anarchia contro ogni razionale regola camuffandola da sete per la liberta’ “, il “permissivismo ad oltranza” e quant’altro’altro del genere siano la corrente di pensiero imperante nella nostra società per giustificare e permettere, spesso, autentiche degenerazioni a tutti i livelli: ambientali, sociali, politici, spirituali, umanitari, etici…

    In tale contesto nessuno, Papa compreso – che dovrebbe essere invece il primo baluardo difensore dei cristiani sentimenti e delle giuste e sante condotte – ha il doveroso coraggio di condannare apertamente il peccato chiamandolo col suo vero nome.

    Il “politicamente corretto” si diffonde invece ovunque, pare, anche nell’ambito della Chiesa; così, per non urtare la suscettibilità di alcuno, si preferisce tacere o, “molto diplomaticamente”, solo timidamente alludere.

    Ah, i tempi quando Cristo scaraventava senza paura i banchi dei mercanti nel Tempio rimproverandoli apertamente di aver trasformato la Casa di preghiera del Padre in una spelonca di ladri!!!

    Ah, quando Giovanni Battista accusava pubblicamente, senza timore, il re Erode di convivere illegittimamente con la moglie di suo fratello!!!

    Ah, quando Giovanni Paolo II lanciava ad alta voce invettive contro i mafiosi!!!

    Contro i crimini di Hitler e di Stalin, invece, Pio XII taceva così come anche oggi, dinanzi alle nefandezze perpetrate in Ucraina dagli inviati eserciti di Putin, il nostro Vescovo di Roma, Francesco, non accusa, nè condanna pubblicamente il leader russo dei delitti di cui si sta macchiando in Ucraina tramite i suoi inviati militari; non rimprovera aspramente il di lui “cavalier servente” Kirill per le parole dissacranti che pronuncia esaltando la guerra scatenata dal suo pupillo Putin: pensieri indegni di un uomo di Chiesa e per di più …”Patriarca”, pur se di religione ortodossa ma sempre “Cristiana” !!!

    Il Pontefice, invece di incavolarsi di brutto con Putin per le atrocità che ha causato e che continua a causare con questa maledetta guerra, si limita, come dinanzi ad una tazzina di caffè al bar, molto blandamente, in una pacata, amichevole conversazione, ad esprimere semplicemente … i suoi punti di vista!!!

    R
    Romolo, non potrei essere più d’accordo!
    “My temple should be a house of prayer, but you have made it a den of thieves” , un capolavoro, grazie di avermelo ricordato:

    Rispondi
  10. Mariagrazia,
    O.K. non ti vuoi sbilanciare, mi sbilancio io.
    Per me, l’unica soluzione realistica per pervenire alla cessazione di questa guerra dissanguatrice (sottolineo la finalità della soluzione: “pervenire alla cessazione di questa guerra dissanguatrice”), è la quinta dell’elenco, ossia:
    -Mettere Zelensky di fronte la realtà e convincerlo a cedere sovranità sul Donbass e sulla Crimea, nonché a rinunciare alla Nato, ma mantenendo sovranità sul resto del suo Paese e salvandolo dalla distruzione.
    R
    Alessandro Zelensky davanti alla realtà (orribile) ci sta tutti i giorni, purtroppo. La tua soluzione sarebbe forse “buona” per qualcuno che quella realtà non la vive, ma non per gli ucraini che la pagano sulla propria pelle ogni giorno.

    Rispondi
  11. Il Papa, tra un discorso sulla guerra e l’altro, ha invitato alla castità prematrimoniale.
    Mi chiedo: almeno su questo verrà ascoltato?

    R
    non si preoccupi Silvia, ci sono le file fuori dalle chiese per confessarsi e mentre aspettano disdicono incontri “furtivi” via watsap

    Rispondi
  12. Il cavaliere bianco “Peste” non ci ha ancora lasciato definitivamente che subito è subentrato quello rosso: la “Guerra” con i suoi orrori, in Ucraina, presentati a noi, pubblico occidentale, tramite i media.

    Si teme che a quel personaggio a cavallo d’un destriero vermiglio, ne segua il terzo, nero bardato: la Fame.

    Navi colme di grano sono bloccate nei porti ucraini, impossibilitate a scaricare il loro prezioso contenuto nei Paesi del Nord Africa, e non solo, destinando quelle genti a patire l’inedia.

    I prezzi di gas, petrolio ed altri beni di consumo, di vitale importanza per l’economia europea, frattanto vanno alle stelle con gravi ripercussioni per i portafogli dei cittadini del nostro continente (italiani in primis).

    Putin, nella sua lucida follia pare, per il momento, inarrestabile nei suoi intenti… e la guerra russo-ucraina, pertanto, continua.

    Niente e nessuno riesce a far desistere il leader russo dai suoi propositi: egli prosegue imperterrito, come un grosso TIR senza freni, giù per la discesa, aspettando un eventuale impatto, catastrofico, contro un possibile, imprevisto, ostacolo.

    Sara’ una guerra atomica totale? Ci saranno disastri umanitari?

    Mah!

    Dinanzi a tali apocalittici scenari i Capi di Stato europei sembrano del tutto… “indifferenti”.

    Si limitano a svolgere inutili passerelle o veloci comparsate al capezzale del leader ucraino Zelenskij promettendogli magiche pozioni (armi e sostegno morale) o portentosi farmaci panacea (accoglienza in una UE unita solo di nome).

    Biden, presidente USA, dal canto suo e per i propri interessi nazionali, si prodiga a quattro mani per spedire armi in Ucraina, a raffica.

    Sembra uno di quei dottori ospedalieri dei telefilm americani che dinanzi ad un infartuato grida: “Presto! Lo stiamo perdendo!!” armeggiando concitato col defibrillatore.

    Il Papa tace, esprime solo pacati pareri ma non può o non vuole recarsi a Mosca per gridare in faccia a zar Putin e “patriarca” Kirill tutto il suo sdegno per le ignominie che si stanno compiendo in Ucraina proprio “grazie” a quei demoniaci soggetti.

    Ne andrebbero forse di mezzo la “neutralità vaticana” e il suo naturale “cristiano pacifismo” di non schierarsi contro alcuno che’ son tutti figli di Dio, buoni e non buoni?

    Il capo del governo cinese per il momento tace; forse, seduto sulla riva del fiume, attende come andrà a finire la storia e quanti cadaveri di “nemici” gli passeranno davanti.

    Il cinese non sbraita, non minaccia, non si scompone; il cinese è saggio, aspetta ma va avanti lavorando sodo per la sua strada, come un male infido, asintomatico, della cui presenza e letalita’ te ne accorgi quando è ormai troppo tardi!!

    Quello che in buona sostanza in tutta questa vicenda fa male è la mancanza di coraggio da parte di alcuni personaggi occidentali: l’Europa che non trova la quadra per unirsi davvero, politicamente… (davvero non ne ha l’intenzione?) e il Papa che non si fa davvero portavoce dei miseri che soffrono, soprattutto in Ucraina, rimproverando, pubblicamente ed aspramente, Putin per la sua infame e scellerata condotta!!!

    Romolo
    spassionatamente, dove dice che Biden si prodiga per i propri interessi nazionali…ma non crede che rientri nei doveri di uno che viene votato proprio per quello?

    Rispondi
  13. Notavo, così, tra le righe: tutti a piangersi addosso perchè l’Africa morirà di fame senza il grano Ukraino….
    Ma se non ce n’è mai fregato NIENTE dell’Africa e della sua fame fino a ieri mattina! E’ da decenni se non da secoli che li pigliamo a calci in culo e gli freghiamo le materie prime!

    Cosa non si fa (e non si scrive) per sentirsi buoni e virtuosi….
    R
    già, come te vero?

    Rispondi
  14. Il papa è stato l’unica personalità politica che ha avuto il coraggio di presentare la situazione come veramente è.

    E’ una guerra scatenata dalla Russia, quindi un’iniziativa criminale (criminale – aggiungo io – al pari delle guerre contro l’Afghanistan, l’Irak, La Serbia, lo Yemen, la Libia ecc….).
    Una guerra che, però, era stata preparata dall’occidente per indebolire la Russia fino dai tempi di Obama, che aveva ripetutamente inviato in Ucraina Hillary Clinton a preparare il terreno, fino ai moti che avevano destituito Yanukovich.
    Una guerra che fa arricchire i mercanti d’armi e i petrolieri e penalizza i poveri.

    Queste considerazioni non sono quelle dell’uomo della strada. L’uomo della strada dice che Putin è l’aggressore e l’Ucraina è l’aggredito, e si ferma lì.

    Le considerazioni che il papa ha fatto in parte sue sono quelle che da oltre 3 mesi fanno i maggiori esperti italiani; storici, politologi, economisti, scienziati.

    Credo che sia un messaggio a Biden, che ufficialmente è cattolico, come buona parte del Partito Democratico, per fargli capire che incoraggiare la continuazione a oltranza della guerra non gli fa onore, e che i giochi economici e geopolitici che stanno dietro ai sani principi di aiuto all’Ucraina sono palesi.
    R
    io sono un uomo della strada. Altri sono ossessionati da Biden. Il naso incollato a quello che fa, dice, propone, dispone, indispone…Biden, mentre il russo avanza un centimetro al giorno massacrando gli ucraini. Ma la colpa è di Biden. Biden porta la croce, Putin gli sputa in testa.

    Rispondi
  15. X sra Gazzato: se il suo commento circa il fatto che è normale che Biden si batta per i suoi interrssi nazionali, è giusto ( e secondo me lo è) perchè i leaders europei, Draghi compreso, si battono anche loro per gli interessi americani e non per quelli europei?
    R
    Appunto, lo chieda a loro.

    Rispondi
  16. Certo. Biden giustamente fa i propri interessi nazionali.

    Chi non li fa, invece, sembrano gli italiani in primis, trascinati in questa avventura per solidarietà con i suoi alleati (NATO e UE).

    Peccato però che i compagni d’avventura, a loro volta, pensano ciascuno ai propri orticelli.

    Chi aiuterà infatti il nostro Paese a sostenere il peso della penuria di gas, visto che la Russia comincia a diminuirne il flusso verso di noi?

    Chi abbasserà lo spread italo-tedesco, visto che poi ogni Paese, avendo ognuno la propria economia e le proprie risorse valutarie, deve contare sulle sue forze?

    Datosi che non esiste una governance centrale europea in grado di ridistribuire ricchezza e risorse fra i componenti, specie quelli più bisognosi ogni Stato comunitario non deve forse vedersela con le proprie tasche?

    Gli USA, al contrario della UE, sono una nazione…unita e collaudata: hanno una Federal Reserve che stampa e diffonde dollari al suo interno, un governo federale che sostiene sia la California che il Maryland…o qualunque altro membro degli States.

    In Europa non è così, purtroppo: la Germania è uno Stato sovrano e si arrangia con i suoi mezzi; l’Italia deve fare lo stesso e così per tutti gli altri.

    Ecco perché sarebbe necessaria una unione politica, proprio per far fronte, tutti insieme, alle problematiche odierne troppo onerose per le forze dei singoli Paesi europei.

    Invece, ad esempio, una difesa comune non c’è.

    Si vocifera di impostarla ma… la Germania ha deciso di investire molto del suo denaro per armarsi di tutto punto per la propria difesa nazionale (alla faccia di forze armate europee!); la Francia, a differenza dell’Italia, può contare su fonti energetiche “nucleari”, oltre ad avere armamenti di prim’ordine e anche la bomba atomica…

    In buona sostanza il discorso è sempre quello: ogni Paese europeo conta su sé stesso in barba alla “Unione”…e ai suoi fantasiosi ideali.

    Mi fanno invece davvero pena gli Ucraini che, oltre che essere bombardati e decimati dai Russi invasori, vengono pure “illusi” dalle comparsate dei leader europei che promettono “marinarescamente” di fornire sostegno “morale”, armi “a singhiozzo” e di farli entrare in una “unione” che, come l’isola di Peter Pan, semplicemente… non c’è !!!

    R
    ma, forse, Romolo, meglio imperfetta e piena di illusioni che nessuna, Dopotutto prima c’è stata la devastazione di una guerra mondiale, poi la ricostruzione e ora vogliamo far crollare tutto a causa di un despota miliardario imperialista di un impero che non c’è più?

    Rispondi
  17. @mariagrazia
    Io sono cattivo, opportunista, maschilista, antipatico e saccente, e quindi anche responsabile dello sfruttamento del terzo mondo e dei femminicidi da gennaio ad oggi.
    Pensavo agli altri, quelli buoni, quelli che si indignano, quelli che sono più cristiani di Cristo e spiegano al Papa come deve comportarsi…

    R
    allora non so di chi parli

    Rispondi
  18. Non saremo noi, direttamente, a far crollare tutto.

    Saranno piuttosto i Russi di Putin con tutti gli altri: Cinesi, Musulmani terroristi, Erdogan imperialista “ottomano” e via dicendo che prenderanno sempre più piede nello scacchiere planetario.

    Se gli Europei, o meglio i leaders del nostro continente, continuano ad illudersi di poter fare da soli, pensando pure di turlupinarsi gli uni con gli altri per conseguire i propri interessi nazionali, la UE non ha ragione di esistere; per la semplice ragione che diventa solo una figura istituzionale priva di costrutto dove le bisogna dei componenti non solo vengono bellamente eluse dagli egoistici comportamenti “nazionali” ma anche affossate dalle reciproche, sorde lotte per la nazionale sopravvivenza.

    Perché, ad esempio, non c’è un fondo economico comune (una Federal Reserve coadiuvata da un Dicastero federale) a cui attingere se un Paese (vedasi nella fattispecie Italia, ma anche Germania) è in difficoltà energetica?

    La nazione soccorsa perché deve poi, in un modo o nell’altro, “restituire” il “favore” con interessi, pur se esigui (vedasi fondi del PNRR)?

    Perché, se si deve mirare a costituire una difesa comune europea ben equipaggiata e coordinata, la Germania non si adegua e pensa piuttosto ad investire denaro proprio per armarsi alla grande?

    L’Italia, il Portogallo, la Spagna… che devono fare allora? Spendere i loro soldi per tenere il passo della Germania e della Francia oppure… prendersela in quel posto se non ce la dovessero fare?

    Se gli occidentali (UE ed USA) sono, come si dice, così uniti, perché non si condividono, almeno fra europei, onori ed oneri, debiti e guadagni, così come dovrebbe accadere in una famiglia e non in un condominio?

    La UE è un condominio, non una famiglia… purtroppo: inutile negarlo!

    A quanto pare non c’è interesse a creare una vera unione… ;se ci si fa caso, dal 1957 – anno di fondazione del MEC – poco è mutato: gli Stati sono sempre, ciascuno, libero e sovrano e di unione politica se ne parla molto poco…: “aspettiamo Godot”.

    Nessun progetto in atto o in esame in quel senso.

    Russi, Cinesi, Americani, e compagnia fanno invece i loro interessi… ma sono grandi Paesi, ricchi di risorse, naturali ed umane reali, e vanno avanti decisi.

    L’Europa, di cui l’Italia è membro “periferico” (i veri attori sono Inghilterra, Francia e Germania semmai), recita il ruolo di comparsa in questo attuale scenario mondiale.

    Ogni Paese europeo – specie i tre “principali succitati” – credono ancora nelle loro rispettive passate epoche gloriose: imperi di Sua Maestà Britannica, grandeur coloniali o napoleoniche, Sacri Romani Imperi Germanici o Reich che dir si vogliano…

    Cosi’ comportandosi gli Europei non vanno da nessuna parte e presto o tardi finiranno ingoiati da altre potenze, emergenti o già affermate… e allora del Vecchio Continente resterà solo il ricordo!!

    Ma pare che tale prospettiva non importi un bel nulla a nessuno, in Europa!!!

    R
    beh, a me pare che a lei importi e forse anche ad altri due o tre. Ma, ha ragione, una vera unione è incompatibile con gli interessi nazionali di ciascun paese membro, tanto che la Brexit è una realtà e i partiti anti unione sono sempre più numerosi. Forse bisognerebbe cambiare mentalità radicalmente ma la vedo dura.

    Rispondi
  19. La maggior parte dei suoi lettori che intervengono dicono cose molto simili a quelle che dice la Meloni ed ai rischi e pericoli che la Meloni stessa paventa. Hai visto mai che Giorgia ha ragione? Una donna straordinatia.
    R
    Meloni deve stare molto attenta, dopo la sua comparsata in Spagna alla riunione di Vox e quel discorso un po’ sopra le righe, si sta rivelando un po’ troppo aggressiva, potrebbe spaventare molti “moderati” che pensavano che lei potesse essere un’alternativa valida alla classe politica attuale.

    Rispondi
  20. Signora gazzato, a me pare che l’unione europea, oltre che essere incompatibile con gli interessi nazionali di ciascun Paese membro, è in contrasto con gli interessi degli USA, ed è questo, probabilmente, il vero motivo per cui non si fa.
    Un Europa unita presenterebbe numeri simili a quelli degli USA come popolazione, produzione industriale, risorse finanziarie.
    Per di più noi siamo molto simili come profilo produttivo e commerciale agli USA.
    Se poi il nostro lato debole, che è la ridotta estensione territoriale e la carenza di materie prime, fosse compensata da una solida partnership con la Russia, saremmo veramente un competitore temibile.
    Viceversa, una situazione in cui i singoli Paesi sono più legati agli Stati Uniti che tra loro garantisce che non diventeremo mai troppo forti, e soprattutto, non potremo mai esercitare una politica estera autonoma e pacifista.
    Se seguiamo con attenzione la traccia del “cui prodest”, piano piano ci avviciniamo alla verità.
    R
    Ecco spiegato il putinismo che gira anche da noi alla grande. Seguiamo il cui prodest e arriveremo alla verità, cioè quella che piace a lei. Luigi lei mi sa è un po’ ossessionato dagli Usa.

    ,

    Rispondi
  21. Signora Gazzato, la semplificazione che gli antiamericani sono filoputiniani e viceversa mi pare una semplificazione di una rozzezza imbarazzante di fronte ad una situazione tanto complessa.
    Mi citi un solo messaggio in cui io ho difeso Putin. Non esiste. Perciò io non sono filoputiniano.
    Sono 4 mesi che io critico gli americani e chi gli va dietro e niente altro.
    Il manicheismo ottunde il pensiero.

    R
    sarà anche rozza ma è la giusta conseguenza di uno sproloquiare per mesi sulle colpe del mondo intero quando l’aggressore è uno solo.

    Rispondi
  22. Certo, se io sbeffeggio e insulto un tale, gli rigo la macchina, gli scrivo frasi ingiuriose sul muro di casa e, alla fine, quello mi prende a pugni e mi manda all’ospedale, l’aggressore è lui.
    Non ci sono dubbi.
    R
    non facciamo i furbi, Luigi, lei sa bene che non è cosi e che questo paragone è solo strumentale alla sua tiritera sulle motivazioni del povero Putin…ma per favore.

    Rispondi
    • @Luigi: anche nel suo esempio, certo che l’aggressore è lui. Provi a mandare all’ospedale chi le ha rigato l’auto e poi ci faccia sapere cosa ne pensa il giudice a riguardo.

      Rispondi
  23. Francesco, lo so bene. L’esempio voleva significare proprioquesto.
    Alla fine la colpa se la prende chi reagisce, mentre chi provoca la fa franca.
    Ma è chiaro che, se lui non avesse provocato, l’altro non avrebbe reagito.
    Quindi, per me, il responsabile morale, quello che ha determinato lo svolgimento dei fatti, è il provocatore.

    R
    per favore mettete il riferimento della frase a cui vi riferite.

    Rispondi

Lascia un commento