Rosso rapa

Col ciuffo spiovente di un improbabile rosso rapa, Donald J. Trump è tornato a spararle grosse all’annuale incontro della NRA, la potentissima lobby delle armi a Houston.

Tre giorni dopo il massacro di Uvalde, Texas, dove hanno perso la vita 19 bambini e due insegnanti in una scuola super sicura e super vigilata, per mano di un 18enne che ha sparato con un fucile semiautomatico all’impazzata.

Purtroppo sono tragedie che si verificano sempre più spesso, niente sembra fermarle. Eppure Trump non ha perso ‘occasione per dire la sua al volo anzi a volo radente come una sparacchiata: “The existence of evil in our world is not a reason to disarm law-abiding citizens. The existence of evil is one of the very best reasons to arm law-abiding citizens.”

Chiaro no? L’esistenza del male non è una buona ragione per disarmare i cittadini che si fanno giustizia da soli, l’esistenza del male è la migliore ragione possibile per armare i cittadini che si fanno giustizia da soli”.

Ed ha anche proposto di nuovo che gli insegnanti si armino con armi “nascoste”, magari sotto il giubbotto antiproiettile? E che vengano addestrati a sparare.

Bella idea! L’aveva già avuta in occasione di un altra tragedia accaduta quando era presidente in carica. Ma gli insegnanti gli avevano fatto buuuuh allora come glielo fanno ora.

Tronfio e smargiasso come al solito anzi forse un pochino di più vista la congiuntura mondiale nella quale lui non ha parte attiva e se ne bea pensando che Zelensky gli aveva risposto picche quando gli aveva chiesto del “dirt” (sporco) per incastrare il figlio di Biden e quindi anche il di lui padre quando era in corsa per le presidenziali, Aveva osato tanto? Beh, ora impara! Scommetto che la sua “empatia” per il popolo ucraino arriva poco oltre il suo compiacimento. Certo non si è speso troppo per fermare il suo amico Putin. Ma chi glielo deve far fare visto che la guerra sta creando seri problemi al suo antagonista, a quel Joe Biden che in tanti chiamano “Sleepy Joe” mentre lui si sfrega le mani ogni qual volta lo sente o lo legge?

Volete mettere la statura politica da statista di questo signore che pur di non lasciare la Casa Bianca ha mandato i suoi scagnozzi ad assaltare il Campidoglio?

La sedia gli piaceva troppo, lasciarla è stato un trauma ed ora noncurante del massacro avvenuto ancora una vota in una scuola dove uno poco più che un bambino è riuscito a entrare e uccidere dei bambini e due adulti come in un maledetto video gioco, dice con la solita strafottenza che le armi non sono il problema e che anzi bisogna venderne ancora di più e armare anche gli uccelli e i cani e i gatti e soprattutto gli insegnanti che devono diventare degli spietati killer alla bisogna!

Con buona pace della NRA (National Rifle Association ) che si sfrega le mani e pensa ai guadagni  e pensa che più morti ci sono e più soldi “raggranella”. Le scuole americane, un “salvadanaio” sempre più pingue per la potentissima lobby americana delle armi.

E Trump da simpaticone quale è ne è il cheer leader preferito.

37 commenti su “Rosso rapa”

  1. Mi permetta, signora Gazzato, ma con la lingua inglese penso di cavarmela bene.
    Lletteralmente con il termine «law-abiding citizens» non ci si riferisce ai «cittadini che si fanno giustizia da soli». “To abide by” si può tradurre con “attenersi a, rispettare” quindi «law-abiding citizen» indica i cittadini rispettosi della legge. Se permette il senso cambia decisamente!
    Poi se vogliamo parliamo anche della nuance del ciuffo trumpiano. Ma quella è solo una sua scelta personale. De gustibus…
    R
    Si, ha ragione, quello è il senso letterale e la traduzione che ne hanno dato quasi tutti i giornali, ma io mi permetto di “interpretare” il buon Trump e non credo fosse il senso che Trump voleva dare a quella frase, ma che lui intendesse proprio i cittadini che si fanno giustizia da soli o che si difendono da soli, non che rispettano ma che vogliono far rispettare la legge (inteso contro i criminali). E poi, rispetterebbero o farebbero rispettare la legge i cittadini che vanno a sparare nei centri commerciali, nelle scuole o altro? Il senso di Trump per la giustizia è tutto a favore di chi le armi le vende, le compra, le detiene e poi, eventualmente le usa per uccidere ( anche senza alcun motivo al mondo se non per il “gusto” di uccidere, come in questo caso). Visto che continua a difendere le armi e anzi a volere che se ne vendano sempre di più, mi pare la “traduzione” più logica. Anche gli insegnanti armati sarebbero cittadini “rispettosi della legge” ma che si fanno giustizia da soli e loro, giustamente non ci sentono perché tra l’insegnante ed il poliziotto ci corre una montagna di “cultura” differente. Se un cittadino si “attiene” alle leggi e ne è “rispettoso” non va a uccidere altri cittadini inermi, Non crede?
    In quanto alla nuance del ciuffo…deve solo aver sbagliato tinta e credo che coi suoi capelli bianchi sembrerebbe (dico solo sembrerebbe) un po’ più credibile (per quanto possibile).

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  2. Qualcuno potrebbe tirare fuori l’analogia fra il fornire armi all’Ucraina per difendersi e il fornire la pistola all’insegnante in caso di attentato. Lo so che ci state pensando. Però, un conto è fornire delle armi moderne a dei soldati che sono stati attaccati, altro è pensare che un insegnante di filosofia con un mitra in mano si trasformi in John Rambo.
    Dispiace per le vittime innocenti, ma gli USA, a casa loro, sono liberi di decidere quello che vogliono. Anche di farsi del male.
    R
    anche di permettere a dei ragazzini di massacrare dei bambini mentre sono a scuola? non le pare una contraddizione autorizzare la vendita indiscriminata di armi per la difesa personale e poi dover fare i conti con dei massacri di questo tipo e sempre più frequenti?

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  3. Dico la verità che non vorrei mai vivere negli USA, laddove chi ci arriva da ogni parte del mondo pare che perda parecchie connessioni cerebrali, amalgamandosi in un malefico metlting-pot, tra bigottismo calvinista, sicumera pecuniaria da dollari in abbondanza -In God we trust- e da propalatori della vera ed unica democracy, da esportare con le buone o le cattive. Ci sono Stati WASP da KKK, misogini, razzisti e omofobi, popolate da maschioni cresciuti a bistecche, con cappello i da cobbòi dalla nascita. In ogni casa un’armeria. Polizia violenta strangolatrice di afroamericani. Mangiano roba infame, da junk-food, cui noi ci adeguiamo in una sciocca rincorsa imitatoria. Trump riassume in sé tutte le volgarità peggiori Made in USA, è il presidente perfetto nel posto giusti.Per fortuna o purtroppo, preferisco restarmene nella mia cara Italia.

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  4. Ho vissuto per anni in Wisconsin. Noto che il sig. Bifani ha elencato tanti luoghi comuni abbastanza noiosi e scontati. Un po’ come quelli che – a parti invertite! – ci definiscono «pizza and mandolino».
    Sinceramente anch’io eviterei di ritornare a vivere in USA. Almeno finché ci sarà il gaffeur con evidenti sintomi di demenza senile “Sleepy Joe”.

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  5. “non le pare una contraddizione autorizzare la vendita indiscriminata di armi per la difesa personale…” (M.G.)
    Mi pare eccome, ma sono grandi e hanno gli strumenti per decidere diversamente. Vediamo se la mummia Joe finalmente ce la fa o sono le solite chiacchiere del momento. Sono matti loro a dare armi al supermercato come siamo matti noi a mettere in galera chi ferisce un ladro che ti entra in casa.
    Ma temo che alla maggioranza degli yankee vada bene così, come negare la sanità a chi non ha soldi. Obama aveva provato a cambiare, il polenta ha cancellato tutto con un click e “puzzetta” Biden non mi sembra ci stia tornando sopra, nonostante una pandemia.
    Anch’io resto volentieri qui, però quando sono stato lì non ho mangiato così male, a parte le ciambelle di Homer Simpson a colazione che tornano su anche dopo la cena.

    R
    la “mummia” come la chiama lei qualcosa ha fatto e fa ma lei sa bene che ci vuole la maggioranza al congresso per far passare certe leggi e anche lui non fa miracoli:
    https://time.com/6180968/biden-uvalde-texas-gun-control-speech/
    in quanto alla legge italiana, trovo giusto che se uccido qualcuno per legittima difesa sia considerata tale ma se non lo è, diventi omicidio.

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  6. Marangon, i luoghi comuni, come li chiama Lei dal Wisconsin, nascono con qualche motivo, o no? Lei ha mai visto, anche un tempo, qui in Europa, gente.che girasse con due revolvers , uno per fianco, appesi ad un cinturone strapieno di proiettili? C’erano ancora schiavi da noi, nel 1865 e cobbòi che tiravan giù con un colpo dieci pellerossa, cioè i nativi americani che lì ci stavano migliaia di anni prima di loro? Se non altro, noi italiani siamo più puliti. Non solo,pizza e mandolino, oggetti innocui ed allegri.

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  7. E’ la cultura delle violenza che dovrebbe essere estirpata negli Stati Uniti, la stessa cultura insita nel secondo emendamento della loro Costituzione che garantisce il diritto di possedere armi.
    Nato come principio difensivo è mutato a poco a poco in una sorta di diritto a farsi “giustizia” da sé contro qualsiasi entità che si percepisca, secondo un criterio personale, come minaccia a se stessi. Se a ciò si aggiunge la lobby dei costruttori di armi e la facilità con cui si possono procurare, si spiega il fenomeno perverso che affligge quel paese.
    E’ la stessa cultura che spinge chi ha le leve del potere ad eleggere comunque un nemico da combattere e a disseminare il pianeta di basi militari micidiali e a preferire l’intervento armato alla diplomazia.
    Trump o Biden non credo cambi qualcosa.

    R

    “Trump o Biden non credo cambi qualcosa.” Un luogo comune abusato. No, qualche cosa cambia basta volerlo vedere e riconoscere, ma capisco che ci vuole molta “buona volontà”:
    https://time.com/6180968/biden-uvalde-texas-gun-control-speech/

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  8. Un momento di relax, quando la musica può trasformarsi in emozione pura:

    e che dire di questo?

    e mettiamoci pure questo va:

    “potrebbe essere di chi spera”…un grande concerto nella piazza principale di Mariupol un grande palco e un grande concerto coi grandi della musica e intorno le rovine?

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  9. Sarebbe splendido vedere un concerto a Mariupol con tanti artisti di tutte le nazionalità.
    Compresi gli artisti russi boicottati –ingiustamente!!– in questi ultimi mesi

    R
    certo anche gli artisti russi, giustamente boicottati in questi mesi. Anzi di più russi, tutti in fila a chiedere scusa.

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    • Per che cosa dovrebbero chiedere scusa gli artisti russi?
      Non mi risulta che qualche artista/cantante/ballerino/musicista russo abbia invaso alcunché.
      Mi sbaglio?
      Fin quando confonderemo il generale col particolare non andremo molto avanti.
      R

      Non andremo mai da nessuna parte se non capiamo che il “generale” russo ha invaso l’Ucraina e lascia molti morti sul campo. Ma i russi (spero tanti) lo stanno capendo. Gli artisti russi ancora di più. Lo spero.

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      • Ho solo una domanda. Avete notizia di qualche artista/cantante/ballerino/musicista russo che abbia invaso/sparato/ucciso gli ukraini ?

        R
        qui ci sono testimonianze di cittadini russi, persone comuni, lavoratori che si chiedono il perché di questa assurda guerra e che sono contrari, li legga e si chieda lei se qualche o molti artisti russi non ragionino allo stesso modo:

        https://www.valigiablu.it/invasione-ucraina-russi-propaganda/

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  10. Mariagrazia, così commenti il mio post:
    “Trump o Biden non credo cambi qualcosa.” Un luogo comune abusato

    Da quando tempo si alternano al governo democratici e repubblicani? Direi da sempre, eppure, gli uni o gli altri, finora non è cambiato nulla, negli Usa armi a go go.

    Dovrebbe essere Biden, a disarmare gli americani? Quello che promette “armi più potenti” agli ucraini perché il conflitto si risolva con le distruzione dell’intero paese? (non ci vuole molto a capire che ad armi più potenti annunciate, l’autocrate del Cremlino s’affretterebbe a mettere sul campo armi ancora più potenti).
    Non ci giurerei, ma me lo auguro. Però prima di parlare di “luoghi comuni” attenderei i fatti, non le parole.

    R
    se consideri anche questo un “repubblicano” …
    https://www.ilpost.it/2017/02/12/le-guerre-di-obama/

    ma ho come l’impressione di linkare a vanvera e che nessuno legga.

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    • Quando leggo che «Trump o Biden per me pari sono» mi pizzico per verificare che io sia desta.
      Lo sapete che c’è di mezzo il secondo emendamento? Non una legge federale. Un emendamento della Costituzione americana.
      C’e un grande Presidente che difende la Costituzione del proprio paese.
      Un altro presidente (minuscolo of course!) essendo consapevole che il secondo emendamento è intoccabile (se non vuole che l’intero popolo americano si ribelli!!) fa finta di tergiversare infarcendo i suoi discorsi di parole demagogiche ed inutili
      Ecco la differenza

      R
      https://time.com/6180968/biden-uvalde-texas-gun-control-speech/
      https://www.ilgiorno.it/mondo/sparatoria-scuola-texas-biden-armi-1.7712807

      https://tg24.sky.it/mondo/2022/05/28/strage-texas-trump-convention-nra

      I primi due link riguardano Biden e la sua idea sui massacri e su come riformare le leggi sulla vendita di armi, il terzo su come Trump si assicura uno dei suoi maggiori sponsor anche per le prossime elezioni alle quali ha intenzione di partecipare. Certo se non volete vedere le differenze tra i due che ci sono e sono pure evidenti, allora “niente fa ben pai occi” come si dice da noi in Veneto.
      La differenza più grande, in questo caso è che Trump sfrutta questo ennesimo massacro per fare i suoi affari, Biden deve rimanere coi piedi per terra e sa che non ha molte chances per modificare le leggi sulla vendita di armi alle quali i repubblicani si oppongono da sempre, ma almeno ci prova e non da oggi ma da quando è entrato in politica.

      Ma le armi che gli Usa intendono mandare in Ucraina, servono a quella popolazione per difendersi dall’invasione russa che la sta massacrando tutti i giorni da tre mesi.

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  11. Fino a poco tempo fa, anzi, ancora adesso, qui da me, in Emilia, erano tutti rosso rapa trinariciuti. Nella mia cittadina, un fanatico di PRC si fa chiamare Volante Rossa. Non hanno più il fazzoletto rosso al collo e una copia dell’Unita in una tasca della giacca, ma dentro, sotto sotto, sono rossi barbabietola. Con Putin, sono riemersi al mondo, hanno ritrovato un nuovo faro di luce rossa ad indicargli la strada della Via, della Vita e della Verità.

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  12. Che una costituzione di più di duecento anni non possa essere modificata è assurdo.
    Al tempo c’erano gli indiani, gli inglesi che non demordevano, c’erano solo moschetti e non mitragliatori. Che in un Paese civile un diciottenne possa andare come al supermercato e comprarsi un’arma da guerra è semplicemente un non senso. Difatti solo in USA.

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  13. Il termine “trinariciuti” era tipico del Candido di Guareschi. Molto spiritoso.
    Ma ricordo a Bifani che comunque l’Emilia Romagna è una delle regioni italiane meglio amministrate e con strutture civili ottime e funzionanti

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  14. Paolo O., ci abito, lo so bene, ma non credere che sia tutto rose -rosse- e fiori. Vive ed è vissuta, l’Emilia, di un clientelismo -rosso, ora solo rosaceo- esteso e profondo. O credi che i compagni siano tutti puri, candidi ed onesti? Per carità!

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  15. Questa canzone del 1967, dal titolo “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” è una protesta contro la sanguinosa guerra del Vietnam che provocò la perdita di vite umane pari a 1 milione tra i militari vietnamiti, 2 milioni tra i civili, più di 58 mila tra i militari degli Stati Uniti. Potrebbe essere assunta come protesta per tutte le guerre.
    Autori Franco Migliacci(testo) e Mauro Lusini(musica)
    Il brano, fu censurato dalla RAI, in quanto polemizzava la scelta degli USA che era uno stato amico dell’Italia.

    Cera un ragazzo
    che come me
    amava i Beatles e i Rolling Stones
    girava il mondo
    veniva da gli Stati Uniti dAmerica

    Non era bello
    ma accanto a sé
    aveva mille donne se
    cantava Help, Ticket to Ride,
    o Lady Jane, o Yesterday,
    cantava viva la Libertà
    ma ricevette una lettera
    La sua chitarra mi regalò
    fu richiamato in America
    Stop ! Coi Rolling Stones !
    Stop ! Coi Beatles stop !
    Mhan detto va nel Viet-nam
    E spara ai Viet-cong
    tatatatatatatatata

    Cera un ragazzo
    Che come me
    amava i Beatles e i Rolling Stones
    Girava il mondo e poi finì
    a far la guerra nel Viet-Nam

    Capelli lunghi
    non porta giù
    non suona la chitarra ma
    uno strumento
    che sempre dà
    la stessa nota ta.ra.ta.ta
    Non ha più amici,
    non ha più fans,
    vede la gente cadere giù,
    nel suo paese non tornerà,
    adesso è morto nel Viet-Nam.

    Stop ! Coi Rolling Stones !
    Stop ! Coi Beatles, stop !
    Nel petto un cuore più non ha.
    ma due medaglie o tre
    tatatatatatatatatatata

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    • Devo essere sincera: detesto con tutta me stessa la contaminazione tra ideologia ed arte.
      Ricordo di averlo spiegato anche in occasione della… querelle della sqallida vittoria dell’Ukraina all’Eurofestival.
      Non per nulla detesto che canzoni “impegnate” degli anni ’70. Poi… impegnate per cosa? Per il copyright?
      Le canzoni devono restare canzoni;
      Le ideologie devono restare ideologie;
      La politica deve restare politica.
      Il minestrone non mi piace (anche a tavola!).

      R
      “squallida” dal suo punto di vista, io ritengo che la canzone lo meritasse e anche loro.

      Rispondi
  16. Bifani, la perfezione non esiste nelle cose umane ma è indubbio che le regioni “rosse” siano tra le meglio amministrate in Italia. Perfino dagli USA giunsero riconoscimenti per gli asili di Reggio Emilia, ad esempio.
    Quanto ai termini di Guareschi, divertenti ma poco seri!

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  17. Maria Viviana di Monteverdi ma di che contaminazione parla?
    L’arte non ha limiti, spazia su tutto lo scibile, la Divina Commedia è tutta una “contaminazione”, tra umanità, scienza, filosofia, fede, ideologia…
    E per restare nel campo delle musica, ascolti “Un sopravvissuto di Varsavia”, di Arnold Schonberg, in cui rievoca la persecuzione nazista contro gli Ebrei attraverso il racconto di sopravvissuto dal campo di sterminio di Varsavia.

    https://www.youtube.com/watch?v=HuzYhq15Yrk

    Oppure ascolti Requiem di guerra, composizione musicale di Benjamin Britten su testi di Wilfred Owen, scritti al tempo della prima guerra mondiale. L’opera fu eseguita nel 1962 per la consacrazione della nuova Cattedrale di Coventry, che era stata distrutta durante i terribili bombardamenti della Seconda guerra mondiale.

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    • Mi permetta caro Alessandro, sono ancora libera di pensare che A MIO PARERE le canzoni devono restare canzoni, le ideologie devono restare ideologie e la politica deve restare politica. O mi deve dare il permesso lei?
      Le dirò di più. Quella per me non è solo contaminazione ma becera demagogia.
      R
      abbassiamo i toni per favore signora, le sue opinioni valgono almeno quanto quelle degli altri e se vuole interloquire lo faccia rispettandole.
      PS: lei non è sempre quella che ogni due per tre cita Vecchioni e la sua “donna con la gonna” come paladino dell’antifemminismo e cantore della femminilità? Come la mettiamo con la sua tesi sulla “contaminazione”? O va bene solo quando serve a lei?

      Rispondi
      • @Maria Grazia Gazzato
        Io ho solo espresso la mia idee sulle
        Canzoni scevre da riferimenti ideologici.
        Non penso di aver alzato i toni semmai mi son trovata costretta a opinioni sarcastiche sulla mia personale opinione..
        Ho spesso citato una determinata canzone di Vecchioni ma non ho certo ammesso di apprezzare tutta la sua discografia.

        R
        si attenga a quanto scrivo sul suo altro commento, lei ha spesso citato quella canzone come un simbolo, ne ha fatto una bandiera ideologica contro il femminismo e spesso ha polemizzato con me sul fatto che io le dicessi che si trattava solo di una canzone. Adesso lei rigira del tutto la questione, ne prendo atto ma rimango dell’idea che lei si contraddice.

        Rispondi
  18. Paolo O., siamo stati sfortunati, nel 1945. Ci hanno liberato gli Alleati, non L’Armata Rossa. Avremmo potuto godere di decenni di perfezione sovietica in tutto il paese, e non solo nelle regioni rosse. Guareschi aveva trovato un termine inequivocabile per i comunisti nostrani, servi di Mosca, ad iniziare dal loro vate Togliatti, cui faceva comodo stare all’opposizione in un paese democratico. Persino dall’ospedale, mezzo morto, raccomando ai compagni come Secchia di starsene buoni e calmi. Lui i metodi stalinisti li aveva sperimentati bene, a Mosca, ospite della famigerata Casa sul fiume.

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  19. @m. viviana monteverdi de ubertis vien dal mare: per una volta che sono d’accordo con Alessandro… E poi scusi, se togliamo le idee (perché lei vorrebbe togliere le idee, anche se parla di ideologie) dalle canzoni che ci mettiamo al suo posto: solo storie di amori e separazioni? E vale anche per la poesia? Ed anche i romanzi devono restare narrativa? Il cinema?
    Ma lei è la medesima prof. di filosofia in pensione che ha scritto oggi sul forum di Severgnini? E meno male che è stata prof di filosofia. Immaginiamo il suo atteggiamento verso le idee fosse stata, chessò io, operaia metalmeccanica (con rispetto per la categoria, mio padre lo era). Cordialmente

    Rispondi
    • @FRANCESCO.
      1) Denoto che a scuola non le hanno insegnato che i nomi propri vanno scritti con l’iniziale maiuscola.
      2) con l’aggiunta “vien dal mare” poi dimostra il suo livello. E tra l’altro poco originale. O forse pensava d’essere simpatico vilipendendo il mio patronimico?
      3) Lei ha uno strambo concetto di canzoni. No, le assicuro che non penso che le canzoni debbano trattare “solo storie di amori e separazioni”.
      4) Riguardo la narrativa ci sono i romanzi a sfondo politico dove appunto le notazioni restano sullo …sfondo.
      5) Sì sono io la prof. di filosofia in pensione che ha scritto oggi sul forum di Severgnini. E non capisco la sua chiosa finale «meno male che è stata prof di filosofia e non operaia metalmeccanica».

      P. S. Avrei voluto non rispondere al suo sarcasmo viscerale ma sono stata costretta
      R
      signora, torno a dirle di abbassare i toni e di scendere dalla cattedra, lei qui afferma le sue opinioni come gli altri non ha titoli per dare lezioni o “redarguire” chi le si rivolge con garbo e non ha alcuna intenzione di offendere il suo patronimico del quale, francamente possiamo fare anche a meno e lei potrebbe farne meno sfoggio.

      Non ho alcuna intenzione di tramutare il mio blog in una rissa permanente. Si adegui.
      In quanto alla sua lettera sul forum di Italians la invito a postarla anche qui se crede, ma se dovesse seguire un dibattito di ricordarsi di quanto sopra detto. Ripeto: no risse. L’ironia e il senso dell’umorismo invece sono bene accetti quando non sono volutamente offensivi nei riguardi di qualcuno ( e questo ripeto non è il caso).
      E da ultimo, nessuno “la costringe” a rispondere a nulla, dipende solo da lei.

      Rispondi
    • @Mariagrazia.
      Altre volte ho già spiegato che quello che pubblico è semplicemente il mio nome come risulta dai miei documenti. Non è affatto nessuno sfoggio. Vi dirò di più: ho anche altri due nomi che volutamente ometto.
      Per quale ragione dovrei ridurre e manomettere le mie generalità? O forse dovrei firmarmi con un acronimo come talvolta ha fatto -poco civilmente- Severgnini?
      Riguardo il mio ultimo post su Italians la autorizzo a pubblicarlo.

      R
      signora, cerchiamo di evitare ulteriori polemiche, questa non è un’aula di tribunale dove declinare per esteso le generalità ma un blog, le ho già detto in altre occasioni che è meglio evitare di usare troppi nomi anche se a me non danno fastidio e non me ne può importare di meno ( ma non può occupare tutto lo spazio con una sfilza di nomi) ma se poi vengono usati e qualche commentatore si permette qualche innocua frecciatina, a mio parere si dovrebbe abbozzare.
      Comunque, per favore chiudiamo questa discussione che è durata fin troppo.
      In quanto alla sua lettera.
      La posti lei, se crede come off topic sull’articolo “Sempre più matti” o su questo articolo.

      Rispondi
  20. Francesco, operai, contadini, impiegati e artigiani sono molto spesso molto migliori, in tante faccende, dei prof di varie materie. Lo dico da prof di Lettere per quasi 40 anni. Io li stimo e lì rispetto moltissimo, sanno fare cose che,io ignoro del tutto.

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  21. Quindi, per te, MVM, tutte le canzoni di De Gregori, Venditti, Finardi, Fossati e simili non valgono un fico secco, solo perché anche di protesta? Meglio i brodini sciampi di Rabagliati, Natalino Otto, Flo San don’t e i filmetti da telefoni bianchi? Non ci credo, dai!

    Rispondi
  22. @Bifani. Assolutamente d’accordo, glielo confermo da laureato circondato da laureati. Inoltre non sentono l’obsoleto bisogno di esibire patronimici nel 21esimo secolo.

    Rispondi
  23. Ho letto i vostri commenti ma sinceramente ritengo che la prof. Monteverdi de’ Ubertiis abbia espresso il suo parere senza alzare i toni. Piuttosto è il signor Francesco che ha seminato un po’ di zizzania con le sue frecciatine paragonandola ad un’operaia metalmeccanica.
    Posso approvare o dissentire ma non posso certo criticare l’opinione di un lettore.
    Mi perdoni la sig.ra Gazzato ma fossi il gestore di un blog io avrei invitato il sig. Francesco a evitare il sarcasmo.
    Infine per quanto riguarda lo sfoggiare nomi e cognomi lunghi …temo che con la futura normativa che attribuirà al nascituro il doppio cognome, beh si dovrà tener conto di generalità un po’ più …articolate.
    Con stima e rispetto altrui.
    William J.

    R
    signor Marangon, io l’invito invece a non aggiungersi ai già molti che mi suggeriscono come gestire il mio blog, lei qui è comparso da poco, la ringrazio della sua attenzione ma, si limiti anche lei ai temi in discussione. La signora Monteverdi non è nuova a questo tipo di polemiche (forse lei da lettore lo sa già) e l’ho più volte invitata a non usare troppi nomi. La frecciatina di Francesco era giustificata (dati i precedenti) e sono sicura che non aveva alcun intento offensivo.. Ed ora non passerò niente altro sul “tema”, l’argomento è stato fin troppo dibattuto in passato e ritengo che sia tempo di chiuderla qui. Grazie a tutti per la collaborazione.

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  24. Bifani, qui si stava parlando delle amministrazioni delle regioni come l’Emilia Romagna.
    Di ottimo livello. Cosa che non c’entra nulla con il regime sovietico.
    Quanto a Guareschi , umanamente era simpatico, con i suoi ritratti delle genti di Romagna. Politicamente era filo Savoia…

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  25. Intanto che cantiamo, filosofeggiamo e ci indignamo, la destra USA piano piano sta riprendendo piede. E non con i nazisti dell’ Illinois, ma col voto di quei cittadini DEMOCRATICI che sono sconvolti, per dirne una, dalla vista di SanFrancisco ridotta a “Fuga da New York” da un sindaco ex-terrorista che premia i rapinatori di supermercato e si rifiuta di incarcerare i ladri. Però è TAAAAAANTO arcobaleno….
    I “progressisti” (virgolette volute) hanno vinto, verissimo, ma con scarti minimi e soprattutto con intendimenti assolutamente diversi e spesso contrastanti: è stato un voto anti-Trump, non pro-qualcosa. Un po’ come da noi hanno votato a sinistra per andare contro al Berlusca, e vediamo tutti i giorni che meraviglia di risultati.

    Ricordatevi quanto si rideva PRIMA del trionfo di Donald. E andatevi a vedere PERCHE’ ha trionfato. Non è che sia cambiato granchè.
    R
    Beh, magari è cambiato poco ma intanto Trump va sotto processo per l’assalto al Campidoglio :

    https://tg24.sky.it/mondo/2022/06/10/usa-commissione-6-gennaio-campidoglio-trump

    che personcina!

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  26. Effettivamente Trump, per molti, troppi, è ritenuto il “più migliore” dei presidenti USA. Uno che ha progettato l’assalto al Campidoglio, aizzando dei caproni neonazi, la peggior feccia della nazione. Una persona volgare al solo vederla apparire, un bifolco misogino e omofobo.

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  27. Purtroppo la storia insegna (a chi la ascolta) che insultare un avversario politico anche o SOPRATTUTTO se a ragione può stimolare la dopamina e i centri del piacere, ma non serve a niente. Servono idee convincenti, azioni trascinanti e la capacità di evocare tanta simpatia: tutte cose che mancano ai progressisti di tutto il mondo. In Francia a forza di tasse sull’odiata (dai bo-bo parigini) benzina a momenti parte un’altra Rivoluzione e alla fine si ritrovano Macron, da noi abbiamo sconfitto il Berlusca, oh, yeah, e ci siamo beccati grillini, monopattini, aree C e alla fine Draghi che tutto è fuorchè politico “de sinistra”. Aspetta che la gente capisca le implicazioni delle follie pro auto-elettrica di Bruxelles e vedremo le manifestazioni Orban for President (o Putin, che è già bello e pronto)…

    Negli USA le varie sinistre possono credere alle marmotte che incartano la cioccolata, ma Trump in tribunale non lo vedranno mai: lo impediranno i senatori repubblicani e se necessario i 74 MILIONI di americani che hanno votato Donald, e sono in gran parte robusta classe operaia. Il resto, per gli anglofili, è “wishful thinking”

    R
    sarà, ma questo significa una cosa sola: che per gli uomini di potere la giustizia è un po’ più uguale.
    Ma credi, la sinistra fa più errori delle destre o si equivalgono, criticare è il sale della democrazia, non vorrai dirmi che Berlusconi ha fatto del bene al paese? In termini politici intendo? Certo qualche cosa di buono avrà anche fatto, ma Berlusconi ha anche creato un clima nel paese che è quello che ci porteremo dietro per i decenni a venire e che è quello dell’impunità della falsa moralità o moralismo, dell’ipocrisia e della sfacciataggine portata a sistema. Del lassismo e soprattutto delle immense ingiustizie e sperequazioni che si sono allargate in questi ultimi anni, da una visione del mercato che comanda tutto fino alla impotenza della politica ( o scarsa volontà) a regolamentare un mondo del lavoro sempre più deregolamentato.

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  28. Esilarante la riga #6.
    «(…) criticare è il sale della democrazia».
    La Gazzato che dice che «criticare è il sale della democrazia». 😳😳😳
    Mi sto sbellicando per le risate. 😃😃😃
    Peccato che sul suo blog non sia permesso! 😃😃😃

    R

    signora la passo perché lei mi fa un po’ di pena.
    Io parlo di critiche ai politici lei pensa che il sale della democrazia sia passare le giornate a criticare me e il mio blog. Si dedichi ad altro per il suo stesso bene.

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  29. Il problema pratico non è trovare le colpe di “quello prima”, ma verificare se “quello dopo” ci ha messo una pezza, ha risolto il problema, ha migliorato la situazione. Oggi viviamo con “quelli dopo”. Nel caso del Berlusca non ha inventato niente, è stato eletto da una maggioranza di Italiani (quando ancora si votava) che si è riconosciuta nel suo stile, nelle sue ineleganze, nel suo cattivo gusto. la “ggggente” piantò una cagnara nazionale di fronte alla minaccia di perdersi le tette-e-culi di Colpo Grosso, e mandò allegramente al macero la pluralità di informazione che era ancora in fasce. Il Berlu era un industrialotto brianzolo pieno di debiti con qualche amico potente ma impresentabile, non era Superman: ma era ed è intelligentissimo nel fiutare il vento, e lo ha fatto alla grande per decenni (ed è ancora sulla ribalta). Il crollo dei valori, delle tradizioni, della cultura, della famiglia non li ha inventati Berlu, li ha solo sfruttati per vendere.
    La sinistra, o meglio la sua versione 2.0 ribattezzata “progressisti”, si è fatta sorprendere allora con le braghe abbassate e non è ancora riuscite a tirarle su. Ha provato di tutto, con un Renzi che cerca di inventarsi la “sinistra social”, con sindacalisti che postano cretinate fuori tempo massimo, con l’appoggio a ogni “ismo” fighetto o presunto tale (ricordate le Sardine con lo stadio per il frisbee?). Per gestire anziani senza aiuto, giovani in deriva sociale da abbandono scolastico, piccola criminalità violenta in ascesa, a Milano la sinistra propone limitazioni al parcheggio, monopattini elettrici e maratone che paralizzano la città. In altre città (e in altri Paesi) è lo stesso. Dovrebbero essere quelli che propongono nuove soluzioni, non svicolare nel cazzeggio lasciando le cose come stanno (se va bene). Da noi c’è l’ammortizzatore del familismo e della mafia che smorza le grosse oscillazioni sia economiche che sociali, ma se guardi gli USA, la stessa Inghilterra e i Paesi Scandinavi i vari “‘ismi” un zacco avanti stanno preparando tempeste. Pensa solo all’integrazione e all’ inclusione, proclamate da lagnosissimi intellettuali in snobbissimi congressi mentre nelle strade aumentano le gang e ci sono quartieri che un’ immigrazione selvaggia e negletta ha trasformato in enclave off-limits, pensa alle donne uccise da uomini arrestati, processati e rimessi in libertà da giudici persi dietro a fregnacce buonistiche di “ravvedimenti” e “percorsi sociali”.
    Adesso ci sono loro nella stanza dei bottoni, mica il Cavaliere. E ripeto, non sono mai stato un fan del Berlu, ma non aveva e non ha mai avuto il potere di corrompere una Nazione che si era già corrottissima da sola.

    R
    beh, ci ha messo tanto del suo però e prima o poi certe cose si pagano e le paghiamo tutti sia che lo abbiamo o no votato, amato, odiato, o anche solo tollerato. E questo vale anche per la sinistra progressista coi nostri soldi , con le nostre speranze disattese tutte e di più e non da ora. Una grande “famiglia” politica che ha sempre finto divergenze che poi erano accordi sotto banco sulla pelle di un paese da sempre sgovernato. E ancora più sgovernato ora dopo l’ultima lucida follia di mandare in parlamento un gruppone di improvvisati legati ai vaneggiamenti onirici di personaggi da avanspettacolo ma con l’idea meravigliosa e ben radicata di impadronirsi della diligenza e farne un uso (ancora) personale. Tirare le somme si fa presto: abbiamo sbagliato tutto e i problemi endemici di un paese da sempre terra di conquista stanno diventando cancerogeni e serviranno terapie lunghe e difficili delle quali pagheremo tutti i costi negli anni a venire. Putin permettendo.

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