Vendetta

La Corte Suprema americana sta per cancellare una sentenza del 1973 che impediva agli stati di legiferare autonomamente sull’aborto.

Le donne americane sono insorte e protestano da giorni.

La cosa è stata possibile grazie a Donald Trump, l’ex presidente che ha nominato scegliendoli accuratamente dei giudici antiabortisti mentre era in carica, proprio per permettere di far cassare la sentenza Roe versus Wade e fare tornare a decidere ai vari stati di legiferare sulla pelle delle donne.

Dopotutto era il sogno di un personaggio meschino e misogino che voleva fortemente contrastare la possibilità di abortire per le donne americane. Voleva che non potessero scegliere l’interruzione della gravidanza e che si tornasse al medioevo delle pratiche illegali.

Lo stesso vogliono i giudici conservatori che sono stati eletti da lui anche proprio a questo scopo: rendere illegale l’aborto e rendere difficile ancora di più la vita alle donne che non vogliono o non possono portare avanti una gravidanza.

E in molti stati a guida repubblicana i governatori si stanno già preparando a questo scopo e se tutto andrà come pare e la Corte Suprema casserà la sentenza Roe vs Wade (come è molto probabile) per le donne americane le lancette dell’orologio verranno riportare ai tempi delle mammane e gli aborti clandestini.

Una cosa da medioevo che farà regredire di un secolo il paese e creerà scompiglio e sconcerto oltre che rabbia per un provvedimento che toglie alle donne la possibilità di decidere del proprio corpo e della propria vita.

Biden è fortemente contrario ed ha già espresso solidarietà alle donne che manifestano da giorni ed ha detto che farà quanto nelle sue possibilità perché possano continuare a decidere sulla propria pelle. Inoltre, ha fatto notare, che se passa questa decisione della Corte i bambini Lgbt non potranno più stare nella stessa classe con gli altri.

Infatti Biden ha detto: “che cosa aspettarci ancora da questa gente M.A.G.A. (make America great again, il motto di Trump) i più estremisti della storia americana”?

Per ora mi pare che abbia fatto abbastanza danni e con questa decisione il caos sulla regolamentazione dell’aborto in America, sarà massimo. Ma Donald Trump si sfrega le mani contento di essere ancora in grado di influenzare la vita degli americani a lungo nonostante non l’abbiano rieletto. E’ la sua vendetta sulle donne che lo hanno a lungo contestato durante la sua presidenza per i suoi modi decisamente maschilisti, sarà servita fredda e su un piatto di plastica.

 

49 commenti su “Vendetta”

  1. Biden non è fortemente contrario all’abolizione del diritto all’aborto.
    E’ semplicemente contrario, ossia l’aborto non lo entusiasma ma non vuole vietarlo.
    In effetti non è cosa che entusiasmi e può essere ammesso nei limiti della legge italiana, ossia entro i primi tre mesi di gravidanza. Dopo diventa eticamente discutibile.

    R
    che sia discutibile è una sua opinione ma la legge che lo proibisce è una evidenza che impone alle donne una cosa sulla quale non possono più decidere. E non è una “cosa” da poco. Di cose “eticamente discutibili” è pieno il mondo e che Biden non voglia vietarlo mi sembra già una bella differenza rispetto a chi si arroga il diritto di decidere con il corpo delle donne ( e sono quasi tutti maschi, tanto per cambiare). Che l’aborto “non entusiasmi” mi pare davvero scontato, almeno sa di cosa parla e la sofferenza che una simile decisione comporta? Da come si esprime penso che non abbia approfondito abbastanza il problema.

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    • @Silvia C.
      Che Biden sia contrario, all’aborto ma non vuole vietarlo mi ricorda la scenetta surreale del padre che dice “caro figlio mio drogarsi fa molto male, ma io non posso impedirtelo”!

      R

      ??
      Anche lei scriva il suo nome minuscolo.

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      • Mi consenta cara Gazzato, ma ora ci dice anche il modo come firmarci? Non le pare di esagerare? Se lei ha deciso di scrivere le sue generalità in minuscolo non è detto che debba essere la regola!

        R
        le regole qui le faccio io, come glielo devo dire?

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        • Le regole lei le può fissare sui contenuti. Nulla quæstio. Ci sta tutto.
          Ma se permette il mio nome (e quello di chiunque altro!!) dev’essere intoccabile

          R
          senta la faccia finita, lei se entra qui deve stare alle regole, io non ho modificato niente, ho solo riscritto il suo nome nel modo in cui lo scrivono tutti ( e lei insiste e mette persino i punti esclamativi, ma chi si crede di essere?), se non le sta bene si cerchi un blog dove le pubblicano anche uno stemma araldico. Per ora lo lascio cosi, ma sappia che in futuro se insiste con questa polemica finisce nel cestino. Chiaro signor M.?
          PS:E sappia che o lei si scusa delle offese, oppure qui non entra più.

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    • “(…) Chi si arroga il diritto di decidere con il corpo delle donne sono quasi tutti maschi” (cit. Maria Grazia Gazzato).
      “Chi è a favore dell’aborto sono già tutti nati” (cit. Ronald Reagan).
      ________________________________
      ho scritto in mio nome minuscolo: è contenta?

      R
      si limiti a scrivere il suo nome minuscolo senza aggiungere altro, se fa ancora lo spiritoso la passo come Anonimo.
      Su quella battuta si legga la mia risposta a Faedda.

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      • «(…) se fa ancora lo spiritoso la passo come Anonimo». Noto che è totalmente priva del minimo sense of humour.

        «Su quella battuta si legga la mia risposta a Faedda». Ecco … quella non era una battuta ma una profonda constatazione.

        R
        Beh io non avrò senso dell’humour ma lei ne ha meno di me visto che non ha capito che l'”Anonimo” era una battuta.
        In quanto alla “profonda constatazione” , fatta da un uomo e da un presidente più che profonda mi pare da sprofondare…dalle risate.

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  2. Oltretutto molto spesso le donne sono lasciate sola a decidere e ad abortire, da chi le ha messe. Sono solo affaracci loro. E ospedali e cliniche sono invase da medici antiabortisti, per cui una donna deve girare il mondo, per trovare chi si presti. Ci sono addirittura farmarcisti che negano ai clienti pillole contraccettive ebqualla del giorno dopo. Di solito sono di estrema destra.

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  3. Signora Gazzato, se una donna ha concepito un figlio contro la propria volontà o se comunque le condizioni sono cambiate in maniera sostanziale, (per esempio, se lei e il padre si sono lasciati o se il padre rifiuta il figlio), è ragionevole che la decisione maturi in tre mesi, e, comunque, certo, non è necessario che ne passino tutti e 9.
    Passato un numero ragionevole di mesi la decisione non deriva più dal rifiuto della gravidanza, ma da considerazioni di tipo economico, affettivo, ecc…., e non si tratta più di un aborto in senso stretto.
    A questo punto non fa molta differenza tra abortire o partorire e dare il figlio in adozione. Forse è una soluzione meno traumatica anche per la donna.
    Il parto oggi non spaventa più, e un neonato può trovare tante coppie che lo apprezzeranno.

    R
    cosa c’entra con la legge americana che ora permetterà agli stati di impedire l’aborto? Non stiamo discutendo sule ragioni per cui una donna sceglie di abortire ma se la legge le consente di farlo, in America come altrove. Poi le considerazioni sono tante e però lascerei alle donne la scelta.

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  4. La Corte Suprema americana sta FINALMENTE per cancellare dopo quasi 50 anni la famigerata sentenza Roe vs. Wade che permette l’aborto «fino al momento della sopravvivenza del feto fuori dall’utero». Vi rendete conto o no dell’assurdità di questa folle sentenza? «Fino al momento della sopravvivenza del feto fuori dall’utero»!! E hanno dovuto attendere 49 anni per capire questa follia? Questo è un infanticidio bello e buono!! Qui non si tratta di «tornare al medioevo» ma dare il giusto spazio alla tutela della vita! Più che vendetta di Trump io – da giovane donna! – vedo in questa decisione un tentativo di uscire dallo stato di narcolessia che da 50 anni ha obnubilato le menti dei legislatori lasciatisi abbindolare dai cortei delle donne femministe che in nome della libertà sessuale (l’utero è mio e lo gestisco io!!) abiuravano la gioia della maternità. Senza contare che il corpo che le sta crescendo dentro non è di loro proprietà!! Lasciamo parlare i numeri: solamente in Italia da causa della sciagurata e demenziale “legge 22 maggio 1978, n°194” sono stati uccisi 6.048.946 innocenti! Ve lo scrivo in lettere: SEIMILIONIQUARANTOTTOMILANOVECENTOQUARANTASEI! Solo in Italia! Ma i dati si riferiscono fino al 2020!! Erode al confronto è stato un poveraccio con la sua strage di qualche migliaio di innocenti!! Sarebbe ora che anche in Italia qualcuno paghi per questi sei milioni di omicidi! Non capisco come una donna possa essere tanto insensibile da accettare una legge che uccida un essere umano! Parafrasando Primo Levi concludo «SE QUESTA E’ UNA DONNA!!»

    R
    Ho l’impressione che anche lei non sappia bene di cosa parla e le sue statistiche scritte a lettere cubitali dovrebbe prima provarle, ma anche fosse rimango della mia idea: la donna deve scegliere se portare avanti una gravidanza o meno e solo lei non una legge (fatta da uomini) che glielo impedisce. Lei la pensi come le pare.
    Cosi si fa solo un bacia scarpa a Trump che ha nominato quei giudici proprio per questo e anche per dare fastidio a Biden visto che sapeva che Putin non lo avrebbe aiutato ancora a farsi eleggere.

    PS informo gli “adulatori” del pensiero della signora che non passeranno post strumentali come al solito che applaudono o fanno le ola. Dite la vostra senza il solito triste birignao strumentale e patetico.

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    • Non le pare poco corretto affermare (senza neppure conoscermi!) che «io non sappia bene di cosa parli».?

      Dico inoltre che ANCHE lei deve solo ringraziare la sua madre che ha deciso di non abortire.

      R.
      Ribadisco, da quello che scrive io ricevo l’impressione che lei non sappia di cosa parla e non mi pare affatto “poco corretto” e lei mi sembra la meno adatta a dare lezioni a me di” correttezza”.
      In quanto al resto lei non tiri in ballo mia madre che qui non c’entra proprio nulla, come io non ho tirato in ballo la sua.

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  5. @mariagraziagazzato.
    Deduco che l’input di questo post sia arrivato dalla lettera pubblicata su Italians dove talvolta vengono ospitate anche le sue opinioni. E tra l’altro anche l’estensore di tale articolo in passato è stato “ospite” di questo suo forum.
    Io mi domando come una donna possa essere a favore dell’aborto! Per me tale pratica è palesemente in contrasto con la natura femminile che ha la prerogativa di essere madre! Un po’ come trovare un tacchino a favore del Thankgiving Day!
    Lei addossa le colpe di quella decisione della Corte Suprema USA a Donald Trump che lei definisce “personaggio meschino e misogino” e io aggiungo l’affermazione citata proprio nell’articolo di oggi sul blog “Italians” di Ronald W. Reagan «I’ve noticed that everyone who is for abortion has already been born!». Innegabilmente uno dei più grandi presidenti USA in sieme con Donald Trump!

    R
    non sono solita, né ho bisogno di prendere spunti da nessuno. Il mio articolo era in bozza già da ieri ( e ne ho anche parlato su un altro blog il 3 maggio scorso) e oggi l’ho terminato e pubblicato. La sua deduzione è sbagliata.
    Chiarito questo,(anche se non c’era nulla da chiarire e non vedo che importanza abbia che qualcuno ne abbia scritto su Italians)
    immagino che ai seguaci di Donald l’aborto non piaccia, va da sé. ma lei, come tutti gli uomini, che ne sa? ne sa solo per sentito dire. Perché le gravidanze le portano avanti le donne e solo loro sanno cosa significa e solo loro hanno, secondo me, il diritto di decidere se portare o meno avanti una gravidanza indesiderata per uno o cento motivi. Quello che pensa Trump dell’aborto a me importa meno di nulla, lo cito perché è colpa sua se ora verrà cassata una sentenza che impediva che i governatori vietassero l’aborto nei loro stati ed ora in America si torna indietro di decenni. Mossa studiata a tavolino da Trump proprio per infastidire il suo successore nel caso…che poi si è verificato.
    Sulla massima di Reagan, stendo un velo pietoso, sembra una battuta di Groucho Marx.

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  6. Alessandro, Biden è cattolico e in quanto tale ideologicamente contrario all’aborto. Però non vuole imporre tale idea a tutti generalmente. E sa benissimo anche che ci sarebbero comunque aborti clandestini. Quanto alle regole è giusto il compromesso della legge italiana: possibile fino ai tre mesi di gravidanza. Oltre assume forma di infanticidio.

    R
    anche la legge italiana prevede in alcuni casi l’aborto oltre il limite dei tre mesi, cioè nei casi di pericolo per la mamma o grave malattia del feto.

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  7. Mariagrazia,
    quella legge americana che permetteva l’aborto fino alla nascita non mi piace per nulla. Personalmente sono contrario all’aborto, ma sono favorevole a una legge che lo regoli e che dia lo possibilità alla donna di decidere di abortire o no: credo che dare tre mesi di tempo sia ragionevole, salvo casi sopravvenuti che possono compromettere la vita della gestante. In tal caso niente limite.
    Mi pare giusto che gli Stati decidano democraticamente la legge che dovrà regolare l’aborto

    R
    https://espresso.repubblica.it/mondo/2022/05/06/news/aborto_usa_corte_suprema-348356331/
    Alessandro, leggiti questo link e capirai che quando scrivi “mi pare giusto che gli stati decidano …” sei fuori strada e non capisci l’importanza della cancellazione della sentenza Roe contro Wade.
    Inoltre anche la situazione italiana dove dal 1978 è in vigore la legge 194 non è proprio rosea:

    “Il numero di obiettori di coscienza all’interno del personale medico italiano è in media del 70%.[20][21] (In Gran Bretagna è del 10%, in Francia del 7%, zero in Svezia)[22] Il totale degli obiettori è aumentato del 12% negli ultimi dieci anni, arrivando a punte di oltre il 90% in Molise, Trentino-Alto Adige e Basilicata.[23] In tutto il Molise si registra un solo medico non obiettore. Secondo un reportage di Politico Europe, “la migliore maniera di ottenere un aborto in Sicilia è prendere un aereo”.[24] La media di obiettori tra gli anestesisti in Italia è del 49%. Per sopperire alla mancanza di medici in grado di eseguire interruzioni volontarie di gravidanza, gli ospedali ricorrono a medici esterni assunti a prestazione, con costi addizionali per il servizio sanitario e la collettività[22″

    Io sono per la libertà di scelta delle donne sul proprio corpo, senza se e senza ma. E le donne americane non aspettano certo, quando possono, la scadenza delle 24 settimane per abortire ma lo fanno molto prima se lo hanno deciso e se non trovano ostacoli o problemi. Ora se passa la cancellazione della sentenza sarà il caos e in molti stati non potranno più decidere ma gli sarà vietato e si riaprirà il dibattito anche da noi (mai chiuso) e cosi si potrebbe tornare alle morti per aborti clandestini. Cioè al medioevo.

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  8. La libertà di scelta sul proprio corpo non può includere il sopprimere una vita già formata dentro quel corpo. Dovrebbe essere evidente.

    R
    quelle che a lei pare evidente non lo è affatto. Si evince ancora di più la sua mancanza di conoscenza (per non scrivere ignoranza) della materia. E mi sorprende molto che le uniche donne che scrivono qui sopra siano, in definitiva, contro le donne. Ma anche no, diciamo che di donne contro le donne ne ho trovate spesso.
    Rifletta bene Silvia, non sto qui ad elencarle i motivi per cui si è giunti alla legge italiana (la 194) e i motivi per cui ora le donne americane sono in rivolta, si legga se vuole l’articolo che ho postato per Alessandro e poi ritorni, se crede a scrivere su questo tema troppo delicato per liquidarlo come fa lei in due righe.

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  9. Questo è un argomento minato su questo blog, perché ogni opinione diversa da quella della BM è spesso bollata come “sei uomo, non puoi sapere”, “sei donna contro le donne”, “non sei documentato/a”. Credo che nel caso dell’aborto, non sia tanto che Trump che l’abbia con le donne (conosciamo il personaggio), ma stabilire se il feto che sta crescendo sia una escrescenza del corpo femminile o una vita a sé stante.
    Se qualcuno è convinto del fatto che il feto sia parte del corpo femminile e quindi la sua rimozione sia eticamente (non emotivamente, attenzione) equivalente a togliere un brufolo, allora questa persona ammetterà l’aborto e il fatto che nella questione l’essere debole è la donna e quindi sia questa a dover essere tutelata.
    Nel secondo caso, cioè quando si ritenga che il feto sia già una persona esistente, il soggetto più debole da tutelare diventa l’essere in formazione stesso, non l’uomo e non la donna, pur avendolo in custodia.
    Dal punto di vista legislativo è difficile trovare un punto che soddisfi entrambe le convinzioni e non c’entra nulla il fatto che una una di queste sia di un uomo o di una donna o che essere pro feto sia equivalente ad essere contro le donne.
    Nel caso in oggetto comunque penso che Trump abbia agito sempre con slancio troppo Donald-centrico, anche se magari (ma ci credo poco) il suo proposito era solo quello di tutelare la vita in arrivo in quanto la più svantaggiata.

    R
    Rispetto il suo pensiero Mauro ma voglio fare un paio di precisazioni.
    L’incipit del suo commento lo rimando al mittente, io rispondo come mi sento, in particolare alle persone che si esprimono nettamente e sempre in contrasto con quello che dico anche se fosse una cosa della quale non hanno la minima contezza ( o gliene importasse meno di nulla). Ma poi il commento passa ed è li per essere giudicato da chi lo vuole fare.
    Permetterà, scusi, che una donna abbia una esperienza maggiore in fatto di gravidanze di uomo? Questo lo può “concedere?
    In quanto al caso in questione: eticamente possiamo disquisire fino alla prossima vita, ma tecnicamente la cancella zione della Roe Vs: Wade è stata voluta per fare caos dopo la sua non rielezione da parte di Trump che anche lei dipinge come un santo ma il suo slancio “Donald centrico” è una pietra d’inciampo nei confronti di Biden a lui del feto non gliene potrebbe fregare di meno. Ha idea di quante donne, con molta probabilità hanno dovuto abortire a causa delle intemperanze del soggetto? E’ a conoscenza del fatto che ha una trentina di cause sospese per violenza sessuale? Quindi si immagini a quante avrà pagato una clinica svizzera per abortire e quanto gliene fregasse dei nascituri…
    Ha nominato tanti giudici federali lui in un mandato quanti Obama in due. Chissà come mai? E noti che due di questi sono: una integralista cattolica antiabortista (Amy Coney Barret) e un altro antiabortista convinto quel Brett Kavanaugh che poco prima della nomina ha subito un processo per violenza sessuale finito, chissà come mai, in niente.
    La cancellazione della sentenza che vigeva da 49 anni è un lascito di Trump al suo successore che oltre all’uscita dall’Afghanistan ha anche il caos causato dagli stati che vieteranno l’aborto (soprattutto al sud) e che riporteranno l’America indietro di un secolo con conseguenti morti per aborti clandestini a centinaia.
    Ma già, che muoiano le donne è meno importante che i feti.
    Non so se lagga l’inglese ma questo link le dice cose molto interessanti sulla “buona fede” di Trump:
    https://www.pewresearch.org/fact-tank/2021/01/13/how-trump-compares-with-other-recent-presidents-in-appointing-federal-judges/

    E già che ci sono aggiungo che non ho aperto un blog per farmi offendere o passare laqualunque senza reagire, qui non si vende nulla, si discute ma si deve fare in buona fede e rispettando le regole che io ho dato e lo spirito col quale intendo condurlo.

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  10. Mariagrazia, immagino che l’abolizione della legge federale non avvenga di colpo, ma che si lasci il tempo ai vari Stati di legiferare in merito. Non credo che un campo così delicato venga gestito nel vuoto della legge, e nemmeno che si possa ritornare alle pratiche clandestine.
    R
    e invece gli stati del sud repubblicani (ma non solo) si stanno già organizzando per vietare l’aborto, altrimenti perché credi che la C.S. avrebbe cassato quella sentenza? Per sport?
    E alle pratiche clandestine le donne ci devono ritornare se ci sono costrette da una legge che gli vieta l’aborto. O pensi che dove non si può non si abortisca più? Forse non hai capito che la cancellazione della sentenza non lascia vuoti legislativi ma semplicemente annulla il diritto di scegliere delle donne le quali dovranno di nuovo partire per l’estero oppure affidarsi a praticoni e nel caso si risappia magari finire in galera. Ti ricordo che prima dell 194 in Italia le donne che abortivano potevano finire in galera da due a cinque anni! Come se abortire fosse un divertimento!

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  11. L’unica cosa sensata che è stata detta in questo folle abominio di commenti è chi ha detto che l’aborto è palesemente in contrasto con la natura femminile che ha la prerogativa di essere madre! E lo dico proprio nel giorno della festa della mamma. Un po’ come trovare un tacchino a favore del Thankgiving Day! O un maialino alla sagra della porchetta. Una donna a favore dell’aborto non è una donna.

    R
    ma tu guarda! l’unica cosa sensata…ma davvero? Maria Viviana ect,etc,etc, scriva la sua sfilza di nomi in minuscolo e magari ne contenga il numero altrimenti la prossima non passa. Anche lei tira fuori il tacchino del thanksgiving? Che bel paragone!
    Io non sarei una donna? Dove l’ho già sentita questa? Forse un po’ più sopra? (Vede @Mauro…le donne?)
    Abortire è un dramma, grande e non si fa per sfizio e chi lo fa ne soffre gravi conseguenze per tutta la vita. Ma la scelta deve essere solo della donna e non di legislatori sadici e ipocriti. O di ex presidenti bulli e cafoni. Non si tratta di essere “a favore dell’aborto”, nessuno lo è, ma di lasciare la scelta alle donne e solo a loro perché sono loro a soffrire le più gravi conseguenze di una gravidanza indesiderata o difficile per cento o mille motivi sia nell’uno che nell’atro caso: qualsiasi decisione prendano la pagano sullo propria pelle, sempre! E che una donna non lo capisca può significare tante cose ma io non faccio la psicologa.
    E comunque “il folle abominio di commenti” glielo rispedisco al mittente per busta raccomandata, lei non si permetta mai più di scrivere con questa arroganza sui commenti che legge qui altrimenti finisce dritta nel cestino. E non protesti come fa di solito perché finisce nel cestino con tutta la sfilza di nomi e cognomi e compagnia cantante.

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    • Buon giorno cara signora Gazzato, Lei mi invita a scrivere la “mia sfilza di nomi in minuscolo e magari ne contenga il numero”
      Mi permetta, ma sinceramente non capisco in base a quale esigenza mi può chiedere ciò. E non è affatto gentile definire “sfilza di nomi” come fossero cenci vecchi!!
      Lei è liberissima di cassare le mie opinioni sul SUO blog se lo ritiene ma non penso che possa chiedermi di deturpare le mie generalità.
      Per dimostrare ciò che dico – qualora lo desidera – le farò avere copia del mio atto di nascita dove venni registrata come MARIA VIVIANA GUGLIELMINA GIACINTA MONTEVERDI DE’ UBERTIIS (MARCHESA DI PALAZZO ADRIANO).
      P.S. perchè lei odia le maiuscole (nel nome)?

      R
      va bene per lei farò un’eccezione, ma solo per questa volta, ma non se ne approfitti e la prossima volta dimezzi e scriva minuscolo, ora sappiamo tutto anche l’albero genealogico.
      La mia richiesta mi pare ovvia: lettere cubitali per qualcuno sembra brutto nei confronti degli altri, non per uniformità ma per Democrazia.
      Ma la “gentilezza” non c’entra io posso essere molto gentile ma se ho dato delle regole intendo farle rispettare, ora se faccio eccezione per lei qualcuno potrebbe giustamente protestare non crede signora Maria Viviana…..etc.etc.etc.etc.? lei può essere marchesa o duchessa ma se vuole scrivere qui da me deve stare alle regole come gli altri.

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  12. Credo che proprio nessuno sia “a favore dell’aborto”, nemmeno chi difende la legge sull’aborto. Vorremmo tutti che non fosse mai necessario, o per meglio dire imposto, abortire. Scrivo imposto perché nei casi a mia conoscenza è stato così: lei condotta ad interrompere la gravidanza dal proprio lui. E non è stato fatto a cuore leggero, di questo sono certo. C’è una narrativa sull’aborto che è fuorviante. Posto che sono convinto che le donne che ricorrano all’aborto lo facciano nella maggior parte dei casi perché sole (ripeto, nei casi a mia conoscenza è stato così, avevano solo l’appoggio del partner ma questi è stato irremovibile sulla scelta di interrompere la gravidanza) resto scioccato dalla mancanza di solidarietà femminile che spesso noto sull’argomento, anche se a dire il vero non dovrei stupirmi, specialmente oggigiorno.

    R
    Grazie Francesco.

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  13. “Io non sarei una donna? Dove l’ho già sentita questa? Forse un po’ più sopra? (Vede @Mauro…le donne?)”
    Non riesco a trovare dove avrei scritto che lei non sarebbe una donna. In effetti, per quello che ne so, potrebbe essere anche un autotrasportatore di Forlì, ma le credo sulla fiducia!
    Comunque assiomi come quelli che dicono che una donna che abortisce non è una donna fanno un po’ di tutta l’erba un cannone, oltre che relegare le donne al ruolo talebano di mere produttrici di figli. Per quanto io ritenga l’aborto la soppressione di una vita, ci sono mille situazioni, sfaccettature e casi particolari.
    Abolire l’aborto per legge è come come voler abolire la prostituzione chiudendo le case chiuse: una battaglia persa. Si deve cercare di dare delle regole che però non saranno mai adeguate alla sensibilità di tutti.
    PS: dato veloce occhiata al link. Verrebbe da pensare che Trump, per i giudici, si sia ispirato alla sinistra italiana!

    R
    Mauro non era riferito a lei ma ad un commento di una donna, li scorra e vedrà che lo trova.
    Comunque grazie anche a lei. E non sono un autotrasportatore, sono proprio quella della foto, magari l’auto la so (tras)portare…però…

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  14. A chi si scandalizza e si straccia vestine mutande dinnanzi a chi approva l’aborto, come me, in ben determinati casi, vorrei chiedere se sarebbe così fieramente avverso e contrario se avesse un’adolescente parente stretta rimasta incinta, specie di un coetaneo. O se si trovasse, in occasione di una ecografia pre-parto, dinnanzi al referto di un ginecologo, che avvertanla futura madre di un feto malformato fin dall’inizio. Con tutta una vita disgraziata davanti, per il nascituro e per i genitori, una via crucia orrenda, senza speranza, senza soluzione, priva di qualsiasi miglioramento, fisico e psichico. Ecco, vorrei che chi si scaglia tout court contro l’aborto, considerasse questi casi drammatici, prima di partire lancia in resta a giudicare e condannare.

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  15. La legge italiana sull’aborto è equilibrata (no divieto ma sì a limiti) e può essere accettata. E difatti in un referendum popolare gli italiani la approvarono. Mentre bocciarono la proposta senza limiti dei radicali di Pannella.

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  16. @ Franco Bifani: condivido ogni sua singola parola. La donna ci mette il suo corpo , ma come mamma anche tutta una vita da gioire o soffrire per un figlio. Se ci sono le circostanze , la decisione spetta soltanto a lei. È troppo facile fare i filosofi sulla vita degli altri. È la stessa libertà che rivendico per l’eutanasia. La mia vita è cosa mia e se dovessi essere ridotto ad un vegetale non mi divertirei più a vivere. Qualcuno potrebbe obiettare chegli aborti acuiscono il problema della denatalità. Balle! La denatalità si combatte e si vince con investimenti che supportino le donne, sia che lavorino o no: nidi, asili, orari scolastici opportuni, scuole attrezzate a tenere i ragazzi, scienza del tempo libero, farli studiare e consehnarli nel tardo pomeriggio alle mamme.Insomma, togliete l’ansia di doversi occupare e pteoccupare di un figlio ed i cuccioli torneranno.

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  17. Condivido le osservazioni di Mauro, Alessandro, Franco, Massimo ….
    Credo che l’aborto sia una questione seria che va affrontata con saggezza, senza trasformarla in una battaglia ideologica.
    Personalmente, ho conosciuto due donne che, in gioventù, avevano abortito.
    Una perché il fidanzato l’aveva lasciata e anche lei aveva concluso che era una persona da evitare.
    Un’altra aveva abortito con leggerezza perché stava conducendo una vita avventurosa girando il mondo insieme al suo compagno e non voleva essere fermata da una maternità non programmata.
    Entrambe, poi, non hanno più avuto figli e si sono pentite di aver perso un’esperienza di vita importante.
    Quindi, insisto che l’aborto deve essere prima di tutto prevenuto, e, se si presenta il problema, deve essere meditato con attenzione.
    Gli slogan come “tutto quello che sta nel mio corpo è mio e ne faccio quello che mi pare” mi sembra rozzo ed eccessivo.
    Anche lo slogan che “la vita inizia dalla formazione dello zigote e quindi l’aborto è comunque e sempre un infanticidio” la trovo altrettanto rozza ed eccessiva.
    La legge italiana, anche per me, è saggia ed equilibrata.
    Purtroppo, la società americana si sta radicalizzando e si alimentano ad arte i temi divisivi (razzismo, femminismo, molestie, problemi LGBT), e, anche in questo caso, la radicalizzazione non porterà niente di buono.

    R
    la maggior parte delle donne medita e previene se possibile, non è una passeggiata anzi. E comunque Luigi se cita frasi virgolettate ne specifiche l’autore, ripeto sembra che siano della sottoscritta, non mi pare corretto, insisto.

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  18. Pur avendolo letto quasi 60 anni fa, ancora ricordo, in L’ombra delle colline, di Arpino, il dolore costante e perenne di Laura-Lu, amante di Stefano, il protagonista, per aver volontariamente rinunciato, con un aborto, ad avere un loro figlio.

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  19. A proposito di diritti delle donne e di Biden che difende la possibilità di aborto, lo stesso Biden se ne è totalmente infischiato dei diritti delle donne afghane quando ha fatto quella precipitosa ritirata delle sue truppe da quel Paese, senza nemmeno avvisare gli alleati, lasciandolo in mano ai talebani.
    Donne afgane molto più oppresse di quelle che trovano problemi ad abortire.

    R
    peccato che gli accordi per il ritiro delle truppe li avesse fatti Trump, Biden ha solo eseguito un’operazione che era in calendario e con la firma dell’ex presidente.
    Silvia, anche lei va a scartabellare per trovare qualche difetto di Biden da contrappore a al “divo” Trump.

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  20. Non c’è bisogno di scartabellare, critiche a Biden per l’Afghanistan sono state generali.
    E non conta quello che aveva deciso Trump, ogni presidente può decidere quello che vuole, non è legato al predecessore.
    R
    Già ma lei ha critiche solo per chi ha eseguito quello che era già stato stabilito considerando che era anche nel programma elettorale di Biden lasciare l’Afghanistan dopo 20 anni 2000 miliardi spesi e migliaia di vittime tra i soldati americani. Certo poteva farlo meglio, su questo sono d’accordo, ha dato troppa fiducia all’esercito regolare afghano che si è invece dissolto come neve al sole però chi ha dato l’avvio a tutto è stato Trump per il quale lei non ha una sola parola di biasimo

    https://espresso.repubblica.it/mondo/2021/08/16/news/donald_trump_talebani_afghanistan-314268095/

    Silvia, non sono fan di Biden e non me ne può importare di meno di fare la sua cheer leader, ma lei ho l’impressione che vada sempre in senso contrario. A prescindere.
    Ma è una tecnica diffusa: una frasetta sibillina corta e contraddittoria e particolarmente irritante. Nulla di nuovo.

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  21. Off topic

    Oggi mi sono concesso una vacanza dall’usuale scorrere delle ore quotidiano, dalle arrabbiatura che non mancano mai, dal bombardamento delle notizie, dalla guerra che continua inarrestabile. Un controllo alla pressione delle ruote, un controllo alla ruota di scorta, il pieno di benzina manco dovessi recarmi all’altro mondo, un arancino per pasto, e via.
    L’itinerario l’avevo attentamente studiato su Google maps la sera precedente, destinazione Ponte Barca sul fiume Simeto, in un luogo assolato della piana di Catania, dove, in una campagna di piccoli casolari e di masserie sperdute, fra aranceti in fiore, nell’intenso profumo di zagara, e soprattutto nel silenzio e nella solitudine, confluiscono nel fiume maggiore il Dittaino e più lontano il Gornalunga. Da lì sarebbe passato il Giro d’Italia, coi i girini preceduti dalle auto ammiraglie cariche di bici, dalle moto della Stradale, dai cameramen: per loro che sarebbero spariti in un fiat , era valsa la pena di piantare tutto e recarmi in quel luogo romito, dove il sole picchia e ti senti smarrito in un mondo che non credevi esistesse. Sono passati col fruscio caratteristico delle gomma sull’asfalto, un piccolo gruppo di fuggitivi, prima , dopo il grosso del plotone ancora sonnecchiante. Più tardi, sopra le pendici del vulcano che troneggia a 3300 metri, imbiancato di neve, ci sarebbe stata battaglia. La salita è lunga e ripida, nel paesaggio lunare che segue alla varietà dei boschi, e al traguardo posto a 2000 metri, dove la gente si accalca, solo uno sarà felice, il vincitore, pe lui tutti gli applausi, già il secondo batte un pugno sul manubrio per la rabbia di essere stato sconfitto. Il resto, con la fatica segnate nel volto, nessuno li guarda più.
    A me è bastato quel fruscio di ruote, la dove nessuno lottava, ma parevano un manipolo sperduto nella vastità del tempo.

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  22. Per le donne i problemi non finiscono mai e le donne ucraine rifugiate in Polonia ora devono anche avere a che fare con la legislazione di quel paese dove in pratica l’aborto è illegale.
    Alcune che hanno attraversato la frontiera quando erano in attesa di abortire a Kiev dove l’aborto è legale e c’era molta assistenza, donne che, ad esempio, avevano avuto la certezza di essere in attesa di bambini con gravi malformazioni, ora dovranno partorire o andare ancora in altri paesi dove potranno abortire.
    Sembra un problema relativamente piccolo ma non se si aggiunge alla tragedia di quelle donne e di quelle famiglie in fuga.
    https://www.theguardian.com/global-development/2022/may/10/ukrainian-women-face-harsh-reality-poland-abortion-laws

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    • Quindi le donne ukraine sfuggirebbero dalla morte nel loro paese e poi pretendere di essere loro stesse assassine di un innocente che è sangue del loro sangue? Ma si rende conto del paradosso o no?
      R
      si rende conto lei di quello che scrive? Io penso di no. Pensi agli “assassini” che permettono legiferando contro le donne che le stesse vangano uccise da praticoni o a lei quelle non interessano? O scrive solo per polemizzare?

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  23. Alice, quante di quelle donne saranno state rese incinte da bestioni dell’Armata Rossa o da mercenari stupratori libici, siriani e ceceni?

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  24. Non sto affatto polemizzando. Non fa parte del mio carattere.
    Semmai… qui sono stata costretta spesso a controbattare alle polemiche.
    Le leggi alle quali lei si riferisce non sono affatto “contro le donne” ma a favore della vita. E ciò che più evidente della luce del sole. Non la conosco e non so se lei è madre. Se sì, immagino che anche lei abbia sentito fin dai primi mesi la vita che nasce e cresce dentro di lei. Ecco perché trovo assurdo e innaturale una donna a favore dell’aborto!
    Quando si sopprime una vita è sempre un assassinio. E poco importa se avviene con un Kalashnikov o una sostanza chimica: in entrambi i casi si sta uccidendo un innocente. Non è poi così difficile da capire.

    R
    Alice, è molto difficile da capire invece e lei lo dimostra, lei sta dalla parte del feto sempre e comunque. Ma non può pretendere che lo faccia il genere femminile tutto.
    Deve considerare che ci sono molti casi della vita e molte idee diversi e lei non può imporre le sue idee. La legge italiana è una buona legge, la legge americana è un po’ diversa ma spetta al legislatore, ma il legislatore deve a mio parere lasciare alla donna la libertà di scelta se o meno interrompere una gravidanza indesiderata nei tempi e nei modi leciti e opportuni. Lei non è legislatore e aggiungo per fortuna. E da come parla non ha esperienza in materia ma solo teorie.
    Ma è libera di pensarla come crede.
    PS: questo è un blog dove si discute possibilmente nel rispetto delle idee di chi partecipa alla discussione, le ha polemizzato su tutto e di più dal primo giorno che è comparsa qui.

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    • Mi arrendo: lei confonde la polemica col dibattito.
      Quando ho espresso un’opinione diversa dalla sua l’ha presa sul personale. Ma ero solo un confronto. Acceso ma pur sempre confronto!

      R
      lei pretende di avere ragione e si esprime con termini assoluti e da dell’assassina alla donna che abortisce e della “non donna” a chi è “a favore” dell’aborto (espressione sua), cioè a me che le ho spiegato che non sono a favore, nessuna lo è, ma sono a favore della scelta lasciata alla donna che non è né un’assassina come l’ha definita lei (un’accusa grave non crede?) né una “non donna” come lei ha definito me tanto per gradire… e poi lei sarebbe quella che discute?
      Alice le donne sanno benissimo cosa provano a decidere una cosa cosi grave e ne pagano le conseguenze tutta la vita,ma ci sono casi e casi e sono tanti e io le auguro di essere sempre cosi convinta nella vita delle sue opinioni, ma non credo abbia il diritto di offendere le donne facendo passare le sue offese per “discussioni accese”.
      Ed è lei ad andare nel personale non certo io che di me non parlo mai o quasi mai; ” Non la conosco e non so se lei è madre. Se sì, immagino che anche lei abbia sentito fin dai primi mesi la vita che nasce e cresce dentro di lei. Ecco perché trovo assurdo e innaturale una donna a favore dell’aborto!” questo scrive lei, non io e ci mette pure il punto esclamativo e lei viene a dire a me che la “prendo sul personale”?
      E la legge italiana è nata dopo molte lotte perché il legislatore considerava la donna proprio quello che lei la chiama e prima della 194 poteva subire anche cinque anni di carcere mentre dopo un aborto per la donna la condizione è di fine pena mai.
      L’integralismo cattolico di Coney Barret non ha diritto di cittadinanza in una democrazia liberale e soprattutto in una giudice della Corte Suprema che decide delle vite delle persone.

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      • @mariagraziagazzato – @alicedonatirigon.
        Nessuno dice però che lo spirito che portò alla legge che prevede l’interruzione di gravidanza (190/78) è stato completamente dimenticato!! «Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza» è il titolo ufficiale. Ditemi in quella legge quale sia la “tutela sociale della maternità”?? La legge prevede (solo sulla carta) che «l’interruzione volontaria della gravidanza NON SIA UN MEZZO PER IL CONTROLLO DELLE NASCITE». Ora ditevi voi quanti aborti sono causati da una gravidanza indesiderata e quanti per una ipotetica malformazione del feto!
        Ad esempio sapete che esiste una legge (D.P.R. 396/2000, art. 30, comma 2) che consente alla madre di poter partorire anonimamente? Ovviamente con tutte le attenzioni e le cure in una struttura sanitaria senza però dover riconoscere il bambino ma assicurando l’assistenza (della puerpera e del neonato) e e il nome della madre rimarrà PER SEMPRE segreto? Non verrà neppure registrata la sua degenza in ospedale.

        P.S. devo entrare – a malincuore – nel personale. MI pesa ma devo dirlo! Quando la mia mamma era incinta di me, dopo alcuni esami le dissero che avevo una dislocazione genetica e avrei potuto avere qualche problema fisico. Le dissero tranquillamente che avrebbe potuto abortire (un po’ come se all’acquisto di un elettrodomestico avessero detto entro 30 gg. se vuole può restituirlo). I miei genitori (per MIA fortuna) rifiutarono. Ed ora io sono qui.

        R
        Complimenti alla sua mamma. Potrei citarle molti esempi di donne che hanno deciso di mettere al mondo figli pur tra mille difficoltà (anche nella mia stessa famiglia) e i figli gli sono riconoscenti, ma qui non si tratta di rendere obbligatorio l’aborto ( anche se molte donne ne sono costrette dal partner) ma di lasciare alle donne libertà di scegliere. Perché i casi sono molteplici e perché le donne pagano sulla propria pelle qualsiasi decisione prendano.
        Ma lei lo sa che il 70% dei ginecologi è obiettore? E lo sa che chi decide di abortire nelle strutture pubbliche italiane speso è costretta a subire iter difficili e umiliazioni? Poi che in Italia da tempo non esistano più i consultori non è una novità, ma di questo deve dare le colpe alle politiche degli ultimi decenni.

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        • Ecco… in Italia non esistono più i consultori. E ciò dimostra che la l.190/78 è usata come controllo delle nascite sovvertendo lo spirito della legge. Perché nessuno si impegna ad attuare quella legge come fu prevista ovvero per per la tutela sociale della maternità e non come MEZZO PER IL CONTROLLO DELLE NASCITE?
          Inoltre perché il D.P.R. 396/2000, art. 30, comma 2 citato da @Faedda che consente alla madre di poter partorire anonimamente è di fatto ignorato. Una donna non se la sente di tenere quel bambino? Liberissima. Anziché di ucciderlo non è meglio farlo nascere?
          R
          Lo chiede lei a me perché lo stato non osserva le leggi che esso stesso emana? E una vecchia questione, risponda lei sul perché. E dica anche perché permette che ci siano cosi tanti obiettori di coscienza, non crede che ogni ospedale non dovrebbe superare una certa percentuale?
          In quanto alla sua domanda finale, la risposta è sempre la medesima: ogni donna deve poter scegliere autonomamente. Ma come lo devo dire? Lei non può mettersi nei suoi panni, primo perché è un uomo, secondo perché lei non deve e non può capire quali sono i problemi delle donne in quelle circostanze e la legge deve prevedere anche che gli uomini non siano chiamati in causa altrimenti la libertà delle donne andrebbe a farsi benedire. Ma possibile che (in tanti) continuate a non voler capire?
          PS: apprezzo come ha scritto il suo nome.

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  25. Sig. Franco, che colpa ne avrebbero i nascituri delle nefandezze perpetrate dai padri stupratori?
    Il punto di vista cambia radicalmente se si ritiene o meno il feto un essere vivente indipendente o un prolungamento del corpo femminile. Ognuno la può pensare come vuole, la discussione è annosa e credo che nessuno cambierà idea.
    L’unica è mettere delle regole che comunque non soddisferanno l’unanimità.

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  26. Non c’è una legge americana sull’aborto. Le regole variano da stato a stato. Quello che la Corte vorrebbe istituire è un divieto generalizzato.

    E
    ah bravo, e io che ho detto? Lei entra qui a fare il maestrino? Lo so benissimo che sono gli stati a decidere e l’ho scritto più volte qui, o lei va solo alla ricerca della polemica fine a se stessa sempre e comunque con le sue sentenze salomoniche che non tengono conto di nulla ma solo di quello che le passa per la testa?

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  27. Mauro, Lei quindi pensa che una donna sia felice, serena e in trepida attesa di un figlio, donatole con amore infinito da uno sporco, infame stupratore? Lo dovrebbe accudire e crescere con profondo amore materno, sempre avendo dinnanzi il ricordo di come è stato concepito? Ah, ma è vero, un figlio è sempre un dono di Dio! Quale Dio? E poi, una donna deve sempre accettare tutto e tutti, specie da un infame che l’ha violentata.

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  28. “Mauro, Lei quindi pensa che una donna sia…”
    No, sig. Franco. Però, ritenendo il nascituro una persona, riterrei più logico eliminare lo sporco, infame stupratore. Chi non ritiene il feto un essere umano è logico che ragioni come lei, lo farei anch’io. Ma seguendo la mia logica il feto è un essere umano. Se insistete vi spiego anche perché, ma ve lo eviterei.
    PS: Non ho mai menzionato Dio, spero non se la prenda… Dio intendo.

    R
    No, non credo se la prenderebbe ma, Mauro, le ricordo che viviamo in uno stato laico.

    Rispondi
  29. Quindi, sarebbe meglio, per Lei, Mauro, sopprimere preventivamente lo stupratore. E come individuarlo, analizziamo ogni maschio sul globo con uno stuprometro, tipo il termoscannerper la febbre da Covid, e poi lo fuciliamo all’alba?

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  30. “Quindi, sarebbe meglio, per Lei, Mauro, sopprimere preventivamente lo stupratore…”
    La sua fantasia è inarrivabile. Restando a livello suolo, sarebbe sufficiente un processo serio.
    “Mauro, le ricordo che viviamo in uno stato laico” (BM)
    Infatti Dio non l’ho tirato in ballo io (rima). Spero continui a non prendersela, Egli.

    Colgo l’occasione per stuzzicare la Sig.ra BM sul fatto che “lei non può mettersi nei suoi panni, primo perché è un uomo…” (letto un po’ più su, non riferito a me).
    Fra una donna che non ha figli e un papà come la mettiamo?

    R
    “Fra una donna che non ha figli”…si riferisce a me presumo, ma lei che ne sa? Non lo sa ma siccome lo vorrebbe sapere ma non vuole chiedere provoca. E’ comprensibile ma secondo me scorretto-

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  31. Leggendo alcuni commenti, parlo in generale, mi sono fatta l’idea del perché molti si intestardiscono e parlano di democrazia e di giudici corretti che applicano la costituzione e bla bla bla o anche che le donne dovrebbero essere più consapevoli quando si accoppiano di cosa possono andare incontro e che non tocca solo agli uomini ma anche a loro prendere le famose precauzioni perché cosi dopo non si arrivi a scegliere l’ultima delle scelte e la più definitiva e controversa bla bla bla…insomma, dicevo che mi è venuto in mente che le lotte dei radicali per fare approvare la legge 194 sono state tali e tante proprio perché trovavano la resistenza di legislatori (tutti maschi) che trovavano mille e dieci milioni di se e ma a contrasto…ebbene perché se ora che l’America sta tornando indietro di un secolo ci si rende conto che la nostra è in fondo una buona legge…però…
    Però, il però arriva soprattutto dagli uomini (ma anche dalle donne) perché in fondo quello è un “campo” sul quale non possono avere l’ultima parola e agli uomini (ancora tanti uomini, Trump in prima fila) non va giù che la donna possa agire in autonomia, proprio non gli va giù.
    Loro, gli uomini contribuiscono perbacco e ci mettono del buzzo buono e le donne queste ingrate vogliono decidere da sole oppure vogliono che la legge escluda gli uomini dalla scelta, queste incoscienti e simil depravate…
    Ecco il punto: anche la Corte suprema americana che rappresenta la Giustizia in America se legifera per lasciare agli uomini il potere di togliere alle donne la possibilità di decidere, vuole dire una cosa sola : che è nel Giusto e voi donne smettetela di voler comandare sul vostro corpo che in realtà deve essere anche dominio dell’uomo perdinci e anche perbacco, Altrimenti l’uomo che ci sta a fare?

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  32. Le donne sono assolutamente libere di voler comandare sul proprio corpo!! Non ci piove.
    Ma quale potere si arrogano su un altro corpo che MOMENTANEAMENTE ospitano dentro di se?

    R
    che domanda sarebbe? Se è nato prima l’uovo o la gallina forse? Lei capita a fagiolo, eccone un altro che riconosce il diritto della donna sul proprio corpo ma vorrebbe che a decidere fossero altri da lei, chiunque tranne lei, la religione, l’etica, la morale, la scienza, l’eugenetica…insomma tutti come se il corpo delle donne fosse un contenitore sul quale la comunità internazionale può decidere a priori. E questo è anche uno dei motivi degli stupri in Ucraina usati come vera e propria arma di guerra.

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  33. Per la Chiesa non si dovrebbe abortire, ma procreare e poi lasciare il neonato in modo anonimo, perché venga poi accolto in un orfanotrofio e poi, se gli va bene, venga adottato. Una volta cresciuto, penserà di essere arrivato da un puaneya alieno sulla Terra, da madre e padre ignoti. È quello che sono obbligate a fare le missionarie vittime di stupro, se rimangono incinte.

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  34. Signora Gazzato, il fatto che siamo liberi di disporre liberamente del nostro corpo sembra una ovvietà, ma non lo è se abbiamo relazioni con altre persone.
    Se un uomo e una donna decidono insieme di avere un figlio è un impegno che hanno preso l’uno verso l’altro e cambiare idea comporta delle conseguenze.
    La donna è libera di rinunciare alla maternità, ma le persone che le stanno intorno sono libere di avere le loro reazioni. Per esempio, un compagno che desiderava un figlio può decidere di lasciarla.
    I figli, tranne nei casi di stupro o di errori nella contraccezione, si fanno in due, e una coppia ha degli impegni reciproci.
    Per fare qualche esempio minimale, uno dei due partner non è libero di tatuarsi il corpo o riempirsi di piercing se all’altro la cosa non piace. E se lo fa, rischia di essere lasciato.
    Quando si forma una coppia si perde in parte la proprietà del proprio corpo si crea una proprietà condivisa che va gestita insieme.

    R

    Ma che cosa ne sa lei di quello che succede nel corpo e nella mente di una donna quando si trova a dover affrontare una gravidanza che non vuole o non può o non si sente pronta a portare avanti? E del dramma che vive, sempre da sola perché anche se ha un compagno per quanto comprensivo non potrà mai capire cosa le succede ed è per questo che l’uomo, mi dispiace per lei, non ha voce in capitolo (almeno in questo) e non ne deve avere. Spetta alla donna e solo alla donna decidere, consigliata fin che si vuole ma solo a lei spetta la decisione. E non un legislatore che vieta e punisce.
    Lei non sa di cosa parla ma, tanto per cambiare sermoneggia.
    E parla pure di “proprietà condivisa” cioè multiproprietà, parla del corpo della donna come se parlasse del conto corrente o della casa o di altri “beni” comuni della coppia che “va gestita insieme”… e magari ha pensato ” ma cosa ne sa questa”? Fatevi i film che vi pare ma prima di pretendere di “insegnarmi la vita” almeno chiedetevi prima se sapete di che parlate.

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  35. Sig.ra Mariagrazia, non se la prenda sempre con gli uomini dicendo che vogliono decidere per le donne. In questo caso specifico chi ha deciso per la donna è stata un’altra “donna”: la Natura.
    Io sono convintamente certo che le donne debbano essere padrone della loro vita e del loro corpo, ma in questo caso c’è una differenza non banale (per molti) che è un essere vivente di mezzo. Come ho già detto sopra, per coloro che ritengono l’ospite alla stregua di un bambino è difficile accettare che una donna possa decidere di sopprimerlo. E’ tutta una questione del valore che si dà al nuovo arrivo.
    Le spiego anche la mia provocazione qui sopra, alla quale non ha risposto(*).
    Da quando ho visto la riga del test di gravidanza della figlia mi sono sentito il suo papà. Ancora di più durante la prima ecografia in cui era un puntino e si sentiva il cuore battere. Era prima dei 3 mesi, per la legge si poteva ancora abortire. Quel puntino era all’interno della madre, ma per me era già anche mia figlia. Ora si metta nei panni di un uomo che non può fare nulla per difendere quello che ritiene un suo figlio. Non è una questione di decidere per la donna, ma proprio di difendere un figlio.

    (*)(ritenendola erroneamente rivolta a lei che ha più volte detto di non parlare di cose personali e va bene così, che abbia 10 figli o nessuno)

    R
    Mauro, lei mi ha commosso, davvero, ce ne sono uomini e padri come lei, tanti. Ma lei da quello che capisco la figlia ce l’ha e ringrazi la sua compagna. Non si tratta di mettersi nei panni dell’uomo (io capisco benissimo cosa intende, creda) ma non tutti sono come lei e se ci intestardiamo a dare la parola ai padri, mi creda, non ne usciamo.
    Ma la capisco eccome a difesa del figlio c’è comunque una buona legge, la nostra. Mentre in molti altri paesi la donna deve essere ancora trattata come una criminale. E ripeto (ma ormai sono sfinita) I casi sono TANTI!
    PS: non era difficile equivocare la sua frase, sembrava proprio che parlasse di me.

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  36. Signora Gazzato, come sempre lei interpreta quello che dico in senso negativo.
    Io affermo che neanche l’uomo, se ha una relazione, può fare del proprio corpo quello che vuole (tatuaggi, body building, piercing ….).
    Lasciamo perdere il luogo comune del corpo della donna. Non stiamo parlando solo di quello.
    Io ne so quanto ne sanno gli uomini sposati e con figli e nipoti, che hanno osservato le gravidanze di moglie e nuora.
    Altrimenti, seguendo il suo ragionamento, di questi argomenti ne potrebbero parlare solo le donne che hanno avuto una gravidanza.
    Invece gran parte dei legislatori sono uomini che non hanno mai avuto gravidanze.
    Se siamo d’accordo che, in condizioni drammatiche ed eccezionali, spetta alla donna soltanto decidere su un eventuale aborto, non sono d’accordo che, in generale, ne abbia diritto semplicemente in base al principio che il corpo è suo e ne fa quello che vuole.
    Il nostro corpo è completamente nostro se viviamo da soli. Se viviamo in coppia ne dobbiamo decidere insieme (fermo restando che, in caso di disaccordo, ciascuno decide del proprio).
    Non dimentichiamo che la donna ha concepito quel figlio con un uomo e in base al comune desiderio di averlo.

    R
    ma cosa dice? Ma lei paragona una gravidanza al piercing e poi io la interpreterei male? E il corpo della donna sarebbe “un luogo comune” ma che dice?
    “Invece gran parte dei legislatori sono uomini che non hanno mai avuto gravidanze.” lo scrive lei e io che cosa vado dicendo da giorni, ma che fa mi prende in giro?
    Lei ragiona per luoghi comuni ma non sa di che parla, ripeto NON LO SA e manco lo può sapere, non è la stessa cosa partorire o veder partorire e la donna per la nostra legge decide se interrompere la gravidanza per fortuna senza dover chiedere a lei (staremo freschi…). Comunque Luigi se intende polemizzare ancora a lungo la passo senza commentare niente. Lei mi sa che interpreta me in modo sbagliato o come le fa comodo o legge niente di quello che scrivo perché continua ad andare per la sua strada. Faccia pure io non le rispondo più.

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  37. Mentre in America legiferano sulla pelle delle donne la legge spagnola permetterà alle ragazze di 16 anni di abortire anche senza il permesso dei genitori che serviva in questi casi fino al 18esimo anno di età.
    Ora anche a 16 anni potranno decidere da sole se interrompere una gravidanza.
    Mentre in Usa un giudice della corte suprema, Clarence Thomas, ha denunciato la fuga di notizie sulla RoeVsWade dicendo che si tratta di una cosa inaudita che mina la stessa credibilità della corte e bisognerà indagare fino a trovare i responsabili.
    Non ricordo bene ora ma credo che sia lo stesso giudice (di colore) che ha dei problemi legali per una faccenda che vede implicata la moglie.
    Oltre a questo la Spagna consentirà di ottenere due giorni di congedo dal lavoro alle donne con pesanti sindromi mestruali.
    Davvero, l’America in questo non sembra stranamente all’avanguardia in questo momento (grazie a Trump) mentre la Spagna mi pare stia battendo anche i paesi più avanzati.
    L’Italia…non ne parliamo proprio.

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  38. La Spagna, prima con Zapatero e poi con Sanchez, ha cavalcato tutti i paradossi della nostra società attuale rovesciando i dettami del buonsenso.
    Ho paura che dovrà fare molte marce indietro, perché la maggioranza del popolo spagnolo non condivide queste fughe in avanti.

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