L’Unione si farà (più) forza?

Pubblico queste riflessioni di Romolo Piccinini sulle elezioni in Francia e sullo stato dell’arte dell’Unione Europea, in questo momento messa a dura prova dai noti avvenimenti.
Non so dire se Marine Le Pen avrebbe cambiato il quadro della situazione, ma il popolo francese ha scelto di riconfermare Macron, forse non se l’è sentita di cambiare in questo momento cosi delicato ed ha preferito restare “sul sicuro” che scegliere la novità: donna e sovranista.
Sono d’accordo che l’Unione potrebbe unirsi di più , ma come ogni unione ha i suoi problemi: vedute e interessi diversi. Questo momento è particolare e avrebbe bisogno di maggiore coesione ma mi pare che la strada intrapresa sia quella giusta e se servirà  finalmente  a rafforzarla, questa orrida guerra, sarà un male venuto non solo per nuocere. Almeno lo spero.
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Macron, bontà sua, è stato rieletto Presidente della Repubblica Francese.
Benissimo.
L’ ha spuntata sulla Marine Le Pen, candidata, sovranista, della “destra” transalpina.
L’ Europa, a detta di molti è, per ora, salva.
Gli europeisti l’hanno vinta sui nazionalisti…
Cinque anni or sono lo stesso scenario si presentò alle elezioni presidenziali francesi: Macron contro la Le Pen.
Quando Macron si aggiudicò la presidenza un sospiro di sollievo si tiro’ da parte di molti in Europa.
Si disse che Macron sarebbe stato colui che avrebbe ancor più inciso sul processo integrativo europeo, l’ uomo che senz’ altro avrebbe fatto fare un grosso passo in avanti alla UE in quel senso, addirittura avrebbe cambiato positivamente il volto di gran parte del nostro continente al contrario della Le Pen che, nazionalista e sovranista convinta, avrebbe agito molto diversamente!!!
Invece, dopo cinque anni, siamo ancora qui: Macron ha rivinto si’ le elezioni ma la UE continua, ora come allora e come sempre, a rimanere, grosso modo, un agglomerato di Paesi assemblati ma disuniti politicamente, economicamente e militarmente.
La UE politicamente unita non decolla, gli Stati europei, imperterriti ed insensibili a tutto, continuano ad esercitare, ciascuno, la propria sovranità al proprio interno e i tanto sperati ed agognati Stati Uniti d’Europa di spinelliana memoria restano sempre un chimerico “aspettando Godot”.
Al contrario, i Cinesi perseverano nel conquistare mercati, ovviamente disonestamente, ad accaparrarsi materie prime e a monopolizzare, per ora  economicamente, il mondo;
i Russi di Putin, dal canto loro, si prodigano per far finire il nostro pianeta in un gigantesco fungo nucleare incominciando, tanto per scaldarsi i muscoli, con l’invadere, militarmente, l’Ucraina;
gli USA continuano a produrre, sempre, …. “controproducenti americanate”;
i Musulmani, con regimi terroristi e non, perseverano nello spadroneggiare in medio oriente (Arabia Saudita, Afghanistan, Iran, Iraq, Turchia, Egitto…) e ad organizzare, di tanto in tanto, qualche attentato terroristico che causa stragi a danno degli edonistici “occidentali”, giusto per tenerli desti.
I prezzi delle materie prime frattanto aumentano e crisi energetiche ed altre problematiche, più o meno serie, attanagliano i Paesi UE e non…
Macron, odierno vincitore delle elezioni presidenziali in Francia, prenderà anche iniziative per il bene comune europeo o penserà esclusivamente agli interessi francesi?
Fino a che punto il nostro Draghi e con lui l’Italia, conta davvero in Europa?
L’attuale cancelliere tedesco avrà il carisma della Merkel o sarà anch’ egli un leader interessato a salvaguardare solo la Germania?
Arriveranno davvero, tutti codesti Capi di Stato e di Governo, ed altri loro colleghi europei che vorranno starci, a sedersi finalmente intorno ad un tavolo per parlare veramente di una … vera unione fra di loro o allestiscono summit solo per sindacare sulle dimensioni dei cetrioli o disquisire su insulsi ed inconcludenti argomenti, magari pure turlupinandosi fra loro?
Macron, Draghi, Scholz, Sanchez… ed altri sono davvero intenzionati e determinati ad unirsi in una federazione o confederazione oppure non interessa niente a nessuno contando solo le chiacchiere?
Questo è il punto.
Tutto il resto: presunta unità europea nel sanzionare la Russia o pseudo unita’ di intenti nell’ inviare armi all’ Ucraina o altre “marginali iniziative” lasciano il tempo che trova….
Bisogna piuttosto e quanto prima, viste le prospettive non proprio rosee che ci attendono, che ci si unisca politicamente per far nascere una volta per tutte, questi benedetti Stati Uniti d’Europa.
Unione che apporterebbe davvero più sicurezza per i Paesi coinvolti e un diverso e molto più bilanciato equilibrio mondiale.
Romolo Piccinini

Altro non posso fare

Di tutto quello che vedo e leggo da due mesi sulla guerra in Ucraina, la cosa che più mi sconcerta e mi inquieta è la situazione dei civili.

Soprattutto donne e bambini e anziani che vivono come i topi nei sotterranei, nei rifugi ed escono solo ogni tanto per prendere quel poco che riescono di generi di prima necessità

E soprattutto la situazione dei civili asserragliati nella acciaieria Azofstal da giorni, senza più scorte di viveri che chiedono disperatamente di essere aiutati a  non morire di fame e di sete. Supplicano in tutti i modi il mondo di aiutarli a sopravvivere. Soprattutto donne e bambini.

Ma come si fa a restare tranquilli a guardare cosa succede e sentirsi impotenti e inutili come mi sento io quando li guardo?

E’ difficile arrivare a portare aiuti, per tutti. I corridoi umanitari non vengono aperti, i russi presidiano la zona, la scarsità di viveri si fa sempre più drammatica.

Le minacce di Putin all’occidente che aiuta l’Ucraina si fanno sempre più inquietanti, lo guardo in TV e penso a che cosa deve avere dentro l’anima quell’uomo cosi strano, con lo sguardo di ghiaccio che trasmette solo i brividi.

L’ho visto farsi il segno della croce in chiesa durante le celebrazioni della pasqua ortodossa. Non so che Dio abbia pregato, non certo quello di Pietà e Misericordia. Ma io so che pregherò ogni giorno il mio perché lo faccia rinsavire almeno quel tanto che basta per permettere a quella povera gente di ricevere aiuti umanitarie e per permettere al mondo di respirare se non proprio profondamente almeno tanto da non soffocare dall’angoscia. Altro non posso fare.

Un bell’articolo…

Eccoli, ce li abbiamo, i pacifisti (putiniani in incognito) col Dombass degli altri.
Ce ne sono dovunque, una lunga fila. Anzi una fila lunga, che non è proprio la stessa cosa.
Sono in fila pe prendersi i complimenti, qualche pacca sulla spalla o un tip a tap sulla crapa ( a mo’ di Berlusconi prima maniera).
Bello spettacolo, commovente.
Cacciari no, lui ha un folto parrucchino di capelli veri ( i suoi) e la crapa non si trova, si accontenterà di un buffetto sulla guancia da parte di … come si chiama quel giornalista inviato di guerra che vuole la pace a tutti i costi? Mah, ora mi sfugge. Ha una faccia cosi pacifica che sembra la pace in persona. Gli escono fiori da tutti i cannoni, pardon…pori.

Mentre Conte pacifista attaccato alla costituzione prenderà i voti, non quelli per farsi prete, no ma quelli che gli servono per non sparire del tutto lui e il suo partito di padroni di case (senza mutuo).
Anche se prete io ce lo vedrei, falso però. Un prete patacca insomma un po’ come il premier patacca che è stato.
Anche lui pacifista col Dombass degli ucraini. Lui si attacca a quell’articolo (uno) del suo ex ministro. Sempre più pallido e sempre più defilato nelle retrovie.
L’ha scampata bella, ma forse no.

Senza se e senza ma.

Oggi si festeggia ( si fa per dire), tre le polemiche anche più numerose del solito, la Liberazione.

Tutti, chi più chi meno sanno cosa significhi per l’Italia il 25 aprile. Una data storica che ha segnato la fine del secondo conflitto mondiale e  delle atrocità compiute dal nazifascismo , grazie ai Martiri della Resistenza  con l’aiuto degli angloamericani.

Il presidente dell’ANPI attuale, ha ricevuto non poche critiche per aver definito l’Ucraina un paese “nazista”, critiche alle quali ha tentato di difendersi ma con poco successo, le sue parole sono scritte nero su bianco. Difficile tornare indietro.

Ma non voglio parlare delle polemiche, quello che mi rattrista molto è la “guerra” tra italiani sugli aiuti agli ucraini che si stanno difendendo dalla guerra di Putin contro di loro. Un’aggressione in piena regola che però trova molti perplessi e dubbiosi sulla posizione che deve prendere l’Italia nei confronti del conflitto e delle due parti: l’aggressore russo e l’aggredito ucraino.

Vorrei invece  parlare di questo:

https://www.theguardian.com/world/2022/apr/25/evidence-ukraine-women-raped-before-being-killed-say-doctors-russia-war

lo traduco velocemente: parla delle atrocità e soprattutto degli stupri compiuti dai soldati russi sulle donne ucraine prima di ucciderle spietatamente.

Parla delle verifiche che stanno facendo gli esperti per circostanziare le accuse che arrivano da più parti dii crimini di guerra nei confronti dell’esercito russo e chi lo comanda.

Lo stupro è di per sé già un crimine. Una ignobile violenza compiuta su una donna che non può difendersi e che deve subire un’umiliazione che rimane per sempre nella memoria e porta con sé grandi sofferenze.

Ma stuprare una donna e poi ucciderla, da soldato che sta occupando un paese libero per assoggettarlo ha una simbologia ancora più tragica, se possibile: la forza bruta e stupida  che impone la propria “superiorità” con l’intento chiaro di sopraffazione. Vigliacco e assassino perché dopo la violenza sessuale arrivano i colpi di pistola a finire la sua vittima. L’orrore più grande è che queste cose vengano da molti derubricate con la solita frase:” è la guerra”.

No, non è la guerra è lo schifo più profondo che l’uomo possa produrre e va condannato senza se o ma che rendono sempre più ambigua la linea di demarcazione tra il Bene e il Male.

E questo, proprio oggi, ancora di più oggi è un male profondo e inquietante. Senza se e senza ma.

Fantasma

Mentre noi stiamo a chiederci le ragioni di Putin e perché ha innescato questo puti(n)ferio, cercando di andare a indagare sulle cause e sugli effetti, sulle colpe di chi e del perché, quando, come, i russi hanno ucciso un bambino di tre mesi a Odessa. I civili rinchiusi nei sotterranei della Azofstal hanno fatto un video dove vengono ripresi dei bambini che chiedono di rivedere il sole e una donna che dice che li dentro sono allo stremo delle forze senza cibo, né acqua né medicinali.

I soldati non vogliono arrendersi ai russi  e Putin, bontà (si fa per dire) sua, ha ordinato di non bombardare l’acciaieria di Mariupol ormai città simbolo di questa orrida guerra e ha detto, che “neppure una mosca deve uscire”, in pratica di lasciarli morire di stenti.

Inutile chiedere corridoi umanitari, l’umanità si è persa sotto i boots (stivali) sul terreno e la pietà è merce rara che non si trova neppure al mercato nero.

Pensavo guardando quei bambini e quella donna che chiedeva aiuto, che sono belli e pieni di voglia di vivere e che hanno diritto di vivere e che dovremmo tutti sentire un po’ di vergogna per essere qui nelle nostre case confortevoli mentre loro sono sotto la minaccia di non rivedere più il sole.

Ma è mai possibile che nessuno riesca ad arrivare fino  li per rifornirli di viveri, almeno? Ho sentito che ci sono i militari russi che impediscono agli ucraini di avvicinarsi. Ma a volte stento a credere a tanta disumanità, mi ribello alla realtà, mi consolo pensando che non sia possibile, che non possa essere e che sia solo un incubo che prima o poi finisce e mi risveglio.

Ma non è così. è vero: Putin esiste, l’Ucraina resiste  Mariupol è un fantasma e la guerra continua.

E non c’è pace se non c’è buona volontà.

Per non morir

Le paranoie di Wladymir Putin… e stiamo qui tutti concentrati se Mariupol cade.

Il messaggio dell’ufficiale ucraino al mondo, voleva essere una lettera aperta per Putin. Cioè: ” guarda, siamo qui sotto e se spari o bombardi ti macchi di un altro crimine contro l’umanità perché qui ci sono civili, donne e bambini”.

Da giorni ormai il disatteso: uscite con le mani alzate e avrete salva la vita, ci tiene tutti (o quasi) col fiato sospeso. Stanno ancora li (pare) dentro le acciaierie, soldati ucraini e civili e non pare abbiano intenzione di uscire.

Da giorni Putin si è fermato a Mariupol o l’ha bypassata. Ma dice che è conquistata, forse, si o anche no, servono prove certe.

Vittime a migliaia tra i civili. Il sindaco ha detto che i soldati russi le hanno gettate in fosse comuni. Orrore dentro l’orrore, via via che passano i giorni e dobbiamo leggere queste “notizie”.

Li vuole prendere per fame, sia i soldati e i civili asserragliati nelle acciaierie, sia la popolazione che è rimasta in quella specie di groviera che sono i resti di quella città e che vive come i topi nei sotterranei.

Una crudeltà senza fine.

Ma, ci sono i se i ma…isti che mi avvisano di non credere alla propaganda ucraina, di non farmi circuire dai media a senso unico, di non credere che il Male stia solo dalla parte dei russi, cioè dell’invasore, ma è ben distribuito tra i contendenti. Sono sempre molto accorti nel seminare dubbi che tutto quello che leggo o vedo in TV potrebbe essere tutta una manipolazione dei media filo occidentali…

E in realtà i dubbi mi vengono ma solo sui dubbi stessi: cioè dubito dei dubbi.

Chissà se Putin dichiarerà la vittoria il 9 maggio, data molto importante per la Russia? Beh, non ci manca molto, aspettiamo e vediamo.

Sarà la vittoria di Putin, cioè una sconfitta mascherata? Beh alle mascherate i russi sono abituati. Non ci crederanno nemmeno loro ma diranno “Viva Putin” giusto per non finire in galera. Un po’ per celia e un po’…per non morir.

 

Contare fino a 25

Il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo in questi giorni è stato sommerso dalle polemiche per le sue posizioni sulla guerra in Ucraina.

Sono spuntati suoi vecchi post dove chiama “nazisti” gli ucraini e li accusa di aver abbattuto l’aereo della compagnia malese volo MH17: 14 agosto del 2014  “L’aereo della Malesia NON è stato abbattuto dai cattivi ribelli filorussi ma dai buoni governanti di Kiev, cioè i nazisti”. Le indagini hanno poi accertato che l’aereo invece fu abbattuto dalle forze secessioniste filo-russe.

Ora chiede una commissione d’inchiesta “terza” sulla strage di Bucha, non si fida di quanto affermano gli ucraini, considerati i suoi precedenti.

Insomma anche Pagliarulo è uno dei tanti Santommasi che pullulano sull’web e che si dichiarano pacifisti, che danno la colpa a Putin ma anche ad un sacco di altra gente compreso il povero Zelensky, preso di mira da tanti e criticato per essere lui a volere il massacro della sua gente visto che insiste a stare li a fare il piccolo Bonaparte. Questo dicono. In tanti.

Risulta chiaro, dai suoi post che girano in questi giorni in rete,  che Pagliarulo non ama gli ucraini considerati (almeno in quei post ) “nazisti”.

Ora, come possa un simile personaggio rappresentare ancora l’associazione dei partigiani italiani mi pare un mistero. Come mi appare un mistero come sia potuto diventarne presidente.

Le polemiche in Italia sono il sale della democrazia, ma ricordare di tanto in tanto come l’abbiamo ottenuta non sarebbe un male, soprattutto forse sarebbe bene che chi rappresenta quei poveri morti sacrificatisi per la libertà, mettesse maggiore impegno nell’esprimersi per non trovarsi come ora, nella difficile posizione di dover giustificare quelle sue affermazioni buttate al vento.

E contare almeno fino a 25 prima di parlare.

Una Pasqua strana

Papa Francesco ha detto che è difficile credere che Cristo è risorto. Oggi, 17 aprile 2022, è Pasqua, l’aria è tiepida il sole splende e c’è un silenzio surreale.
Le auto ferme, la gente in casa oppure nei ristoranti a festeggiare il rito di questa giornata cosi importante per la cristianità, ma tutto mi appare come congelato. Almeno qui da me è cosi. Solo l’abbaiare lontano di un cane o il canto degli uccelli.
Flebile, anche loro sembrano non voler rompere l’atmosfera di questa domenica di Pasqua strana. Come non mai. E ci sono ancora tanti che non credono che Putin stia compiendo tutte queste efferatezze, che non credono che il male stia solo da una parte ma che ci deve per forza essere del male anche dall’altra parte.
Siamo stati abituati cosi duranti tutti questi anni di pace in Europa e non crediamo (almeno molti non credono) che ora ci sia la guerra a pochi passi da noi perché dobbiamo esorcizzarla per paura. O almeno non crediamo che sia come ce la raccontano. Il leader ucraino non è un eroe, dicono, ma solo un ex comico che si è presa la scena e ora sacrifica il suo popolo per la propria ambizione…una cosa che non posso sentire senza provare una profonda insofferenza, impotenza e imbarazzo. Un’idea come un’altra? No, trovo che sia la mistificazione della realtà. Serve ancora a esorcizzare la paura che possa toccare anche a noi, che la guerra arrivi anche qui, qui dove la nostra Resistenza ha dato un altissimo contributo di sangue nella lotta per la Libertà.
Esorcizzare la paura è umano ma le stragi compiute in Ucraina quasi sotto ai nostri occhi non hanno nulla di umano.
E se oggi Cristo è davvero risorto spero che ci dia un segno che ce lo confermi. Soprattutto li dove la gente soffre e muore sotto
la brutale sferza della guerra e l’inumanità dell’uomo dispiega tutto l’orrore di cui è capace.

Brezza

Tulipani rossi che sporgono

dalla ringhiera di un giardino

mentre i miei piedi quarantuno

vanno  dove ho voglia di andare

di nuovo finalmente.

A casa c’erano sempre tulipani

di tutti colori e mentre annuso

nell’aria  un dolce profumo

di bollito misto con gli aromi

mi pare di vederli.

Accostati con le corolle orgogliose

a quei paletti di legno.

Ad aiuole ma anche sparsi

cosi come il vento che ci

gioca.

Vado con i miei capelli che

sento di nuovo sfiorati dalla

brezza lieve folti e di quel

colore che non è un colore

ma risplende quasi come

il glicine.

E il mondo mi riconosce ed io

riconosco il mondo che amo

che è mio e sicuro come

la terra che incontro

ad ogni passo.

E che mi sembra ancora più

mirabilmente incosciente

oggi che lo sento precario

e insperatamente nuovo

nei colori e nei profumi

e nel rapido guizzo

di luce che sfiora

i petali di tulipano.

Odori  e colori di

Pasqua.

Di strana pasqua di

ansiosa Pasqua di

improvvisa Pasqua

che non so più se

è davvero o è sogno.

 

 

Buona Pasqua e speriamo che il Signore non ci ripensi…

 

Tulipani rossi - Significato fiori - Il significato dei fiori: tulipani  rossi

Un gesto forte

Irina, ucraina e Albina, russa, sono due donne scelte come rappresentanti di una famiglia ucraina e una russa, per portare la Croce insieme il venerdì santo durante la via crucis.

Un’iniziativa di papa Francesco che non sa più che cosa inventarsi per promuovere la pace dopo aver definito questa guerra “sacrilega”.

Hanno protestato in tanti. Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha detto che è una scelta “inopportuna.

Mentre l’ambasciatore ucraino ha chiesto a Francesco di riconsiderare questa cosa perché metterebbe in forte imbarazzo molti ucraini.

Certo è un gesto forte. Fortissimo, Simbolicamente importante. Francesco, veramente, con questa idea si è superato.

Capisco le perplessità degli ucraini, le capisco benissimo e starei dalla loro parte. Se non che ho letto che le due donne, Irina e Albina che vivono da noi, sono amiche e che la seconda ogni volta che incontra l’amica ucraina piange disperata per il senso di colpa che prova.

Allora ho lasciato le remore che avevo ed ho pensato: perbacco, ma vuoi vedere che invece è una cosa molto sensata?

Un gesto che avrebbe una risonanza enorme in tutto il mondo. E arriverebbe fino in Russia e al cuore di tante donne e uomini che non sanno quello che Putin sta facendo agli ucraini (e alle donne ucraine in particolar modo) e forse coglierebbero meglio il senso di appartenenza al mondo  che la propaganda di Putin col suo esasperato nazionalismo gli ha  fatto dimenticare.

E i russi che sanno e protestano ovunque nel mondo, vedrebbero esaudite in parte le loro richieste di  un gesto di pace significativo da parte di un Potente che sappia parlare al cuore del mondo, (ammesso che il mondo il cuore lo abbia ancora).

E chi più dell’attuale rappresentante di Dio sulla terra è cosi “potente” in tutta la sua umile rappresentazione di se stesso?

La guerra è la rappresentazione della crudeltà e della stupidità dell’uomo: due donne unite in un gesto simbolico cosi forte forse possono rappresentare la volontà di Pace che c’è, nonostante tutto, nei due popoli simbolicamente uniti sotto la Croce di Cristo. E che va oltre ogni confine.