PACE

Quello che sta succedendo in Ucraina è inaccettabile. Quanti discorsi sulla pace nel mondo, quante belle risoluzioni e accordi e strette di mano e abbracci per vedere una simile aggressione ad un popolo che dalla sera alla mattina si risveglia sotto assedio della grande Potenza. La stessa che ha firmato e contro firmato accordi internazionali per anni e che il 24 febbraio ha sferrato un attacco inaccettabile aggredendo con uno spiegamento di forze che non si vedeva da oltre settanta anni, un popolo che viveva in pace. E minacciando al contempo tutto il pianeta. Se non ci rendiamo conto che questa azione scellerata può compromettere non solo la pace in Europa ma la stessa esistenza dell’ intera umanità, non ne capiamo a fondo la portata. Una ragazza ucraina dal bunker ha scritto su Twitter che loro ( il popolo ucraino), in questi momento sono i nostri scudi umani. Non credo che sia andata molto lontano dalla realtà. Se non ci rendiamo conto che difendere la democrazia e la libertà che le passate generazioni hanno conquistato a costo della vita è un dovere morale di tutti quanti credono in questi valori, allora siamo destinati a soccombere sotto la minaccia del primo dittatore che si mette l’elmetto e pretende di distruggerli in un nanosecondo.

 

 

 

Pubblicata oggi su “Italians” del Corriere della sera

11 commenti su “PACE”

  1. «Quello che sta succedendo in Ucraina è inaccettabile». Verissimo. Nessuno lo può negare! Poi sui discorsi sulla pace nel mondo, sulle belle risoluzioni e sugli accordi con strette di mano e photopportunity scadiamo nella «#lapascenelmondo» auspicata dalle candidate di Miss Italia. Ma poi dobbiamo mettere i piedi per terra e ammettere la realtà: la guerra accompagna l’uomo fin dall’inizio della sua esistenza. Dall’antichità a oggi gli uomini hanno provato a giustificare o addirittura codificare la guerra, hanno sacralizzato i metodi con cui veniva condotta o i fini per la quale veniva indotta o, al contrario, l’hanno vista come la nemica della civiltà. L’hanno invocata come “fattore palingenetico” o temuta per il suo carico di distruzione, ma poi hanno anche capito che non avrebbero potuto mai ignorare. A questo ragionamento è giunta la grande storica britannica Margaret McMillan nel suo saggio «War – Come la guerra ha plasmato gli uomini» (che invito tutti a leggere) nel quale ci offre un ampio, esaustivo e complesso affresco del rapporto dell’uomo. Ma la Mc Millan ha scoperto l’acqua tiepida. Già due millenni fa erano arrivati alla constatazione che «SI VIS PACEM, PARA BELLVM» e se non bastasse hanno anche aggiunto «DIVIDE ET IMPERA». L’uomo è naturalmente cattivo o sono le condizioni che scatenano la violenza? La nostra natura o la nostra cultura sono alla base delle guerre, delle lotte e degli omicidi a partire da Caino e Abele. Potrei aggiungere anche che «HOMO HOMINI LUPUS» come disse Thomas Hobbes. O ricordare il mito del «BUON SELVAGGIO» elaborato da Jean Jacques Rousseau. Oppure possiamo continuare a credere che …« sta succedendo in Ucraina è inaccettabile» e che estromettere la Russia dall’Eurovision Song Festival possa far desistere Volodymyr Oleksandrovyč
    e Vladimir Vladimirovič…

    R.
    Quello che succede in Ucraina è inaccettabile speriamo che i negoziati portino subito al cessate il fuoco.

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  2. L’analisi che emerge dal suo post è di una grande superficialità e di grandi inesattezze. E non c’è da meravigliarsi. Che si parli di vaccini o di politica internazionale il succo è il medesimo.

    R
    mentre i suoi, sono improntati sempre sulla sua presunzione di sapere sempre una pagina più del libro …che si scrive da solo. Facchin, si scelga un blog pieno di esattezze e che vada in profondità, ne trova quanti ne vuole. Oppure ne crei uno suo, sono certa che avrà enorme successo, soprattutto per la simpatia, competenza e originalità. Go man, go.

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  3. La sua lettera a Italians si sarebbe potuta scrivere, con piccole modifiche, 19 anni fa quando gli USA e la NATO aggredirono l’Irak.
    A parte le date e i nomi, le sue considerazioni si potrebbero applicare pari pari a quella guerra.

    Ma l’attacco all’Irak era giusto ….
    A parte che, in seguito, si dimostrò che le prove erano state costruite in modo fraudolento, credo che questo modo di ragionare nasconda un vizio di fondo: identificare una nazione con il suo governo e i suoi governanti.

    Il popolo afgano, quello iracheno, quello libico, erano innocenti, come qualsiasi popolo, da chiunque sia governato. Anzi, un popolo governato da una dittatura soffre due volte: prima per le prepotenze della dittatura, e poi per l’attacco militare di chi vuole abbattere il dittatore.
    E questo lo sappiamo bene anche noi italiani, visto che la stragrande maggioranza dei morti civili e delle distruzioni della seconda guerra mondiale sono stati conseguenza dei bombardamenti degli “alleati”

    Peraltro, nel caso delle cosiddette “guerre umanitarie” nessuno paga i danni di guerra, e quelle nazioni distrutte si devono arrangiare.
    Non credo che abbia molto senso distinguere le guerre in giuste e ingiuste, e i governi in “dittatoriali” e quindi aggredibili, e in “democratici” e quindi da rispettare.

    Per le popolazioni civili, e perfino per i soldati, a meno che non siano mercenari, tutte le guerre sono ingiuste e tragiche, e dovrebbero essere condannate allo stesso modo, senza cadere nel tranello di considerarle dei giochi di ruolo.

    R
    ma che cosa dice? E a chi sta parlando? Ma che ne sa lei di cosa penso io di tutto quello che espone? E scrive persino frasi che io non ho mai scritto facendo intendere che sa come la penso. Quando ne ho mai scritto? E che ne sa lei che cosa scrivevo dieci anni fa, e come stavo e dove stavo? Niente, meno di nulla, ma si mette alla tastiera e sentenzia come se sapesse per filo e per segno cose di cui non sa NULLA!
    E un’altra cosa: apra gli occhi, lei ha paura della realtà ed è per questo che si rifugia in un passato che la rassicura.

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  4. @mariagrazia
    “…difendere la democrazia e la libertà che le passate generazioni hanno conquistato a costo della vita è un dovere morale di tutti quanti credono in questi valori…”

    Bene, giusto, ineccepibile. Non possiamo accettarlo.

    Quando parti?

    Perchè se la lotta e il dovere si traducono in pratica indignandosi con Severgnini per l’ultima mattanza cronologicamente parlando, citando il Guardian e rilanciando le varie lacrimevoli propagande social, allora è più onesto rifugiarsi nel proprio buco, come stiamo facendo tutti io e te compresi, e aspettare ancora una volta che passi la buriana.
    Se la gente studiasse la storia, e NON lo fa, si renderebbe conto che è una ruota per criceti. E che i buoni 100% non esistono, il che non diminuisce le reponsabilità dei cattivi ma almeno non ci intossichiamo di melassa.
    https://www.repubblica.it/esteri/2022/02/28/news/guerra_in_ucraina_i_neri_denunciano_discriminati_in_patria_e_alle_frontiere-339709597/
    R
    Alberto, non ti piace la melassa? E perché te la mangi?
    Grazie ma l’ho letta la notizia: vergognosa. Mi indigna. Poi? Posso o devo chiedere a te il permesso di scrivere sia qui che altrove?
    E se vuoi partire tu io non ti trattengo!

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  5. “…lo Stato che fa
    Si costerna, s’indigna, s’impegna
    Poi getta la spugna con gran dignità…”

    Già detto tutto, molto prima e molto meglio di me.

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  6. Signora Gazzato, non si indispettisca, per favore!
    Io ho replicato a lei, ma le stesse cose le ho scritte a Severgnini.
    Il problema di usare due pesi e due misure riguarda tutta l’informazione, e gran parte dell’opinione pubblica italiana.

    Io non mi permetto di ipotizzare cosa pensa lei e cosa pensava 19 anni fa.
    Mi baso su quello che scrive qui, e da quello che scrive sembra che questa guerra sia la prima mostruosità che si è verificata dopo la fine della seconda guerra mondiale.
    Io ho fatto solo notare che di mostruosità ce ne sono state altre, e perfino più gravi, e sarebbe bene metterle tutte nella stessa categoria di iniziative da condannare.

    Faccio un esempio. La guerra del Vietnam, che somiglia tanto alla guerra attuale.

    Questa volta gli USA stavano guadagnando aree di influenza sottraendole alla Russia (prima Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, Romania …. e ora l’Ucraina) e questo ha preoccupato la Russia, che ha deciso l’intervento militare.

    A quei tempi era il blocco comunista di Russia e Cina che voleva estendere la sua area di influenza al sudest asiatico (Vietnam, Laos, Cambogia …). Gli occidentali, francesi prima e americani poi, valutarono che era arrivato il momento di dire basta all’espansionismo comunista e fecero partire la guerra.

    Niente di nuovo sotto il sole. Non ha senso il manicheismo, il dividere il mondo tra noi e loro, tra chi è nel giusto e chi è in errore.
    I meccanismi sono gli stessi, e le guerre si somigliano tutte. I capi si pongono degli obiettivi velleitari e la povera gente muore per permettergli di raggiungerli senza guadagnarci niente.
    E tra la povere gente in questo caso ci metto anche i soldati russi, mandati a morire per una guerra che non avrebbero voluto fare.
    Allo stesso modo dei ragazzini tedeschi di 17 anni nascosti da divise minacciose più grandi di loro che si vedevano in giro per l’Italia nella seconda guerra mondiale.

    Cerchiamo di toglierci il paraocchi.
    Le guerre sono delle immani tragedie, non sono videogiochi dove i buoni distruggono i cattivi per la gioia di tutti.
    R
    “Mi baso su quello che scrive qui, e da quello che scrive sembra che questa guerra sia la prima mostruosità che si è verificata dopo la fine della seconda guerra mondiale”. Questa sua gratuita ennesima insinuazione le rispedisco al mittente e non le consento di fare simili considerazioni del tutto gratuite. Come, per esempio, la sua frase finale: non merita nessuna considerazione perciò faccio finta che non l’abbia neppure scritta. Ma non ci riprovi.

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  7. Una piccola puntualizzazione sulla storia di quei Paesi.
    A chi sostiene che l’Ucraina è una nazione europea e ha scarsa affinità con la Russia, ricordo che Krusciov e Breznev erano ucraini.
    Stalin, invece, era della Georgia, altro Paese che attualmente è non allineato.
    Proponiamo anche alla Georgia di entrare nella NATO?
    R
    grazie Luigi, preziose informazioni!

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  8. Tratto da un articolo del The Guardian di oggi dal titolo: E’ tempo di confrontare il network Trump Putin”
    ” It was corrupt Americans – from Manafort to Trump himself – that gave Putin his influence. It was international players such as Wikileaks and Cambridge Analytica that helped. It was corruption of media outlets such as Fox News that continued – in Tucker Carlson’s case until last week’s invasion of Ukraine caught up with him – to defend Putin and spread disinformation.

    The Republican party met its new leader by matching his corruption, and by covering up his crimes and protecting him from consequences, including two impeachments. The second impeachment was for a violent invasion of Congress, not by a foreign power, but by right-wingers inflamed by lies instigated by Trump and amplified by many in the party. They have become willing collaborators in an attempt to sabotage free and fair elections, the rule of law, and truth itself.

    Traduzione:
    ” Sono stati gli americani corrotti, da Trump a Manafort che hanno dato più influenza a Putin. Sono stati Cambridge Analitica e Wikileaks che hanno aiutato. Sono stati media corrotti come ad esempio Fox News che, col caso Tucker Carlson fino alla invasione dell’Ucraina della scorsa settimana, che hanno fatto disinformazione pro Putin.
    Il partito repubblicano si è conformato al suo nuovo leader, ne ha coperto i crimini e lo ha protetto dalle conseguenze inclusi due impeachment. Il secondo impeachment per una violenta invasione del Congresso, non da una potenza straniera ma da estremisti di destra istigati da Trump aiutato da molti nel partito. Sono diventati collaboratori compiacenti in un attentato a libere elezioni, il ruolo della legge e la stessa verità”.
    Beh, ora Trump dirà che sono tutte palle che lui è puro e santo, ma non so per quanto ancora potrà dirsi amico del russo e quanto quest’ultimo sia “geniale”.

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  9. Nella gara mediatica per dimostrare distanza da tutto ciò che è russo Yves Delhommeau, direttore generale del Museo Grèvin di Parigi ha deciso di rimuovere la statua in cera del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. E l’ha voluto fare con un video macabro in cui smontava la statua in cera staccandole a testa! A parte la “decapitazione” a favore di telecamera mi piacerebbe sapere se tale museo ha deciso di rimuovere anche le statue di tantissimi altri generali della storia. Ad esempio il loro Napoleone Bonaparte immagino sia ancora lì con la solito mano infilata nel panciotto. Eppure, beh, non direi che il “corso” sia passato alla storia per i suoi metodi non violenti. Oppure Carlo Magno o Giulio Cesare o Annibale sono presenti nel Museo? Chissà!

    R
    già, chissà?

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