L’importanza di chiamarsi Enrico

Il professor Galimberti con una faccia feroce invoca più poteri per Draghi…cioè la dittatura conclamata.
Poi, sempre a “In onda”, c’è un nobel per la Fisica che parla di Covid e sembra in confusione totale tanto che sembra ma anche pare  che scappino i buoi e anticipare si doveva ma… e il numero dei contagi é come l’anno scorso ma tanto ora ci sono i vaccini…però detestano i regimi in generale a In onda, però… ma poi ci sono i famosi 4 gatti senza voce (che infatti sono spariti dai radar perché indegni), che sono il convitato di sasso, poi c’è uno esperto espertone che dice che ci sono cinque volte i contagi dello scorso anno e tre volte meno decessi: insomma n’apocalisse mò la cui colpa va solo ai quattro (o 44) gatti compresi  gli allergici e quelli che per motivi sanitari non si possono vaccinare neanche volendo.
La confusione è totale…sotto il cielo italiano. Ma la stretta è sempre più stretta ma pare, non serva tanto anche perché non si capisce neppure più a che serva. E hanno tutti e tre i loro bei libretti da pubblicizzare ad un popolo che non legge e se legge (parlo al generale)   capisce quello che gli serve e butta il resto con l’acqua pulita. Ma vax…

Ma fra poco Fra’ Draghi andrà a comandare altrove, dove? Ancora non si sa ma ci sono 101 tiratori scelti pronti con le armi spianate a fare fuoco, metaforicamente e  covidamente parlando. Capirai c’abbiamo l’ancora di salvezza, al massimo arriva lo zio di Enrico…l’importanza di chiamarsi Enrico…al colle o al Palazzo. Il futuro del paese sta nel mezzo, come la virtù e come stanno sempre in mezzo quei due, il nipote e lo zio da quelle parti lo sanno.

Si vedrà, domani è sempre lo stesso giorno da due anni ormai.

Sospendiamo gli auguri fino alla prossima stretta? Massì va.

Ma no, auguri, va, alla faccia dell’anno che se ne va e del covid (maledetto) che rimane maledetto.

E se non avete capito niente, non preoccupatevi, ho deciso di fare come se fossi al governo…confusione.

52 commenti su “L’importanza di chiamarsi Enrico”

  1. Enrico …chi? Le franscesin arrivé en Italie pouquoi a Paris non se lo ca**va (excuse moi per il francesisme!) rien aucun?
    Ma ve lo ricordate alla TV dei ragazzi (per i più anziani!!) Richetto, lo scolaro eternamente bocciato interpretato da Peppino Mazzullo ?
    Ecco: abbiamo Richetto 2.O….

    R
    Peppino Mazzullo? Quello di “ma cosa mi dici, dici mai”? Quel Topo Gigio monumento di simpatia? E nato nel ’26, forse è troppo tardi per farlo PdR?
    https://www.youtube.com/watch?v=qxX1_yJvzGY

    ed ecco un’altra campionessa di simpatia, che coppia…
    https://www.youtube.com/watch?v=GDfcbmH4FFM

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    • Io me lo ricordo “Richetto” allo Zecchino d’Oro.
      Ebbene sì… ho la mia età.
      Bei tempi.
      P.S. concordo sui due inarrivabili campioni di simpatia e professionalità!!
      R
      eccolo, un grande attore mai abbastanza celebrato

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  2. L’anno che va è stato funestato dall’imperversare della pandemia che, in quanto a contagi, da 14,4 mila al giorno (media di sette giorni) di inizio anno, passando ad un minimo di alcune centinaia a giugno, è risalita a 66 mila al giorno di oggi. Meno disastroso il bilancio dei morti che dai 722 giornalieri di inizio anno, s’è ridotto ai 143 giornalieri di oggi.
    Mortalità ridotta -si suppone- in parte per l’effetto dei vaccini, in parte perché la variante omicron sembra meno cattiva, ma certamente anche perché i più deboli sono già nel novero dei 137 mila morti conteggiati finora.

    Detto questo, l’altro aspetto fortemente negativo dopo la pandemia è stato il sorgere di una intolleranza inaudita, soprattutto nei gangli più importanti dello Stato e della classe dirigente (virologi, studiosi, giornalisti compresi), intolleranza che si è scaricata contro chi, per varie ragioni -alcune certamente giustificate- non ha voluto subire un trattamento invasivo sul proprio. Non si può credere che la paura indotta dalla pandemia possa rivelare tanta arroganza, inflessibilità, supponenza, cattiveria contro la minoranza dei vaccinati, a presunta difesa della maggioranza. Un’emarginazione che segna un ritorno all’indietro nel cammino del progresso civile.

    In ultimo, pensando ad un futuro più roseo, faccio gli auguri di un anno migliore alla Blog Master che si batte come una leonessa per le proprie idee, e a tutti i partecipanti del blog indistintamente.
    Buon Anno.

    R, grazie, ricambio.
    Analisi che condivido e aggiungo che non mi aspettavo che il presidente Mattarella bacchettasse ancora quei pochi pochissimi italiani non vaccinati trattandoli ancora come bambini inscoscienti. Mi ha irritato e confermato nell’opinione che questa Italia mi piace sempre di meno.

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  3. Colte al volo da un articolo di Giorgio Gandola sulla Verità, dal titolo: “La galleria degli orrori dei virologi da TV”
    Burioni viene indicato come titolare della prima omerica gaffe:
    “In Italia il rischio è zero, è più giusto occuparsi dei fulmini”. Ma ben presto cambia idea accanendoci contro i no vax:
    “Stiano chiusi in casa come sorci”, tuona, poi mente, affermando “Il contagio è causato solo dai non vaccinati”
    Abrignani è tranchant nel volere imporre l’obbligo vaccinale minacciando l’esclusione dal cenone ai non vaccinati: “Il cenone dovete farlo solo con i vaccinati”.
    Ma Crisanti lo contraddice: “Il problema non sono i no vax, ma la mancanza di tracciamento”, infatti è preoccupato perché “in Italia esistono 24 protocolli di immunizzazione, una confusione inestricabile”.
    Brusaferro all’inizio minimizza anche lui: ”Il rischio di trasmissione del virus nel nostro Paese è da molto basso a moderato” e Bassetti non è da meno “Non si muore di coronavirus, basta allarmismo” e dopo la prima ondata ”Chi dice che avremo una seconda ondata fa terrorismo”. Sulla terza dose prima dice che “non ce ne sarà bisogno”, poi si ricrede: “Non farla significherebbe vanificare le prime due”
    Pregliasco invece abolirebbe i tamponi “C’è gente che non si lava i denti tutti i giorni e pensiamo che si faccia un tampone ogni 48 ore?”, ma è per somministrare vaccini a tutto spiano, anche per i bambini. Afferma che “prima si comincia e meglio è”, e gli fa eco Locatelli, il consigliere di Speranza, secondo cui occorre vaccinare tutti i bambini senza distinzione di età. Poi smentisce i suoi stessi dati asserendo: “Fino a 59 anni si età nessun vaccinato è finito in terapia intensiva”. Peggio di lui fa Ricciardi sostenendo che “tutti i morti e i ricoverati in terapia intensiva non sono vaccinati”.
    Sull’utilità della terza dose non c’è accordo, si va da una immunizzazione di 5-10 anni, come afferma Abrignani ai sei mesi come ipotizza Magrini, fautore anche di una quarta dose.
    Ilaria Capua si distingue non solo perché donna, ma soprattutto per la disinvoltura con cui fa previsioni sballate: “Il vaccino fa miracoli, fra due mesi siamo fuori” e poi “Senza vaccini avremo morti per strada come in Equador, Brasile e Perù”, ma i dati dei morti ogni 10 milioni di abitanti dicono: 3,3 Equador, 5,2 Brasile, 16,4 Perù, 20,9 Italia.

    Ce ne sarebbero altre da raccontare, per esempio sui tamponi prima inutili poi necessari, ma per non farla troppo lunga finisco col citare Cartabellotta, sa non altro per i suoi slogan poetici confezionati per convincere i no vax a vaccinarsi.
    “A Natale una grande tavolata/solo se parentela è tutta vaccinata
    “Aprire finestre fra primo e secondo/circola l’aria e non casca il mondo
    “Per il cugino che non ha fatto il vaccino/solo un tramezzino nello stanzino”
    Sembra che abbia ottenuto l’effetto opposto con grande rincrescimento del generale Figliuolo.

    R
    Grazie Alessandro per aver postato questo bel “bestiario” di “tutto quanto fa scienziato” e gazie al giornale per averlo evidenziato. UNo dei pochi che in questo momento non è allineato alla melassa fastidiosa e collosa del pensiero unico a doppia e tripla dose. Ne esce un quadro sconfrtante del quale non avevo dubbi da mesi ormai se non da subito. Alcuni di loro (parlo dei virologi) dovrebbero espatriare, come dovrebbbe tornarsene in America Ilaria Capua che sembra non imbroccarne una neppure per sbaglio.

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  4. Condivido, Mattarella non è piaciuto neppure a me, il Presidente della Repubblica è il Presidente di TUTTI gli italiani, deve unire non dividere.

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  5. E qual è l’Italia che le piace? Quella che si impunta in modo infantile a non fare utili vaccini?

    R
    infantile sarà chi si impunta a prendersela con chi vuole decidere da sé se vaccinarsi o meno con un vaccino “sperimentale”. Anche questa Italia non mi piace.

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  6. Aridaje co’ sta storia del vaccino sperimentale e di conseguenza non abbastanza affidabili!! Cribbio, informatevi!!
    I vaccini contro il coronavirus autorizzati in Italia, come nel resto dell’Unione Europea e negli Stati Uniti, NON SONO SPERIMENTALI e la loro sicurezza ed efficacia è garantita dalle costanti verifiche delle autorità di controllo sulle ormai centinaia di milioni di dosi somministrate. In generale il processo di verifica per un qualsiasi farmaco richiede molto tempo per essere eseguito. Nel caso dei vaccini contro il coronavirus, vista l’emergenza , le autorità di controllo hanno proceduto molto più velocemente sia coordinandosi meglio con chi stava svolgendo i test clinici, richiedendo i dati man mano che diventavano disponibili, sia dedicando molte più risorse e personale per farlo. La Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti e l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) – mica la farmacia sotto casa!! – hanno potuto in questo modo autorizzare i primi vaccini già alla fine del 2020, rendendo possibile il loro impiego in tempi rapidi per vaccinare milioni di individui. Tutto nasce dal fatto che l’EMA ha proceduto con una serie di autorizzazioni all’immissione in commercio condizionata (CMA) dei vaccini, che sono state poi recepite dalle autorità di controllo sui farmaci dei singoli stati membri (nel caso dell’Italia dall’AIFA). La CMA per il vaccino di Pfizer-BioNTech era stata fornita dall’EMA il 21 dicembre 2020, e una successiva decisione della Commissione europea lo aveva reso disponibile per l’utilizzo nell’Unione nei giorni seguenti. L’autorizzazione era, ed è ancora, di tipo condizionale perché l’EMA chiede – ripeto per tutti i farmaci!!- che siano raccolti dati per almeno un anno sull’andamento del farmaco.
    Tutti i vaccini a oggi disponibili contro il coronavirus sono quindi AUTORIZZATI O APPROVATI a seconda dei casi, ma comunque certamente NON SPERIMENTALI.

    R.
    lei si contraddice da solo: almeno un anno di dati raccolti…quindi “condizionali”, cioè a dire: abbiamo fatto in fretta per salvare vite, ma non sappiamo bene ancora quali saranno gli effetti ( e i fatti lo dimostrano). Lei che parla con cognizione di causa, immagino, sa meglio di me che ci vogliono anni prima che un vaccino sia considerato “non più sperimentale” e mi darà atto che questo è stato messo in circolazione in tempi record.
    Ma poi, in Italia, consideriamo che il numero dei vaccinati è tra i più alti in assoluto e che ci sono le code agli hubs per la terza dose lunghe chilometri ma siamo ancora messi cosi. Di che parliamo?

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  7. Non posso darle atto di nulla…
    Ripeto
    Tutti i vaccini a oggi disponibili contro il coronavirus sono AUTORIZZATI O APPROVATI (accelerando la procedura!!), ma comunque certamente N-O-N– S-P-E-R-I-M-E-N-T-A-L-I.
    E fatela finita di fare i tuttologi.
    Ascoltate chi è competente in materia!!

    R.
    lei lo e? E come?

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  8. «Di che parliamo?»
    Ecco dove sta l’errore!! Tutti vogliono parlare di cose delle quali sono ignoranti e pensano di sapere solo perché hanno googlato “qualche” fake news.
    «(…) il numero dei vaccinati è tra i più alti in assoluto (…) ma siamo ancora messi cosi». Faccia il raffronto tra i ricoverati i terapia intensiva a dicembre 2020 e quelli a dicembre 2021.
    «Di che parliamo?» Di nulla. Noi non possiamo parlare di nulla. Possiamo solo riportare – correttamente!!!- ciò che dicono con competenza di causa i virologi, l’EMA e la FDA.
    Per il resto sono solo chiacchiere da bar!

    R
    che fa lei perché io di dati non ne porto mai (a meno che non sia proprio indispensabile)e non mi do patenti che non ho e neppure parlo per bocca degli “esperti”, li riportate voi e vi riempite la bocca di cose che avete googolato, io purtroppo, guardo la realtà ( e anche poco perché spaventosa) e quella che vedo mi piace sempre meno e mi dice che ci hanno raccontato tante cose anzi troppe che non si sono verificate e che se anche i vaccini hanno ottenuto il timbro a tempo di record gli effetti dovrebbero essere molto ma di molto migliori di quelli che vediamo, almeno questo è quello che chi sa è parla (anche a vanvera) ci aveva detto e anche se non si possono definire sperimentali in senso tecnico, sono stati concepiti e distribuiti in tempi minimi e purtroppo la loro efficacia non è quella che si sperava e che ci avevano detto che avrebbero avuto Non volete vedere la realtà!
    Io ho il diritto alle mie opinioni e le mie opinioni sono quelle che vado scrivendo da mesi e le dovreste conoscere ormai, senza stravolgere o travisarle. E se lo fate sapete bene ormai a memoria dove finite.

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  9. Qualche giorno fa ho tentato anch’io di spiegare perché i vaccini NON possono essere considerati “sperimentali” giungendo alle stesse conclusioni del sig. Alessandro M. ma forse è finita nel cestino…
    Purtroppo da due anni siamo tutti virologi-infettivologi e pensiamo di poter dire la nostra! Mah!
    R
    non è finita per nulla nel cestino…non controlla neppure se viene pobblicato? e c’è anche la mia risposta, pensi un po’!

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  10. Purtoppo la sperimentazione dei vaccini si sta protraendo sul campo, e non c’è sentenza del Tar che possa sancire che sia finita.

    I vaccini sono così speeimentati che di Astrazeneca non si sapeva per quale fascia di età fosse prudente somministrarla. Si disse sotto una certa età, poi sopra quella certa età, intanto due giovani che si sono fidati ci hanno rimesso la vita. Finalmente Astrazeneca ha rimosso la causa dei cuaguli che producevano trombosi.
    Sono così sperimentati che sulla durata della loro efficacia s’è detto di tutto e di più, così pure sul numero di somministrazioni.
    Sui bambini i vaccini sono ancora meno sperimentati.
    Ci possono essere conseguenze che si manifestano nel lungo tempo e non importa il “numero” dei vaccinati, ma il “tempo intercorso” dal vaccino.
    Insomma chi non si vaccina può avere anche le sue ragioni, non sono tutti matti.

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  11. Anche sugli altri vaccini la sperimentazione non finisce mai.
    Non sappiamo quante persone abbiano problemi col vaccino antinfluenzale, perché nessuno conta i casi.
    Il vaccino antinfluenzale, in un certo seno, è molto meno sperimentato, perché lo mettono in produzione in pochi mesi in base alle mutazioni dell’anno.
    La base probabilmente resta la stessa, ma non credo che gli effetti siano prevedibili al 100%.
    Anche l’antipneumococcico non è un vaccino di lunga sperimentazione.
    Il vaccino è come le altre medicine. Può avere effetti collaterali, e ciascuno di noi valuta il rapporto rischi/benefici.
    Per esempio, gli anticoagulanti. C’è chi preferisce non prenderlo e rischiare un ictus, e chi preferisce prenderlo e rischiare un’emorragia.
    Però, se uno valuta che per lui è meglio non fare il vaccino non può pretendere che non gli impongano delle limitazioni.

    R
    Luigi è sicuro di ciò che scrive? Paragona il covid all’influenza stagionale^ Dunque anche lei terrapiattista? Mi sorprenderebbe assai.
    Per il resto, si se capita di dover prendere medicinali che servono a curare, si prendono, ovvio, ma prendere per imposizione un vaccino di cui non si conoscono ancora bene gli effetti (e questo ormai lo dicono gli stessi esperti), che non previene il contagio, che anche con il 90 e passa dei vaccinati non solo non si raggiunge la famosa immunità di gregge ma si raddoppia il numero dei contagiati al dì…allora le restrizioni dovrebbero, secondo buon senso empirico, andare seguite da tutti e non da una che quasi non può neppure affacciarsi al balcone di casa, contro una larga maggioranza che si accalca (e si contagia e contagia) ovunque.

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  12. E dopo quanto tempo i vaccini non saranno più sperimentali?
    Quindi, è come dire: andate avanti voi, io vedo, se non morite forse li farò anch’io.
    Il classico armiamoci e partite!

    R.
    Facchin c’è un protocollo, gli esperti lo sanno, ne ha molti a disposizione, lo chieda a loro.
    “L’armiamoci e partite”non c’entra nulla: nessuno deve fare da cavia a meno che non ne sia consapevole e consenziente (e magari anche profumatamente pagato).

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  13. Ossia, passerai solo chi ti dà ragione ed è no-vax in incognito come te. In pratica, un blog scritto solo da te ed Alessandro….:-D

    PS Intanto che gli intelligentoni farneticano su chi ha l’ego più lungo e più grosso, ci sono poveretti che si fermano a dargli retta e poi si ammalano e muoiono. Non è molto cristiano, ma neppure molto social.

    R
    a Nenciò nun te sta mai bbbene niente a te, te risponno co’ ‘na battuta de un grande…”ma te voi sta zitto”? Da che film?

    Rispondi
  14. Cara signora Gazzato, le sottopongo un’altra mozione d’ordine (smile).
    Mi pare che gli argomenti delle varie discussioni si siano accavallati perché qualcuno è andato fuori tema e gli altri lo hanno seguito.
    Questo, secondo me, è anche il motivo per cui alcuni di noi hanno avuto la sensazione che il proprio messaggio fosse stato censurato.
    Il realtà a me è capitato di ritrovarlo dove non ricordavo di averlo postato.
    Forse sarebbe opportuno chiudere le discussioni attuali e riaprirle con la raccomandazione di stare più aderenti al tema.

    R
    vuole moderare lei il blog Luigi? Non sarebbe meglio ricordarsi dove si scrive?

    Rispondi
  15. Certo, tutte le medicine hanno delle controindicazioni, ma non è obbligatorio prenderle e nessuno ti limita a tal punto da costringerti a prenderle. Non serve fare paragoni impropri.

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  16. Allora io che ho fatto le due dosi più il richiamo dovrei sentirmi una cavia? In realtà mi sento uno più protetto di chi non ha fatto niente! Semplicemente.

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    • Due dosi + il booster.
      E non mi sento affatto una cavia.
      Ma solo più responsabile per chi mi sta vicino.
      E più sicuro che, nel caso fortuito dovessi infettarmi, non finirò in un reparto di terapia intensiva.
      Il discorso mi pare abbastanza semplice.

      Rispondi
  17. Vedo che non ci sono mezzi termini, o si è “cavie” o si è “untori”.
    Parlando in termini più sfumati e mettendo via le iperboli, Io credo che nessuno che si vaccini sia “cavia”, ma è semplicemente una persona che ha fatto un bilancio positivo tra il vantaggio di essere protetto e lo svantaggio di subire certi effetti collaterali, alcuni dei quali potrebbero rivelarsi anche in futuro; Chi non si vaccina ha fatto anche lui un bilancio tra vantaggi e svantaggi, trovandolo però negativo.
    Ciò che non è tollerabile è voler trovare necessariamente un colpevole nella diffusione del virus: il virus lo diffondono i contagiati e questi possono essere sia vaccinati sia non vaccinati, anche se quest’ultimi, in teoria, in misura minore.
    In pratica però è successo che già nel corso delle vaccinazioni gran parte dei vaccinati hanno perso l’immunizzazione e hanno ricominciato a contagiarsi e trasmettere il contagio: ciò sia per i tempi tecnici di vaccinazione necessariamente lunghi per motivi logistici, sia per la sovrastima dell’efficacia dei vaccini (rivelatasi via via sempre di meno durata, dagli 8 mesi previsti ai quattro mesi o meno riscontrati).
    A ciò si aggiunga la falsa convinzione dei vaccinati di essere totalmente immuni che ha indotto molti ad abbandonare le precauzioni minime da seguire.
    Certo, anche quei non vaccinati che si espongono sono soggetti alla malattia e possono pagarla cara, ma quelli che guariscono godono di una immunizzazione migliore del vaccino.
    La variante omicron sembra meno “cattiva”, basta vedere che ai numerosissimi contagi corrisponde un numero di decessi ancora contenuto. Forse il virus si sta depotenziando e questo è l’augurio che faccio per il nuovo anno.

    R
    grazie Alessandro, un filo di ottimismo che mi sembra di cogliere flebile anche nelle notizie qui e la di oggi e speriamo che sia davvero cosi e che questo incubo stia incanalandosi verso la fine, sono soprattutto d’accordo con questo”A ciò si aggiunga la falsa convinzione dei vaccinati di essere totalmente immuni che ha indotto molti ad abbandonare le precauzioni minime da seguire.”.
    L’ho scritto fin dalle prime avvisaglie di Green Pass, che avrebbe dato la stura ad una sicurezza di sé troppo facilona e che avrebbe portato all’aumento dei contagi e cosi è stato.
    Ora però c’è molto da fare per cercare di riportare un minimo di visione del futuro che abbbiamo perso in questi due anni soprattutto nelle generazioni più giovani.
    Recuperare la speranza, già flebile prima della pandemia.

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  18. E se qualcuno stesse pensando a Mario Monti? nome breve e con due M, 5 lettere il nome 5 il cognome, suona bene è facile da ricordare anche all’estero, altezza e bellezza ed età giuste, ex premier “tecnico” non molto amato ma neppure odiato, divisivo quanto basta, economista quanto basta…carismatico qb, centrista qb, rispettato all’estero e in buona misura anche qui…anche se, beh ma la perfezione non c’è.
    Uno diversamente Mario.

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  19. Ci promettono mari e monti e ci ritroviamo Mario Monti? No, grazie.

    R
    guardi che non era un auspicio ma solo la constatazione che il suo è uno dei pochi nomi non fatti per quel ruolo.

    Rispondi
    • Beh in realtà molti fra i nomi migliori per quel ruolo non sono stati fatti.
      Ma dobbiamo constatare – amaramente!- che qualsiasi posto (più o meno) prestigioso raramente vanno i migliori!
      Questa è la norma: un mese prima delle elezioni si buttano sul campo dei “grossi nomi” che si sa già con certezza che verranno “bruciati” ovvero non verranno MAI eletti.
      Poi verrà eletto il solito personaggio “outsider” fino a qualche giorno prima. Ovvero il solito presidente grigio, grigissimo.
      Chiediamoci il perché in 75 anni della storia repubblicana non sia mai stato eletto un politico di punta come avviene negli altri paesi?
      R.
      “i nomi migliori”? quali?Li faccia lei. Ma salti Berlusconi per carità di patria. E anche perché ne abbiamo già diffusamente parlato. Un presidente “grigio” fa comodo ai partiti, molto meno al paese il quale ha bisogno di un presidente egregio.

      Rispondi
      • Il nome di Berlusconi (che vuole saltare per carità di patria e sul quale si è già discusso!!) è stato appositamente citato con l’intento di “bruciarlo” come tempo addietro fecero anche con Andreotti, Forlani e Prodi (impallinato dalla carica dei 101!!).
        Certo in una repubblica presidenziale dove il presidente venisse eletto dagli elettori… le cose sarebbero più sepmlici!!

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      • Sui presidenti “grigi” che fanno comodo ai partiti mi sono espresso in una disamina dettagliata da Lei cassata!
        Sul presidente “egregio” ovvero etimologicamente “fuori dal gregge” i nomi ci sarebbero. Nomi che darebbero prestigio all’Italia. Chi sono? Non posso dirlo visto che ha premesso di non volerne parlare per “carità di patria”
        R
        ah allora evinco che siano Berlusconi….Berlusconi…oni oni.etc. oppure? Casellati? Tajani? Gianni Letta? Un patriota al colle…sembra un titolo di un film o di un libro, trovarlo però. Se fosse ancora vivo mio nonno tiferei per lui, era un patriota doc. Ed era, soprattutto, una persona seria.

        Rispondi
      • Lei non vuol parlare di Berlusconi per “carità di patria”.
        Io lo vorrei al Quirinale per il “prestigio di Patria”. E potete scommettere che Lui non sarebbe affatto “grigio”.

        R
        lo credo, no, sarebbe tutto fuor che grigio, ma non si illuda, non si può fare anche se fosse caleidoscopico. E lui lo sa.

        Rispondi
  20. Monti non sarebbe una cattiva idea.
    Bella presenza, autorevole e stimato in campo UE, abbastanza slegato dai partiti, sa parlare bene ed è un moderato, lavorerebbe bene in tandem con Draghi.
    Il problema è che ha 78 anni e finirebbe il mandato a 85.
    Napolitano è riuscito a fare il presidente da vecchio. Lui non so come sia messo di salute.
    Potrebbe essere anche un presidente-ponte.
    Tra qualche anno potrebbe lasciare per motivi di salute, e allora subentra Draghi dopo concluso il lavoro di governo, e sarebbero tutti felici e contenti.

    R.
    Draghi si è compromesso e se non va al Quirinale sembra che lasci il governo. Una prospettiva che fa tremare molti e gioire altri. Sempre il paese quello che ne soffre le spese.

    Rispondi
    • Secondo LUIGI, Monti sarebbe perfetto: Bella presenza, autorevole e stimato in campo UE… Ennesimo monsieur Travet. Grigio. Grigissimo.
      Con lui potremo riciclare la splendida battuta di Winston Churchill.
      “Un taxi vuoto si è fermato davanti al Quirinale e ne è sceso Mario Monti.“

      R
      beh, si certo, capisco, Alice, lei ci vorrebbe Silvio, meno grisaglia e certamente più fard e anche più carattere poliedrico, simpaticone com’è ci faremmo anche due risate, ma temo (per lui) che ci voglia conclamata moralità oltre che qualche sfumatura di rosa. E lui lo sa.

      Rispondi
      • Aridaje con la «conclamata moralità».
        Purtroppo spesso si confonde “serio” con “serioso”.
        E poi… il grigiume a cui mi riferisco non è quello della stoffa dell’abito indossato ma dello spessore della persona.
        ****
        E a proposito di stoffa… Berlusconi ne ha da vendere.

        R
        come no? vendere gli è sempre riuscito molto bene, di soffa ne ha quella del venditore ma per fare il presidente ce ne vuole di altro “taglio”.
        No, no, serio e serioso non si possono confondere e lo sa benissimo anche lei. Berlusconi sa benissimo, intelligente com’è che al colle non ci andrà mai, ma da bravo Narciso si bea di tenere sempre alta l’attenzione del “pubblico” su di lui. Ne ha ben donde. Un leader di partito non può assumere quel ruolo.

        Rispondi
        • “Un leader di partito non può assumere quel ruolo”???
          Ecco l’anomalia italiana.
          Hanno sempre scelto politici di seconda, terza, quart’ultima fila.
          Anche dal punto di vista mediatico con un’invidiabile esperienza internazionale e una rete di relazioni personali con molti capi di stato…
          In molti non ricordano quando nel 2006 l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi venne invitato come ospite d’onore a parlare al Congresso Americano a Washington in sessione plenaria. Prima di lui ebbero tale onore solo tre premier: De Gasperi, Craxi, Andreotti, e due capi dello Stato: Gronchi e Segni.
          L’intervento di Berlusconi fu interrotto più volte dagli applausi a scena aperta. Numerosi parlamentari democratici, tra i quali l’allora senatrice Hillary Clinton, futuro segretario di Stato si unirono agli applausi calorosi.
          Può piacere o non piacere, ma questo è ciò che dev’essere un vero Capo di Stato!! Altro che un qualsiasi blando e grigio uomo delle istituzioni!

          R.
          si, certo, qualche applauso sarà anche arrivato e vorrei anche vedere, da premier italiano sappiamo cosa significava, però dobbiamo guardare in faccia la realtà.

          Rispondi
          • Qualche applauso (di circostanza!) arriva al termine del discorso.
            Però “dobbiamo guardare in faccia la realtà” e la realtà è che SILVIO BERLUSCONI fu interrotto ben 19 volte. Non proprio un applauso proforma. Ma per chi ha pregiudizi la realtà appare nebulosa

            R
            ma quale nebulosa? non c’è peggior sordo…

  21. Monti no, non ha agganci politici.

    R.
    e se fosse proprio Monti? Un Monti al Colle…già sarebbe almeno un’affinità “elettiva”.

    Rispondi
  22. Al Colle a andrà Draghi, per due motuvi:
    -Si è candidato e non l’avrebbe fatto se non avesse avuto elementi sufficienti tali da convincerlo.
    -Ha fatto capire che se la maggioranza non lo eleggerà , non potrebbe accettare quella stessa maggioranza a sostegno del Governo. Ergo si dimetterebbe aprendo una crisi che porterebbe e nuove elezioni. Ma in Parlamento nessuno vuole andare a casa prima che finisca la legislatura.

    R
    ha tutta l’aria di un ricatto bello e buono, ma davvero siamo presi cosi? aria da diktat, alias, siamo in balia dell’uomo forte. Ancora? Mah e io che mi ero illusa di vivere in un paese democratico.

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  23. Dimenticavo:
    Draghi, salito al Colle, darebbe l’incarico di governo ad un uomo di sua fiducia, su cui cinvergerà la stessa maggioranza attuale.
    Di fatto, fino al termine della legislatura, Draghi unirebbe le due cariche, PdR e PdC, aprendo la via ad una Repubblica Presidenziale.
    R
    di fatto, ma non di diritto. E perbacco, siamo ancora una repubblica Parlamentare ergo, Mario al colle e Enrico al palazzo, sarebbe, a mio parere, una democrazia che sta su come un equilibrista tra due grattacieli. E basta un soffio di vento…

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  24. Un’autocandidatura non è un ricatto. Se lo diventa è per la pochezza della classe politica attuale.

    R
    ah no? e cosa sarebbe uno che dice se vado li qui ci metto chi piace a me? Democrazia traballante? Claudicante o dittatura dura e pura?

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  25. Proprio vero: non c’è peggior sordo e cieco… di chi ha pregiudizi e si ostina a non voler percepire la realtà.
    Altro che nebulosa…

    R
    nessun pregiudizio, devo ricordarle che Berlusconi è pregudicato? E che la moralità dello stesso è stata messa sotto i riflettori del mondo? Le dicono niente olgettine e nipote di Munarack?
    Sono certa che lei dirà che è fuffa ma la nebulosa sugli occhi allora ce l’ha lei e la realtà è lei che non vuole vederla. Resti pure della sua ida signor 4 F, io rimango della mia e oltre, se non le dispiace si chiama democrazia. Comunque Berlusconi la ringrazia per la sua alta fedeltà.

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    • Si ricorda ai gentili utenti che con l’ordinanza emessa in data 11 maggio 2018, il Tribunale di Sorveglianza di Milano, ha di fatto ha riabilitato Silvio Berlusconi e dunque ha cancellato tutti gli effetti della condanna del 2013.
      MI spiace per voi: fatevene una ragione.
      Berlusconi non è più pregiudicato.

      R.
      Me ne rallegro per lui. Ma che abbia ottenuto la riabilitazione non significa che non sia stato condannato in via definitiva per frode fiscale (pena scontata) e abbia una sfilza di prescrizioni lunga come un’autostrada senza contare i processi dei quali abbiamo perso il conto.

      PS: per il Duca: Riscriva il suo commento, se crede, ma eviti spiritosaggini.

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  26. Berlusconi non solo ha subito una condanna definitiva, ma ha un passato poco limpido. Lasciamo perdere le olgettine, ma pesa su di lui il nome del mafioso Mangano, assunto come stalliere ad Arcore, e la condanna definitiva
    di Dell’Utri, cofondatore di Forza Italia, per concorso esterno in associazione mafiosa.
    Ma di che stanno parlando Tajani e tutti coloro che ne sostengono la candidatura?

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  27. Cara Alice, secondo la sua metafora, si potrebbe dire che anche Mattarella, 7 anni fa, scese da un taxi vuoto.
    Anzi, ancora più vuoto, visto che, dopo la proposta di legge elettorale chiamata Mattarellum, non risulta che avesse fatto più niente di importante che lo facesse notare e apprezzare.

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    • La metafora di ALICE DONATI RIGÒN calza alla perfezione.

      La frase sagace ideata da Winston Churchill può essere riadattata per l’ultimo inquilino del Quirinale: «Sette anni fa è stato eletto Sergio Mattarella ma le stanze del Quirinale furono trovate vuote»

      R
      la metafora di Alice era per Monti non per Mattarella.
      Ci vuole rispetto per chi svolge quel ruolo anche se non si approva, perciò mi dissocio e trovo che al contrario il presidente ha dimostrato personalità ma molte delle sue scelte non mi sono affatto piaciute. Non lo vorrei ancora al Colle come qualcuno nel Pd insiste.
      PS: Abbassi il tono dei suoi interventi (in generale) se vuole essere pubblicato.

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  28. Berlusconi è stato perseguitato ripetutamente dalla Magistratura a fini politici. Su questo non ci sono dubbi.
    E’ stato condannato e poi assolto in appello per l'”affare Ruby”.
    E quelle tre giudichesse – guarda caso, una corte di tutte donne – che lo condannarono in primo grado dovrebbero essere spostare a svolgere altri ruoli. Ma, lo sappiamo, in Magistratura gli errori non si pagano.

    Comunque essere assolti da una determinata accusa non significa non avere colpe ed essere puliti.
    Vale per Berlusconi, che comunque le orge le faceva, come vale per la Rachete, che comunque l’imbarcazione della guardia costiera l’ha speronata.

    Il Presidente della Repubblica non solo non si può permettere condanne, ma neppure indagini e rinvii a Giudizio. Deve essere al di sopra di ogni sospetto.

    Leone, quando fu coinvolto nell’affare Lockheed, si dimise.

    R.
    paragonare Rackete al “perseguitato” Berlusconi, ci vuole fantasia.

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  29. Luigi, ma perchè non usciamo dall’equazione: ” Quanto più un presidente è incolore, tanto è migliore”? Non è vero che il Presidente del nostro paese è solo di rappresentanza. La sinistra ha sempre voluto dei Presidenti che non sono mai stati i Presidenti di tutti. Sono sempre stati i “loro” presidenti. Mattarella ha resuscitato un PD moribondo mentre un Presidente … avrebbe preso atto che la maggioranza del parlamento non era piu rappresentativa della maggioranza del paese. E ci avrebbe per lo meno evitato di perdere del tempo. Migranti? Silenzio. Giustizia ? Silenzio ( ma non è lui anche Presidente del CSM ?). Un pò di sangue nelle vene. Ma non vediamo come gli altri parlino e facciano cose difendendo la loro gente? Ma, Luigi, hai ancora voglia di banalità? Per quanto attiene a Berlusconi non andrà mai al Quirinale. È lo spaventapasseri che la destra userà per non essere fregata per l’ennesima volta.

    R.
    Un presidente della Repubblica deve essere super partes.

    Vale anche per lei, la esorto ad abbassare i toni.

    Rispondi
  30. Quello che eventualmente venisse messo a capo del governo da parte di Draghi presidente della repubblica dovrebbe poi avere fiducia da Camera e Senato.
    Scontata, dite? questo allora conferma la pochezza della classe politica attuale, quindi meglio Draghi!
    Berlusconi, oltre a tutto il resto, ha anche 85 anni o giù di lì, e salute non così solida.
    Un altro motivo perché lasciasse perdere.

    R
    scontata? di più!

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  31. Ne ha tutti i requisiti ex art. 84 Cost.
    Però mi vien da sorridere per tutti i commenti letti fin qui che evocavano serietà per chi ricopre quella carica.

    R
    Gianna Nannini non è seria? Cos’è una buffona? E’ una rockstar tra le più apprezzate al mondo, almeno con lei potremmo guardare alla vita con un po’ più di leggerezza.

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    • Massì dai, Nannini al Quirinale.
      E per Capodanno 2022 un bel concerto in diretta dallo studio del presidente.
      E pazienza se la “rocker” senese fu condannata ad un anno e due mesi di reclusione per aver evaso il fisco con 3 milioni e 750mila euri. Pena che ha patteggiato con la sospensione condizionale e con la non menzione nel casellario giudiziale.
      Eh sì, c’è condanna e condanna!

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    • E della condanna della rocker senese a 1 anno e 2 mesi di carcere (con la riduzione per la richiesta di patteggiamento) per l’evasione fiscale da 3 milioni e 750mila euro ne parliamo? O gli evasori ineleggibili sono solo altri?
      P.S. anch’io ero un po’ preoccupato per la sua assenza. Bentornata!

      R
      grazie anche a lei.

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  32. Gianna Nannini presidente della repubblica? Discorsi come questo svuotano di autorevolezza tutti gli altri.
    R
    e perchè? è antlantista ” io sono l’America” e all’altro…? beh ” stai sull’anima…”

    Rispondi
  33. “almeno con lei potremmo guardare alla vita con un po’ più di leggerezza.”
    A parte che in questi ultimi anni ha perso moltissimo “tiro” ed è diventata di un enfatico che non si può sentire, sarebbe carino e paritario, dopo un Capo del Governo perso in cene eleganti con biondazze da 5000 euro al mese, avere una Capa dello Stato famosa per aver cantato “a manetta” le gioie della masturbazione.

    Poi dicono che gli Italiani hanno un’ idea fissa…

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  34. Bianchi, non dico che il PdR debba essere una personalità incolore.
    Ho apprezzato con entusiasmo Ciampi, che è stato invece molto incisivo, e pure Napolitano, anche se giocava a fare il presidente alla francese.

    Mattarella mi è piaciuto meno. Inisteva troppo su tematiche rancide, come la resistenza e le Fose Ardeatine, e sorvolava effettivamente sul problema dell’immigrazione. Ma abbiamo avuto di peggio (Scalfaro, Cossiga, Pertini, Leone ….)

    Secondo me ogni ruolo ha i suoi requisiti, e non è detto che il migliore sia il migliore in qualunque ruolo.
    Ciampi è stato un ottimo PdR mentre era stato un mediocre ministro ed un mediocre PdC.

    Draghi, probabilmente, andrebbe bene per entrambi i ruoli, ma ci sono altre personalità che potrebbero fare bene il PdR.
    Per esempio, mi piacerebbe Casini, come ho già scritto. Ha una lunga esperienza politica, e rappresenterebbe bene la media delle opinioni politiche attuali degli italiani.

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