L’importanza di chiamarsi Enrico

Il professor Galimberti con una faccia feroce invoca più poteri per Draghi…cioè la dittatura conclamata.
Poi, sempre a “In onda”, c’è un nobel per la Fisica che parla di Covid e sembra in confusione totale tanto che sembra ma anche pare  che scappino i buoi e anticipare si doveva ma… e il numero dei contagi é come l’anno scorso ma tanto ora ci sono i vaccini…però detestano i regimi in generale a In onda, però… ma poi ci sono i famosi 4 gatti senza voce (che infatti sono spariti dai radar perché indegni), che sono il convitato di sasso, poi c’è uno esperto espertone che dice che ci sono cinque volte i contagi dello scorso anno e tre volte meno decessi: insomma n’apocalisse mò la cui colpa va solo ai quattro (o 44) gatti compresi  gli allergici e quelli che per motivi sanitari non si possono vaccinare neanche volendo.
La confusione è totale…sotto il cielo italiano. Ma la stretta è sempre più stretta ma pare, non serva tanto anche perché non si capisce neppure più a che serva. E hanno tutti e tre i loro bei libretti da pubblicizzare ad un popolo che non legge e se legge (parlo al generale)   capisce quello che gli serve e butta il resto con l’acqua pulita. Ma vax…

Ma fra poco Fra’ Draghi andrà a comandare altrove, dove? Ancora non si sa ma ci sono 101 tiratori scelti pronti con le armi spianate a fare fuoco, metaforicamente e  covidamente parlando. Capirai c’abbiamo l’ancora di salvezza, al massimo arriva lo zio di Enrico…l’importanza di chiamarsi Enrico…al colle o al Palazzo. Il futuro del paese sta nel mezzo, come la virtù e come stanno sempre in mezzo quei due, il nipote e lo zio da quelle parti lo sanno.

Si vedrà, domani è sempre lo stesso giorno da due anni ormai.

Sospendiamo gli auguri fino alla prossima stretta? Massì va.

Ma no, auguri, va, alla faccia dell’anno che se ne va e del covid (maledetto) che rimane maledetto.

E se non avete capito niente, non preoccupatevi, ho deciso di fare come se fossi al governo…confusione.

Profumo d’arancia

 

Il dolce profumo d’arancia

mi riporta alla mente la felicità

di luminosi mattini d’inverno

bianchi di neve che scende copiosa

e di uccelli che cercano riparo.

E la mia infanzia e le mie mani  gelate e rosse

come il mio naso che sembra di ghiaccio.

Il dolce profumo d’arancia mi riporta

il calore della mia sciarpa rossa

troppo lunga e della sua morbida lana.

Un regalo troppo amato e perduto.

La magia di quel frutto succoso

che amavo tanto da bambina

e che ancora amo

e la magia dell’infanzia che torna

a tratti alla mente quando lo risento.

E lo splendore di certe mattine d’inverno

col naso schiacciato  sul vetro

e il freddo che passava e la felicità

altro non era che guardare in su

mentre cadeva dal cielo una cascata

di diamanti.

 

 

 

Buon Natale a tutti noi, che sia diverso dalla solita ricerca di effimera felicità nelle cose ma  che ci riporti all’infanzia quando la vita sembrava una cascata di diamanti tutta per noi.

Le piante di Natale: Consigli, Coltivazione e Cura

Incantesimo

Decide tutto lui. Avesse parlato cosi, ai tempi, Berlusconi, le sinistre progressiste (ora tempoandantiste) si sarebbero levate in un sol coro a dirgli: sei il signor Fasso tuto mi!

Mentre per Mario Draghi sembra che ci sia un incantesimo che gira per il paese e i begli addormentati sono sempre di più.

Devo ammttere che da seduto Mario Draghi, fa effetto anche a me. Non lo nego. Autoritoario, autorevole e sicuro di sé: un vero macho macho man. Qualcuno lo chiama Superman e non ho difficoltà a dire che in divisa da premier fa la sua figura. Ma la farebbe anche in underwear (mutande per chi non conosce l’inglese) e mi si passi il francesismo, ha il carisma non opzionale.

Però…fa la cabina di regia, domani decide cosa fare per limitare i contagi  (che non dovrebbero esserci date le premesse del suo neonato governo e le campagne del generale Figliuolo che hanno avuto successo di “pubblico” ma non troppo nella sostanza perché pare che il virus, delta o gamma, se ne sia infischiato alla grande). Ma questa è un’altra storia.

Alla conferenza stampa indossa un petto singolo con cravatta azzurro cielo o blu colbalto, fate vobis. Lo sa, il furbo, che gli da carisma, anzi ne aggiunge a quello che ha già in dosi elevate. Non ne fa mistero, ne è consapevole. Non si sente osservato ma guardato con ammirazione e si nota.

Si,  va bene, confesso, da seduto fa questo effetto anche a me, ma se si alza, beh ricorda Luigia Pallavicini…troppo cavallerizzo style.

Natale 2021, siamo più buoni ovvia. Io, che mi sento molto buona tutto l’anno, non lesino certo complimenti al nostro premier…o per caso è già Presidente della Repubblica?

Perché faccio fatica a distinguere i ruoli in lui. Mi pare tutti e due, di già.

Una buona cosa che non parli dalle finestre, no si tiene ben lontano dai balconi (non portano troppo bene) e in verità “parla poco e ride rado”, ma non mi è simpatico.

Ennò, perdinci e anche perbacco, come fa ad essermi simpatico un banchiere approdato a Palazzo per volere del suo grande “amico” e nostro attuale amato presidente? In fondo io che c’entro? Mi deve piacere a forza perché lo dicono le statistiche?

Ma io “me ne frego” delle statistiche, lo dico alla Giorgia che poi  tanto di destra non è comparata alla sinistra che circola.

Ma insomma, costituzionalmente parlando Draghi mi sembra un po’ troppo Extra …parlamentare e anche un po’ extratutto.

Per lui conta solo il Pil, ma se cresce. Per lui tutto quello che sale va bene (anche la febbre) purché porti PIl ma poi? Tutto quello che sale prima o poi scende, è una regola ferrèa.

Perbacco ma e le bollette?

Ah si, beh, già, quelle salgono è vero ma Lui ci mette una pezzuola a quelle: ci darà qualche bonus per coprire le prime spese, per le seconde, non vi accalcate ci pensa il Pil.

L’ultimo pensiero

Hanno tutti e tre una bella faccia contenta, i tre operai precipitati assieme alla gru mentre stavano sui tetti di un palazzo a Torino.

Lassù il panorama doveva essere bellissimo. Era venerdì 17 e forse qualcuno di loro ci aveva pensato o forse no. C’è poco tempo per pensare quando fai un lavoro cosi pesante e pericoloso e pieno di insidie come il loro.

Ma che sarebbero precipitati assieme alla gru, di certo, nessuno di loro se l’aspettava.

Chissà quante raccomandazioni, la mattina o la sera: le madri, le mogli: stai attento, mettiti la mascherina…

Non ce l’avevavo, lassù spirava una brezzolina leggera ed il virus non era certo nei loro pensieri.

Tre operai come ce ne sono tanti ormai dovunque, nei tanti cantieri aperti in tutte le nostre città: solo nella mia stradina d’accesso a casa mia, ce ne sono quattro: tre di grandezza media, una immensa che troneggia da mesi sopra un palazzo in ristrutturazione e ogni volta che ci passo vicino penso che potrebbe cadere e poi mi dico: ma no, è impossibile.

Invece è possibile, eccome se è  posssibile. Anche l’impossibile a volte succede.

Si deve fare in fretta, sempre più in fretta, i cantieri sono sempre di più e tutti vogliono guadagnare sempre di più e sempre più in fretta. Un jungla di gru, ecco cosa sono diventate le città e gli incidenti sono sempre più numerosi.

Chissà quale è stato l’ultimo pensiero di quei tre mentre precipitavano? Sarà andato alle persone care, di sicuro che ora li piangono.

E per un vero miracolo si è evitata una strage ma anche cosi mi sembra l’apocalisse.

Servirà a cambiare le cose?

Mi dispiace dirlo ma non sono affatto ottimista.

Stabilità

 

Si sta evidenziando come i governi sfruttino a man bassa la paura, difficile non capirlo a meno di volersi a tutti i costi aggrappare al “conosciuto” a ciò che ci fa stare più tranquilli e scaccia le paure che in questo periodo sono tante, troppe.

“La capacità di infondere paura fa parte di tutto l’armamentario del potere”.
James Hillman.

Il vaccino è visto da molti come una divinità potente ma rassicurante capace di scacciare la paura del virus.
Ma nel caso in questione è fuorviante. Non può e non deve essere l’unica arma contro un virus che ha ormai invaso le nostre vite e ottenebrato  un po’ molte menti  limpide.

Non basta, ci sono le prove ormai, negarlo sarebbe mentire e infatti molti esperti sono  concordi sul fatto che non ha dato i risultati sperati e anche tanto propagandati (un po’ troppo senza veri riscontri oggettivi).

Ma aiuta, certo, aiuta, mi dicono. E io ci voglio credere. Ma non basta.

E allora cosa frena le Istituzioni che avrebbero le possibilità di agire diversamente utilizzando molti altri mezzi per fermare davvero la diffusione del virus e migliorare le cure?

Quali sono gli ostacoli maggiori?

Io penso sia la necessità di mantenere il potere. Via il virus si tornerebbe a discutere e a destabilizzare ancora quello che sembra essere ormai “stabilizzato”. La paura fa da freno a qualsiasi movimento di vera innovazione,

Persino i più “rivoluzionari” tra i partiti si sono accodati all’emergenza.

Solo Giorgia Meloni sembra essere una nuova “rivoluzionaria”, ma tra i conservatori. Un ossimoro evidente ma lei cosi, guadagna consensi.

L’unica ad opporsi al pensiero unico e solo non può che fare proseliti anche tra chi la vedeva come il fumo nero  che usciva dal camino della politica. Ora servirebbero spazzacamini ma a nessuno piace sporcarsi le mani.

Preferiscono restare al caldo, cullati dal carisma dell’uomo solo ma in buona  compagnia al comando.

Solo Landini e Bombardieri (o Bombardini) sembrano voler scapigliare questa bella chioma impomatata che è diventata la “maggioranza”.

Scioperano il 16 dicembre contro il governo e  la sua manovra. In molti non capiscono. Infatti è difficile capire quando non si ha che un unico pensiero contro il quale qualsiasi idea cozza e rimbalza come contro un muro di gomma.

Il muro di gomma della “stabilità” lungamente perseguita e trovata anche grazie alla peste moderna.

Eccentrica grande Lina

Lina Wertmueller era senza dubbio una donna risoluta ed energica.  Almeno io la vedo così. E soprattutto originale, Di quell’originalità che possono avere solo i grandi artisti. E lei lo era.

Regista pluripremiata, ci ha lasciato una lunga serie di film che la collocano  tra i più grandi registi italiani.

Soprattutto quelli interpretati dalla coppia Giannini-Melato che sono dei veri capolavori. Possono non piacere, ognuno ha i propri gusti, ma non si può non essere d’accordo almeno sulla qualità innegabile sia degli attori che di chi li ha diretti in modo magistrale.

“Strani” personaggi, con connotati molto ben delineati, con una potenza espressiva di grande impatto.

Li ricordo in “Travolti da un  insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” e “Mimì metallurgico ferito nell’onore”. Belli e giovani entrambi e con un grande talento da esprimere tutto e anche di più nelle scene a volte esilaranti a volte violente e persino fastidiose, ma sempre mirate a un grande risultato espressivo. Che hannno ottenuto alla grande. Entrambi, ma soprattutto lei, la regista, donna imperscrutabile ed eccentrica dal nome altisonante.

Scene volutamente esasperate, dialoghi sopra le righe, trama tesa  a sottolineare l’orgogliosa “mascolinità” del personaggio maschile nella sua peculiarità di maschilista inconsapevole e retrogrado. E la “femminilità” intraprendente ed orgogliosa con risvolti femministi accentuati e consapevoli del personaggio femminile.

L’incontro di queste due personalità sono un’esplosione di tragica comicità ed esasperata ironia.

Ai due grandi interpreti va sicuramente il merito del successo dei film, ma chi gli ha dato “l’anima” è senz’altro lei, Lina Wertmueller col suo stile, la sua classe, la sua eccentricità e soprattutto la sua arte.

Ogni artista lascia una parte di sè nella sua opera, credo che Lina nei suoi film abbia lasciato una parte della sua anima.

 

 

Smisurato

Ormai lo dicono anche gli esperti che il vaccinato si contagia e contagia.
Ma il governo Draghi che fa?
Vara il super greeen pass, eh già superuomo super misura, anzi oltre la misura.
Smisurato proprio,Non vaccinati occhio, per fare quasi tutto dovete averlo e dovete mostrarlo e se non l’avete siete fritti, siete fuori e trattati come i neri in Sudafrica durante l’apartheid.
E’ proprio cosi, inutile negarlo. Tanto quasi nessuno li controlla e i capannelli e gli assembramenti fuori dai bar, sono all’ordine del giorno visto che i non vaccinati non entrano e i vaccinati si sentono immortali… E allora se piove tutti fuori perché i “buoni” stanno a fare compagnia ai “cattivi” e dentro è vuoto mentre fuori  è tutto un pigia pigia alla faccia del virus. Ma se entrassero con le mascherine non sarebbe più sano?
E questo, come scrivo e dico ormai da un bel po’ è anticostituzionale.
Ma lo dicono ormai in tanti, speriamo che prima o poi si faccia davvero giustizia di questa ingiustizia palese e conclamata.
Un clima da caccia alle streghe che è ignobile per un paese civile (ora solo vile) e per una democrazia.
E ora si scopre che i bambini sono fonte di contagio e si ammalano pure loro (che bella scoperta) e allora giù vaccini (quasi) obbligatori anche per loro quando tutti dicono che la sperimentazione non è ancora completata e che ci sono dei rischi.
I media sono (quasi) tutti schierati con il main stream e la vulgata corre per il paese.
L’informazione ingessata ripete sempre lo stesso ritornello: vaccinatevi tutti e “dagli all’untore”
Non siamo più una democrazia ma una mediacrazia minima.

Trovato l’inganno

Il dentista di Biella con la faccia da bambino, ha voluto fare il furbo, se non si fosse presentato al centro vaccinale col braccio di silicone sarebbe ancora li ad esercitare la sua preziosa professione.

Mancano i controlli un po’ ovunque, come sempre da noi…fatta la legge trovato l’inganno, ma non è questo il punto. I dentisti ti vengono vicino scafandrati come astronauti, vorrei vedere come farebbero a contagiarti.

Il mio è un gran simpaticone, io non gli ho chiesto il green Pass e lui ha operato su di me in tutta tranquillità come sempre ma dietro a due mascherine una sull’altra e un casco trasparente dal quale dubito che potesse passare neppure quello sciagurato passator scortese del signor Covid.

Ma Guido Russo, ha voluto strafare. Ha imitato Mrs. Doubtfire e si è presentato a farsi vaccinare col braccio finto.

Ma…, vuoi vedere che non è neppure il primo? Vuoi vedere che altri prima di lui hanno ottenuto il sacro pass in questo modo?

Quanti Mr. e Mrs. Doubtfire ci sono in Italia? Il legittimo sospetto che altri abbiano imitato il celebre personaggio viene.

Beh, se non altro non potranno dire che noi italiani non abbiamo fantasia, in giro per il mondo, dove pare la notizia sia stata propagata da tutti i media.

Il governo obbliga ad avere il Green Pass?  e l’italiano (medio) gli fa il braccio…medio di silicone.

Ma non sarà che qualcuno sta facendo affari d’oro anche con le protesi di silicone?

Questa volta l’infermiera se n’è accorta, ma la prossima?

Green pass follia.

Condannato

Berlusconi al Quirinale?

non lo vedo così male

si è vero è un po’ invecchiato

imbolsito e rabberciato

ma l’età non ha fiaccato

il suo spirto innamorato

quell’amor del suo paese

che lui mette da decenni

dentro tutte le sue imprese.

Si, è ver tante ne ha fatte

come mai si son contate

ed è ver che i suoi processi

le sue donne i suoi capricci

han tenuto  desto il mondo

e si è messo nei pasticci.

Fatto ha il tempo brutto o bello

e del mondo siamo stati troppo

a lungo lo zimbello.

Colpe ne ha inver più d’una

la più grave a mio parere è

d’ aver usato il paese come

fosse il suo forziere.

Ma ora è tempo di lasciare

che quel tale galantuomo

ch’é davvero un gran portento

e si chiama signor Tempo

faccia il corso suo ordinato

e se il tale è candidato

ed arriverà in quel posto

dove in tanti l’han mandato…

non mi sposterò una spanna

perché ho tanto l’impressione

che più che fargli un onore…

sanciran la sua condanna!

 

 

Smell of orange

Sweet smell of orange

reminds me of happyness

of bright winter mornings.

And birds looking for shelter

from the snow.

My hands red and freezy

and my nose as cold as ice.

The smell of orange

reminds me of warm wool

the red wool of my too long

red scarf.

A present I loved.

The magic of the

orange, the juicy golden fruit

I loved in my childwood and still do.

Reminds me of  the glowing

of winter sunny mornings

when happyness was

only  a nose stuck on

a frozen window pane

looking up to diamonds

falling from the sky.