Una figura meschina

Sono solidale con tutti i lavoratori che in questo momento stanno manifestando contro il Green Pass.

A Trieste i portuali si stanno comportando bene e le manifestazioni sono pacifiche e chiedono al governo di ripensare a questo dispositivo.

Si tratta principalmente di una sorta di “ricatto” che il governo ha esteso a tutti i lavoratori e che ora che è entrato in vigore sta creando notevoli problemi organizzativi e una tensione palpabile nel paese a causa delle tante manifestazioni e scioperi che si susseguono. Non ne sentiamo il bisogno.

Continuare a sostenere che il Green pass è una difesa contro il virus e che tutti devono mostrarlo per ovviare alla possibilità di aumentare i contagi, suona falso some una moneta da dieci euro.

Ora più che mai: Il GP non ha dato la spinta che il governo pensava avrebbe dato alla campagna vaccinale, ma ormai in  l’Italia la percentuale dei vaccinati si approssima al 90%.

Quindi Draghi dovrebbe “scendere in piazza” e scendere a patti coi lavoratori che sono il fulcro della vita economica del paese per evitare che si verifichino blocchi alla consegna e alla movimentazione delle merci che creerebbero disagi e perdite per miliardi.

Già questo sta avvenendo e non credo sia una buona politica fare orecchie da mercante da parte di un governo che poggia la propria azione sulla crescita economica del paese dopo la pandemia.

Un braccio di ferro che ormai avrebbe bisogno degli spinaci di Popeye perché ho l’impressione che Draghi e il governo con lui non sia in grado di reggere il “braccio forte” di chi protesta. La figura che ci sta facendo è a dir poco meschina.

11 commenti su “Una figura meschina”

  1. Il GP non rende immuni, certifica solo che si è bivaccinati. A Trieste sono noGP 250 portuali su 1400.

    R.
    “Quello di Trieste è il settimo porto in Europa per movimentazione totale di merci e il primo in Italia con 62 milioni di tonnellate. Secondo il Clpt, sindacato di base che rappresenta un terzo dei 950 addetti dello scalo, su 950 lavoratori circa il 40% non ha il Green Pass”.

    Dall’web, oggi.

    Rispondi
  2. Non ribadirò i concetti già espressi su questo argomento in una moltitudine di commenti precedenti, sintetizzabili in un unico concetto generale, che mai lo Stato può assumere un atteggiamento di irriducibile volontà verso i propri cittadini, e che nessuno può considerarsi depositario di verità assolute e portare tale certezza alle estreme conseguenze.

    Piuttosto, per dimostrare come la coercizione possa condurre alle disumanizzazione del potere mi riferirò ai un racconti di un grande scrittore.
    Parlerò in breve del personaggio Darrel Standing, un “incorregibile” detenuto delle carceri di San Quentin, condannato a morte per impiccagione. Accusato ingiustamente di aver fatto portare entro le mura delle carceri una carica di dinamite inesistente, inizia l’escalation delle torture subite prima che la condanna a morte ne determini la fine.
    “Più erano terribili le torture di cui i miei carnefici si servivano per infrangermi, più io sopportavo senza piegarmi “La dinamite o la morte!”, tale era stato l’ultimatum del governatore Atherton. E finì per non essere né l’una cosa, né l’altra. Io non potevo tirar fuori la dinamite, e il governatore era incapace di uccidermi”
    -La mia pazienza è alla fine ma riuscirò ad ogni costo ad ucciderti, Standing!
    -Voi siete un somaro, governatore! Un somaro, un maiale, un cane, un essere così vile…
    Un uomo deve essere rispettato meglio…
    -Gli si metta una seconda camicia di forza! -ordinò, -Una seconda sulla prima! Ciò ti farà crepare, birbante!…ma non qui. All’infermeria, secondo il regolamento. All’infermeria, dove ti trasporteranno prima del tuo ultimo respiro, e donde uscirai per andartene la cimitero!
    (…) La compressione che sentivo era realmente terribile. Sentivo il mio cervello smarrirsi. I muri della cella giravano intorno a me, si piegavano sopra di me, come per schiacciarmi.
    I miei polmoni infranti anelavano ad un po’ d’aria, il mio cuore minacciava di scoppiare. Il mio cervello vacillava, E tuttavia un sorriso all’indirizzo del governatore Atherton si disegnò tra le mie labbra. Ebbi ancora la forza di mormorare:
    -Governatore… una terza camicia, una terza camicia, vi prego… avrò così più caldo… più caldo ancora…”
    Non morii, ma soffrivo dolori interni così forti come non saprei dire (…)
    Fu quella l’ultima esperienza tentata su di me dal governatore Atherton, quindi rinunziò a tentarne altre, e si arrese a quest’ultima prova della impossibilità di uccidermi legalmente.
    Eppure, molti altri prima di me, erano stati fatti morire dentro la camicia di forza, alcuni dopo solo poche ore, altri in capo a molti giorni. E sempre erano stati slegati in tempo e trasportati all’infermeria della prigione perché vi rendessero secondo le regole, il loro estremo sospiro, muniti di un autentico certificato medico dichiarante che erano morti di pneumonite, del male di Bright, o di una malattia di cuore.

    Ma a dimostrazione che l’anima non muore, Darrell Standing era capace di uscire fuori dal corpo sofferente per librarsi con lo spirito:
    “… Fu allora che giunse un istante in cui, con lampi di luce negli occhi, io mi staccai dalla terra e partii. D’un sol balzo mi trovai ad avere scalato il tetto delle prigione, il cielo di California, e fui in mezzo alle stelle (…) Vestito di un abito sottile, io percorrevo lo spazio interstellare, elettrizzato dall’idea che ero partito per una immensa avventura la quale finalmente mi svelerebbe tutti gli aspetti del cosmo celeste e chiarirebbe per me il mistero supremo dell’universo. Tenevo nelle mia mano una lunga bacchetta di cristallo, ed avevo la chiara nozione interiore di dover toccare con essa ogni stella (…) La via celeste diventava sempre più splendente, e sempre più vedevo avvicinarsi la meta inebriante dell’infinita sapienza. La personalità mia propria non si era cancellata.”
    (da “Il vagabondo delle stelle” di Jack London)
    https://www.google.com/url?sa=i&url=https%3A%2F%2Fdigilander.libero.it%2Fmaurilio70%2FVan%2520Gogh%2FVan%2520Gogh-Pagine%2FImmagine5.html&psig=AOvVaw00xTfuCxOMcfhyKJpURxOD&ust=1634394534172000&source=images&cd=vfe&ved=0CAgQjRxqFwoTCMihvqDQzPMCFQAAAAAdAAAAABAD

    R.
    bellissimo.

    Rispondi
  3. Mai meschina come quella di chi rifiuta anche i vaccini in nome della propria libertà personale.

    R. la sua libertà di vaccinarsi equivale alla mia di non vaccinarmi, se non mi voglio vaccinare, tanto ho pagato e pago i vaccini per tutti lei compreso.
    Comunque, anche lei Facchin partecipa a questo blog con un astio che mi è davvero incomprensibile. La sua libertà di avere le sue opinioni è uguale alla mia di avere le mie. Io qui le do la possibilità di esprimersi, se non le piacciono le mie idee si faccia un blog suo e si autoesalti per il suo vaccino e per il suo green pass governativo come le pare.

    Rispondi
  4. La figura meschina oggi la fa chi ha insultato Liliana Segre, le chieda scusa pubblicamente, le ragioni della protesta perdono valore con questo gesto.
    Mentre un applauso va a chi ha offerto dei fiori alla polizia che picchettava la manifestazione.

    Rispondi
  5. “Mai meschina come quella…”

    …come quell sua, signor Facchin, chi rifiuta il vaccino lo fa in virtù della sua volontà, riconosciuta dalla Costituzione, di decidere della cure invasive sul proprio corpo, salvo apposita legge che lo obblighi.
    Questa legge non c’è, il governo non vuole farla perché comporta una sua precisa responsabilità che non si vuole assumere.
    Però è ricorso all’escamotage del green pass, un inganno che non gli fa onore: il green pass non raggiunge lo scopo per cui sarebbe nato, assicurare un ambiente sano. Anche i vaccinati possoni contagiare, e fra l’altro l’efficacia del vaccino decade di molto dopo sei mesi, mentre il green pass ha validità di 12 mesi, una incongruenza che si commenta da sé. Il Green pass è stato “inventato” per aggirare la Costituzione, una vergogna.

    Rispondi
  6. I lavoratori portuali, lo dico essendo creciuto nella città con il porto italiano più importante, sono una categoria di lavoratori che si é organizzata in modo di fare sempre i propri comodi ed interessi ( assunzioni, stipendi, turni, benefici, organizzazione,etc.). E, facendo questo, hanno sempre agito sventolando le bandiere del comunismo, dell’antifascismo e dalla Resistenza. Naturalmente nessuno si é mai permesso di condannare queste ipocrisie e retoriche pelose, ma così va il mondo. Cofferati ( e dico Cofferati, non Salvini o Berlusconi) ha bollato l’iniziativa dei portuali di Trieste come incomprensibile , condannabile ed irresponsabile. E così mentre uno squinternato vice segretario del PD straparla di Meloni fuori dall’arco costituzionale, nessuna anima candida ” veramente democratica” , come si definiscono, si dissocia da una banda di bulli che ha fatto dell’antifascismo e la Resistenza la scusa per fare i loro comodacci, gabellandoli per libertà, democrazia etc.etc.etc. Al contrario , si trova gente che li appoggia e li giustifica. Uno che si è fatto il vacino ( come dicono) , ma sciopera per difendere la libertà é la cosa più ridicola che mi sia capitato di sentire. Personalmente preferisco dieci giorni di scaffali vuoti al supermercato e di case al freddo senza gas che darla vinta a questi irresponsabili arroganti.

    Rispondi
  7. Non è astio ma solo irritazione per il fatto che su tutte le questioni (da Biden a Draghi, ai vaccini, ai manifestanti) qui vengono sostenute posizioni sbagliate.

    Rispondi
  8. La patente è richiesta per guidare l’auto! Ma non mi assicura di non avere mai incidenti. Dimostra esclusivamente che ho superato un esame.
    Anche il Green Pass. Non mi assicura l’immunità ma è richiesto per andare a lavorare.
    Se vuoi mantenere il tuo posto di lavoro, devi averlo.
    Tutto il resto sono solo baggianate.
    Ho una proposta: Licenziare – illico et immediate – chi non è in possesso del Green Pass e offrire quel posto di lavoro a chi è disoccupato ed ha il pass.
    Una semplice alternativa all’insulso reddito di cittadinanza.

    Rispondi
  9. Vabbè, intanto Trieste sta per tornare in zona gialla, e i focolai guarda guarda sono le “democratiche” manifestazioni di chi se ne frega della salute altrui – e pure della propria, ma come dice quel fenomeno, non è Covid, è che ha preso freddo con gli idranti.
    Io che sono scemo e pecorone tra 15 giorni intanto mi sparo la terza dose. Così, per far piacere ai poteri forti.

    R.
    già, già e anche Fedriga governatore del FVG spara a zero contro i manifestanti (metaforicamente) dice che i contagi sono saliti grazie a loro (ma perché non manda i vigili a dire di mettersi le mascherine e a dare multe?).
    ” Secondo il monitoraggio settimanale, il Fvg è la seconda regione con il valore più alto di incidenza dei casi Covid ogni 100 mila abitanti: 96,5, cifra quasi doppia rispetto a 7 giorni prima. Prima del Fvg c’è Bolzano (101,7); segue il Veneto (61,4).””

    Ma come …prima Bolzano? e come mai? Anche li manifestazioni? e il Veneto? ah già ma qui da noi si sa che siamo goderecci e intasiamo le pizzerie e i ristoranti…con il greeen pass però…(io no eh, io mangio a casa mia).
    E se aumentano i contagi a Torino però sono quasi certa che non ne daremo la colpa al nuovo rave party (seimila persone), ma gli hanno chiesto il green pass? Gli idranti no eh?

    Rispondi
  10. A proposito di rave party, constato nuovamente, dopo i fatti di Roma, quanto sia lassista l’approccio della ministra Lamorgese.
    Si lascia che la gente violi la legge per paura che gli agenti siano additati come picchiatori. Ma non si chiamano “forza pubblica”? Se neanche loro possono usare la forza, si torna al problema dei cittadini che si fanno giustizia da soli.

    Nel caso di Torino non c’era neanche bisogno di picchiare.
    Bastava staccargli la corrente e l’acqua e se ne sarebbero andati da soli.

    R.
    segno che si usa la forza coi nogreeen pass e si permette a seimila idioti di venire a fare disastri da ogni dove. Potevano usare gli idranti anche con loro.
    Lamorgese per conto mio è bocciata su tutta la linea.

    Rispondi

Lascia un commento