Un paese astioso

Stiamo diventando un paese intollerante e cattivo, la cattiveria si presenta sotto molte forme, la più lampante ed evidente è l’astio (non lo chiamerei odio) verso gli immigrati. Devono conformarsi alle nostre tradizioni, essere civili ed educati e lavorare indefessamente anche per poco o niente. Allora forse siamo disposti a tollerarli malamente. I delinquenti di ogni nazionalità si nascondono dovunque e ce ne sono dovunque. Ladri o assassini o disonesti o corrotti, non credo che si possa stilare una classifica mondiale e non credo neppure che noi italiani, nel caso, risulteremmo ai primi posti (o a gli ultimi a seconda). Si può capire un certo disagio a trovarsi a dover affrontare certe situazioni, come quelle di abitare vicino a chi usa la casa come un bivacco, ma ci sono le leggi e vanno fatte rispettare. Per esperienza personale, vivendo in una città a forte tasso di immigrazione, posso dire di non aver mai avuto nessun tipo di problemi con gli stranieri. Ne ho avuti di più con gli autoctoni che si definiscono educati e civili e poi sono di una cialtronaggine e maleducazione spaventose. Mi sembra che l’intolleranza stia diventando il sentimento prevalente in Italia, ma se le nostre aziende o le casse dell’Inps hanno bisogno di immigrati, allora li troviamo quasi “tollerabili” anche se c’è chi dice comunque che “possono stare a casa loro”. Non sono per l’accoglienza indiscriminata ma non tollero l’ipocrisia di chi bacia il crocefisso due o tre volte a dì e poi maledice dei disgraziati che chiedono solo di vivere e lavorare. E se delinquono le nostre Forze dell’Ordine devono provvedere. L’intolleranza porta al razzismo il razzismo porta all’inciviltà.

 

Apparso su Italians il 7.6.2021

23 commenti su “Un paese astioso”

  1. La solita solfa. Siamo cattivi, razzisti, intolleranti. E anche stupidi dato che non capiamo tutti i benefici che riceviamo dagli immigrati.
    Meno male che ci sono menti illuminate che ci illuminano. Con una candelina, però.
    Se poi il discorso viene dal Veneto, dove la maggioranza non sopporta neanche gli altri italiani…

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    che astioso Paolo, lei nemmeno i veneti tollera, vede che ho ragione? Forse sono stata fin troppo buona, la prossima volta aggiungo anche saccenti. bugiardi e ipocriti…sempre in buona parte ma non tutti…

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  2. Si fa in fretta a tacciare di intolleranza coloro che dicono chiaramente che “scusate, non c’è posto grazie!”.
    Ecco che proprio in queste ore arriva “a fagiolo” la notizia che la vicepresidente americana Kamala Harris ha detto “apertis verbis” ai migranti di Guatemala e Messico che gli USA li respingeranno. «Non venite negli Stati Uniti! Gli Stati Uniti continueranno a far rispettare le leggi e a proteggere i propri confini. Se verrete al nostro confine, sarete rimandati indietro» ha aggiunto la vicepresidente sottolineando che ci sono «strade per un’immigrazione legale e sono queste che vanno percorse». Parole molto simili a quelle pronunciate in diverse occasioni dall’ex presidente USA Donald Trump e per quel motivo fu additato come razzista, sovranista e xenofobo. Questa volta, invece, tutto tace. Anzi applausi alla Harris perché ha difeso i confini!
    E non parlo degli esponenti del Pd, da sempre contrari alla politica migratoria di Donald Trump che oggi hanno l’acqua in bocca!

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    ma nemmeno per sogno! Trump ha diviso le famiglie alla frontiera col Messico, ancora 200 bambini sono alla ricerca delle loro famiglie. Una vera politica dell’immigrazione Trump non l’ha fatta come non l’ha fatta mai l’Italia e l’Europa sempre e solo “gestito “(male) l’emergenza. L’immigrazione è un problema epocale e va gestita bene e con coraggio e senza ideologie.
    Trump ha solo pensato di vellicare i bassi istinti della masse respingendo con crudeltà che si affacciava ai confini americani.
    Niente a che vedere col discorso della vice.
    Buffo però che chi inneggiava al “restate a casa” ora che lo dice la vice presidente americana, si scopra di colpo “accogliente”.
    Comunque Alice Donati Rigon, il discorso è molto più ampio di cosi.

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    • Negare il permesso di ingresso agli immigrati che economicamente non possono sostenere le proprie spese mediche, ecco la politica sull’immigrazione del presidente Trump per contrastare l’ingresso e il ricongiungimento di coniugi e genitori di immigrati già presenti sul territorio americano.
      Semplice, no?
      È l’unico atto per contrastare l’immigrazione.
      E noi in Italia lo sappiamo bene.
      Arriva rocambolescamente e illegalmente un immigrato, lo accogliamo, lo regolarizziamo magnanimamente e poi , zack! scatta il ricongiungimento familiare con mogli, figli, genitori, zii, nonni e chissà chi.
      Trump ancora una volta scelse una giustificazione economica per presentare il suo intervento agli elettori: I CITTADINI AMERICANI NON DEVONO PAGARE DI TASCA PROPRIA PER GLI IMMIGRATI CHE NON HANNO UN’ASSICURAZIONE SANITARIA O CHE NON RIESCANO A DIMOSTRARE DI FARSENE CARICO. La prova della capacità economica, inoltre, doveva essere fornita entro trenta giorni dall’arrivo nel paese cioè non dovevano cercarsi il lavoro, ma avere già un contatto lavorativo.
      La Casa Bianca ha spiegato perfettamente le ragioni del provvedimento: ha quantificare in 35 miliardi di dollari l’ammontare delle spese sanitarie NON COPERTE dai migranti negli ultimi dieci anni, che sarebbero finite a carico delle strutture ospedaliere americane e quindi, secondo Trump, ridistribuite sui contribuenti americani.
      Inoltre il vituperato mostro Trump ha richiesto alla Corte Suprema il DAfCA (Deferred Action for Childhood Arrivals) che protegge dalla deportazione molti minori (pur senza offrire loro un percorso di cittadinanza). Altro che “200 bambini sono alla ricerca delle loro famiglie”…
      Il disegno di Trump era chiaro: costruire una politica migratoria che favorisse i migranti che hanno COMPETENZE SPECIFICHE. Mi dice nulla?

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      https://www.repubblica.it/esteri/2018/06/18/news/usa_migranti_messico_bambini_gabbie-199284826/

      https://www.italiaoggi.it/news/trump-espelle-in-messico-e-senza-accompagnamento-i-bambini-immigrati-da-altri-paesi-202010301946024231

      https://www.repubblica.it/esteri/2018/06/16/news/tolti_i_figli_a_immigrati_e_profughi_trump_sotto_accusa_e_lui_da_la_colpa_ai_democratici-199187710/

      Poi, Francesco Federico Fastorini Forte, se ancora troverà obiezioni e dirà che Trump è santo da fare subito, ne ho altri dove viene spiegato ancora meglio la politca dell’ex presidente sull’immigrazione e come procedeva . E chissà come mai non è stato rieletto un simile fenomeno, mah, mistero.

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      • Parlare di intolleranza e astio e poi portare a sostegno degli articoli di Repubblica ovvero un quotidiano super-endorsed che per i quattro anni di mandato di Trump ha scaricato camionate di guano misto a veleno non mi pare il massimo…
        Su Trump parlerà la Storia, quella con la S maiuscola che il popolo non conosce. E ciò è la dimostrazione che è stato preferito Joe -Pisolo- Biden.

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        a me non pare massimo la sua camionata di “guano” contro una testata seria e affidabile almeno quanto se non di più i media che esaltano o esaltavano il suo beniamino.
        La storia parlerà di Trump? Gli converrebbe che se ne dimenticasse.
        Ma, Fastorini Forte, è questa tutta l’argomentazione che porta a difesa delle sue tesi? mi pare piuttosto debole, ma capisco, difficile sostenere l’insostenibile ( anche sul piano logico), in un certo senso la capisco.

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  3. C’è chi dice “la solita solfa”, ma questo è un articolo che coglie nel segno: l’Intolleranza (e direi anche il pregiudizio) è ciò che ci distingue fra le peggiori nazioni in Europa.

    Ci sono degli studi e degli indici per stabilire il grado di intolleranza di una popolazione. Secondo l’European Social Study Survey, (un’analisi accademica con sede a Londra) l’Italia resta tra i Paesi più intolleranti d’Europa.

    https://www.infodata.ilsole24ore.com/2019/12/08/litalia-resta-paesi-piu-intolleranti-deuropa-peggiora-latteggiamento-verso-gay-lesbiche/

    Uno dei temi più caldi per stabilire il grado di intolleranza è quello dell’immigrazione.
    Nel 2018 (non ho dati più recenti, ma immagino non sia cambiato molto) gli italiani erano superati solo da Repubblica Ceca e Bulgaria; meglio di noi UK, Francia e Germania, al top, tra le nazioni più tolleranti, troviamo Paesi Bassi, Norvegia e Svizzera. Ciò nonostante l’Italia non risulti fra le nazioni in cui vivono più stranieri.

    Non va meglio con l’intolleranza nei confronti delle persone gay e lesbiche. Ancora una volta l’Italia è in fondo alla classifica fra le nazioni avanzate dell’Europa occidentale. Per Francia e Germania l’indice di intolleranza è meno delle metà. Peggio di noi solo i Paesi dell’Est.
    Questi dati sono coerenti con quelli di un altro istituto di ricerca, l’americano Pew Research, fra i più prestigiosi al mondo.

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  4. Sono tanto tolleranti nei Paesi che ha nominato che non vogliono che l’Italia gliene mandi neanche uno di quelli che arrivano sulle sue coste. Se passano le frontiere ce li riportano indietro.
    Poi figuriamoci se non vengono citati anche i gay…

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    con chi sta parlando?

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  5. E’ l’umanità ad essere razzista, e non da oggi. Il “diverso” ha sempre messo noia, sia del bianco verso il nero, che del nero verso il bianco, ma anche bianco con bianco e nero con nero. Meglio un morto in casa che un pisano alla porta, dicevano i lucchesi. Ed ecco il Ruanda, il Kosovo, il Kurdistan, l’Armenia, il popolo Uiguri in Cina. Non siamo meglio o peggio degli altri e tutto il razzismo di cui si parla adesso è solo la nuova campagna anti Salvini/Meloni delle sinistre, orfane del bunga-bunga di Silvio su cui aggrappare la pochezza delle intenzioni. L’astio lo si legge di più sui social, dove tutti possono vomitare veleno. Non è tollerata l’idea diversa, soprattutto se non va nella direzione giusta. Se vuoi regolamentare l’accesso all’Italia ti metti contro pure il Papa. Sei un mostro. “Regolamentare l’accesso all’Italia”, frase veramente xenofoba, razzista, intrisa d’odio e impresentabile. Molto meglio dire, come Letta, che abbiamo bisogno di manodopera per lavori che ormai sono stati delocalizzati. Questo mentre persino Striscia la Notizia fa vedere come in Africa ci siano risorse a non finire da poter sfruttare e che, non bastasse la nostra malavita, dobbiamo importare anche quella nigeriana. Mannaggia a quel razzista di Brumotti che ogni sera viene randellato da gruppi di spacciatori stranieri, disturbati mentre ci riforniscono di quello di cui abbiamo bisogno.
    L’astio è quello di sempre, solo che è manifestato ad un livello più basso visto che tutti possono esternarlo al mondo attraverso la rete.

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    La sinistra è sempre sotto accusa e certamente ha molte colpe ma la destra non ha fatto meglio con le politiche migratorie, Mauro, e non lo sta facendo. Non serve litigare tra partiti, serve mettere sul tappeto politiche serie, finora si sono solo accapigliati, ma niente di veramente propositivo e risolutivo ne è uscito.
    La politica dei porti chiusi di Salvini non ha aiutato, neppure la Lega. Ma l’umanità non è razzista, c’è chi lo è magari non se ne rende neppure conto. L’intolleranza invece gira anche sulle piccole cose, come sulle grandi e ormai oggi da noi è diventato difficile anche solo dire come la si pensa sulle cose, anche le più banali, perché tutto viene messo sotto processo. Ma anche un certo grado di intolleranza va bene quando ha motivazioni prive di pregiudizi.
    Dovremmo forse ritornare ad essere più “civili”, ritornare ad educare i bambini al rispetto dell’altro e la politica deve dare l’esempio smettendo di starnazzare e cercare consensi facili. E anche, magari, tra di noi sforzarci di comprendere, nella differenza, anche le idee dell’altro. Se è possibile, naturalmente.

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  6. X sra Gazzato: ho cercato di dimostrarle EDUCATAMENTE che il Signor Alessandro acccusando gli italiani sulla bse di una interpretazione personale e sbagliata di un’inchiesta, era arrivato a conclusioni tutte personali. Se si è bannati pur esprimendosi in termini civili solo perchè si contesta un fedele ed ossequiente frequentatore bè allora entriamo in un’area che poco ha ache vedere con l’obiettivita.

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    riveda la “civiltà ” delle sue espressioni, Bianchi ed eviti polemiche pretestuose, vedrà che passa.

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  7. Parlavo con Alessandro. Rendetevi conto che il mondo non è un luogo dove ognuno può decidere di spostarsi a suo piacimento. Ci sono frontiere, visti da chiedere, permessi di soggiorno, eccetera. Ogni Paese deve avere il controllo del proprio territorio, non è che può trovarsi da un giorno all’altro qualche milione di persone in più. Specialmente se di cultura e usi diversi. Non è che gli africani fanno figli senza regole, non sanno organizzare stati decenti, e quindi decidono di venire in Europa, dove poi dovrebbero avere tutto quello che gli serve. Già, dimenticavo: ci pagano le pensioni. Come boutade è grande.

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    Facchin non è una boutade ed era inserito in un altro contesto. Nessuno dice che l’immigrazione non debba essere controllata. Io no di certo, se lo inventa lei.
    In quanto al fatto che il mondo non sia un “luogo dove spostarsi liberamente” questo lo dice lei, ci sono convenzioni e regole sui diritti umani che dicono cose ben diverse.
    PS: anche se siamo in pochi è sempre bene indicare a chi è diretto il commento.

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  8. Signor Bianchi io non “accuso gli italiani”, e la mia non è una “interpretazione personale e sbagliata”, ho desunto da quanto riportato dal “Sole24 ore”.
    Pesi le parole prima di scrivere, e se ha da contestare riporti un’altra inchiesta dove si dimostri il contrario.

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  9. X Signor Alessandro : Lei ha accusato pesantemente di razzismo gli italiani, citando a supporto della sua affermazione i risultati dell’indagine svolta da una società di sondaggi, la European Social Study Survey. Leggendo l’articolo allegato, si apprende che la domanda posta ai soggetti intervistati era : ” Gli immigrati rendono la propria nazione un posto migliore o peggiore per vivere?” Posta così la domanda, mi sarei meravigliato se la maggioranza avesse risposto Sì. Gli italiani sono un popolo tollerante, con un tasso di razzismo assolutamente nella media e forse anche inferiore. Quello che gli italiani non sopportano più é la maniera con la quale gli immigrati vengono trattati e gestiti dalle nostre autorità ed istituzioni. L’atteggiamento delle nostre autorità ce li rende un po’ indigesti.Finchè il migrante sé sulla nave , tutti a mostrare il meglio di sé. Ma cosa vediamo quando il migrante scende a terra ? masse di sbandati che bivaccano in centri raccolta, organizzazioni che intascano fior di soldi e non fanno NULLA di quello per cui sono retribuiti, ignoranza crassa delle autorità che fanno confusione tra migranti, clandestini, criminali, fuggitivi e banditi che vanno e vengono sui barconi, incapacità a prendere provvedimenti nei frequenti caso di schiavismo ( soprattutto nel mezzogiorno), latitanza totale di fronte alla delinquenza e violenza che molti migranti praticano, maxime lo spaccio di droga, sudditanza nei confronti dell’Europa che dei migranti se ne sbatte allegramente. Di fronte ad una situazione del genere, ma quanti cittadini direbbero che i migranti rendono il paese migliore? Non giochiamo con le parole e con gli equivoci. Gli italiani, ripeto, sono tolleranti e si fanno gli affari loro, impegnati come sono a tirare la carretta. Ma non sono stupidi . Va bene così il tono?

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    estratto dall’articolo che cita:
    “Le risposte degli italiani del 2018 non sono un’eccezione, e risultano anzi meno estreme rispetto ai valori precedenti del 2016, quando usando la stessa metrica erano risultate le più negative in assoluto. Due anni fa infatti, complice forse la propaganda, poco più di un italiano ogni tre era convinto che gli immigrati avrebbero reso l’Italia un posto peggiore.

    La situazione sembra essere tornata piuttosto ai livelli del 2012, quando comunque la nostra restava fra le nazioni meno tolleranti verso gli immigrati ma senza ancora raggiungere il picco di qualche anno più tardi.””

    Poi gli immigrati non hanno colpa della corruzione e della disorganizzazione nel nostro paese ( o dell’indifferenza o peggio, come lei afferma qui della UE) e nemmeno della burocrazia, questo è un problema della politica, ma come vede gli italiani rispondevano allo stesso modo anche prima di quella domanda ad altre domande e anche peggio di oggi. E il sondaggio si fonda su una serie di domande e i risultati pure.
    In quanto a questo
    ” Lei ha accusato pesantemente di razzismo gli italiani” ha scritto ad Alessandro, ora lei si lamenta di essere cestinato, ma se lei scive cose che non sono vere io la cestinerò sempre. Non ho trovato tracce di accuse “pesanti” di razzismo da parte di Alessandro nel post che lei contesta, viceversa lei accusa Alessandro di qualcosa che non esiste.
    O lei si limita ad argomentare correttamente i post nel mio blog oppure la mia tolleranza nei suoi riguardi finisce qui. E io sono tollerante q.b. a meno che non si esageri e non si agisca in base a pregiudizi o per altri motivi futili. Allora divento anch’io intollerante o anche molto intollerante e cancello. E sono molte le cose ch enon tollero, non serve che le faccia l’elenco.
    Ma qui non dico affatto che gli italiani non siano anche brave persone dico che cresce l’intolleranza e anche il razzismo e questo non lo dico io ma purtroppo le molte analisi sociologiche che vengono fatte.
    Ma lo provo anche sulla mia pelle quando ad esempio i padroni di cani non “tollerano” che qualcuno abbia paura di loro e gli chieda di trattenerli da avventarglisi contro e ti rispondono di “morire in giornata”, certo come grado di tolleranza certi italiani sono davvero il massimo, ma non sono “tutti” per fortuna e anzi sono la prima a dire che ci sono tante brave persone o anche bravissime.
    Lei “non giochi con le parole”, altrimenti non si lamenti se la cestino. E le ricordo che sono italiana anch’io e non ho mai affermato che gli italiani siano stupidi come non l’ho mai letto nei commenti di Alessandro.

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  10. @Facchin
    “Rendetevi conto che il mondo non è un luogo dove ognuno può decidere di spostarsi a suo piacimento.”

    Il fatto è che da che mondo è mondo, oltre la grande massa “sedentaria”, esiste un’aliquota di popolazione che si spostano alla ricerca del meglio. Questa aliquota non la si può fermare se non con metodi che ripugnano agli Stati più civili oppure che a lungo andare potrebbero generare reazioni peggiori del male.
    Faccio notare che la presenza di migranti “percepita” dalla popolazione è superiore a quella reale.
    Allora il problema è, da un canto, regolamentare il flusso (so che non è problema facile, ma non impossibile, la Germania si sforza di farlo) e di aiutare in loco i Paesi da cui provengono tali flussi in modo da ridurre la necessità di migrare. Nessuno ha piacere di andare via dal luogo di nascita se questo offre standard di vita decenti.

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  11. Poiché nella replica al sig. Fastorini – Forte ci si chiede “chissà come mai non è stato rieletto un simile fenomeno, mah, mistero”, e visto che – prima di me . c’è chi ha sciorinato sondaggi anch’io vorrrei citare quello di “The Politico”, ovvero uno dei quotidiani americani che si occupa principalmente di politica più accreditati
    Per “Politico”, Donald J. Trump otterrebbe il 53% del sostegno tra i repubblicani e gli indipendenti orientati verso il Grand Old Party. Pence si piazzerebbe al secondo posto, molto distanzaito col 12%. Il figlio primogenito di Trump, Donald Jr, terzo con l’8% mentre altri possibili candidati come i senatori Tom Cotton, Ted Cruz, Mitt Romney o l’ex ambasciatrice all’Onu Nikki Haley incassano meno del 5% delle preferenze.
    Il sondaggio conferma quindi che se Trump scendesse in campo per le prossime presidenziali sarebbe una forza formidabile, capace di neutralizzare ogni rivale repubblicano.

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    ah, “se” scendesse in campo, ma mi sa che il campo per lui ormai è minato e le “mine” se l’è messe da solo. E i concorrenti che avrebbe certamente avrebbero poco gioco davanti a tanto genio, il figlio soprattutto e Mike Pence che è persino stato minacciato di morte. Non è che Trump faccia faville neppure tra i suoi ormai. Mi sembra piuttosto in decadimento tra quattro anni si vedrà, se prima non lo avranno condannato per alto tradimento.

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  12. Qualunque stato, se non è allo sbando, ha il controllo delle proprie frontiere e del proprio territorio. E chi le passa illegalmente ha grossi guai.

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    le risulta che io sia per lìimmigrazione incotrollata? Dove l’avrebbe qui letto e da chi?

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  13. A Milano, nella centralissima Piazza Mercanti, vicinissima al Duomo ci sono continue risse di nordafricani che lì bivaccano. Non lavorano per pagarci le pensioni…

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    Le Forze dell’Ordine dovrebbero intervenire, lei lo ha chiesto? E se “bivaccano” un paese civile deve farli sgombrare, non crede? Ma se non si lavora per una immigrazione davvero controllata e regolata ma si fanno leggi raffazzonate e propagandistiche, questo fenomeno peggiorerà invece che migliorare. Poi ci sono molti immigrati seri e lavoratori che versano i contributi, si Facchin, controlli e vedrà che è cosi e se può lo smentisca con le prove, oppure la finisca di proporci questo ritornello.

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  14. Signor Bianchi, mi citi una frase in cui abbia parlato di razzismo, altrimenti si scusi dell’accusa che vorrebbe farmi, e non si permetta più di provarci.
    Ho parlato di intolleranza e ho citato uno studio serio che quantifica il grado di intolleranza verso i migranti e verso gli omosessuali, non solo in riferimento agli italiani, ma a tutti i Paesi europei. L’ho anche invitata a produrre un altro studio che lo smentisca, non bastano le sue elucubrazioni per smentirlo. Prendere atto di un fenomeno non è affatto un’accusa, è il primo passo positivo per poter migliorare, anziché trincerarsi dietro atteggiamenti di malinteso orgoglio.

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  15. Che gli italiani siano i più razzisti d’Europa lo facciamo raccontare a Zelig. Avrei piuttosto creduto (ma anche no) se avessero detto che gli italiani sono le maggiori vittime di razzismo da parte degli europei. Dal nord dicevano che il lockdown in Italia era un modo per non lavorare, i tedeschi mettevano pistole negli spaghetti, gli svizzeri ci portano la spazzatura. Altri Paesi contro l’immigrazione erigono muraglie (vere e non annunciate come oltre oceano) e non ne vogliono sapere di redistribuire gli immigrati, pur prendendo i contributi dell’Unione. La Francia nottetempo ci riconsegna i profughi che erano riusciti a passare il confine, entrando nel nostro territorio con la gendarmerie.
    Non siamo peggio o meglio degli altri sul fronte dell’intolleranza, checché si facciano studi ad arte.
    Altra barzelletta è quella degli immigrati che ci pagheranno la pensione. In un regime pensionistico contributivo ognuno si paga la sua pensione: io mi pago la mia e l’immigrato si paga la sua. Fornero dixit.

    Rspoata
    va bene Mauro, tanto lo sa che sul mio blog ci raccontiamo solo barzellette. Dunque siamo in perfetta sintonia. Tanto a che vale “spiegare” quando chi legge capisce solo quello che vuole?
    Ma, per favore, mi indica dove avrei scritto che gli immigrati “ci pagano la pensione”?

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    • Infatti non ho detto che lo ha detto lei, o se l’ho detto era a mia insaputa.
      Curiosa questa discussione sull’astio: conferma che il web aiuta a mettere benzina sul fornello (questo invece sono sicuro di averlo detto io, poco più su).
      L’antidoto è non prendersi troppo sul serio.

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      sono d’accordo, vale per entrambi e anche per chi ha la bontà di leggerci.

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  16. Certo, le forze dell’ordine, se trovano il tempo di intervenire… Ma delicatamente, è ovvio, sennò arrivano gli antirazzisti a strepitare.
    Molti immigrati lavorano, certo, da quantificare il numero. E comunque se versano contributi all’INPS un giorno avranno loro la pensione o si porteranno a casa i contributi riscattati.
    Quanto all’immigrazione regolare, fino a quanti milioni dovrebbero potere entrare in Italia?
    Discorso diverso per quelli veramente vittime di situazioni di guerra.

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    controlli, faccia un’indagine vedrà che trova quanti sono e quanti sono i contributi che lasciano qui senza arrivare mai a chiedere la pensione.
    Le sarà piuttosto facile, ma sono sicura che non lo farà mai, più facile fare solo polemica gratuita e dimostrare astio e intolleranza anche a quello che scrivo io quindi più in tema di cosi…lo state dimostrando (quasi) tutti l’astio degli italiani anche verso le statistiche, la casistica, la realtà dei fatti e le opinioni altrui.

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  17. Anche tanti italiani versano contributi ma poi non arrivano a percepire la pensione.
    Ma questa che gli immigrati (regolari) tengono in piedi le nostre pensioni è la più comica delle affermazioni degli illuminati.
    Anche se lei si infuria a dirlo è così.

    Risposta
    lei dica quello che vuole (lei non mi ha ancora vista infuriata) ma nessuno qui lo ha detto, forse se l’è sognato. Ma se per “illuminati” intende qualcuno di sua conoscenza, io non posso sapere di chi parla.
    Posso solo dirle che tanti italiani non percepirannno mai la pensione perché non lavorano o lavorano troppo poco ma gli immigrati contribuiscono.
    Se per illuminati intende questi, io non ci trovo nulla di comico:

    https://www.money.it/immigrati-ci-pagano-pensione-vero-bufala-INPS

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  18. Mi permetta sig.ra Gazzato, Lei afferma che “l’intolleranza porta al razzismo e il razzismo porta all’inciviltà”, ma io penso che evocare a ogni piè sospinto il razzismo sia la vera ragione per cui il razzismo stia dilagando. Non c’è cosa peggiore che scambiare “bagatelle per un massacro”.
    L’esempio è sotto gli occhi di tutti: il suicidio di Seid Visin squallidamente brandito dalla sinistra come ragione per cui la destra avesse istigato quel ragazzino a suicidarsi.
    A poco è servito che i genitori negassero un motivo razziale.
    Esempio opposto per Saman: nessuno si è sognato di parlare di femminicidio in un caso di un omicidio con l’aggravante di un motivo religioso per non inimicarsi la comunità islamica.
    L’Italia NON è razzista. Ma a furia di additare gli italiani di xenofobia, lo stanno diventando per reazione: non cosa peggiore di essere accusati ingiustamente.

    Risposta
    Salvatore,
    prima dice ” il razzismo sta dilagando”, poi dice che “l’Italia non è razzista”, poi dice che gli italiani “lo stanno diventando”…non crede di essere in contraddizione?
    Comunque io dico che l’intolleranza è palpabile ed è pericolosa se eccessiva (un po’ di intolleranza va bene se serve) e che se continua potrebbe mutare in razzismo, io non sono per l’immigrazione incontrollata ma regolata e mi piacerebbe che si capisse una volta per tutte. La politica ha molte colpe a destra e a sinistra, non faccio distinzioni. Dico che sarebbe meglio cercare di giudicare gli eventi con obiettività e senza pregiudizi e lasciare fuori dal giudizio qualsiasi ideologia. Altrimenti rischiamo il caos e quello che già c’è mi pare che basti. La mia è una preoccupazione fondata su dati di realtà e non pregiudizi.
    E’ chiaro cosi?
    PS. Mi permetta lei ora ma il “razzismo per reazione” mi pare piuttosto difficile da accettare come concetto. o si è razzisti i non lo si è, quello che intende lei è esasperazione che porta a vedere nell’immigrato un nemico, ma quello non è razzismo ma una percezione di un problema reale ed è per questo che auspico che si faccia presto a dare una regolamentazione più razionale ad un fenomeno epocale col quale dobbiamo imparare a convivere al meglio.

    Rispondi
  19. Non penso che gli italiani sia un popolo xenofobo. Concordo con Salvatore D. Faedda. Gli italiani sono solo spaventati, esasperati e stufi di essere accusati di xenofobia ingiustamente. Concordo che sia un “razzismo per reazione”.
    Gli italiani hanno una grande capacità di provare empatia e compassione verso chi è in difficoltà senza guardare la nuance epidermica, ma questa loro dote è soffocata dalla paura che vivono sulla propria pelle.
    Una ricerca di Ispos sull’ approccio ai temi dell’immigrazione e dei rifugiati ha rivelato tempo fa che si sentono abbandonati dalle istituzioni che non sono state in grado di gestire l’accoglienza e l’integrazione. EÈ una regola basilare della fisica. Ha provato ad attaccare un tubo di gomma al rubinetto e poi aprire? Ad una pressione normale non succede nulla ma con la massima pressione il tubo di stacca. Questo succede quando invece del flusso dell’acqua si parla di flussi migratori. Ecco perché la colpa di ciò che viene definito razzismo è nelle mani di chi non sa gestire l’immigrazione. Anzi direi che non vuole gestirla. Le migrazioni sono un problema di ordine pubblico, di sicurezza. Aggiungiamo le notizie sulle Ong che si sostituiscono ai servizi di navigazione. E tutto ciò ripeto esaspera l’animo delle persone anche quelle più pacate che si sentono abbandonate dalle istituzioni.
    Risposta

    dove avrei scritto che l’italiano è un popolo xenofobo? Dove lo vede scritto Vincenzo, lo riporti prego. E lei se non sbaglio non è la prima volta che mi mette in bocca parole da me mai pronunciate. In quanto al resto, lo dico anch’io, ciò non toglie che l’intolleranza non aiuta.

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  20. Gentilissima Maria Grazia io ho scritto (e riporto testualmente!) «Gli italiani sono solo spaventati, esasperati e stufi di essere accusati di xenofobia ingiustamente» ma non ho scritto e tanto meno inteso che Lei lo avesse detto.
    Quindi non Le ho messo in bocca parole che non ha pronunciato. E non è neppure mia abitudine farlo.
    Ripeto, per ME la gente è stufa di essere additata come xenofofa e razzista.

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    Vincenzo, la ringrazio per la precisazione.

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