Common sense

Ho seguito in diretta una parte del processo di impeachment a Donald Trump.
Direi che sono rimasta veramente incollata al video perché pensavo: ma quando mai da noi si farebbe una cosa simile?
Gli iscritti a parlare, favorevoli all’accusa, si sono dimostrati perfettamente all’altezza del compito, hanno elencato senza enfasi ma con sentimento, direi, gli eventi che hanno portato all’assalto di Capitol Hill.
Hanno sottolineato che quelle persone erano state incitate da Trump per loro stessa ammissione, ad assaltare la sede del governo proprio nel momento in cui si ratificava la vittoria di Biden e la sconfitta di Trump. Il presidente ancora in carica si è scagliato contro il governo usando la folla inferocita incitata da lui! E non ha fatto nulla per fermarli, anzi gli ha detto: “I love you”!
Ed è successo quello che sappiamo.
Silenzio assoluto mentre i parlamentari parlavano. Attenzione massima, nessuna distrazione.
E la teoria che Trump abbia senza ombra di dubbio, incitato la folla a violentare il tempio della democrazia americana, è uscita forte e chiara, oltre ogni ragionevole dubbio.
Supportati da video e filmati e dichiarazioni di Trump: tutto quanto serviva per confermare la tesi e accusare l’ex presidente di sovversione.
Uno di loro ha detto alla fine di un lungo discorso: “usate il senso comune ma non inteso come si usa banalmente, ma come senso che accomuna tutti noi e poi decidete”.
E poi hanno anche posto l’attenzione sul fatto che lasciare passare impunito un fatto simile significherebbe creare un grave precedente che pregiudicherebbe per sempre la democrazia in America. (De Tocqueville si rigirerebbe nella tomba),
Ecco, cosi dovrebbero fare anche i nostri politici: usare il buon vecchio senso comune. Ammesso che, ovviamente, sappiano che cosa sia.

 

PS: pubblicato oggi (12.2.2021) su “Italians” del Corriere della Sera”

14 commenti su “Common sense”

  1. Ancora non mi capacito come un Presidente degli Stati Uniti sia potuto cadere così in basso da giocarsi persino la possibilità di ripresentarsi alle prossime elezioni presidenziali.
    Non accettare la vittoria di Biden è stato già un pessimo segno di mancanza del senso dello Stato, dimostrando di tenere più a sé e al suo partito piuttosto che al suo Paese e al buon nome degli Usa nel mondo: come se gli Stati Uniti fossero una comunissima repubblica delle banane dove truccare le votazioni non è pratica impossibile
    Ma aizzare la parte più turbolenta dei suoi sostenitori contro il Parlamento con la tragica conclusione che conosciamo, un triste bilancio di morti e feriti, è stata un’azione sediziosa che non può essere lasciata passare impunemente.
    Un uomo irragionevole che ha compromesso se stesso e il suo partito, e messo in cattiva luce il suo Paese firmando una delle pagine più brutte delle storia recente degli Stati Uniti

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    per dire la verità, fin dal primo istante mi sono capacitata di quello che avrebbe potuto fare quel personaggio fin da subito. Molti di quelli che lo difendevano ora si sono dileguati in ordine sparso.

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  2. Pubblico una mail che mi è arrivata, chi la scrive (che mi ha letto su Italians), non ha accettato di essere pubblicato perciò non metto il nome ma solo il testo:
    “Impeachment ad uno che non è più presidente, ridicoli loro e ridicola lei.

    L’Occidente è lanciato verso la guerra civile, speriamo scoppi il prima possibile, ovunque sia, tanto poi l’incendio si allargherà a tutti i Paesi vittime del golpe globalista.
    Oppure lei pensa che siamo privati della libertà per un virussetto della minchia che si potrebbe curare a casa?

    Lo sa che in Russia, Bielorussia, Florida, Sud Dakota è tutto aperto col virus che circola indisturbato, quasi come l’influenza? Lo sa o non lo sa?

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    lo sa lei che il ridicolo è tutto suo?
    Uno che chiama “virussetto della minchia” il flagello che ci è piombato addosso non può che essere coerente con se stesso e difendere un coso come Trump.

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  3. Non ti ha sfiorato il dubbio che fosse una graziosa recita a beneficio del “volemose bene” di cui gli USA hanno disperato bisogno per ritornare ad essere i “poliziotti buoni” del mondo?
    Nessuno “impiccerà”Trump, e in ogni caso nessun processo verrà mai celebrato. Donald Trump ha degnamente e legittimamente rappresentato le decine di milioni di americani che lo hanno eletto, ha ottenuto risultati economici “taroccati” e di breve durata ma spendibili mediaticamente, e non ha dichiarato nessuna nuova guerra, in questo distinguendosi da tutti i suoi predecessori.
    Per metà degli Stati Uniti (e direi non solo per loro) quelli in giacca e cravatta che parlano bene senza alzare la voce sono la Casta, il Potere, i Privilegiati, il Male: qualunque cosa dicano non verranno mai ascoltati. Nello stesso modo per i fighetti dem di Manhattan i contadini della Bible Belt saranno sempre e soltanto degli umanoidi che usano troppi fertilizzanti chimici e non apprezzano le virtù del tofu.
    Non continuiamo a commettere l’errore di guardare agli USA come un esempio fa imitare: sono il memento di ciò che rischiamo di diventare.

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    degnamente? ma de che? Uno che incita i suoi a massacrare i deputati, il suo vice e a assaltare il governo armati e che causano 5 morti, non fa niente per fermarli e anzi gli dice “I love you”? Contento te…meno male che aveva (sper)giurato sulla Bibbia di difendere il proprio paese la Costituzione e la Legge..UHU..

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  4. Ho fatto parte di una giuria per tre mesi in un processo per frode immobiliare a carico di 7 imputati. Il primo mese tutti i giorni parlava il prosecutor, cioè l’accusa, con abbondante seguito di testimoni, documenti per sostenere le sue tesi. Noi della giuria eravamo fortemente convinti che tutti gli imputati fossero colpevoli aldilà di ogni ragionevole dubbio. Poi hanno cominciato a parlare le difese e hanno ribaltato le accuse come un guanto.
    Alla fine abbiamo condannato 1, assolto un altro e gli altri imputati rimandati a nuovo processo perché non siamo riusciti a trovare un verdetto comune.
    Ti conviene ascoltare anche la difesa di Trump, potrebbe farti cambiare idea.

    Anche io mi auguro di tutto cuore che Trump venga trombato una volta per tutte perché sono d’accordissimo che se non venisse condannato si puó creare un precedente gravissimo che giustificherebbe altri tentativi di smontare le democrazie. Purtroppo peró si dá giá per scontato che non verrá mai condannato perché i repubblicani vogliono archiviare questa brutta vicenda che getta un il partito in una sorta di scqurengia politica e loro vogliono assolutamente “clear the air”; non ci tengono a passare nella storia come il partito che ha avuto un altro presidente condannato come Nixon. Vorrebbero che Trump sparisse in modo invisibile. Probabilmente vorrebbero trasformarlo in un ghost e non sancirlo dentro una cornice definita da una condanna ufficiale. Per loro sarebbe uno macchia indelebile. É come avere un vestito da sera macchiato che te lo tieni cosí nell’ armadio, é vero, non lo metti piú su ma la macchia si vede; meglio farla evaporare con uno smacchiatore, magari rimane un alone ma almeno é quasi risolto.

    Buon weekend
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    passeranno alla storia come il partito che ha mandato impunito un individuo che da presidente Usa ha agito come un sovversivo ed ha avuto due procedimenti di impeachment. Non so cosa sia più “conveniente” e che cosa sia meglio to clear the air.
    Grazie, Laura, buon week end anche a te.

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  5. Insisto, se vieni votato per due volte da diecine di milioni di liberi elettori vuol dire che c’è sintonia, oppure che la democrazia è una buffonata. Trump rappresenta più che degnamente le “Karen” in giardino col mitragliatori, quelli del KKK che gli inviano finanziamenti, i fanatici dei fucili e quelli, con o senza divisa, che ammazzano i neri senza particolari proteste. Trump rappresenta i predicatori fascisti e e le loro osannanti (e paganti) folle di ragazzi e ragazze che vfanno voto pubblico di verginità, e rappresenta gli operai delle squadre di fracking che hanno devastato regioni degli USA.
    Non rappresenta te e me, d’accordo, e infatti non lo abbiamo votato. Ma tanti altri si. Erano in migliaia a Washington, mica due gatti.
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    E allora? Ha devastato il governo per protestare contro quelli che non lo hanno votato? Si fa cosi in democrazia? No, si va a casa quando si perde. Senza pretendere di sovvertire il voto popolare mandando la folla inferocita e armata ad ammazzare la gente. Se avessero fatto cosi anche con lui?
    PS: bella gente che rappresenta! E insisti pure.

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  6. Ricordiamo anche che Trump aveva perso, come voti ricevuti, pure contro la Clinton e che solo un gioco di bussolotti della legge elettorale USA l’aveva fatto diventare presidente.
    Diciamo anche che è comunque il frutto della superficialità della parte liberal della politica nel trattare i problemi della gente comune, quella lontano da Manhattan e Beverly Hills. Stessa cosa si può dire per l’Italia (successi Lega) e anche un po’ per l’Europa.

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    ha ragione, la superficialità, in alcuni casi, può fare scelte che possono rivelarsi sbagliate o anche devastanti. I Cinquestelle sono, a mio parere un esempio di come averli valutati con superficialità abbia portato a questi risultati.

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  7. Mariagrazia, si è capito che tu ami la virtù e quindi detesti Trump. Ma uno scalmanato con i capelli in libertà, per quanto fuori di boccino, è un problema che si risolve in cinque minuti. E così, se rappresentasse solo qualche migliaio di facinorosi, beh, in un paio di giorni li arresti tutti e butti via la chiave.
    Ma la situazione non è un film dell’oratorio dove i buoni sono tanti e prevalgono e i quattro gatti cattivi scappano: qui gli amici del cattivone sono 74 milioni e spiccioli, e quelli dell’altra parte sono solo 81 milioni e rotti, non è una differenza così epocale. Quindi, simpatico o antipatico, il Donald accidenti se è rappresentativo, Continuare a ripetere cosa avrebbe dovuto fare può essere consolatorio e rassicurante, ma si scontra con un piccolo problema di realtà: non lo ha fatto. E i suoi compatrioti e compagni di partito hanno sanzionato che non ha fatto niente di imputabile (figuriamoci di condannabile). Alla fine della giornata è quello che conta.
    Bisogna sforzarsi di entrare nei panni dei suoi sostenitori e di capire cosa vogliono se vogliamo sperare di togliergli spazio e consenso. Non puoi sostenere che diecine di milioni di cittadini sono delle teste di cavolo solo perchè non soddisfano le regole del galateo del circolo del Bridge. Finchè continuiamo a girare il cucchiaino nei nostri virtuosissimi the il seguito e il potere finale lo avranno quelli con le corna in testa. La Lega da noi ha trionfato nello stesso modo, facendosi portavoce di quelli che non avevano gli amici fighi nei salotti giusti nelle terrazze di prestigio: e i Cinque stelle in pratica hanno fatto lo stesso.
    Incidentalmente, hai mai cantato l’Inno Nazionale? Sai che effetto se qualcuno sfilasse davanti a Montecitorio gridando “Stringiamoci a coorte/ siam pronti alla morte”?

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    Si che l’ho cantato, ma che c’entra?
    In quanto ai rappresentati di Trump: non si tratta di girare il cucchiaino nel the, ma di guardare la realtà: Trump ha perso e con grave disonore per quello che ha detto e fatto e se è uscito dalla condanna di sovversione non significa che sia un innocente pargolo che fa gli interessi del paese perché fa solo i propri. E se i suoi gli credono e lo sostengono peggio per loro, sono ingannati dalle noccioline che quell’individuo gli getta a piene mani. Peccato. Ma ha altri procedimenti in corso, non dimentichiamo che è un molestatore e violentatore seriale e che ha cercato di corrompere il governatore della Georgia e fatto minacciare di morte responsabili di seggi in giro per l’America.
    Robetta da nulla, è vero. Lui non gioca a bridge nei salotti, manda i cornuti ad assaltare Capitol Hill e poi li ringrazia: you are great people.
    Certo, se la great people è quella che abbiamo visto, l’America può ben sperare nel ritorno di uno che la legge e l’ordine se la scrive da sé. Cosi fanno tutti i dittatori con gli amici fighi. Ma sappiamo come finiscono.

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  8. «Not guilty», non colpevole: Donald Trump è stato assolto dal Senato anche nel secondo processo di impeachment, unico presidente ad essere stato messo in stato d’accusa due volte e primo ad affrontare il procedimento dopo aver lasciato la Casa Bianca.
    Per voi è tutto normale? Per me no!
    Però son felice che la Giustizia (con la “G” maiuscola!) ha trionfato.
    Dopo cinque udienze, ai 50 dem si sono uniti solo sette repubblicani (i Ciampolillo in versione yankee) ma 10 in meno di quelli necessari per la condanna, che richiede il quorum dei due terzi.
    Gli altri 43 eletti del Gran Old Party si sono schierati con il loro ex presidente.
    Il presidente Trump ha esultato «È FINITA UNA CACCIA ALLE STREGHE!!».
    «Il nostro meraviglioso movimento storico e patriottico per fare l’America di nuovo grande è solo all’inizio, nei prossimi mesi avrò molto da condividere con voi e non vedo l’ora di continuare il nostro incredibile viaggio insieme per conseguire la grandezza americana per tutti», ha promesso, ventilando già il su ritorno sulla scena.
    Ecco cosa dice un grande presidente.
    Il neo presidente Biden (chiamato in USA “Sleeepy Joe” cioè come il nano di Biancaneve Pisolo, ha affermato stizzosamente «La democrazia è fragile!». Quindi non ha voluto accettare il responso del Senato… Vi rendete conto?
    E non parliamo poi dell’incostituzionalità dell’impeachment contro un presidente già decaduto, visto che principalmente si tratta di uno strumento per la sua rimozione e che il Senato quindi non ha alcuna giurisdizione
    __________________________________
    come vedi io commento… senza problemi.

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    la sua eccitazione e il suo entusiasmo per quel soggetto, mi dispiace non mi cambiano di una virgola quello che penso di Trump: un soggetto pericoloso. Il fatto che sia uscito indenne da due impeachment lo dimostra, se si ripresenterà saranno i RINO (republicans in name only) a rispedirlo a Mar al Lago ed eventualmente gli americani a non rivotarlo. Una volta basta e avanza.
    Regards.

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  9. Buon giorno sig.ra Maria Grazia, sono una ragazza 26enne italoamericana, nata in USA da genitori italiani e che si sente americana. Vivo in Italia da circa 6 anni e sono felice che l’ex presidente statunitense Donald Trump sia stato assolto dal Senato nel processo di impeachment a suo carico. Ho avuto modo di informarmi da fonti locali (visto che in Italia i giornalisti sono tutti ciecamente anti Trump, da Severgnini a Capranica, dalla Gruber a Friedman). L’accusa era pretestuosa e ideata dalla Camera (a maggioranza “Dem”): di avere fomentato l’attacco al Capitol Hill compiuto il 6 gennaio dai suoi sostenitori. L’esito era dato per scontato da diversi giorni: hanno votato a favore della condanna di Trump 57 senatori, 50 Democratici e 7 Repubblicani. Per condannare un presidente imputato per impeachment servono però almeno 67 voti.
    Si è chiesta quante volte un Presidente sia stato accusato di impeachment per la seconda volta nel giro di un anno? Zero!
    Si è chiesta quante volte un Presidente sia stato accusato di impeachment nonostante non fosse più in carica? Zero!
    E non le viene in mente che su Trump ci sia un intento persecutorio?
    Nel febbraio del 2020 era stato assolto dall’accusa di aver ricattato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per ottenere materiale imbarazzante sull’attuale presidente, Joe Biden.
    Ora è stato assolto anche dall’accusa di aver sobillato i suoi seguaci.
    Mi creda, i giornalisti italiani sono faziosi, cerchi di conoscere i fatti dalle fonti sebbene mi rendo conto che sia difficile per la lingua straniera.

    Cordialmente

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    Alice
    io mi sono chiesta e mi chiedo tante cose che, da quanto leggo, lei non si chiede. Le sue fonti informative forse si limitano a Fox news se è cosi convinta di quanto afferma.
    Io mi informo sui media italiani per quanto riguarda l’Italia, sugli inglesi per l’Inghilterra, su quelli americani per l’America, tedeschi francesi e via cosi. E con le lingue non ho problemi.
    Mi dispiace però che una ragazza intelligente come lei dimostra di essere sia cosi sicura che Trump sia la “vittima” dei complotti che lui afferma di essere nella sue fanfaronate. La sua propaganda ha colto nel segno e lei ne è la testimone perfetta.
    Ci pensi e si informi meglio Alice, la realtà è ben diversa da quella che descrive.

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  10. Come le ho detto ho vissuto negli Stati Uniti quindi ciò che affermo non è frutto di un ascolto di FOX NEWS ma vita reale.
    Ecco perché penso che l’ultima sua frase si possa riferire a ciò che afferma lei: la realtà (di chi vive in USA) è davvero ben diversa da quella che i media descrivono.
    Anche perché ormai l’obiettività è un dettaglio sconosciuto ai media che seguono ciecamente il mainstream.
    Infine mi permetta, io posso non condividere qualcosa di un presidente, ma definire “fanfaronate” le decisioni di Donald Trump non le fa onore.
    Le dice nulla che è stato l’unico presidente a NON aver mosso guerra in alcun paese?
    Le dice nulla che grazie a “The Donald” in questi anni sono stati compiuti grandi passi per la diplomazia nell’estremo oriente?
    Ci pensi e si informi meglio cara sig.ra Mary Grace (lei ha il nome di mia nonna!).

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    si informi lei Alice (lei ha il nome di Alice in Wonderland) e il suo amato presidente (ma lei ora non vive in Italia?) dice FANFARONATE e non solo, gli hanno persino cancellato gli accounts, lo sapeva?
    Mi sa che è lei quella che si deve informare meglio, ma molto meglio di cosi. E già che c’è si informi anche su quante cause ha impiantate il suo beniamino comprese quelle per violenza e molestia nei confronti di una trentina di donne. Questo Fox non glielo dice.
    Io non condivido nulla di quello che scrive ma penso tutto il contrario, ma non mi permetto di dirle che quello che scrive non le fa onore, non si permetta mai più neanche lei!
    E si informi anche sul fatto che in Italia per fortuna c’è ancora libertà d’espressione e di opinione. Visto che vive in Italia mi pare giusto che ne sia informata.

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  11. Un potente è potente perchè può. Detta così sembra una banalità, eppure è il fondamento di una realtà che molti non vogliono vedere. Così come c’è chi nega il Covid perchè i ristoratori e i gestori di seggiovie e di discoteche hanno i loro diritti, così c’è chi si illude che basti una raccolta firme o un esposto in Procura o un po’ di gente a filmarsi in piazza per postare sui social per tirar giù dalla poltrona il capoccione di turno. Sono aspetti dello stesso negazionismo. La realtà è che quello è grosso e noi no. Quindi il problema non è che sia buono o meno, ma se noi abbiamo la forza e gli argomenti per tirarlo giù: e di solito, visto che qello è potente, non li abbiamo. La rivoluzione è una cosa seria e dolorosa, cercare di sostituirla con una denuncia in carta bollata fa ridere. Storicamente, poi, è demotivante: Berlusca ne è uscito, Trump ne à uscito, Clinton ne è uscito, Hillary ne è uscita, solo il povero Nixon fu fatto fuori dall’indignazione popolare (e la sua era “solo” una storia di abuso di potere, quasi un gioco di parole in una repubblca Presidenziale).
    Non funziona così.
    Trump non esce fuori dallo sgabuzzino delle scope, è un prodotto di una cultura con decine di milioni di sostenitori, la maggior parte fondamentalmente delle brave persone ignoranti come paracarri e con molti pregiudizi, esattamente come la brava nonnina amorevole lombarda che va in Chiesa, fa la carità e tuona contri i “negher” che ci fregano il lavoro. In USA hanno molti più poveri di noi, non hanno una Sanità per tutti, hanno una mortalità perinatale da Terzo Mondo, disoccupazione, incertezza, razzismo, armi in libertà: non puoi fare politica come se parlassi a un’ assemblea condominiale di Corso Como a Milano, o a un convegno di Repubblica-seguirà rinfresco.
    I Trump sono la conseguenza di problemi ignorati o sottovalutati e comunque mai studiati o capiti. Puoi anche ottenere un processo (per cosa, poi, non è tuttora chiarissimo): e poi? Elimini in questo modo i senza lavoro di Detroit? Le madri single senza un titolo di studio? Gli slum?

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    cosa non ti è chiarissimo? Che Trump ha incitato la folla a entrare a Capitol Hill e fare quel disastro? Non ti è chiaro questo? Beh, allora non so che cosa ti sia chiaro.
    E che i problemi non si risolvano con la bacchetta magica a me è chiarissimo ma che Trump sia la soluzione anche no. Mi è chiaro che è il problema. Ma sia quel che sia, credo che si sentirà ancora parlare di lui e che avrà ancora molte noie, ma il mondo può respirare e lui al prossimo giro resterà fermo.

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  12. Sono cittadina americana e conosco molto bene il “free speech”.
    Per ora resto in Italia almeno finché resterà in carica Sleepy Joe.
    Ma l’Italia mi sta stretta e non vedo l’ora di tornare in USA. Ma aspetto… non voglio vivere sotto la presidenza di facciata Biden (che è solo un burattino nelle mani della Harris).
    ADDIO! Ho capito che la libertà di espressione e di opinione che lei tanto decanta si ferma a chi le da ragione

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    ma guarda, lei pensava di entrare qui a fare propaganda a Trump? E a insultare chi la ospita? Montare in cattedra, dare lezioni di trumpismo… ” lei ha letto? Si è informata? ah ma la lingua è un ostacolo..” Fare illazioni simpatiche” lei si chiama come mia nonna”… ha proprio sbagliato indirizzo. Nessuno le ha impedito di parlare, anzi, ha avuto persino qualcuno che è stato d’accordo con lei e le ha fatto la ola. E lei dice a me che non posso dire “fanfaronate” sul mio blog perché non mi “fa onore” quando lei chiama Joe Biden Sleepy Joe?
    E che sarebbe un burattino nelle mani di Harris? E poi si lamenta che qui non può parlare…bel coraggio, davvero.
    Ma vada, vada pure, qui non c’è posto per chi vuole avere il diritto di criticare, ammonire, comiziare dal pulpito, dire che la stampa italiana e tutta faziosa…che altro voleva fare? Camminarmi sui persiani con le scarpe infangate? e magari essere anche lodata e applaudita e niente critiche mi raccomando che “io sono italoamericana e parlo la lingua”…, buon viaggio, torni in America al più presto e me la saluti.
    E saluti anche la nonna.

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  13. Carissima Maria Grazia, più di una volta – dopo un intervento su Italians o dopo un mio commento – ha cercato di trascinarmi in questo suo blog. Io ho desistito dopo aver dato uno sguardo.
    Lei pretende di aver ragione.
    E quando pubblica un’opinione che dissente aggiunge un commento sarcastico.
    Ecco perché non ho mai postato nulla.
    Ad esempio, se io commento un suo post non c’è bisogno che le ribatta creando un commento al commento.
    Riporto alcune sue frasi rivolte ad Alice (una ragazza che ha osato dire pacatamente ciò che pensava)
    «[…] io mi sono chiesta e mi chiedo tante cose che, da quanto leggo, lei non si chiede. Le sue fonti informative forse si limitano a Fox news se è cosi convinta di quanto afferma […] Io mi informo sui media italiani per quanto riguarda l’Italia, sugli inglesi per l’Inghilterra, su quelli americani per l’America, tedeschi francesi e via cosi. E con le lingue non ho problemi. […] Mi dispiace però che una ragazza intelligente come lei dimostra di essere sia cosi sicura che … […] Ma vada, vada pure, qui non c’è posto per chi vuole avere il diritto di criticare, ammonire, comiziare dal pulpito». Beh certo… il diritto di criticare, ammonire, comiziare dal pulpito spetta solo alla nuova Marchesina del Grillo, che sa le lingue e si informa. E gli altri “’un sono un ca°°o”.
    Non è così che si modera un blog.

    Ecco quindi perché finora non ho mai scritto!

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    ho tolto solo i riferimenti a Severgnini, qui non si parla di persone assenti e io non ho maestri. Per il resto ho lasciato tutto. Se lei vuole partecipare lo faccia io non “trascino” proprio nessuno, solo invito a partecipare al blog per allargare la discussione non perché mi si diano lezioni non richieste di qualsiasi cosa. Lei sulla mia mail con le sue ripetute mail è stato parecchio insistente per non dire altro ed evita anche di dire che io le ho chiesto se avrebbe avuto il coraggio di esporre pubblicamente quello che scrive sulla mia mail privata. Lei, inoltre, non specifica che è SOLO lei, non io, a scrivermi dopo ogni mio intervento su Italians. Perché non mi ignora se sono cosi antipatica? E un invito si può sempre garbatamente declinare. Io ho le mie idee, le espongo pubblicamente e non mi faccio intimorire da nessuno.
    Per quanto riguarda la conduzione del mio blog la lasci a me. Io non vengo a casa sua a dirle come comportarsi. Per il resto possono giudicare tutti quello che scrive, e farsene un’idea. Sulla persona che nomina non scrivo nulla di più, lei riporta solo le mie risposte ma evita accuratamente di dire da cosa sono provocate. Nemmeno la signora è stata trascinata qui, ma l’invito è nato da una sua lunga mail (non richiesta) sulla mia mail privata e dalle tante domande che mi ha posto.
    Io rispondo se lo ritengo necessario, se non sono d’accordo o anche se lo sono e lo faccio sempre civilmente senza offendere mai nessuno. La stessa cosa non succede nei miei riguardi spesso e volentieri, anzi proprio il contrario. Io qui do la possibilità a chi vuole di discutere e io rispondo alle innumerevoli domande che mi vengono poste in seguito a quanto affermo, ma non chiedo niente a nessuno e non obbligo nessuno né a farmi domande né a scrivermi e ricevo tante mail e non tutte proprio “gentili ed educate”. Rispondere mi sembra solo buona educazione, ma non per questo devo essere d’accordo con chi mi imbonisce le sue tesi e pretende di convincermi o fa sgradevoli illazioni su di me perché non è d’accordo con quanto scrivo.
    Lei può anche non scrivere qui mai più, ce ne facciamo una ragione (eviti anche le mail), ma se lo fa eviti in futuro di fare commenti sgradevoli, o di scrivere le sue lezioni su come si vive. Io non lo faccio con lei né con nessuno, faccia altrettanto. Altri cosi non li passerò. Parli del merito delle questioni se vuole. Vale per lei e per tutti. Le sue lezioni di bon ton le riservi per altri che se le meriterebbero. Sono in tanti a darmi lezioni su come si modera un blog,( e non solo) lei non è il primo è stato invitato dopo le sue reiterate mail di protesta per quello che scrivo su Italians e non tutte proprio “simpatiche” e però nessuno l’ha obbligata a scrivermi sulla mia mail come io non sono obbligata a risponderle, né qui né altrove. Spero di essere stata chiara. Se le va resti ma alle mie regole altrimenti, vada pure, nessuno la trattiene.

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  14. Ciao, e grazie del tuo interesse!
    Ma cosa ne pensi dell’ esito scontato del processo? Si sapeva che i repubblicani avrebbero votato contro, e Trump se la sarebbe cavata. E allora? Perche’ fare questo teatro politico?

    Cordialmente,

    Risposta
    Stephen
    perché “teatro politico”? Io penso che abbiano fatto bene, la legge deve valere anche per i prepotenti presidenti o ex tali che sobillano la folla contro il governo dello Stato che hanno giurato di difendere e di rispettarne la Costituzione e le leggi. Perché non fare il processo a uno che si è macchiato di alto tradimento e che ha sulla coscienza 5 morti? Le scene che abbiamo visto a Capitol Hill sono un pessimo segnale di come sia stata violata la democrazia e che a violarla sia stato proprio chi avrebbe dovuto difenderla coi denti è intollerabile e lasciarlo andare senza neppure un processo avrebbe creato un grave precedente. Anche se ne è uscito ancora una volta indenne, l’onta rimane e se si ripresenterà per quanta propaganda faccia, non credo che sarà rivotato. Almeno spero. Errare è umano, perseverare…

    Rispondi

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