Neppure la Befana è più la stessa

Riciclo un articolo già pubblicato il 6 gennaio del 2019 dove parlo della Befana.

Rileggendolo mi sembra che da quel giorno sia passato un secolo. Come era tutto diverso da ora. E a chi mi diceva, qualche mese fa che tutto sarebbe ritornato come prima, ho sempre risposto che niente sarebbe più stato come prima. E forse non mi sbagliavo se ora rileggendo questo articolo mi sembra che tante cose non siano più le stesse. L’atmosfera  non è più la stessa, neppure la Befana è più la stessa e pensarla con la mascherina in faccia mi deprime. Ma forse ci guadagna.

Eppure spero che lei quest’anno ci consoli un poco e come quando eravamo bambini, ci rallegri il pensiero di questa donna a cavallo di una scopa che vola nei cieli e ogni tanto entra dal camino per depositare qualche regalo ai bambini. E’ pur sempre una figura “materna” e voglio sperare che sia di buon auspicio e che nella calza ci faccia trovare almeno un po’ di conforto.

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Ci sono donne che vengono definite Befane. Non è un complimento. La Befana è rappresentata come una donna anzianotta, naso ricurvo, lineamenti grossolani e viaggia a cavallo di una scopa.

E’ l’iconografia classica della tanto amata vecchina che porta i doni ai bambini il 6 di gennaio, passando per il camino.

Mentre Babbo Natale è un buon caro vegliardo dalla curata barba bianca, di sana e robusta costituzione, pacioso allegro, di bell’aspetto che scoppia di salute, bardato con abiti rossi e slitta, la Befana è una figura vestita di stracci, ingobbita col naso a becco e, non fosse che è amata perché rappresenta una figura positiva e innocua, sarebbe perlomeno inquietante. Al solito, la donna viene rappresentata nel suo aspetto peggiore: non poteva essere di sembianze gentili, normali, di età media, ancora in salute e di carattere equilibrato.

No, manco per niente, doveva essere la Befana, cioè una stracciona  che solca i cieli in cerca di camini nei quali sguazza tutta inzaccherata di fuliggine per riempire le calze di chi l’attende con ansia sperando che gli caschi qualche cosa nel piatto.

Può anche portare solo del carbone, ma, in genere è carbone dolce.

Ma quando si vuole definire una donna bisbetica, arrogante, decisamente brutta e avanti con gli anni (cosa che per le donne è colpa grave), la si chiama Befana: brutta Befana.

Già brutta Befana!

Una donna che ne vuole offendere un’altra non potrebbe trovare appellativo migliore. Non importa che porti i doni ai bambini, che dietro quell’aspetto trasandato e decrepito si nasconda un animo gentile, non importa, quello che importa è che quando una donna vuole colpire al cuore un’altra donna non può che riferirsi al suo aspetto fisico.

L’invidia o la gelosia delle donne nei riguardi di altre donne possono essere micidiali. Possono fare danni enormi. Alcune sono veramente delle streghe potentissime. Non scherzo. Quando una donna invidia un’altra donna lo fa sul serio, scientemente e con precisione chirurgica le lancia tutte le maledizioni che riesce a concepire. Ma, d’altro canto, la Befana, se vogliamo è anch’essa una vittima. Una vittima del proprio ruolo nel quale è stata confinata dalla società, da sempre maschilista e per riscattarsi se la prende con le altre donne.

Naturalmente scherzo, è il frutto delle mie paturnie festive, che stanno comunque per passare, non esistono donne capaci di mandare maledizioni che possano nuocere ad altre donne, me lo sono inventato, o meglio sono i miei ricordi d’infanzia di quando mia nonna mi diceva di non passare e non fermarmi nella casa di una signora che era considerata una strega e mi raccontava, anche, che il giorno che è morta, un gatto nero è salito sul suo giaciglio mortale e le si è accovacciato ai piedi.

Fiabe per tenere buoni i bambini.

 

 

 

4 commenti su “Neppure la Befana è più la stessa”

  1. Questi personaggi frutto delle fantasie e delle tradizioni popolari -che siano Befana o Babbo Natale o Santa Klaus o Halloween, o addirittura “i Morti” (che nel loro giorno si personificano nelle tradizione siciliana ora quasi del tutto scomparsa), o altri personaggi- servono ad esorcizzare, in ultima analisi, la paura del “nulla eterno”, sempre presente nell’inconscio dei nostri animi, il rifiuto di una realtà che si esaurisca in ciò che appare ai nostri sensi, fredda e senz’anima, che appare e si conclude nel breve arco della nostra vita.
    Certo, per tanti, sono le Religioni, la Fede in una vita ultra terrena -impossibile negarla al lume solo delle nostre limitate conoscenze- che sopperiscono a questo bisogno di eterno e di infinito dell’Uomo, ma a livello popolare, anche questi personaggi immaginari aiutano ad una visione “magica” delle vita, che altrimenti si esaurirebbe nella prosaicità di giornate volte solo a procurarci beni caduchi ed effimeri.

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    certe le tradizioni, sono importanti. La Befana è un personaggio impagabile:
    tratta dal sito : La Befana di Urbania
    “Nella tradizione cristiana, la storia della befana è strettamente legata a quella dei Re Magi. La leggenda narra che in una freddissima notte d’inverno Baldassare, Gasparre e Melchiorre, nel lungo viaggio per arrivare a Betlemme da Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchietta che indicò loro il cammino. I Re Magi, allora, invitarono la donna ad unirsi a loro, ma, nonostante le insistenze la vecchina rifiutò. Una volta che i Re Magi se ne furono andati, essa si pentì di non averli seguiti e allora preparò un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli, ma senza successo. La vecchietta, quindi, iniziò a bussare ad ogni porta, regalando ad ogni bambino che incontrava dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio Gesù Bambino.”

    Ed è legato ai nostri ricordi d’infanzia a doppio filo.
    Io ho dei ricordi piuttosto vividi. Ricordo soprattutto le tazze di latte e i biscotti che lasciavamo sul tavolo in cucina per la Befana che doveva arrivare e che avrebbe bevuto e mangiato per ristorarsi dopo il freddo del volo nella notte. Solo non ricordo se la mattina successiva la tazza fosse vuota ma forse si, “qualcuno” quel latte se l’era bevuto e poi mi interessava soprattutto la calza che stava distesa sopra la tavola piena di regali e che svuotavo in un batter d’occhio.

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  2. Off Topic
    Che fosse pazzo non avevo dubbi ma ora sta esagerando: il Congresso americano è sotto assedio aizzato da lui, da Donald Trump. In America c’è un assalto alla democrazia armi alla mano.
    E’ una cosa gravissima, il senato è andato in mano ai democratici e Biden è rafforzato, ma ora Trump ha mandato le sue “milizie” ad assaltare il “Palazzo”.
    E’ sotto assedio la democrazia mondiale a questo punto. Trump non accetta la sconfitta e aizza i suoi scagnozzi. Una cosa fuori dal mondo specie in questo momento che l’America sotto l’assedio della pandemia più che mai.
    Il momento è gravissimo.
    Trump deve essere fermato subito e incriminato per sovversione. E non sarebbe mai dovuto diventare presidente ed ora come si fa a dubitare ancora che ci sia arrivato tramacciando in tutti i modi?
    E c’è anche una donna ferita in grave condizioni, pare. Allucinante!
    La spregiudicatezza di quel personaggio ormai arriva all’impossibile, non credo di esagerare nel dire che il mondo è in pericolo fin che quell’individuo è ancora a piede libero.
    https://www.theguardian.com/us-news/2021/jan/06/us-capitol-lockdown-senate-trump-supporters-protesters-police

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  3. Incredibile, i leader del Congresso sono stati trasferiti in una base militare!
    Trump sta fomentando la rivolta e il brutto è che è ancora lui a governare negli Usa.
    È evidente che questo tempo lunghissimo che intercorre tra le elezioni e la presa del potere di chi ha vinto, è una grave debolezza del sistema istituzionale americano.
    Mariagrazia devo darti atto che nei tuoi frequenti excursus nella politica americana, avevi previsto questa resistenza ad oltranza di Trump, cosa che ora si sta verificando.

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    purtroppo e sto ascoltando una trasmissione su Rete 4 dove una giornalista sta deresposabilizzando Trump!E’ incredibile come anche i media italiani si siano lasciati intrappolare nelle bugie di quel folle, siamo alla follia anche da noi?
    Quando è Trump che ha aperto le porte ai rivoltosi!

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  4. Anch’io ho ascoltato quella trasmissione in cui qualcuno minimizzava le colpe di Trump e sosteneva che è mezza America a insorgere. Mezza America?
    Ma i sei o otto milioni in più ricevuti da Biden sarebbero bruscolini? Quanti dovrebbero essere perché in un paese democratico il vincitore sia anche
    riconosciuto in primis dal leader degli sconfitti?

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    Anche in Italia ha attecchito la propaganda trumpiana. E non sono stati pochi quanti lo hanno sostenuto anche da noi. Forse da questa mattina il mondo si è svegliato un po’ meno trumpiano e quello che vado sostenendo dal primo giorno che l’ho visto, forse per molti (ma non ancora per tutti) non sarà più considerato cosi “di parte”, ma una brutta realtà.

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