Resistenza

Eccoci qui. Stato d’emergenza dichiarato governo defilato. Mascherine all’aperto e che altro? Contagi che aumentano con cifre impressionanti sparate da tutti i media ogni giorno e intanto non aspettiamo che il prossimo lockdown.

Il nostro bravo governo tanto lodato, che ci ha tenuto tre mesi a casa da marzo ad aprile ora che fa? Ci spranga in casa per altri sei mesi con le bandierine ai balconi con le scritte “andrà tutto bene”?.

“Siamo” andati al mare, alle movide, allo struscio, ci siamo precipitati nei bar, abbiamo portato i figli a scuola fiduciosi che “sapevano quello che facevano”…e adesso? L’Azzolina continua penosamente a dire che i contagi nelle scuole sono pochi, minimi, nulli e che le misure funzionano…ma quando mai?

Le scuole sono le prime fonti di contagio, si sapeva ma non si è fatto niente di valido per contrastarli, solo “misure” ridicole che stanno sortendo l’effetto di avere bambini e insegnanti continuamente sotto osservazione e vessati dai tamponi.

E i bar e i ristoranti, pizzerie e quanto altro? Si, andavano riaperti ma con controlli severissimi e aperti solo in certe fasce orarie per non dare l’impressione che eravamo “liberi tutti” di fare quel cavolo che ci pareva che tanto…ci pensa Conte.

Già, Conte! Dove sta Conte? Dove è finito Conte, non straparla più alla nazione come prima di dichiarare l’ennesimo stato d’emergenza? Lo ha dichiarato no? Bene ed ora che pensa di fare, lavarsene le mani? Già, ottima misura igienica, ma non basta caro signor presidente del Consiglio dei ministri.

Sarebbe ora che venisse detta tutta la verità e che parlaste davvero fuori dai denti: italiani la situazione è questa e quest’altra…altro che grande successo…i vostri sacrifici non sono serviti a niente, noi ce li siamo messi al collo come corone d’alloro e adesso spetta a voi sacrificarvi ancora per la “causa”!

“Restate a casa”, questo ritornello ci rintronerà nelle orecchie di nuovo, tra poco. E noi resteremo a casa, che altro possiamo fare? Recriminare sulle “buone intenzioni” mai messe veramente in atto da un governo incapace che conta solo sulla nostra resistenza al virus e alle sue politiche?

15 commenti su “Resistenza”

  1. “Sappiate tutti, e stampatelo bene nei vostri cuori e nella mente vostra, che i contagi aumentano a tutta birra per colpa di Conte e del suo governo, inerti e incompetenti. Negli altri paesi succede ben di peggio, ma è responsabile solo il Fato. I governi non c’entrano per niente, tutti migliori del nostro, che non fa che chiuderci in casa da mesi. Dittatori, tiranni, verrà un giorno che…”( Postato oggi su un blog molto noto).

    Ecco, nessun commento su questo articolo finora, tranne quello del solito pappagallo che va su tutti i blog a postare commenti che si riferiscono a questo blog.
    E’ un poveraccio ossessivo stalker compulsivo il quale non potendo più entrare qui perché bannato, si sfoga scrivendo commenti che non c’entrano per niente col post che commenta ma deve comunque dire la sua perché proprio non si tiene…insomma un incontinente parolaio che non riesce a vivere senza scrivere le sue abbondanti dosi di stupidaggini giornaliere. E non che gli interessi difendere Conte o il governo di cui gli importa meno di zero, ma solo infastidire e molestare me. Al mondo c’è anche chi si diverte cosi. Poveracci!

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  2. Mariagrazia, anch’io ho notato il pappagallo di cui parli che, con frequenza maniacale, legge (ma sa poi leggere?) non solo te, ma anche il sottoscritto, e riporta su altri blog, naturalmente distorcendo e facendo sarcasmo da due soldi.
    L’hai descritto bene, è un povero diavolo, con un’idea fissa, quella di vendicarsi di nemici immaginari, figurati che invia ai blog persino delle lettere mirate all’unico scopo di colpirli.
    Benché si cerchi di ignorarlo, neppure questo basta, pazienza, “non ragioniamo di lui…”. Nessun rancore comunque, solo commiserazione.

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    si, dici bene, solo commiserazione, io il rancore non lo conosco.

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  3. Il Governo aveva iniziato bene, anche favorito dalla grande paura iniziale che questo illustre sconosciuto chiamato covid-19 aveva disseminato tra la popolazione.
    Ciascuno si sottopose di buon grado alle misure restrittive.
    Poi col calare dei contagi e delle vittime, e dietro la necessità di riattivare l’attività produttiva, si sono allentate le restrizioni, ma si è ricaduti nell’eccesso opposto, tutti a darsi alla pazza gioia -a cominciare dei giovani nelle movide- e non si sono adottate neppure le precauzioni elementari: distanziamento di almeno un metro e uso delle mascherine nei locali affollati o comunque quando questo distanziamento non fosse possibile.
    Ecco che quanto prima fatto di buono sembra ora vanificato. Eppure basterebbe fare dei controlli e imporre le regole a che non ne vuol sentire. Ma sembra che a farele regole siamo bravi, molto meno a farle rispettare.

    Ci si chiede se nel frattempo il Governo ha preso le giuste misure per evitare che nel paventato ritorno delle seconda ondata, ci trovassimo scoperti nell’assistenza e nelle attrezzature.
    Se è vero che mancano i tamponi nella quantità sufficiente di garantire il controllo almeno a tutti i medici, e che addirittura sembra che manchino dosi sufficienti di vaccino contro l’influenza stagionale, se tutto ciò è vero, già questo è sufficiente per dire che il Governo e in genere gli organi amministrativi sono in grave difetto.

    Quando poi si viene a sapere che vengono ripristinati i vitalizi ai parlamentari per una cifra pari a quella che costerebbero i tamponi per testare tutti i medici e salvaguardarne la salute, ciò diventa una vera beffa per quella categoria che con parole ipocrite si è tanto lodata per l’abnegazione e il sacrificio mostrati.

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    si, va bene i vitalizi (erano una battaglia propagandistica e persa in partenza), ma i soldi arrivati dall’Europa? Dove sono? E il Mes? Dove sta?
    E gli ospedali? E tutte le altre strutture sanitarie, Cosa si è fatto? Avremmo il diritto di saperlo. Per mesi al governo si sono beati del grande successo del recovery fund che sta diventando come l’Araba Fenice. Per non parlare delle persone che aspettano ancora la cassa integrazione. E la scuola? E’ nel caos. insomma non va tutto bene per niente, c’era il tempo per fare le cose e invece ora ci ritroviamo ancora qui! E non vediamo chiaro nel futuro. I miracoli no, ma almeno le cose che si potevano fare si, quelle dobbiamo sapere perché non sono state fatte. E perché i controlli si sono allentati di colpo e si è lasciato fare come se non fosse successo nulla? E ora dobbiamo pagare tutti anche per gli incoscienti?

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  4. X Sra Gazzato ed Alessandro : Siete due brontoloni inguaribili ! Cercate di guardare anche le cose che il nostro lungimirante Governo fa nell’interesse dei suoi concittadini . Da qualche giorno, malgrado i contagi crescano esponenzialmente e la crisi economica abbia ricominciato a mordere sul serio, sono stati riaperti tutti i porti e le ONG riaccolte con entusiasmo. Ieri a Lampedusa arrivati 433 (QUATTROCENTOTRENTATRE) clandestini, di cui la grande maggioranza tunisini (malgrado la Lamorgese li avesse riempiti di soldi per starsene a casa!). Mi ero perso la notizia che Tunisi fosse a ferro e fuoco e che i profughi abbandonassero velocemente quell’inferno.

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    si questo è un problema, ma non si fermano i flussi che sono e saranno un problema epocale impedendo l’accesso ma concordando con la UE una vera politica “allargata” sugli sbarchi e sull’accoglienza. Non possiamo fare finta di niente ma non possiamo neppure farci carico di tutti, bisogna trovare un compromesso tra queste due realtà. Pare che a Bruxelles ci stiano lavorano, per ora con esito poco soddisfacente.

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  5. Il problema non sono i profughi che beno o male vengono controllati, ma quel 50% e forse più, di persone che on tutta Italia non indossano le mascherine e non mantengono la “distanza minima” di sicurezza. Sono questi colori che propagano il contagio, non i profughi.

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  6. Perché non i profughi?
    Sono decine quelli positivi al Covid tra quelli che stanno sbarcando ogni giorno.
    Il benaltrismo non serve a risolvere i problemi.
    Serve solo a cercare la rissa.

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    Il Viminale informa che i positivi al Covid tra i migranti sono circa il 4%. Chi cerca la rissa?

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  7. X Sra Gazzato : Il momento è delicato. Siamo lontani dai valori pandemici di altri paesi europei, ma sappiamo benissimo che la situazione può sfuggire di mano. Condivido le iniziative prese dal Governo e francamente non capisco i partigiani del no mask. L’obbligo della mascherina, al di là dell’utilità della mascherina stessa, é un modo efficace per ricordare a ciascuno di noi che dobbiamo prendere tutte le precauzioni necessarie. In un certo senso, la mascherina fa da “traino” al lavaggio delle mani e al distanziamento. Cioé , in altri termini, é un sistema per ricordarci in ogni momento di non abbassare la guardia. Ma il Governo, in un momento così complicato, deve dare delle regole, ma anche rendersi credibile alla gente. Soltanto così le regole verranno osservate con la convinzione necessaria. In un momento del genere, il Governo non può multare un tizio che porta fuori un cane senza mascherina ed al tempo stesso aprire indiscriminatamente i porti alle ONG. Come è detto sopra , un Governo deve essere credibile. Continuando a far tragugiare ai cittadini italiani , come fosse olio di ricino, l’ineluttabilità di far sbarcare clandestini, ed ora in misura maggiore essendo state riabilitate le ONG, il Governo , in parole molto semplici, sta fomentando il razzismo presso la popolazione. Ed è una responsabilità di cui il Governo dovrà risponderne. In questa situazione, un Governo normale avrebbe quantomeno bloccato gli arrivi delle navi delle ONG. Non puoi tenere i tuoi tax payers ( cioè coloro che pagano le tasse) in attesa otto ore per un tampone ed al tempo stesso spendere milioni per gestire dei clandestini ( per la maggior parte Tunisini, ai quali diamo già un sacco di soldi per non partire) che possono essere infetti. E’ inutile che ci nascondiamo dietro un dito : gli Italiani stanno virando al razzismo. E purtroppo hanno ottimi motivi per farlo

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    non ci sono motivi per diventare razzisti, mai. Le Ong servono per salvare la gente in mare, una comunità civile non li lascia morire né li può respingere.
    Il governo italiano ha da fare molto oltre che predicare le regole che ormai conosciamo, non basta dare i numeri tutti i giorni, diventa inaffidabile se a questo non si accompagnano misure serie di controllo e di prevenzione. Senza per questo mai dimenticare che esiste un Parlamento e che la democrazia comporta il rispetto delle libertà fondamentali del cittadino, un difficile equilibrio necessario per non cadere nell’autoritarismo da una parte e nella sciatteria nell’altra.

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  8. E le pare poco?????
    E’ la stessa percentuale che viene fuori dai tamponi fatti agli italiani, con la differenza che i tamponi agli italiani si fanno mirati a chi ha sintomi o è stato in contatto con positivi o rientra da Paesi a rischio.
    Se si facessero i tamponi a tutti gli italiani, compresi me e lei, verrebbe una percentuale di positivi molto minore.
    Stiamo importando positivi.

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    Che cosa suggerisce, che li ributtiamo a mare?
    il covid c’è anche qui e allora che dire dei tanti italiani che sono andati in posti esotici per diporto a farsi contagiare? O fare lo struscio in piazza senza mascherina? Questi rischiano persino il covid, pensi un po’ come sono presi. Lei li vorrebbe tutti sani? Certo sarebbe un bene per tutti, anche per loro.
    PS: Lenzini, un punto interrogativo è sufficiente.

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  9. Non avevo letti i primi commenti al messaggio di apertura e non ho capito i messaggi in codice. Chi sarebbe il pappagallo? O, quanto meno, che genere di commenti fa? Se non si esplicitano le considerazioni diventa un dialogo privato a due ed è inutile pubblicarlo.
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    Qui non ci sono “messaggi in codice”. Lei non si preoccupi chi sia il pappagallo, anche se ha pochi commentatori (ma buoni) questo blog, nel suo piccolo ha un buon numero sempre crescente di lettori, colgo l’occasione per ringraziarli. Il messaggio è arrivato all’interessato. Rilegga con maggiore attenzione e vedrà che le sarà più chiaro e nel caso abbia qualche “sospetto” può sempre prendere le sue misure per sincerarsene.Ma lei mi sembra ben equipaggiato per difendersi, eventualmente, dalle malelingue.

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  10. X Stra Gazzato : ma li ha letto o no gli ultimi dati ? 7.700 tunisini. Ma le sembra la Tunisia un paese devastato dalla guerra ? Avranno una crisi economica , ma chi non ce l’ha? Noi siamo al -11% del PIL. Cosa dovremmo fare ? Riversarci tutti in Svizzera, che, incidentalmente , ha chiuso le frontiere? E poi, mi scusi, 1.100 Algerini ! L’Algeria è uno dei più grandi produttori mondiali di petrolio ed uno dei paesi più ricchi non avendo praticamente debito pubblico. Non solo, ma noi siamo il suo più grande cliente nell’acquisto di gas. E dobbiamo accogliere gli algerini in Sardegna, dove stanno facendo un gran casino nei centri di accoglienza? Ma è così difficile discutere con il cervello lasciando da parte una retorica pelosa?

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    si in effetti ci sono troppi sbarchi di tunisini, i motivi mi sembrano ben descritti qui:
    https://www.money.it/migranti-perche-allarme-arrivi-dalla-tunisia
    oltre alla gravissima crisi economica ci sono altri fattori tra i quali la soppressione di libertà di azione e di pensiero e dei diritti umani.
    Mi sembra evidente che la nostra politica estera e sui migranti faccia acqua da tutte le parti, è il caso di dirlo, oltre al fatto che le trattative con la UE per la spartizione dei medesimi è sempre arenata su un punto morto. Anche forse perché se siamo troppo intransigenti si alza lo spread? Il sospetto viene se in questo periodo nel quale siamo messi peggio che mai (meno 10% del Pil) il governo continua con la litania del recovery fund che non si sa bene dove stia e che cosa ne sia, quali siano i piani per rilanciare l’economia e se accetteremo o meno questo benedetto MES almeno per mettere in sicurezza i nostri ospedali.
    Il futuro è molto incerto anche per noi, per qualcuno, evidentemente è ancora più incerto (o forse non lo sanno come va qui e si illudono che sia molto meglio che a casa loro). Potrebbe toccare anche a noi di emigrare in massa, già lo abbiamo fatto in passato e lo stanno facendo da anni i giovani per sopravvivere.
    Però, Bianchi si indigni pure, ma non era il decreto sicurezza a fermarli perché arrivavo lo stesso e non possiamo schierare l’esercito davanti alle nostre coste, dobbiamo prendere seriamente in considerazione l’idea di lavorare perché l’Unione Europea ci dia una mano, ma con questi chiari di luna dubito molto che ci sia chi ci scommetterebbe un mezzo punto di Pil.
    Ps: la “retorica pelosa” forse la tiene lei in giardino o nel terrazzo, da queste parti non ne vedo, manco l’ombra!

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  11. Beh, io ho deciso che esco di casa meno possibile e magari rientro dalla finestra, cosi per fregare i covid che mi aspettano sul portone e poi mi sono comprata una muta da sub e lo scafandro e giro con quelli, naturalmente sopra ho la mascherina anzi due, meglio essere prudenti. E poi evito, evito i giornali le tivvù i tiggi gli approfondimenti che mi terrorizzano e ormai da un anno non fanno che ripetere le stesse cose: ho capito virus maiale, ma quante volte pensano che mi devono ripetere le stesse cose?
    Ma già, per una che capisce ci sono cento che continuano a non capire niente e a fare tutto come gli pare. E se la cavano pure. Vedi Conte. Ma che cosa si prende la mattina per essere sempre cosi in forma? Perché non ce lo dice?
    Scusate la mi lungaggine ma stamattina mi gira cosi.

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    va benissimo un po’ di umorismo, ma sai che dopotutto non è tanto male la muta da sub? ci faccio un pensierino.

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  12. Bisogna smettere di girarci intorno. Il problema degli africani che arrivano in Europa non si risolve con l’integrazione e l’accoglienza, e neppure con la ripartizione tra i Paesi europei. Ce ne solo centinaia di milioni pronti a partire.
    E’ un fenomeno che è iniziato ed è cresciuto per motivi speculativi e non perché le condizioni economiche dei Paesi di origine siano precipitate.
    Anche se le “primavere arabe” per portare la democrazia in Tunisia, Algeria ed Egitto, e infine la guerra di Libia hanno dato un bel contributo…..
    In molti Paesi, soprattutto in centro Africa, si stava peggio 20 anni fa, ma non si emigrava così.
    Qualcuno dei più anziani si ricorderà la questione Biafra che diventò proverbiale, ma i biafrani non venivano in Europa.

    La strada è una sola: impedire le partenze, sia dalle coste del Mediterraneo che dai Paesi subsahariani.
    E il sistema per impedirle è di renderle inutili. Appena arrivano si imbarcano su una nave e si riportano da dove sono partiti, senza sottilizzare tanto.
    Se capiscono che spendono 2000 euro per tornare al punto di partenza come nel gioco dell’oca, non partono più.
    E i richiedenti asilo? A parte che almeno il 90% di quelli che ci provano vengono smascherati, chi chiede asilo farà domanda all’Italia mandandoci la documentazione.
    Se noi accettiamo la richiesta lo andiamo a prendere gratis risparmiandogli i rischi della traversata, le angherie degli scafisti, e il contagio da Covid durante la traversata, che si fa stipati come sardine.

    Comunque, smettiamo ci raccontarci le favolette, tipo che li “salviamo in mare”, che “fuggono dalla guerra” e così via.

    E’ un fenomeno socioeconomico analogo alle migrazioni verso le Americhe del secolo scorso. Ma gli statunitensi e gli argentini avevano dei vantaggi ad accogliere gli emigranti perché il loro Paese era spopolato e serviva mano d’opera.
    Altrimenti non si sarebbero fatti scrupoli di rimandarci indietro. E certo non ci offrivano vitto e alloggio gratis.

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    Soluzioni facili a problemi complessi…non ce ne sono, la spola con le navi che li riportano in patria oltre che impossibile richiederebbe i dieci punti di Pil che abbiamo perso (oltre a non essere praticabile per un sacco di motivi). Anche da noi abbiamo accolto i migranti per anni e molti di loro vengono sfruttati nei campi e lei lo sa benissimo e trattati come bestie con alloggi che fanno schifo e pagati una miseria.E sono utili alla nostra economia perché svolgono molti lavori umili e sono sottopagati e fanno ingrassare i caporali. L’ipocrisia sta nella “retorica pelosa”,( questa si), di chi sta sempre col fucile spianato verso chiunque arrivi ma poi, se serve, non si fa scrupolo di prendere una colf africana o una badante ucraina perché costano meno di una italiana e non pagano i contributi e la pagano in nero. Come in nero sono pagati molti braccianti africani che si accontentano di poco e passano le giornate mangiando solo arance per sopravvivere. Ma mi faccia il piacere, andiamo a prendere gratis i chiedenti asilo? Mi sa che le favole le racconta lei, guardi che io Hansel e Gretel l’ho già letta molti anni fa. E la storia delle emigrazioni italiane le conosco bene, le ricordo che sono veneta e la mia regione su questo fronte ha pagato un prezzo altissimo.

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  13. Sra Gazzato : Mi permetta di dirle che la sua battuta sulla “retorica pelosa” non fa giustizia alla sua intelligenza. Vorrei solo aggiungere che se gestissimo il problema dei clandestini con meno retorica e più intelligenza forse ci guadagneremmo un po’ di credibilità con i nostri partners europei e troveremmo un po’ più di collaborazione. Non posso rimproverare niente ai Ministri Europei che dietro alle spalle ridono di una banda di ingenuoni imbroglioni che piagnucolano di “fughe dalla guerra”. Il Ministro francese che ha Marsiglia mezza algerina, quello olandese con i profughi del Suriname, il Portoghese con i negri di Angola e Mozambico, quello belga che fa giocare in nazionale i congolesi. E questi , rotti a queste esperienze, dovrebbero credere alle storiella della “fuga dalle guerre”? Ma come si può sperare che ci aiutino?

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    lo chieda a loro e chieda direttamente al governo di usare l’intelligenza, il cervello e quant’altro, e mi faccia sapere la risposta e in quanto alla “retorica pelosa” se non vuole le battute, non ne faccia.

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  14. X Sra Gazzato : oh, mamma mia! Ma lei capisce quello che legge? e le capita mai di rileggere quello che scrive? Queste sue gags sulla retorica pelosa le trovo discutibili. A meno che lei non sappia cosa correntemente significa retorica pelosa. In quel caso é giustificata

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    lei gioca a fare l’incompreso solo per poter poi scrivere queste sue noticine di biasimo…trovo molto discutibili anch’io queste sue uscite. Lei non solo capisce quello che vuole capire dandomi dell'”ignorante” o alla meglio della “distratta” (un classico) ma si intigna a fare il professorino. Guardi Bianchi che “quelli come lei me li mangio in insalata con una presetta de sal” (si cerchi su Wiki a chi corrisponde la citazione, dubito molto che la conosca e che conosca l’autore). Non mi piace dare consigli ma per lei farò un’eccezione: si dedichi a qualche attività ricreativa, secondo me ha troppe frustrazioni da sfogare. Lo yogha, per esempio, ottimo per quelli come lei che pensano di essere al centro dell’universo. Oppure si legga i saggi di Clarissa Pinkola, l’aiuteranno a fare un giro intorno ad un universo che a lei pare del tutto sconosciuto. E si scusi, mi pare il minimo che possa fare.
    Ps: non tollererò altri commenti del genere. Il prossimo, se ci sarà, lo cancello.

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  15. Io sono d’accordo con lei che il fenomeno dell’immigrazione mal gestita crea anche danni e disagi agli immigrati stessi. Forse molti di loro faranno la stessa considerazione che fece il protagonista del film “Pane e cioccolata” interpretato da un grande Nino Manfredi. Ma non è difficile tornare indietro (ma alcuni lo fanno).

    Disciplinando l’immigrazione e facendola semplicemente tornare alla situazione di 15 anni fa si risolverebbero anche i problemi che cita lei: sfruttamento, caporalato, infiltrazioni mafiose, corruzione di pubblici funzionari. Tutto il sottobosco perverso che è nato e cresciuto intorno al fenomeno finirebbe ridimensionato.

    Ricordo che nel 2003 ristrutturai la mia nuova casa e la ditta impiegò un muratore e un manovale egiziani, un intonachista e imbianchino egiziano, un piastrellista rumeno.
    Erano pochi, erano bravi e lavoravano sodo, e nessun italiano faceva una piega di fronte a questo genere di immigrazione. Quelli ci servivano veramente.
    Però arrivavano con un mestiere, venivano alla luce del sole in nave o in treno o in aereo, si sapeva chi erano, dove erano nati ecc…
    E nessuno, a quei tempi, li sfruttava. L’impresario mi disse che pagava 120 euro lordi al giorno all’imbianchino egiziano e 90 ad un suo collega romano. Semplicemente li pagava per la quantità e la qualità del lavoro che svolgevano.

    Se invece vengono di nascosto, senza documenti, senza saper fare niente, se tra loro ci sono jihadisti e elementi della mafia nigeriana, è inevitabile che molti finiscano a lavorare sottopagati, a chiedere l’elemosina, a rubare o a spacciare.
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    molti non hanno documenti perché nei paesi di origine non li danno apposta perché non espatrino e non ne sono in possesso.
    I delinquenti vanno rimandati a casa, su questo non ci piove, come non ci piove sul fatto che fossero sfruttati anni fa come e quanto lo sono ora. forse anche di più.

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