Il mondo in mano

Sarebbe stato molto più interessante sentire Melania Trump raccontare quello che pensa davvero del marito.

Ma non si può fare. Ha dovuto indossare la mimetica e con un elmetto metaforico, strisciare col coltello fra i denti, per cercare di portare a casa la vittoria per il celebre, quanto controverso marito.

Aveva una tenuta che  ricordava le divise di Fidel, ma le stava a pennello, mancava solo un sigaro Avana nella mano destra e il cappellino con la visiera e poi sarebbe stata perfetta.

Padrona della scena, non un’imperfezione, non un lieve sbandamento sul tacco 24 delle splendide scarpette rosse che le facevano un male cane. Ma che fanno parte della scenografia come la musica.

Lei cosi schiva e sempre defilata, a volte persino scontrosa col marito anche nelle riunioni ufficiali, non ha potuto sottrarsi, volere o volare a tesserne le lodi. Poche in verità. L’ha presa alla larga parlando della sua esperienza di immigrata (di successo) e di quanto il destino fosse stato benigno con lei, e che il giorno più felice della sua vita era stato quello in cui aveva ottenuto la cittadinanza americana.

Almeno ha saputo graziarci della smelensaggine di identificarlo col giorno del matrimonio col futuro presidente, non se l’è proprio sentita.

Trump ascoltava, assorto, con un’aria perplessa temendo che lei sbroccasse, come si dice con un francesismo e dicesse quello che avrebbe voluto dire: americani non votatelo, salvatevi fin che siete in tempo, è la persona più inaffidabile del mondo…ma non lo ha detto, no, anzi, ha esortato gli americani ad avere fiducia in quell’uomo che non sarà mai un vero politico ma che ama l’America con tutto il suo brave heart e non può che fare il suo bene.

Ahhhh, tiro un sospirone, ha pensato Donald alla fine del discorso della moglie. Bella, bellissima, algida e persino troppo curata. Una principessa triste.

Una che sa di vivere in una gabbia dorata dalla quale non potrà mai fuggire.

Trump non aveva letto il discorso, non legge, non perde il suo tempo prezioso, si fida dei suoi collaboratori e lo hanno servito bene, avranno una gratifica.

Quanto a lei, alla principessa triste, alla first lady per forza, dopo aver passeggiato mano nella mano col consorte che a tratti ricordava Gino Bramieri (ma con nemmeno un briciolo della sua simpatia), quando la porta si è richiusa dietro a loro, cosi coreografici e cosi commoventi…la scena è cambiata di colpo. Scommetto che ha subito lasciato la mano del consorte e senza un cenno si è diretta verso i suoi appartamenti ed ha sbattuto lievemente la porta, poi ha sfilato le scarpe e le ha lanciate, una dopo l’altra contro il soffitto, poi ha aperto il frigo , preso una diet coke e poi si è gettata riversa sul letto…a piangere.

Ma si è consolata presto. Lei rimane la first Lady americana.Il suo american dream si è realizzato tutto e non si può piangere quando si ha il mondo in mano anche se non si sa cosa farsene.

2 commenti su “Il mondo in mano”

  1. Certo che Trump, più che degli avversari politici deve guardarsi dai parenti serpenti.
    La nipote Mary ha pubblicato alcune dichiarazioni della sorella Maryanne, carpite con registratore nascosto, non propriamente lusinghiere per il Presidente degli Usa:
    “Bugiardo, senza principi, crudele”

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/08/23/donald-trump-lo-sfogo-della-sorella-bugiardo-senza-principi-e-crudele-pago-qualcuno-per-fare-il-test-dammissione-al-posto-suo/5908061/amp/
    Risposta

    Si, la famiglia Trump, nel complesso è un po’ strana, la nipote Mary ha registrato la zia (giudice 83enne) senza che lei lo sapesse e non le ha neppure chiesto il permesso per pubblicare’la sul libro, sembra anche per vendicarsi di una eredità negata ( o meglio molto ridotta con l’inganno) verso lei e il fratello quando morì il padre( fratello di Trump), insomma una famiglia complicata, in molti sensi.

    Rispondi
  2. Melania Trump ha certamente segnato un punto a favore del marito. Ma basterà? Non credo.

    Alla convention repubblicana s’è presentata in piena forma, con vestito sobrio pseudomilitare, voce che tradiva una certa commozione, ha dichiarato di non voler colpire gli avversari politici perché non vuole essere divisiva, e ha difeso il marito presentandolo come colui che ha a cuore tutto il suo paese.

    Ciò mentre nel Wisconsin si sono consumati altri due delitti contro gente di colore e sono scoppiate nuove proteste antirazziste.
    Sarà dura per Trump.

    Risposta
    speriamo che sia durissima ma ha già detto che non si fida delle votazioni e che se non vincerà lui sarà un complotto contro la democrazia!
    Melania secondo me non tradiva commozione ma rabbia.

    Rispondi

Rispondi a Radicale Libero. Annulla risposta